Le tempeste nella Grand Line non erano rare. A dire il vero erano così comuni che il tempo normale era considerato raro. Tifoni, onde esorbitanti, pioggia battente, e venti feroci, tutti parte della vita dei sette mari
E anche se di solito i mugiwara riuscivano a resistere al tempo orribile, a volte era troppo, anche per loro
Questa era una di quelle volte
La pioggia non era pioggia, erano come fucili d'acqua che facevano la guerra sulla nave, effettivamente erano più palle di grandine dalla dimensione di una biglia. Chopper era stato quasi messo fuori combattimento da alcune. Le onde erano più alte di quanto avessero mai visto, e ogni tanto qualche lampo avrebbe scintillato accompagnato da un rombo di tuono
Quindi, in questa guerra tra il mare ed in cielo, i mugiwara erano costretti a stare in cucina, imbronciati e inzuppati come topi. Tutti dovevano restare in uno spazio non molto grande, la tempesta era arrivata all'improvviso e non avevano avuto il tempo di prepararsi. E così, con una renna terrorizzata, un cecchino nervoso, un navigatore irritato, un cuoco ed uno spadaccino pronti a staccarsi la testa a vicenda da un momento all'altro, e un estremamente annoiato e affamato capitano, questa sarebbe la situazione sulla Going Merry
“Nyyaaaah, mi annoio! Sanji, fammi da mangiare!” Rufy era seduto, no scusate, era a penzoloni a testa in giù da una delle sedie. In un disperato tentativo di intrattenere se stesso, aveva provato a stare seduto su una sedia in tutti i modi possibili, ed era l'unica cosa che potesse fare al momento. Usopp lo aveva aiutato inventandosi dei noi per le varie posizioni, includendo il 'granchio spaventato', il 'pesce saltellante', e l'ultimo ma non ultimo 'l'armadillo addormentato'. Potete solo immaginare come siano, ma con un corpo di gomma, niente è impossibile
“Rufy, per l'ultima volta STAI ZITTO!! O ti faccio al flambè”
Nemmeno un minuto dopo aver chiuso la porta della cucina, Sanji e Zoro avevano iniziato una guerra, cosa l'avesse scatenata era sconosciuto. Non che a loro servisse un motivo. Solo esiste sarebbe abbastanza per combattere l'uno con l'altro. Spade furono sguainate, calci furono lanciati, ed un pugno colpì entrambe le loro teste. La quantità di insulti e desideri di morte non erano materiale per le orecchie di una certa renna, così il pugno di Nami li zittì. Ora erano attualmente imbronciati in un angolo il più lontano possibile l'uno dall'altro
Il resto di loro, che erano Chopper, Robin e Nami, aveva cercato di rimanere sano durante tutta la faccenda
Era più facile a dirsi che a farsi
L'archeologa dai capelli neri, che era rimasta piuttosto tranquilla durante la tempesta, decise di correre il rischio, mentre tutti erano bloccati insieme, che loro lo volessero o meno
“Allora?” iniziò improvvisamente, la sua voce tranquilla sembrava aver raggiunto gli altri “Come passiamo il tempo?” Le loro facce la guardarono, interrogative, eccitate, dubbiose, e in un caso, con un sorriso piantato sulla faccia, dei cuori che svolazzavano, ed un 'Mellorine'. Certamente ognuno aveva un'idea diversa dall'altro su cosa lei intendesse. E non c'era dubbio che non era molto morale
“Cosa intendi Robin? Come possiamo passare il tempo?” chiese Nami, entrando nello spirito, avrebbe fatto qualunque cosa per alleviare la noia
“Stavo pensando che potremmo giocare a verità o penitenza. Abbiamo tanto tempo da ammazzare, e il gioco non richiede molto spazio” Robin sorrise misteriosamente. Il gioco era una maschera per coprire un altro motivo, la parte della verità era un pretesto per conoscere meglio i suoi compagni. Robin non avrebbe mai sprecato l'occasione di saperne di più su di loro. E per la penitenza... beh anche lei stava iniziando ad annoiarsi
“Sembra divertente! Ok sono dentro” Nami aveva subito iniziato a pianificare umilianti penitenze e scomode verità. Avrebbe anche ricavato del materiale per dei ricatti...
“Se Nami-san e Robin-chan giocano, mi aggiungo” Sanji, al contrario di Nami, stava immaginando inopportune penitenze e verità rivelatrici. Ma soprattutto inopportune, indecenti penitenze con i suoi angeli
“Ci sono anch'io!! Il grande Usopp-sama non rifiuta mai una sfida, anche se si tratta di verità o penitenza!” Usopp saltò sulla sedia occupata da Rufy, facendo una posa stile Hercules
“Mi chiedo se sia in grado di dire la verità” Zoro biascicò dal suo posto
Chopper, ignorando il commento di Zoro, fu inspirato dal bugia... ehm volevo dire dal cecchino della nave “Davvero? Allora voglio essere coraggioso anch'io!! Aggiungete anche me”. Nemmeno a dirlo, Rufy era già incluso. Se aveva la parola gioco, allora doveva essere per forza divertente. Più dell'armadillo addormentato almeno
Tutti si girarono verso Zoro “Allora?” Nami chiese un po' impaziente
“Grazie dell'invito, ma stavolta passo, non ho intenzione di rivelare segreti o umiliarmi con le penitenze” Zoro si sistemò per addormentarsi
“Aw, dai Zoro, giochiamo!”
“Zoro, me lo devi, unisciti!”
“Zoro fa il pollo davanti ad una sfida?”
“Si, marimo, anche Usopp ha accettato”
“Hai paura Zoro?”
Alla fine anche Zoro urlò “VA BENE, VA BENE, MI UNISCO ANCHIO!!!!” Robin ridacchiò alle attitudini della ciurma. Si, sarebbe stato sicuramente divertente
Dopo aver formato un cerchio sul pavimento, il gioco iniziò. Visto che era stata idea di Robin, sarebbe stata lei ad iniziare, a chiedere ciò che voleva. Poi, la persona alla sua destra, Nami, sarebbe stata la prossima, e così via. Il cerchio era così: Robin, Nami, Usopp, Rufy, Zoro, Sanji e Chopper
“Medico-san, verità o penitenza?”
“V-verità” Chopper era così serio su questa cosa e ciò lo rendeva adorabile. Pensava che questo fosse qualcosa di orribile, mortale addirittura
“Bene allora, Medico-san” il sorriso di Robin gentile ma cattivo si ampliò “Come fai a toglierti il cappello?” Robin si era chiesta tante volte come facesse a toglierselo senza romperlo, nonostante le corna. Chopper raramente lo toglieva, per questo Robin non l'aveva mai visto
Chopper era un po' sorpreso del fatto che non gli avesse chiesto qualcosa di più orribile, ma rispose lo stesso “E' molto elastico, guarda” lo tolse, e come aveva detto il cappello si tese oltre le corna ed uscì con un sonoro 'plop', rivelando la sua piccola testa pelosa. Notando tutte le attenzioni che aveva ottenuto, se lo rimise subito sugli occhi, arrossendo come un matto
Robin aveva delle domande più subdole in magazzino, ma non poteva farle alla piccola renna. Solo fargli togliere il cappello era troppo per lui
“Tocca a me!!” Nami era estasiata alla possibilità di umiliare qualcuno, soprattutto nelle penitenze
“Ok, Zoro, verità o penitenza?” l'impazienza nei suoi occhi era quasi accecante
“... Penitenza” appena dopo aver chiuso la bocca si maledì. Nami sorrideva come l'incarnazione del diavolo “Ti sfido a...” Nami si mise un dito sul mento, ancora sorridendo come una maniaca. Aveva uno sguardo di determinazione, mentre guardava Zoro dritto negli occhi “baciare Sanji” tutti la fissarono increduli, prima delle urla di “MA CHE PROBLEMI HAI? ASSOLUTAMENTE NO, NEMMENO PER SOGNO!!” e “LUI DARMI UN... UN... NAMI-SAN, PERCHE'?” volarono per la stanza
Irremovibile dalle estreme ma aspettate reazioni, Nami minacciò “Non potete ritirarvi, niente eccezioni. O non verrete più rispettati come uomini”
“Da quando baciare un ragazzo è virile?” Zoro sostenne, ancora molto shoccato
“Nami-san, perchè vuoi che io... ergh... quel ragazzo?” Sanji supplicò. Ma prima che potessero muovere un muscolo, una mano apparì dalle loro teste, facendole sbattere insieme
Lo sguardo inorridito sulle loro facce era così divertente che sarebbero esplosi a ridere se non fossero così shoccati. Le loro teste erano sempre più vicine
Le labbra si stavano quasi toccando
Fino a quando le loro fronti si urtarono a vicenda, i due caddero all'indietro borbottando per il dolore
L'attenzione di tutti si spostò su Robin, chiedendo silenziosamente
“Ops, credo di aver usato troppa forza” non sembrava affatto dispiaciuta, anzi proprio il contrario. Abbassando le braccia, constatò semplicemente “Naso lungo, credo che tu sia il prossimo”
Sanji e Zoro erano seduti, e rossissimi “Non dobbiamo mai, mai, MAI parlare di questo ancora, capito, sopracciglio a ricciolo?”
“Non è successo niente, marimo, ora stai zitto”
Nami sbuffò “Va bene, lascerò correre per stavolta. Ma non interferire la prossima volta, Robin!”
“Mi scuso, navigatore-san”
“Ok, Usopp, è il tuo turno”
“Ok, allora... Rufy?”
“Penitenza! Dia, dai, dai, forza!” Rufy rimbalzò unendo i piedi insieme
Usopp pensò a lungo su cosa potesse far fare al capitano. Farlo cantare o ballare non lo farebbe sembrare stupido, era una cosa normale per lui. Probabilmente gli sarebbe piaciuto. Allora che cosa il capitano odiava e che Usopp avrebbe potuto fargli fare?
“Ok, Rufy, ti sfido a mangiare...” all'improvviso un'ombra incombeva su Usopp, facendolo sembrare un fantasma squilibrato “... un broccolo” Usopp terminò in una voce profonda, raccapricciante voce. Tutti rabbrividirono. Tutti sapevano che Rufy odiava i broccoli. Come poteva affrontare questo?
Rufy deglutì “U-un broccoccolo?” Usopp annuì “Si, si, non puoi ritirarti. A meno che non vuoi essere un pollo”
“Oh, i polli non mangiano i broccoli anche loro?” non importa. Rufy non avrebbe mai capito la metafora “No, Rufy, tutti penseranno che sei un codardo se non lo fai”
“EH?” gli occhi di Rufy diventarono almeno quattro volte più grandi “non voglio che tutti pensino che sia un Usopp!” il cecchino sussultò. Ouch. Questo fa male. Sanji stava disperatamente cercando di trattenere le risate
Rufy picchiò un pugno nel palmo dell'altra mano “Yosh! Lo farò!” Sanji andò a prendere l'orrendo vegetale. Un pauroso silenzio seguì quando Rufy prese la pianta condannata nelle sue mani. Mentre lo portava alla bocca, stava sudando e ansimando per la tensione
“Ricordati, devi mangiarlo tutto!” Usopp gli ricordò
Stringendo gli occhi, Rufy mise l'intero vegetale in bocca, più velocemente di ciò che l'occhio poteva vedere, e lo deglutì tutto. Una figura a forma di broccolo poteva essere vista mentre scendeva per la gola di Rufy. Boccheggiando, Rufy crollò “L-l'ho fatto” improvvisamente dimenticando la stanchezza della prova, si risedette dritto “Me la pagherai, Usopp!”
Schiarendosi la voce, Nami volle che il gioco continuasse “Rufy, chiedi a qualcuno”
Un sorriso diabolico si allungò sulla faccia di Rufy “E' il mio turno? Ok, Usopp, penitenza”
“Rufy, dovresti darci la scelta tra verità o penitenza” Usopp sottolineò
“Oh? Ok va bene, Usopp, verità o penitenza, scegli penitenza”
Ricordando il fatto che Rufy voleva fargliela pagare per l'orribile tortura di aver mangiato un broccolo, Usopp scosse la testa “scordatelo, scelgo verità”
Rufy socchiuse gli occhi e si accigliò “No. Tu prendi penitenza”
“Cosa? Non è così il gioco, Rufy!” Usopp si guardò intorno, nessuno stava obbiettando eccetto lui. Apparentemente, a nessuno importava se Rufy seguisse le regole o meno. Era ovvio che nessun ragionamento era ammesso “Bene” sospirò Usopp “Cosa devo fare?”
Rufy pensò profondamente. Sussultò e poi si trascinò verso Usopp, sussurrandogli all'orecchio. Dopo un momento di silenzio, un “EH?” uscì dalla bocca di Usopp. “Fallo, Usopp, non puoi ritirarti” Rufy incrociò le braccia, segno che nessuna discussione sarebbe stata considerata
Usopp deglutì, poi, con sorpresa di tutti, si trascinò da Zoro
Zoro lo guardò con totale sfiducia e sospetto. Usopp stava tremando, ed il sudore cadeva dalla sua fronte
“...Cosa c'è?” ringhiò Zoro, chiedendosi se non avesse rimpianto per non aver lasciato che la tempesta lo uccidesse. Se doveva baciare anche Usopp, sarebbero volate delle teste
Usopp deglutì ancora una volta, poi, chiudendo gli occhi per il terrore, urlò “I TUOI CAPELLI SEMBRANO ERBA!!”
.......
Un completo silenzio ne seguì, la parola “interdetto” era perfetta per descrivere lo sguardo che aveano tutti. Uno per uno, un punto interrogativo apparì sulle loro teste “...Cosa?”
Rompendo i punti interrogativi ormai visibili sulle teste di tutti tranne Rufy ed Usopp, e facendo alzare le braccia al cecchino per protezione, Zoro si voltò verso Rufy “Rufy, che diavolo?”
La faccia di Rufy assunse un espressione di rabbia “Non è divertente! Dovevi dargli un pugno!” Usopp si voltò “Cosa? Rufy stro-” le accuse di Usopp vennero spente dal pugno di Zoro sul suo naso. Usopp cadde per l'impatto stravaccato sul suolo, mentre si teneva il naso
“Ecco, sei felice, idiota?”
Rufy sorrise a trentadue denti “Si, sono sorpreso che tu no abbia colpito anche m-” un calcio arrivò in testa a Rufy. Facendolo rimbalzare all'indietro sul suo collo
“Oh, Sanji?”
Sanji sibilò “Non è testa d'erba, è testa di muschio o marimo. Non dimenticarlo”
“Oh, giusto” Rufy rise “L'avevo scordato”
Zoro ringhiò un insulto al cuoco. La sua rabbia fu sostituita da una risata quando Usopp lanciò una stella di tabasco nella bocca di Rufy mentre rideva
“Prendi questo, idiota!”
Rufy mise le mani sulla bocca, ma le tolse subito dopo per sputare fuoco
“GYAAAAH!!! BRUCIA!!!”
Chopper saltò “OH NO!! Serve un dottore? Presto qualcuno chiami un dottore!” il piccolo dottore corse freneticamente in cerchio, urlando con tutta la sua forza, fino a quando Usopp non lo fermò prendendolo per i pantaloni “Chopper, sei tu”
Chopper si fermò, guardandosi intorno imbarazzato “Oh, è vero. Ihihi”
Le urla d'aiuto di Rufy vennero smorzate quando Sanji gli mise la testa sotto al rubinetto “Geez, idiota di merda, sei più rumoroso di una sirena d'allarme”
'Niente di nuovo' pensarono gli altri
“Zoro, non è il tuo turno?” chiese Chopper
“Oh, lo è?” tutti, eccetto Rufy che ancora beveva, annuirono
“Bene... verità o penitenza?”
Sanji si girò “Eh? Perchè io?”
“Perchè l'ho detto io”
“Asino”
“Zitto, pervertito”
“Cos'hai detto, testa di muschio?”
“ADESSO BASTA!!” urlò Nami. Poi facendo una faccia carina, chiese con voce dolce “Sanji-kun? Non vuoi giocare con noi? Non è divertente senza di te”
Sanji si sedette all'istante “Bene, verità, cosa vuoi che dica?”
Zoro sorrise come un serial killer “Perchè, perchè, nascondi l'occhio sinistro? È mutilato?”
Tutti si girarono verso Sanji, curiosi della risposta. Il suo occhio era il più grande mistero della Going Merry
“Cosa? Non è mutilato! Non sono un mostro come te!”
“Allora, perchè?” Chopper guardò Sanji con occhi grandi e curiosi
“Perchè...” Sanji si voltò, prendendo un tiro dalla sigaretta “Mi piace così”
Quello non era ciò che molti di loro si erano immaginati
Tutti avevano immaginato che avesse una ragione per nascondere l'occhio, alcuni avevano idee davvero bizzarre. Un silenzio fastidioso seguì la risposta di Sanji, tutti stavano pensando ad altre ragioni che potesse avere per tenere coperto l'occhio
“...Gay” Zoro disse abbastanza forte da distrarre tutti dai loro pensieri
“CHE DIAVOLO ERA, MARIMO?”
Scoppiò subito una lite, ma Robin li prese entrambi e li fece sedere al loro posto
“Cuoco-san, sei il prossimo”
“Si, Robin mio tesoro, non voglio farti aspettare di più” dopo un ultimo sguardo feroce a Zoro, si voltò verso Nami
“Angelo, verità o penitenza?” Nami lo guardò e si spostò “...Penitenza. Ma giuro che se mi farai fare qualcosa di pervertito, non ti parlerò mai più, capito?” Sanji abbassò la testa. Le immagini di Nami in vari completi sexy svanirono in un istante. Dicendole di indossare qualcosa dagli angoli più remoti dell'armadio era allettante, ma vorrebbe dire perdere la sua amicizia per sempre “Si, Nami-san”
Pensò ad una domanda appropriata, non ci volle molto “Nami-san, hai mai avuto un ragazzo?”
Nami sospirò, si aspettava una domanda del genere da lui “No, non veramente, visto che ho passato la mai vita fuggendo, non ho mai avuto tempo per una relazione, eccetto quando fingevo di stare con loro per rubare i loro soldi” fece una linguaccia “E' facile giocare con gli uomini”
Con gli occhi a cuore, Sanji si avvicinò a Nami “Puoi giocare con me quanto vuoi, amore mio” Nami si schiarì la voce “Chopper, tocca a te”
Chopper fece un carino 'Hn?' prima di pensare a chi chiedere
“Robin, verità o penitenza?”
“Scelgo verità, medico-san, chiedi ciò che vuoi” Robin al contrario di tanti altri, non sembrava spaventata da quello che Chopper voleva chiederle. Era fortunata, dopotutto, Chopper era così dolce ed innocente per dirle di dire o fare qualcosa di imbarazzante. E, conoscendo Robin, avrebbe detto o fatto qualunque cosa, senza battere ciglio. Era solo il suo modo di fare
“Ok, Robin um... quand'è il tuo compleanno?” Chopper la guardò speranzoso, come un cucciolo che aspettava il suo premio
Questo sorprese un pochino Robin, il fatto che volesse conoscere il giorno del suo compleanno. Perchè dovrebbe interessargli?
“E' Febbraio, il 6, Medico-san, posso chiederti perchè vuoi saperlo?”
“Il 6 Febbraio, è qui vicino! Robin perchè non ce lo hai detto? Veloce, cosa vuoi per il tuo compleanno?”
Nami unì le sue mani “Certo, dobbiamo festeggiare!”
“Sarò molto più che felice di preparare una festa divina per te, mia Robin-chan!!!!” Sanji svolazzava intorno
“Si, io e Rufy decoreremo la nave vero?” Usopp guardò il suo energetico amico
“FESTA!!!” Rufy iniziò a saltare per la stanza dicendo tutti i cibi e i giochi che dovevano fare
“Zoro devi venire con me nella prossima isola e prendere un regalo! Io non riesco mai a raggiungere gli scaffali alti!” Chopper corse da Zoro, che non potè rifiutare la richiesta del suo piccolo peloso amico
“Uh, certo, Robin che cosa vorresti?”
Robin gli sorrise, cosa che lo rese sospettoso. Non si fidava ancora di lei... completamente
“Sorprendimi, spadaccino-san”
Nami si avvicinò a Robin “Hey, Robin, che tipo di festa vorresti? Devo chiedere ad Usopp si fare i fuochi d'artificio? Magari anche dei cappellini da festa, se vuoi?” Ha bisogno di una bella festa, pensò Nami. L'archeologa era la sua migliore amica, e voleva regalarle una notte da ricordare. Poco dopo, tutti stavano tempestando l'archeologa di domande. Robin sorrise e chiuse gli occhi per un pochino, lasciando che il loro calore si disperdesse nel suo corpo
“Hey, guardate, la tempesta è finita!” Usopp puntò il dito alla piccola finestra. Le nuvole nere ormai erano puro cielo azzurro. I gabbiani volavano in aria, in cerchio intorno all'albero maestro. All'orizzonte una piccola ombra poteva essere vista, Usopp mise i suoi occhiali e osservò “E' un' isola! Questo vuol dire che possiamo iniziare i preparativi da subito!”
Robin si avvicinò al ragazzo e guardò fuori. Guardando il mondo ora pacifico, fece un pieno sorriso. Una festa, solo per lei. E tutti erano così eccitati. Tutto per una tempesta ed un gioco di verità o penitenza
Non aveva imparato molto sui suoi compagni durante il gioco, ma certamente si era divertita
Scusate per il ritardo, avrei dovuto finirla due giorni fa, sono imperdonabile, era per il compleanno di Robin, ma la scuola non mi ha dato tregua un attimo
Vabbè meglio tardi che mai no?