Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |       
Autore: Fly_With_Me    09/02/2013    4 recensioni
La Regina Elisabetta si è davvero limitata a quattro figli? Ebbene no.
Charlotte Elizabeth Susan Mountbatten ne è la prova.
Quinta figlia della Regina Elisabetta ha appena 18 anni.
Uscirà dal suo castello, e incontrerà il suo sogno.
Quello che da anni può guardare solo dalla finestra del suo palazzo.
I suoi Idoli.
Perché una Principessa non può fare quello che vuole, lei ha dei doveri.
Ma lei non vuole essere una principessa.
E alla fine, una verità sconvolgente la aiuterà a realizzare il suo sogno.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic

1. Soon you will not be just a dream

La giornata trascorreva tranquilla a palazzo reale.
Consiglieri andavano di qua, ed entravano e uscivano dallo studio di mia madre, mentre io fisso Londra dalla finestra.
“Principessa Charlotte, sua madre chiede di vederla.” Dice un consigliere svegliandomi dal  mio stato comatoso.
“Grazie Eric. Ci vado subito.”  Mi alzo dal cornicione della finestra ed entro nell’imponente studio di mia madre.
“Madre sono qui.” Dico non appena varco la porta dell’imponente stanza di mia madre.
“Oh, Charlotte, finalmente sei arrivata. Devo dirti una cosa importante. Accomodati.” Dice lei con la sua solita voce delicata. Dopotutto non posso biasimarla. Ha 86 anni suonati poveretta. Mi chiedo ancora come mi abbia concepito.
Mi siedo su una delle poltrone finemente ricamate che c’è davanti alla scrivania.
“Dimmi madre.” Lei si gira e pianta i suoi occhi nei miei.
“Tesoro, so che lo odi. Ma dovrai presenziare a una cena. Questo sabato compirai 18 anni e devi esserci, perlomeno stavolta.”  Lo dice con una voce reverenziale, con un tono che non ammette repliche.
“Ma madre…” Il  mio è un tono di supplica, di solito non resiste quando faccio così.
“Niente ma Charlotte. Sarai a quella cena. Dopotutto è il tuo di Compleanno. E ti ho anche fatto un ‘regalo’ se così si può chiamare.” Mentre parla il suo sguardo si addolcisce. So che lo fa per me, mi vuole bene, mi considera una bambina dopotutto.
“Posso sapere che cosa mi hai regalato madre?” pronuncio queste parole con poco entusiasmo. Di solito i suoi regali sono gioielli preziosi, o vestiti che non metterò mai.
Basta guardare come sono vestita. Indosso una camicia a quadretti, dei jeans, e un paio di converse bordeaux, le mie preferite.
“Hai presente quella boy-band? Quella che ascolti a tutto volume nella tua stanza e tutti sono costretta sempre a mandare qualcuno per farti abbassare il volume?”  I miei occhi di colpo si illuminano.
“Dici gli One Direction?”  La mia voce si è alzata di almeno un’ottava.
“Si, quelli. Li ho invitati alla festa. Io purtroppo non ci sarò, ho un’altra cena importante  cui presenziare e non posso mancare. Ma Eric starà al tuo fianco, ti dirà cosa fare. In questo momento sta andando a consegnare lui stesso l’invito.” 
Mi alzo alla poltrona di mia madre e la abbraccio stretta.
“Grazie madre.” Dico con un sorriso stampato in faccia.
“ Questo e altro per la mia piccolina.”  Il mio sorriso si allarga ancora di più, mi aveva smesso di chiamare in quel modo quando ho compiuto dieci anni. 
Mi allontano e quando sto per uscire dice “Ah, Charlotte. Sarà una festa in maschera. Quindi per l'amor del cielo vestiti bene.”
Le sorrido un’ultima volta ed esco fuori dalla stanza.
Mi catapulto in camera mia e mi tuffo nel letto a baldacchino.
Afferro il telefono dalla tasca dei miei jeans e compongo velocemente il numero della mia migliore amica, che è anche la duchessa di Devonshire.
“Liiiiiz!” urlo non appena capisco che ha risposto.
“Charlie, che succede?”  dice lei con il suo solito tono pacato, che riesce a mantenere anche nei momenti più assurdi.
“Non puoi capire che ha fatto mia madre!” il mio tono di voce si è abbassato, ma a quanto pare sto ancora urlando.
“Charlie, tua madre può aver fatto qualsiasi cosa. E’ la Regina. E parla più piano”
“Si ma questo è diverso. Hai presente che questo sabato è il mio compleanno no? E mia madre ha organizzato la solita festa.”
“E questo è normale. Tua madre organizza sempre grandi feste. Ma di solito tu le odi, perché invece sei così felice?”
“Questa è la parte bella. Ha invitato gli One Direction.”  Dopo aver pronunciato quelle parole sento una serie di strilli da dietro la cornetta.
Appena gli strilli cessano sento di nuovo la voce di Liz.
“Oddio. E io ci sono a quella festa vero?”
“Elizabeth Rachel , credi davvero che io non ti inviti?”
“Charlotte Elizabeth Susan, non mi chiamare con il mio secondo nome.”
“Verrai alla festa a patto che non pronuncerai più il mio nome per intero.”
Ridiamo insieme. Siamo così simili io e lei, e una delle cose che ci accomuna e l’odio per i nostri nomi per intero. Per questo usiamo spesso dei nomignoli.
“Liz, però c’è un problema. Non ho idea di cosa mettermi.”
“Charlie! Hai una stanza piena zeppa di vestiti che non hai mai messo e non sai cosa metterti?”
“Esatto. Ho un’emergenza vestiario.”
“Ok,ok. A che ora devo essere lì?”
“Tu si che mi capisci sempre Liz. Vieni qui verso le quattro. Hai il pass?”
“Certo che ho il pass Charlie. Sarò lì alle 3 e mezza però.”
“Allora dovrai aspettare un po’. Devo stare ad ascoltare ancora per un po’ quelle fesserie sul bon-ton e poi possiamo darci alla pazza gioia. A dopo, ti voglio bene.”
“Te ne voglio anch’io.”
Chiudo la chiamata.
E’ sempre confortante stare a parlare con Liz.
Lei non è la solita duchessa altezzosa, lei è come me.
Un sorriso stampato in faccia sempre e comunque, capelli costantemente in disordine, e vestiti tutti in stile college, dove entrambe vorremmo andare, ma non ci è permesso per via della nobiltà.
L'unica differenza sta nelle feste a corte, o in qualsiasi altro palazzo.
Lei le adora.
Adora sentirsi al centro dell'attenzione e indossare vestiti grandi e pieni di brillanti.
Io invece odio le feste, tutti quei nobili altezzosi con la puzza sotto il naso che ti girano intorno.
Non li riesco a sopportare neanche uno alla volta, figuriamoci tutti insieme.
Prendo la chiave dalla collana che ho appeso al collo e apro la porticina bianca sul lato della mia stanza, per poi chiuderla di nuovo alle mie spalle, segno che non voglio essere disturbata.
Accendo lo stereo e Live While We’re Young parte a tutto volume.
Nel frattempo bacio tutti e cinque i poster a grandezza naturale e sussurro.
“Presto non sarete solo un sogno.”

Il mio cellulare vibra nella tasca, è un messaggio da Eric.

L’invito è stato consegnato. Ora scenda. Il pranzo la attende. E non vorremo certo far aspettare il suo istruttore di bon-ton. Oggi la lezione sarà sul corretto mangiare a tavola.

-Eric


Sorrido. Eric è sempre vicino a me o a mia madre. Sa quello che vogliamo ed è sempre pronto a portarcelo.
Eric è anche il consigliere più importante di corte, e mia madre si affida a lui per cose parecchio importanti.
Mi stupisce il fatto che abbia mandato lui. Le importa davvero che io presieda questa festa.
Spengo lo stereo ed esco dalla mia stanza-santuario, chiudendola a chiave.
Scendo velocemente le scale e mi catapulto in sala da pranzo dove Austin, il mio insegnante di bon-ton mi sta aspettando per iniziare la sua lezione. Mi aspetterà un pranzo molto pesante.
Allungo un sorriso forzato.
“Buongiorno Austin.”
“Buongiorno Principessa. Si accomodi. Abbiamo molte cose di cui parlare.” Mi bacia piano la mano e punta i suoi occhi nei miei.
Mi sono arrivate voci che abbia una cotta per me.
D’accordo è un bel ragazzo, ha pochi anni più di me ed è un gentiluomo, ma non le sopporto tutte le sue manie da perfettino.  
Mi sposta la sedia e io con un gesto leggiadro mi ci poggio sopra, piegando le gambe di lato, proprio come lui mi ha insegnato a fare.
Si siede anche lui e comincia a parlare dell’uso di ogni posata, ma il mio cervello è altrove, sto pensando a quando li vedrò.
Sono sicura che sarà una giornata fantastica.

Angolo autrice:
Beeh, ciao a tuuuutti.
Se siete arrivati fino a qui vuol dire
che vi siete presi la briga di leggere
questa "storia".
Se così si può chiamare.
Non è che mi convinca molto.
Ma mi è venuta quest'idea,
e se non scrivevo subito me lo sarei dimenticato.
Quindi fatemi sapere cosa ne pensate ok?
E non siate troppo crudeli ç_ç
Accetto anche le recensioni negative,
servono sempre a formare.
Alla prossima.
Fly_With_Me, xx.

 

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Fly_With_Me