Sentii bussare alla porta, dopo essermi accoccolata sul divano mentre lo stereo continuava a riprodurre all’infinito la melodia che mi aveva regalato niall.
Mi alzai dal divano, mi sciacquai la faccia e poi andai ad aprire.
Il battito si fermò, lui arrossì di botto, io sbarrai gli occhi rimanendo a fissarlo.
Teneva in mano una scatolina foderata di velluto blu.
-ecco… io… avevo dimenticato di mettere questo nella sc…- cominciò a balbettare insicuro, ma lo fermai, saltandogli al collo e baciandolo, come se stessi annegando e lui fosse il mio ossigeno, come se la mia vita dipendesse da quelle labbra, come se lui fosse la mia luce nel buio.
Perché lui era tutto quello che mi salvava dalla vita sbagliata in cui vivevo.
Mi spinse dentro casa e chiuse la porta alle sue spalle con il piede.
-avevo dimenticato questo- mi disse sorridendomi e infilandomi al dito un anello con il simbolo dell’infinito rappresentato sopra. Mi morsi il labbro inferiore trattenendo le lacrime.
-ti amo- sussurrai posando la mia mano dietro il suo collo, mentre lui posava le sue sui miei fianchi.
-anche io, mi sei mancata, perdonami- mi sussurrò di risposta lui avvicinando il suo viso al mio.
Potevo sentire perfettamente il suo respiro sulle mie labbra.
Annullai la distanza che c’era fra noi alzandomi in punta di piedi.
In quel momento, non mi importava cosa era successo, o cosa sarebbe successo.
In quel momento, mi importava che eravamo noi due, insieme.
Non mi importava se un giorno lui avesse rifatto quello sbaglio, perché ora lui era lì con me, e speravo ci restasse per tutta la vita.
Mi spinse delicatamente indietro, facendomi sedere sul divano.
-niall, non c’entriamo qui- risi sulle sue labbra. Lui mi fece alzare senza smettere di baciarmi e mi portò al piano superiore, in camera di mia madre, dove c’era il letto matrimoniale.
Cominciai a sbottonargli la camicia, lui fece la stessa cosa con la mia.
-sei sicura?- mi chiese, prima di sbottonare i pantaloni. Annuii. –sicura, sicura?- insistette lui sorridente.
-vuoi che ci ripensi?- gli chiesi ridendo. Lui scosse la testa ancora sorridendo, per poi posare nuovamente le sue labbra sulle mie.
Qualcuno sa cosa vuol dire ‘amore’?
Insomma, chi ti dice che sei davvero innamorato di quella persona?
Come capisci che quella è la persona più importante della tua vita?
Succede così?
All’improvviso?
Come il ‘colpo di fulmine’?
Beh, quella sera facemmo l’amore, o almeno è quello che sentivo io.
Non so cosa sia esattamente l’amore, ma credo che sia quello che io provo per niall.
Quella sera la ricorderò per sempre.
La mattina seguente mi svegliai con la testa sul petto di niall, che ancora dormiva.
Il suo petto saliva e scendeva, mentre il suo respiro arrivava tiepido sul mio collo.
-niall- sussurrai. Lui mi accarezzò semplicemente la schiena, senza svegliarsi, mentre io mi riempivo di brividi –niall- insistetti.
Mugugnò qualcosa di incomprensibile.
-niall!- urlai dandogli una pacca nello stomaco e facendolo spaventare.
Scoppiai a ridere, mentre lui mi guardava sconvolto e stupefatto.
-allison, cazzo, fai male-
-dovevi vedere la tua faccia- continuavo a ridere, mentre sul suo viso comparve un sorrisino divertito.
-sai, sembri tanto innocente, invece non lo sei per niente- ora il suo sorriso divertito era diventato un sorriso malizioso. Gli feci la linguaccia, coprendomi con il lenzuolo.
Lui si infilò sotto le coperte insieme a me e cominciò a baciarmi sorridendo, mentre io continuavo a ridere.
-vorresti avere un figlio con me?- mi chiese ancora sorridendo, mentre ero sotto di lui, che si appoggiava con i gomiti sul materasso, per non schiacciarmi.
-cosa? Niall, ho diciassette anni!- dissi spostandolo e togliendo la testa da sotto le coperte.
-ma non dico adesso- rise, buttandosi sul suo cuscino –magari fra qualche anno…-
-fra molti anni- lo corressi io.
-fra tre anni…- continuava lui, guardando il soffitto e ridendo sotto i baffi.
-cosa?- urlai io.
-oh, immaginati un piccolo me o una piccola te che gira per casa, non sarebbe una casa dolce?- mi alzai dal letto, mentre lui scoppiò a ridere.
Mi prese per un braccio, tirandomi giù sul letto.
-sto scherzando, stupida- continuava a ridere.
-coglione- gli feci la linguaccia.
-sei stupenda- sorrise, io diventai un pomodoro –tra cinque anni?- sbuffai.
-quando verrà, verrà- cercai di sviare la conversazione.
-da sposati avremmo dei figli?- mi chiese pensieroso guardando il soffitto.
-credo di sì- risposi titubante.
-vorresti un maschio o una femmina?-
-perché tutte queste domande?- gli chiesi guardandolo con aria interrogativa e divertita.
-voglio parlare del nostro futuro… insomma… come una cosa… ‘seria’- arrossimmo entrambi.
-beh… credo una femmina. E tu?-
-non ci sono differenze- rimase in silenzio qualche secondo. Lui era sdraiato sulla parte destra del letto, io sulla parte sinistra –sai… la primavera non è ancora arrivata e… io ho un po’ freddo…- sorrisi, capendo le sue intenzioni.
-vuoi che mi metta più vicina a te?- risi, vedendo il suo sorrisetto dolce mentre annuiva con la testa. Mi avvicinai a lui, appoggiando la mia testa sul suo petto, mentre lui mi cingeva le spalle con il braccio.
Sarei voluta rimanere così per sempre, mentre sentivo il suo calore.
Volevo passare il resto della mia vita con lui accanto, ne ero certa.
-se avessi una figlia la chiamerei allison, come la donna che amo- sussurrò lasciandomi di stucco, per poi lasciarmi un bacio sui capelli.
°°°
Eccoci, siamo quasi giunti alla fine *piange*
Eh sì, questo è il penultimo capitolo *scoppia in un pianto isterico*
Ricapitolandolo
#doesntmattermodeon
Allison e Niall hanno fatto l'ammmore lol
Zayn se l'è andata a pija 'nderculo
(se non si era capito sono di Roma lol)
La mammina di Allison non era a casa
Allison ama Niall, e Niall ama Allison
Allison e Niall discutono sulla loro futura vita insieme
Non so cos altro dirvi...
Alla prossima con l'ultimo capitolo!
Ah, scusate per il leggero ritardo ç.ç
mi dispy tanto
@liamsolos