Parole annebbiate
dal tempo.
E ogni volta che ti guardo, non vorrei farlo.
Corro da questo mio tormento.
Ancora tu, ogni giorno, ogni minuto, ogni ora.
E vorrei scappare.
Perché più mi sorridi, più le lacrime aumentano.
Sembra impossibile.
Sarò diventato pazzo.
Ma nei tuoi
occhi vedo l’oceano.
E non vorrei, quasi me ne vergogno.
Sembro un bambino.
E mi accorgo solo dopo, che di fronte a te lo sono.
Poi la notte cala e tu torni da me, in un altro sogno, un altro incubo.
Sai, la tua bellezza mi inganna.
Se scomparissi, forse
sarebbe più facile.
Invece no.
Però poi tutto cambiò.
Quella notte.
“perché mi hai stregato… Harry, e non puoi chiedermi di dimenticare…ormai è tardi…tu sei
parte di me come io di te…e non voglio più essere
costretto a nascondermi…vorresti scappare? No, non
puoi
Harry…sono sicuro che
torneresti da me…”
“n-non e vero…Malfoy…io non ho bisogno di te…”
dissi a stento, piangendo.
“bene se è cosi…me ne vado Harry …è
veramente questo quello che vuoi?”
E quando ormai Draco stava uscendo da quella piccola porta.
“no, non andartene…”
“bravo Harry…ti sei accorto di essere pazzo di me?” disse
il ragazzo biondo scherzando.
“…”
“non ti deluderò…sarai felice insieme a me…vedrai ti sembrerà solo un bel sogno…”
“non voglio più soffrire…Draco”
Il ragazzo prese il viso tra le sue calde mani e con infinita dolcezza gli
sussurrò al orecchio
“ hei!ti
prometto che ti porterò lontano Harry, cosi lontano che non ti dovrai più vergognare di
noi due per nessun motivo”
E da quella sera tutto cambiò, quella maledetta sera, cambiai io, cambiasti tu.
In realtà tu cambiasti per me, per rendermi felice, per vedere un po’ più
spesso quel mio sorriso che ti piaceva tanto.
Perché avevi fatto una promessa.
Pur rinnegando ora, il tuo nome, avevi fatto una promessa che avresti mantenuto
fino alla fine.
Amavo cosi tanto la tua parte Serpeverde.
Eppure tu non me la mostravi quasi mai, dicevi che insieme a me eri diventato
una persona migliore, e che non mi avresti mostrato la parte più brutta di te.
Ma io ti amavo cosi.
Tu non lo capivi, ma io ti amavo.
L’ombra di tuo padre ti ha portato sempre tanto dolore, lui, l’uomo nero.
La persona che più ti faceva paura, forse l’unica.
La persona che ti ha distrutto.
Non lo potevi chiamare padre, ti avrebbe fatto troppo
disprezzo, perché lui non era tuo padre.
Ti aveva bruciato l’anima, quel figlio di puttana, ti aveva ucciso lentamente,
portandoti lontano da me, dalla cosa che ti teneva in vita.
Ti ha portato via.
Ti ha costretto a una vita che non ti apparteneva, io lo
sapevo che non era il tuo posto quello.
Tu eri diverso da tutta la tua famiglia.
Infatti non hai sopportato quel mondo cosi estraneo per te.
E hai preferito volare via.
Ti ha strappato dalle mie braccia, non ho potuto fare niente, non ho avuto la
forza di fare niente.
Sai ho deciso di raggiungerti.
Le tue ultime parole le rivolgesti alle fredde mura di quella prigione, dove
tuo padre ti teneva rinchiuso, ti sentivi in trappola.
“scusami Harry…non ho mantenuto la mia promessa…ma
ti amo…”
Parole spese al vento.
Annebbiate dal tempo.
Soffocate dalla rabbia.
Insieme a te anche la mia anima si spense.
Ma sappi solo che la promessa l’hai mantenuta amore.
E ti amo per questo.
E adesso sono stanco di aspettare, ho deciso di aiutare il tempo a fare il suo
corso, arrivo.
E cosi presi il volo anch’io.
Ti raggiunsi.
E una volta li, ci amammo fino alla fine dei giorni.