Il treno per Hogwarts si allontanava dalla banchina, secondo dopo secondo. Albus Severus Potter salutava ancora il padre, ripensando a ciò che gli aveva detto poco prima, pensando che, forse, essere un Serpeverde poteva non essere poi così male. Dopotutto, loro sono i furbi della scuola, no?  Il vagone girò l’angolo e Albus non vide più i genitori.

-Andiamo?- disse Rose Weasley, dietro di lui

-Si. Cerchiamo una cabina poco affollata.

Impiegarono circa mezz’ora, ma alla fine trovarono una cabina con un solo occupante. Era un bambino, piccolo e biondo, circa dell’età di Rose e Albus. Teneva gli occhi fissi sul pavimento, era triste, forse proprio perché da solo. Albus fece per aprire la porta, ma Rose lo trattenne per un braccio.

-Aspetta!

-Cosa?

-Quello è il figlio di Malfoy, Scorpius!

-Che ne sai?

-Me l’ha detto papà…

Albus ci pensò un attimo, poi rispose -E quindi? Anche se fosse, noi non li abbiamo mai conosciuti. Magari sono delle brave persone.

-Ma papà dice sempre che i Malfoy sono cattivi e di stargli lontano! E poi - sussurrò - il padre era un Mangiamorte!

-“Era”, hai detto bene! Oltretutto lui non è suo padre! - disse, aprendo la porta -  Si può?

Lo sguardo di Scorpius scattò fulmineo verso la porta, illuminandosi.

                                                                                        *         *         *

-Ciao Scorpius!- urlò la madre di quest’ultimo, mentre il treno partiva -Scrivimi!

Il maghetto sorrideva. Era felice di andare, finalmente alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Era euforico!

Sempre con il sorriso sul volto, cominciò a cercare una cabina. Una vola trovata una con un posto libero, entrò con un “permesso” appena accennato

-Vieni, vieni! C’è un posto libero!- disse allegramente uno dei ragazzi -sembri nuovo di qui. Come ti chiami?

-Grazie per il posto. Comunque  sono Scorpius Malfoy.

Non si era ancora seduto che l’atmosfera si fece gelida.

-Scusaci- disse il ragazzo di prima, stavolta in tono freddo - ma deve arrivare un nostro amico. Addio!- spinse fuori Scorpius e gli chiuse la porta alle spalle. Il piccolo mago sapeva che poteva succedere, ma pensava che non tutti fossero così, per cui non si perse d’animo!

Ciò nonostante, venne cacciato in modo simile dalle altre cabine, e la sua euforia scemava sempre più.

Infine trovò, in fondo al treno, una cabina vuota e la occupò, demoralizzandosi sempre più ad ogni secondo che passava.

Improvvisamente, la porta si spalanco e una voce chiese -Si può?

Entrarono in cabina un ragazzo e una ragazza, entrambi della sua stessa età, o almeno così credeva Scorpius. Lui era moro, il volto leggermente spigoloso e grandi occhi verdi, lei aveva lunghi e fluenti capelli rossi e occhi marroni, sul volto un sottile velo di lentiggini. Sembrava un po’ irritata. Scorpius pensò che fosse molto carina. Era contento, qualcuno era entrato nella sua cabina! Qualcuno che, però, ancora non sapeva il suo nome…

-Ciao.- disse in tono sconsolato - Sono S…

-Scorpius Malfoy - lo interruppe Rose, con tono stizzito - lo sappiamo.

-Rose!- sussurrò Albus- Non lo conosci! Non sai com’è!

-Come fate a saperlo?- chiese Scorpius, sorpreso dal fatto che non se ne fossero ancora andati.

-Siamo Albus Potter e Rose Weasley, i nostri genitori ci hanno parlato spesso dei Malfoy .

E non bene! Pensò Rose, ancora incerta sul da farsi .

-Potter e Weasley?- chiese Scorpius, ammirato - Mio padre mi parla spesso di voi… Harry, Ron e Hermione…  lo hanno salvato, una volta.

-Davvero?- chiesero in coro gli altri due, un po’ stupiti.

-Si, durante la seconda guerra magica. Un vecchio amico di mio padre diede fuoco ad una stanza, credo si chiami “Stanza delle Necessità” o qualcosa di simile, e loro lo salvarono.

-I miei genitori… - sospirò Rose

-Ci sono un sacco di cose che non sappiamo di loro- disse Albus- chissà quante cose non ci hanno raccontato…

-Io ho sentito dire che hanno viaggiato per quasi un anno per cercare un modo per uccidere Voldemort, e poi…- Rose si interruppe di fronte all’espressione sgomenta di Scorpius - Cos’hai?

-Hai detto il nome di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato!

-E con ciò?

-La paura di un nome non fa altro che aumentare la paura stessa.- disse Albus- E poi è morto!

I ragazzi risero, si sedettero e cominciarono a parlare. Si divertivano, ridevano e, quando passava il carrello, mangiavano.

-Ehi ragazzi!- disse, d’un tratto, Scorpius -vi va di cercare la Stanza delle Necessità un giorno?

Rose era un po’ interdetta, ma Albus non ci pensò due volte

-Si! Si dai Rose! Possiamo anche chiedere a mio padre dov’è! Lui di sicuro lo sa! Sa tutto sulla scuola!

-Allora è deciso! Un giorno, cominceremo a cercare la Stanza!

-D’accordo- intervenne Rose- ma non da subito! E se fosse vietato? Non voglio mettermi nei guai subito!

-Va bene, cercheremo la stanza… a partire da dopodomani!- disse Albus, sorridendo

-E dai!- esclamò Rose, dandogli un buffetto sul collo - non sto scherzando

-Okeeeeeeeey- cantilenarono i due ragazzi

-Comunque- disse Albus, cambiando discorso -credo che stiamo per arrivare, ci conviene cambiarci-

-Io sono già pronta!- disse Rose, facendo la linguaccia -Gnè!

-Gnè!- fecero i due di rimando

-Su, forza Albus! Tra poco saremo ad Hogwarts!

Dieci minuti dopo il cambio d’abiti, arrivarono alla stazione di Hogsmeade, trepidanti

-Io vado avanti, vi aspetto fuori! Non riesco a rimanere ancora qui dentro!- fece Scorpius, correndo via

-Che ti avevo detto?- disse Albus -non è poi così male! Anzi, è addirittura spiritoso!

-Già- ammise a malincuore la rossa -hai ragione

Ciò detto, segui Scorpius

Albus si ritrovò a sorridere. Quello, ne era sicuro, sarebbe stato il primo anno di una stupenda serie