Sua madre era lì davanti a lei. Gli occhi di July si bagnarono di lacrime, erano anni ormai che non la vedeva. Si  buttò tra le sue braccia, per la prima volta dopo tanto tempo si sentiva al sicuro, felice. Come le era mancata quella donna forte e sensibile, che era stata per anni il suo punto di riferimento. “Devi stare attenta, bambina..” la sua voce era dolce ma preoccupata, July era perplessa. “Stai attenta, la tua vita sta per essere stravolta da qualcosa di grande, potente e pericoloso.” “Cosa??” sussurrò la ragazza alla ricerca di una risposta che però non arrivò, visto che la figura della madre era sparita dando spazio all’oscurità. July si svegliò nel suo letto, le lacrime inondavano il suo cuscino. Cosa significava tutto questo? Che cosa avrebbe cambiato per sempre la sua vita??

July camminava per le vie deserte di Londra, era all’incirca mezzanotte. Controllava sempre se dietro di lei qualcuno la seguisse, stava andando in un posto che pochi a Londra conoscevano, di cui si vergognava abbastanza. Stava andando a divertirsi, di nuovo. Era un’ abitudine che aveva preso ogni venerdì sera, andava a delle feste per fare sesso con qualcuno. Per le altre ragazze del locale “The Ass” July era una vera puttana, ed in certo senso era vero. Lei si sentiva quasi una prostituta, avrebbe preferito morire piuttosto che trovarsi nella situazione in cui era. Era perduta, sbagliata, senza sentimenti. Non sapeva nemmeno cosa fosse l’amore. Rimpiangeva i vecchi tempi, quando era una ragazza normale, quando era dolce e sensibile. Ma dopo la morte della madre tutto cambiò: il padre che si ubriacava e non tornava quasi mai a casa, lei che era stata costretta a vivere da sola, ad adattarsi alla vita.
La festa proseguiva ormai da un paio di ore e July non aveva ancora trovato la sua “vittima” da sedurre e portare a letto. Era tutto un gioco per lei, era un felino alla ricerca della sua preda. La sua attenzione fu attirata da un ragazzo che ballava al centro della pista, era ubriaco fradicio. I capelli ricci gli ricadevano disordinati sulla fronte, i primi bottoni della camicia erano aperti e lasciavano intravedere un tatuaggio indefinito. Era dannatamente sexy e improvvisamente una voglia di portarselo a letto invase July, che si avvicino a lui. “Sono July Williams..” con la mano gli accarezzò il petto, il ragazzo le sorrise malizioso. “Harry Styles..”
La camicia di Harry era ormai sul pavimento, come il reggiseno di July. Quella ragazza lo eccitava e non poco. Cominciò a toccargli i seni, sempre con più forza, per poi mordergli un capezzolo. July urlò dal piacere, a letto aveva sempre comandato lei, ma con lui era diverso. Harry le sfilò i pantaloni, era troppo eccitato per giocare ancora. July ricambiò il favore togliendogli i jeans. Il ragazzo le baciava il collo, per poi scendere sui suoi fianchi. July era aggrappata con le mani ai ricci di Harry, che si tolse prontamente i boxer e con un rapido gesto strappò le mutandine della ragazza, che allargò le gambe, era stanca di giocare anche lei. Harry entrò in lei con forza, July sussultava dal piacere. Quel ragazzo la stava facendo impazzire, i suoi ricci, il suo profumo, il suo corpo caldo le davano alla testa. Anche Harry stava impazzendo, quella ragazza dal corpo perfetto lo mandava fuori di testa. Profumava di vaniglia. Il ragazzo non avrebbe mai creduto che fosse una puttana, era bellissima. L’avrebbe scopata altre mille volte, lo faceva divertire come nessun’altra aveva mai fatto.
Quando July si svegliò, verso le undici, il ragazzo della sera prima non c’era e nemmeno i suoi vestiti. “Se ne sarà andato” pensò la ragazza, e non sarebbe nemmeno stata la prima volta. Ogni ragazzo con cui faceva sesso spariva senza dire nulla, spesso non li rivedeva nemmeno più. E allora perché una strana sensazione di vuoto si era impossessata di July? Era solamente andata a letto con quel ragazzo, Harry forse. Era ubriaco, non si sarebbe mai ricordato di lei. Ma che importava?? Ne avrebbe trovati di migliori, e poi non le interessava affatto di lui. Si alzò di malavoglia e andò in cucina per prepararsi un caffè, era davvero stanca. Accese il telefono, per vedere se qualcuno l’aveva cercata. Nessuno. La sua attenzione fu però catturata da un numero della rubrica che prima non c’era, “Harry”. D’istinto sorrise, quel ragazzo le aveva lasciato il suo numero di telefono. Perché si comportava così?? perché d’improvviso era diventata felice?? Era una puttana, e le puttane non si innamorano.
 
ANGOLO AUTRICE
Buonsalve bellezze c:
allora ho deciso di iniziare questa fanfiction perché mi sentivo ispirata (?)
vabbè uu non penso sarà molto lunga, comunque non ho un’idea precisa di quanti capitoli usciranno cwc
si lo so come inizio è un po’ una merdina, ma avrà degli svolgimenti inaspettati (?) lol
recensite per favore, è davvero importante per me ewe
ringrazio maynardismydrug per il bellissimo banner ashgdf lo amo **
un bacio
-More_ than_ this