Questa one-shot è venuta fuori di getto,quando
,dopo aver finito il settimo libro,ho letto le risposte della Rowilng alle domande, postele dai
fans nella
Chat organizzata dalla Bloosmury,riguardo il futuro
dei protagonisti.
Ovviamente,dunque, la storia
contiene sostanziali spoilers
riguardo Deathly Hollows,dunque chi non lo ha ancora letto,NON dovrebbe andare avanti,se non vuole
rovinarsi la sorpresa.
(Il titolo è quello di una fantastica canzone dei Jimmy Eat
World,che mi ha accompagnato nella stesura.)
*Hear you me*
(May Angels lead you in)
Mia sorella mi tirò i capelli fino a svegliarmi. Verso le due del mattino. Mormorò: “Svegliati,ci risiamo.”
Dalla camera a fianco sentii delle voci. Tutta la casa era al buio.La tristezza,la cattiveria che c’era in quelle voci,spinse me e Ginny a stringerci pelle contro pelle,mentre ascoltavamo i discorsi imperscrutabili di quei due.
Sapevo che lei stava bevendo ogni parola,ma io non ce la facevo più a sentire sempre le stesse cose,non riuscivo a respirare per il groppo in gola,e cercavo di concentrarmi su qualcos’altro.
E pensavo all’Accademia per Auror,che presto avrei frequentato insieme a Harry,al mio ultimo volo con la scopa,alle Cioccorane,alla gonna azzurra di Hermione,che ,Dio, come le stava bene,a quanto i suoi capelli mi eccitassero,a Fred che era morto,a George che beveva e anche quella notte era tornato a tardi,al fuoco nella voce di mio padre ,a mia madre che piangeva nella stanza da letto,ma che avrebbe finto di dormire quando papà sarebbe tornato da lei,distrutto.
Strinsi gli occhi ,forte,quando sentii la porta della camera dei miei chiudersi,e seppi che anche per quella notte era finita.
La notte era la parte più dura da superare per noi,perché non c’era nessuno a parte il buio e i tuoi pensieri; forse Ginny era troppo grande per dormire con me,ma lo faceva lo stesso,e ci sentivamo meglio.
A volte prima di sgattaiolare di nuovo nella sua stanza la mattina presto,mi accarezzava i capelli ed io la baciavo sulla guancia,ed era come se fossimo di nuovo bambini.
La fine della guerra,non cancellava il fatto che ci fosse stata,e avremmo dovuto raccogliere i cocci e cercare di tenerli stretti stretti insieme ,prima di andare avanti.
Non era facile.
Non dovrebbero essere quelli che vanno ,a temere la Morte,ma quelli che rimangono:Fred era morto,ma era George che stava subendo le conseguenze della guerra,perché era costretto ad andare avanti,ancora,comunque.
Aveva chiuso i TiriVispi,come prima cosa,perché
credo che la dentro si sentisse soffocare dal dolore;ma quella era la sua
strada,cos’altro avrebbe potuto fare?
Semplicemente ,non era abituato a camminarci da solo.
Ed era caduto nel vizio del bere il baratro meno poetico ,la fine più banale.
Si dice banale di una cosa comune a tutti,priva di originalità,ma d’altronde da quando il dolore è originale?
Cosa avrei fatto io,se ogni volta che mi prendeva la tentazione di berlo,quel dannato FireWhisky ,per vedere se avrei dormito poi,la notte,non avessi avuto Hermione a togliermi la bottiglia dalle mani e dalle testa,definitivamente?
E la stringevo, e lei mi guardava con quei suoi occhioni scuri,mentre mi permetteva di sbottonarle un po’ la camicetta,per scoprire la pelle del collo, delle spalle.
Cosa avrei fatto se il giorno del funerale di mio fratello,mentre stringevo le mani,ricevevo i baci,gli abbracci,le condoglianze di persone che neanche ricordavo di conoscere,non la avessi avuta al mio fianco,sempre,l’odore dei suoi capelli a darmi la forza di rimanere lì ,e allo stesso tempo, a farmi venire voglia di andare via,in qualsiasi posto,con lei?
Semplicemente ,non era abituato a
camminare da solo.
E io,ne sarei stato capace?
“Looking back I
clearly see
What it is that's killing me
Through the eyes of one I know
I see a vision once let go
I had it all
Constantly it burdens me
Hard to trust and can't believe
Lost the faith and lost the love
When the day is done
I love the way I
feel today
But how I know the sun will fade
Darker days seem to be
What will always live in me
But still I run
It's hard to walk this path alone
Hard to know which way to go
Will I ever save this day
Will it ever change”
Alter Bridge
- Open Your Eyes-
Erano passati tre mesi dalla caduta di Voldemort,ed Harry si era stabilito a Gimmauld Place.
La casa era grande e spesso passavamo le serate insieme a e alla fine rimanevo a dormire da lui;a volte c’erano anche Hermione e Ginny,ma loro non rimanevano mai per la notte.
Ci divertivamo,giocando a scacchi,a carte;Hermione aveva anche provato a portare uno di quei cosi babbani,un televisore, per far vedere a me e a Ginny dei …..film.(credo si dica così).
Sarebbe stato simpatico ed eravamo molto curiosi ,ma la casa dei Black era così piena di magia che quella roba andava in tilt.
In quei momenti,mangiando i dolci che Kreacher ci preparava ,ridendo, baciando furtivamente Hermione e fingendo di non vedere Harry che baciava furtivamente Ginny, riuscivo a non pensare al dolore che devastava la mia famiglia.
Avrei potuto trasferirmi da lui,ma non potevo lasciare Ginny da sola in quella situazione,e non volevo dare ai miei la sensazione di stare perdendo anche me.
Non stavo bene,ed Hermione lo sapeva.
Sapeva anche nessuno meglio di lei avrebbe potuto farmi stare meglio,e passavamo insieme molto tempo, a passeggiare tenendoci per mano,a parlare; adoravo casa sua:era una specie di Museo Babbano per me ,pieno di eclettodomestici (quelli che funzionano a ecletticità,come mi aveva spiegato Papà),e trascorrevo interi pomeriggi a vedere come funzionava lo stereo, il frullatore,l’aspirapolvere. Lei mi sorrideva paziente,ma sapevo che si divertiva.
C’erano momenti poi ,in cui stavamo semplicemente l’uno fra le braccia dell’altro,in silenzio.
Era bello.
In quei frangenti ,col dolce peso della sua testa sul mio petto,i suoi capelli a solleticarmi il mento,sentivo che avrei dovuto fare qualcosa,per mio fratello,perché la mia famiglia potesse ripartire da dove aveva lasciato.
Ma cosa?
Poi,una delle tante volte che scappai dall’atmosfera pesante di casa mia, ed Hermione mi accolse fra le sua braccia,improvvisamente capii.
Avevo la forza,Hermione mi dava la forza,Hermione era la mia forza.
Avrei potuto essere la forza di qualcun altro?Senz’altro avrei tentato.
“There's no one in town I know
You gave us some place to go.
I never said thank you for that.
I thought I might get one more chance.
What would you think of me now,
so lucky, so strong, so proud?
I never said thank you for that,
now I'll never have a chance.
May angels lead you in.
Hear you me my friends.
On sleepless roads the sleepless go.
May angels lead you in”
-Hear You Me (May Angels Lead You In)-
Forse io ero ancora troppo bambino,per apprezzarlo.
“Sono sicura che Kingsley,capirà ,quanto è importante la tutela degli…Ron,mi stai ascoltando?”
E adesso le era sufficiente guardarmi,per capire se qualcosa mi passava per la testa.
“Non entrerò al Corso per Auror,Hermione. Non per ora, almeno.”
Mi guardò negli occhi,ma non rispose,le sue dita ancora sul mio viso.
Era arrabbiata? Se lo aspettava? Era delusa?
“Continua,Ron –disse Hermione - perché c’è per forza qualcos’altro che devi dirmi,adesso.”
Avevo la gola secca,ma mi sforzai di andare avanti.
“Ti amo”mi sussurrò all’orecchio.
“Credevo saresti stata delusa. Adoravi l’idea che diventassi un Auror”.
Si scostò ,prendendomi il viso fra le mani,puntando gli occhi nei miei.
“Quello che vuoi fare è perfettamente da te,Ron. Ed io mi sono innamorata di te. Per come sei fatto.
E le sue parole mi giunsero ovattate, come se parlasse da molto lontano.
“Hai uno sguardo che non ti ho visto mai.”
E poi nient’altro che mani,pelle,labbra,stupore,sesso,sapore,tristezza,desiderio,amore.
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Spero
l’abbiate gradita;mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate ,bene o male che
sia.
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