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Autore: Mery_CadavericDoll    09/02/2013    1 recensioni
Una famiglia, tre figli, strani luoghi che cambiano velocemente e l'ingrediente principale.. il sovrannaturale! é una storia che ho inventato, vi prego di non copiarla.. Grazie.
(Spero piaccia (: )
Genere: Dark, Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Raccoglitrice di Anime

Un giorno di primavera, la famiglia Morgan si trovava vicino a un piccolo lago, tutti insieme fecero un bagno per poi dirigersi verso casa Smith, dove erano stati invitati alla festa che si stava svolgendo. La famiglia Morgan, era composta da: la signora Susan, il signor Peter, la figlia maggiore Penny, la figlia strana Abby e il fratellino Stefan. Nella casa degli Smith, erano presenti vari luoghi dove poter stare, avevano persino una piscina, cosicchè Penny, appassionata di nuoto, si tuffò senza neanche guardare se c’era l’acqua. Dopo essersi tuffata si accorse che effettivamente non vi era nemmeno un goccio d’acqua, si sarebbe schiantata su uno dei due tetti delle ambulanze sottostanti, però nel momento in cui stava per atterrare su un tetto, comparve un sottile, ma abbastanza per non schiantarsi, strato d’acqua, era piena di alghe e sassi ed era sporca, molto sporca. Penny riuscì a entrare nell’ambulanza mezza rotta che aveva di fianco, li dentro trovo aria e una scatola di legno lunga un metro, la aprì e da li ne fuoriuscì una ragazzina, alta circa un metro e dieci centimetri. Penny appena la vide in faccia si spaventò, poiché era mezza putrefatta, infatti il lato destro era, dall’occhio fino alla bocca, pieno di buchi, carne marcia e vermi, mentre il lato sinistro era ancora normale tranne l’occhio che iniziava ad avere intorno dei pezzi di pelle che si staccavano e c’era odore di decomposizione, la ragazzina sorrise, mostrando una dentatura perfetta, se non fosse stato per le gengive , che erano putride. Nel momento in cui lei sorrise, Penny scappò urlando, uscì dall’ambulanza e improvvisamente si ricordò di aver letto un nome sopra la cassa di legno, ovvero Sarah Letterman. Dopo l’uscita e le grida di Penny, la festa si spostò intorno alla piscina, dove sul fondo vi era la ragazza che da sola urlava, correndo in tondo, tutti pensavano fosse impazzita, ma lei non smetteva di urlare. Tornati a casa lei era sconvolta, la famiglia era riunita attorno al tavolo della cucina, parlavano di ciò che era successo nel pomeriggio, Abby azzardò chiedendo a Penny cos’aveva visto, lei si girò e con gli occhi spalancati e rossi le disse: ‘‘Non puoi neanche immaginare! Carne marcia, occhi, denti.. oh..’’ e dopo quest’ultima esclamazione cominciò a tremare. La famiglia era preoccupata, cosi andò a casa della ragazzina. La porta di casa Letterman fu aperta da una donna robusta, abbastanza bassa, con in braccio una bambola che Penny non aveva il coraggio di guardare, Stefan se ne accorse, la rubò dalle mani della donna con velocità e la mostrò a Penny, lei ricomincio a gridare e dire: ‘’ No.. Sarah smettila! No!’’ e poi la gettò sul pavimento, il fratello si affrettò a dire che era la bambola il centro di tutto. Cosi la famiglia raccolse la bambola e la portò via, lasciando in lacrime la signora Letterman. Da quando avevano portato la bambola in casa, Penny la vedeva ovunque, la famiglia concordò che avrebbero messo la bambola in una scatola di metallo e Penny l’avrebbe poi posizionata all’interno dell’ambulanza. La notte successiva entrarono di nascosto in casa Smith, davanti alla piscina senz’acqua, Penny si lanciò con la scatola tra le braccia, nel momento in cui si tuffò l’oggetto le volò via dalle mani, tornando sul bordo della piscina, Penny si schiantò fragorosamente al suolo. Fu cosi che Penny morì e il suo corpo scomparve qualche minuto dopo, senza lasciare traccia. La famiglia, molto scossa, tornò a casa con il contenitore in metallo, Abby era sempre più incuriosita. Il giorno dopo, nessuno parlava della morte di Penny, men che meno la famiglia Morgan. Durante la notte, Abby non riusciva a resistere, voleva scoprire cos’aveva visto la sorella, però notò che la bambola non vi era più, così tornò a casa Smith, si tuffò e si ripetè la stessa sequenza di sua sorella. Si ritrovò in un lago con di fianco l’ambulanza, entrò e trovò la scatola, la aprì, liberandone il contenuto, che prese vita e tornò a essere una ragazza. Abby non rimase sconvolta da quell’esperienza, tutt’altro, ogni notte usciva di casa e andava a trovare la sua nuova ‘amica’. La famiglia non sospettava niente, fino a che una mattina non videro più Abby, Stefan propose di andare a cercarla nella piscina degli Smith. Appena arrivarono, si accorsero del corpo della figlia sul fondo della vasca, pensarono fosse morta, così andarono li sotto con una scala e riportarono la salma a casa. Abby tornò in sé, con sorpresa dei genitori, ma sapeva che costoro avevano fatto qualcosa di cui si sarebbero sicuramente pentiti. Il giorno successivo ancora, Abby ritornò alla piscina degli Smith, ma capitò una cosa strana, poiché dopo il tuffo non si trovava nei paraggi delle ambulanze, ma nel boschetto dietro casa sua. Corse dentro, vi trovò Sarah che stava facendo scegliere al fratello Stefan, alla madre e al padre, se si fidavano di lei oppure no, allora Abby iniziò a gridare loro di fidarsi, Sarah sentendo la voce, si girò e disse: ’’Oh.. mia cara Abby, ci sei anche tu!’’. La famiglia non l’aveva sentita, Sarah chiese anche a lei se si fidava o no, Abby disse che era sua amica e si fidava di lei. Improvvisamente si sentì gli occhi pesanti e vide tutto nero. Quando li riaprì si trovò in una stanza affiancata da Sarah, quest’ultima era in piedi con le braccia alzate in direzione del cielo, attorniata da molte piccole urne, dove vi erano incisi sopra dei nomi. Sarah nella stessa posizione, cioè braccia e viso alzato, cominciò a chiamare i nomi delle urne, in senso orario: Principessa Anastasia, Principessa Bianca, Principessa Elizabeth, fino ad arrivare a Abby Morgan. Dopo aver detto ogni nome sulle urne, da codeste si stagliava un lungo fascio di luce verde. Nel frattempo intorno alla piscina, a prendere il sole, vi era la famiglia Smith. La figlia Joanna, si avvicinò per osservare all’interno e vide uscire, dal centro della vasca, delle mani, poi capelli e corpi, che emergevano uno dietro l’altro. Joanna iniziò a urlare, fino a che non vide la sua vecchia bambola, caduta in piscina e mai più vista e trovata, le andò incontro e quest’ultima le spaccò il collo. I nomi detti da Sarah erano nomi di morti, oppure di oggetti caduti nella piscina degli Smith, essi stavano tornando dall’aldilà per conquistare il mondo dei vivi, tra questi c’era anche lei.. Abby Morgan, che ripeteva: ‘’ Ammetto di aver sempre saputo di essere strana, ma non avrei mai immaginato fino a questo punto.. non pensavo di essere già morta!’ 
 

    
  
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