Lei era così. Tremendemente debole, estremamente forte. Era niente come era tutto.

Così piena di insicurezze. Insicurezze dettate dagli altri, oh , lei sarebbe stata una ragazza sicura di sè, determinata. Il suo carattere glielo avrebbe permesso. Aveva un carattere forte, ambizioso, probabilmente sminuito dagli altri. Si lasciava condizionare. Diventava debole, ciò che non era.
Andava avanti, tra un ostacolo e l'altro. La madre amava definirla 'carro armato' per la sua forza, non era a conoscenza di ciò che passava. Lei sapeva nascondere bene i suoi problemi, oh sì se sapeva farlo.

Di amici ne aveva, non si può dire il contrario ma quelli di cui poteva davvero fidarsi scarseggiavano. Con la sua fiducia si eran divertite molte persone. La gente amava farlo. Una ragazza come lei non sapeva realmente difendersi, non ne era mai stata capace. Lei fingeva. Fingeva su tutto. Fingeva di potersi difendere, di essere forte, di non aver bisogno di nessuno. Le finzioni però si chiamano tali perchè non sono reali. E lei lo sapeva bene.

Le finzioni però si chiamamo tali perchè non sono reali. E lei lo sapeva bene. Sapeva di non poter continuare così. Sapeva che non sarebbe potuta scappare ancora a lungo, nonostante lo facesse dannatamente bene. Scappava da tutto, era abituata a farlo. Temeva.