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Autore: parveth    09/02/2013    3 recensioni
Che succederebbe se gli abitanti di Storybrooke fossero insegnanti in un liceo italiano e per di piu' alle prese con quattro alunne all'apparenza un po' scapestrate ma con una gran voglia d'essere d'aiuto?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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les miserables Eravamo ormai ai primi di luglio e notavamo con soddisfazione che cominciava a venire piu' gente, sia  della scuola sia di fuori: non si puo' dire che avessimo la biblioteca piena tutto il giorno ma di certo avevamo piu' da fare.

Quella mattina avremmo avuto Jones: cio' significava che ci saremmo divertite quanto nel farci piantare dei chiodi nelle gambe anche se appena se ne fosse andato in sala insegnanti avremmo cominciato a dirgliene di ogni pur sapendo benissimo che era come sparare sul Tg4.

"Buongiorno ragazze"  ci saluto' lui

"Salve"  rispondemmo noi a denti stretti: col cazzo che gli davamo confidenza! ci saremmo fatte strappare i denti uno ad uno piuttosto.

"Ah, io alle 11.30 devo andarmene: mi sostituira' la professoressa Wood"  disse mentre salivamo le scale

"L'ha poi riparata la macchina?"  chiede Rebecca evitando di guardarmi per non scoppiargli a ridere in faccia

"Proprio per questo devo andare via prima: il vetro e' a posto ma devo andare da quelli dell'assicurazione perche' pensavo di aver fatto la polizza cristalli e loro dicono no: cosi mi tocchera' sganciare 450 euro, se pesco chi e' stato..." sospira.

"(Ma ringrazia che si e' limitato a romperti il parabrezza! la testa doveva romperti stronzo!!)

 Che  vuol farci prof, col fatto che abbiamo anche le medie qui vicino...e' vero che una volta era normale giocare a pallone in strada anche a Milano ma quarant'anni fa c'erano anzitutto meno macchine e poi in genere succedeva in periferia non in pieno centro..."  commento io con noncuranza alzando le spalle.

La mattinata procedette tranquillamente, ed alle 11.30 sentimmo Jones salutare il vicepreside ed uscire,  mentre stavo registrando sul computer dei nuovi arrivi sentii una voce dire "Salve, come mai Jones se n'e' andato prima?"   ma non era la Wood.

Era Gold.

"Pare dovesse andare dalla sua compagnia d'assicurazione per la macchina"  rispose Rebecca cercando di dissimulare una risata.

"Scusi prof, ma non doveva venire la Wood?"  chiesi io.

"Michelle ha chiamato Graham dicendole che era imbottigliata nel traffico e cosi sono venuto io"  mi rispose con una smorfia  "io non ti vado bene forse?"

Ma perche' non chiudo mai la bocca accidenti!

"Non intendevo dire questo"  rispondo io arrossendo

"In ogni caso non doveva lasciarvi sole"  sentenzia

"Ma non abbiamo tre anni"  protesta Rebecca

"E poi ci sono i bidelli, il vicepreside..."  continuo io.

"Si, ma se sai che devi fare una cosa avvisi almeno il giorno prima, non all'ultimo momento"  conclude andandosene.

Ormai era ora di pranzo e noi ci affrettammo verso il bar dove ci attendevano Lavinia e Miriam: quel giorno erano di turno solo al mattino.

"Cos'e', pensava che avremmo distrutto la scuola forse?"  dico io irritata.

"Per me la questione e' molto piu' semplice"  commenta Rebecca.

"Cioe'?"  chiedo.

"Graham avra' telefonato mentre lui e la French..."  risponde in tono allusivo.

"Ma falla finita!!"  dico io ridendo.

Nel pomeriggio non viene nessuno cosi noi quattro possiamo starcene a chiaccherare tranquillamente: avevo la netta sensazione che sapesse della bottiglia, altrimenti non ci avrebbe detto niente.

Ancora una volta ci stavamo annoiando, cosi approfittando del fatto che avevamo internet a disposizione decidemmo di andare su youtube e sentire qualche canzone.

Circa due mesi prima della fine della scuola la French ci aveva portato a vedere "les Miserables" poiche' avevamo da poco concluso quel periodo storico in letteratura, ci era piaciuto tantissimo, in particolare a me piaceva la canzone "Do you hear the people sing"  cantata dalla gente in piazza, cosi la cercammo e alzammo il volume al massimo, tanto la sala insegnanti era al piano di sotto.

Canzoni di quel tipo mi esaltano MA sono stonata come tre campane da morto.

E chissene!

"Do you hear the people sing, singing the song of angry men? it is the music of a people who will not be slaves again.  When the beating of your heart, echoes the beating of the drums, there's a life about to start when tomorrow comes"

Comincio posando un piede sulla sedia con le altre che mi seguono cantando.

Peccato che al secondo ritornello la mia esaltazione abbia raggiunto la megalomania e sia in piedi sul bancone, che in realta' non e' come quello di una vera e propria biblioteca o libreria ma una specie di tavolone di legno allungato: in quanto a stile non brilliamo particolarmente, anche i tavoli sono quasi tutti diversi li', ma d'altronde tocca arrangiarsi...

Mentre io sono sul tavolo Lavinia e' in piedi sulla sedia, se fossimo vissute a quei tempi avremmo fatto una strage vista la passione che ci stiamo mettendo e lei canta molto meglio di me grazie al cielo.


La canzone sta finendo quando lo sguardo mi cade sulla porta alla mia destra che si apre e appaiono Gold e la Wood: sarebbe la nostra prof d'inglese, si vede che alla fine e' arrivata e ha deciso di rimanere, tanto niente e nessuno glielo vieta.

Giuro di non aver mai visto il nostro prof di diritto cosi sconvolto, neanche quando gli raccontammo della lettera o ci trovo' a saltare sul letto in gita aveva quella faccia.

Mi affretto a scendere e a raggiungerli per scusarmi, ma mentre lei sta ridendo come una matta lui si volta e se ne va, quando raggiungo la soglia neanche lo vedo piu' nel corridoio.

"Ma dov'e' andato?"  mi chiede perplessa Miriam

"Che ne so"  faccio io pensando che stavolta dovevamo veramente aver esagerato.

Lo trovammo due aule piu' in la'

"Mi scusi prof, lo so che ho esagerato"  mi feci avanti io con gli occhi bassi.

Vidi che aveva una strana espressione ma non sembrava particolarmente sconvolto.

"Cos'e', si vergogna di ridere davanti a noi prof?"  disse Rebecca.

"No, e' che non trovavo piu' il cellulare e ho pensato di averlo lasciato da qualche parte"  rispose guardandosi attorno.

Lo guardammo tutte come per dirgli: "mapperfavoooooreeee!!!"

"Cosa sono quelle facce? guardate che ce l'ho, non sono mica un troglodita come pensate"  replico'.

"Mai detta una cosa simile"  dichiaro' Lavinia.

"Parla di quello smartphone con cui armeggiava gli ultimi giorni?"  ridacchio' Miriam.

"Era nuovo Volturi: immagino che invece voi sappiate subito come si utilizzano tutti i comandi"  rispose alzando gli occhi al cielo.

"No, ma sappiamo o almeno crediamo che sia venuto qui per non farsi vedere mentre rideva"  dissi guardandolo negli occhi.

"Non dire stupidaggini Gentile, anzi se vuoi proprio saperlo io l'avevo detto a Belle che non doveva farvi vedere quel film"  

Insomma: prima che lei ci portasse l'avevano visto insieme e le era venuta l'idea, solo che lui le aveva detto che era meglio di no, perche' "conoscendo quelle quattro..."

"In effetti ho sempre avuto l'anima rivoluzionaria"  dichiaro io con aria ispirata.

"E probabilmente l'avrai venduta al diavolo cara la mia liberte', egalite' fraternite'"  ghigna lui.

Non faccio in tempo a replicare che sento le altre dire: "ohhhh adesso e' Belle..."  in tono scherzoso ma non offensivo peccato che lui ci rivolga uno sguardo tale da zittirci all'istante.

Comunque se proprio volete sapere la mia modesta opinione: se non e' andato in quell'aula per non farsi vedere mentre rideva io sono Cosette.


  
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