Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: mezzosecolo    30/08/2007    1 recensioni
non saprei cosa dire su questa fic visto che nulla mi è ancora chiaro! si svolgerà tra il sesto anno e il settimo. silente non è morto e il sesto anno è diverso da quello della Rowling. Draco Malfoy ha rinnegato i vecchi amici di papà ma non sarà certo più debole! ma uno S*****o di prima categoria...almeno spero! forse YAOI forse no..chi lo sa! lo saprete solo se leggerete! i personaggi..ci saranno un po' tutti dalla famiglia weasley ai mangiamorte ma ho messo quelli che suppongo saranno i più importanti anche se non si sa mai!
Genere: Generale, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter, Pansy Parkinson, Ron Weasley
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era una giornata di primavera

Ciao ragaaaaa!!! Questo sarebbe l’inizio di una fic di cui non ho ancora molto chiari i termini. Potrebbe diventare una Yaoi (storie omo) come una violenta o non so cos’altro.

Se lo YAOI vi offende io vi ho avvisato. Non lo metto nel genere perché non è detto che lo diventi però vi avviso qui^^

 

Ricordo infine che tutti ipesonaggi sono creati dalla Rowling a parte alcuni che ho creato di mia iniziativa per arricchire la storia!

Leggete e recensite^^

 

 

After Quiddich

 

 

Era una giornata di primavera. Gli uccellini cinguettavano sugli alberi confinanti la foresta proibita. Si vedevano addirittura degli scoiattoli muoversi tra i rami alla ricerca di ghiande. Nel cielo splendeva il sole caldissimo e qualche nuvola birichina talvolta s’intrometteva ad oscurare il prato verde brillante. Lì, nel cielo azzurro insieme alle nuvole e agli uccellini però si aggiravano anche degli esseri umani. Ma non semplici essere umani. Erano giovani maghi che sulle loro scope volanti sfrecciavano come frecce nell’aria. Proprio lì, in quel campo delimitato da strane torrette colorate si stava tenendo l’allenamento della squadra Verde Argento di Quiddich, lo sport dei maghi. Era ormai da due ore e mezza che le serpi si passavano la pluffa e schivavano bolidi senza sosta. Si stavano preparando con dedizione per la prossima partita. Quella contro i Grifoni. Quella contro Potter. Il capitano era quello più deciso. Draco Malfoy leader dei serpeverde nonché cercatore della squadra controllava la situazione di gioco stando contemporaneamente attento al boccino. Era migliorato molto quell’estate. Suo padre ormai era stato spedito ad Azkaban e lui aveva a disposizione il suo denaro ed i suoi possedimenti. Si, era stato difficile reintegrare il suo nome sia nella comunità magica sia nella sua casa a Hogwarts, ma in fondo chiamarsi Malfoy non denotava solo ricchezza. Con il suo innegabile carisma aveva riportato la sua famiglia allo splendore oscurato dalle sciocchezze idealiste del padre. Doveva ammettere che il sostegno del preside e del suo Pupillo erano stati utili ma sicuramente senza la sua ostinazione e la sua strategia, il nome Malfoy sarebbe stato sotterrato nella polvere.

Il sesto anno si stava ormai per concludere e quella partita contro Potter sarebbe stata una delle ultime e decisive. Dopo tutti gli sforzi che aveva fatto voleva vincere. Lui in fondo era meglio di Potter, e non semplicemente nel quiddich. Potter poteva essere il Bambino sopravvissuto ma non sapeva nulla della vita vera. Era sopravvissuto a Voldemort cinque volte grazie alla sua fortuna sfacciata ma probabilmente la grazia di averlo ancora in vita era dovuta soprattutto a quel vecchio idiota del preside che non lo perdeva mai di vista con i suoi scagnozzi. E pensare che n’era morta di gente per proteggere quella di Potter che rischiava la pelle ogni tre per due senza ritegno..pensare che era morto anche un suo parente da parte di madre a causa di quell’egocentrico moccioso che pensava di essere immortale.

Forse era proprio per questo che odiava potter..per il suo continuo mettersi nei guai senza pensare alle conseguenze. Senza pensare e senza capire che non era l’essere più importante al mondo. Si poteva certo affermare che Draco Malfoy era l’idioma di egocentrismo e vanità ma in fondo lui aveva un cervello! Aveva degli amici cui teneva con tutto se stesso e che gli erano rimasti accanto anche nei momenti più difficili. Era per loro che non era andato a sfidare Voldemort con la sola bacchetta in mano quando aveva scoperto che aveva torturato e poi ucciso la madre. Anche se era arrabbiato. Anche se voleva fare a pezzi quel viso serpentino. Anche se avrebbe voluto dissanguarlo a colpi di Cruciatus. Se l’avesse fatto i suoi amici lo avrebbero seguito e sostenuto rischiando la vita. E non avrebbe mai permesso una cosa simile. Pansy e Blaise erano i suoi unici amici e non aveva alcun’intenzione di rischiare di perderli solo per la vendetta…non ne valeva la pena.

Avrebbe vendicato la morte di sua madre ma non a discapito di quelle dei suoi migliori amici. Delle volte il giovane Malfoy si chiedeva come la Granger e Weasel potessero stare accanto a Harry Potter ovvero menefreghista senza cervello per eccellenza.

Ma di certo non era importante il magico trio. Ora era importante allenarsi per la partita. Si accorse solo in quel momento che gli altri si stavano avviando verso gli spogliatoi. Si, per quel giorno poteva bastare.  Avevano dato il massimo e si meritavano una bella doccia. Malfoy solo in quel momento si rese conto di essere terribilmente sudato e provò il desiderio di fare una lunga doccia calda per rilassare i muscoli. Con eleganza atterrò in mezzo al campo. Si stupì quando vide metà dei compagni di squadra ancora vestiti con sguardi scocciati e stizziti. Tiger e Goyle avevano la faccia raggrinzita in un’espressione assassina che faceva ben poca paura..almeno a lui. Seguì il loro sguardo per accorgersi della presenza di un ospite indesiderato.  In meno di cinque secondi tutti i compagni di squadra si erano mossi ed ora la preda era circondata. Zabini, si era tenuto in disparte ma anche lui guardava incuriosito lo sprovveduto entrato nello spogliatoio delle serpi. Ma si annoiò presto della situazione che si era venuta a creare. Solita e scontata. Il bel ragazzo dagli occhi blu profondo aveva di meglio da fare. Per prima cosa doveva farsi una doccia e aveva un incontro con il preside e da quale era l’argomento si sarebbe prospettato un colloquio lungo e per certi versi noioso. Doveva riprendere le energie per sopportare il vecchio e le sue manfrine. Lasciò così la stanza lanciando uno sguardo d’intesa a Draco che sbuffò impercettibilmente. Si era ormai stufato delle lotte interne nella scuola tra i Serpeverdi e le altre casa, in prima fila i grifoni. Non che gli spiacesse schiacciare quegli insetti con parole ed incantesimi…ma diciamoci la verità. Era diventata una farsa noiosa.  Le battute scontate e la lotta inevitabilmente noiosa. Punizioni che si potevano evitare ignorando quegli insetti. Era dal quarto anno che si era stancato di tutto ciò ma non lo aveva dato a vedere per mantenere la sua immagine. Ora doveva tenere a bada le altre serpi, che invece non sembravano affatto annoiate dalla presenza del pezzente.

Circondato Lenticchia guardava le serpi con astio e rabbia. Draco si fece avanti.

 

“ Cos’è Weasley? Ti sei reso conto all’improvviso di quanto tu sia inutile e sei venuto a chiedere perdono per la tua esistenza?”

 

“ sta zitto Malfoy” sibilò il rosso cercando di sembrare cattivo mentre le orecchie erano scarlatte per la rabbia

 

Come se niente fosse Draco continuò ad infierire “ se cerchi Potter non è qui…si starà facendo la  tua sorellina pezzente”

 

“zitto Malfoy! Non dire un'altra parola se no io..

 

“ io cosa Lenticchia? Ci fai sputare lumache? Ma come..? Pensavo che quella fosse una tua amata prerogativa da pezzente insieme a fottersi la Granger e leccare il culo a Potter.”

 

“ Sei un Bastardo Malfoy! Uno schifoso vigliacco mangiamorte come tuo padre!”

 

“ IO…sarei un vigliacco Weasley? Tu che da un paio di mesi trovi divertente aggredire le serpi del primo anno?  Chissà cosa penserebbe il tuo padrone sfregiato vedendoti prendertela con dei bambini. Magri ti ripudierebbe..povero Weasel…senza il caro Potty di cui ti basta la luce riflessa”

 

“Malfoy che tu sia maledetto! Sei uno schifoso bastardo come tuo padre e tutti i leccapiedi che ti stanno attorno! Non veli nulla e tutta sanno cosa sei! Un crudele Mangiamorte che fa solo i suoi interessi!”

 

“ohh..” fece con finta aria melodrammatica Draco “ le tue parole mi feriscono nel profondo Lenticchia..Detto da te che sei l’esemplare perfetto di escremento della società magica mi sento davvero ferito. Si hai ragione grande Weasley”

Continuò prendendolo in giro e facendo un mezzo inchino mentre i suoi lo guardavano ghignanti “vuoi che mi inchini al tuo cospetto o preferisci sederti sul tuo trono e guardarmi da lì..lo vedi? Lo sterco del mezzogigante non è lontano… e magari potrai farti fare compagnia dalla Mezzosangue Granger..”

 

 

A quel punto Ron tirò fuori la bacchetta ma non fece in tempo che Malfoy con sguardo freddo e non più derisorio con un colpo da maestro lo mandò a sbattere contro un vecchio armadietto logoro. E in quel momento Malfoy rispose alla domanda che si era posto in precedenza. Quel idiota stava vicino a Potter perché era un emerito imbecille forse a pari livello con Sfregiato. E quasi si sentì deluso, anche se non riusciva a spiegarsi il perché.

 

“ tornatene dal tuo padrone Weasley..per oggi ti grazio..ma se tu o il tuo amichetto del cuore vi farete trovare di nuovo qui…sappiate che non ve la caverete con una semplice fattura vero ragazzi?” chiese non staccando gli occhi di dosso al ragazzo che si alzò un po’ barcollando mentre n rivolo di sangue gli usciva dalla bocca. Stranamente, constatò Draco, non replicò ma si limitò a lanciargli un occhiata carica d’odio per poi sbattere la porta dello spogliatoio dietro di sé. A quel punto Malfoy si girò verso i compagni di squadra che lo guardavano un po’ irritati per il mancato divertimento.  Non lo considerò nemmeno finché il cacciatore Frederick Avader non gli si frappose davanti con il suo ghigno minaccioso.

 

Malfoy era stanco. Stanco del allenamento. Stanco di Weasley. Stanco di quel idiota di Avader che, pure, nonostante la sua sola esistenza che era un flagello come la presenza di uno scarafaggio sul suo cammino, voleva pure delle spiegazioni per il suo comportamento. Chi si credeva di essere quel idiota. Non aveva ancora capito dove era il suo posto ma Draco l’ avrebbe mandato a calci nel culo quel nullità. Senza troppi complimenti Frederck si ritrovò schiacciato al muro dal erede di casa Malfoy. Anche se era più alto il cacciatore non riuscì in alcun modo ad opporsi e la stretta di quella mano diafana sulla sua gola aumentò incredibilmente finche il suo viso non divenne viola. Svenne. Le altre serpi erano rimaste zitte e terrorizzate dalla forza del capitano ed ora non alzavano lo sguardo rimanendo immobili.

 

“ portatelo in infermeria. Abbiamo ancora bisogno di un cacciatore eccellente come lui no?” finì con ironia.

 

E in un attimo lo spogliatoio era vuoto.

 

Continua…

 

Buongiorno! Vi è piaciuto questo capitolino? Spero di si^^ 

Se vi piace spero che leggerete e soprattutto commenterete!!!

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: mezzosecolo