Premio
Atsushi poggiò
pesantemente il mento sul libro e disse con tono esausto: “Tatsu-chin,
facciamo una pausa.”
Himuro
guardò l’orologio appeso alla parete di fronte a lui. Sospirò affranto. “Ne abbiamo
fatta una dieci minuti fa.”
“Lo so” ammise Murasakibara
senza il minimo risentimento.
“E un’altra
ancora quindici minuti prima.”
“Sì, lo so.”
“Di questo passo non finirai mai i tuoi compiti:
dovresti cercare di rimanere concentrato più a lungo.” Era la prima volta che Tatsuya lo rimproverava seriamente per qualcosa. Sapeva che
il compagno era un tipo poco incline allo studio e con una soglia temporale di
concentrazione molto bassa, ma non avrebbe immaginato fino a questo punto.
“Per te è facile: hai vissuto in America tanti anni.
Inglese è difficile!” Di contro, Murasakibara sapeva
che Himuro sarebbe stato un insegnante piuttosto severo
e intransigente, ma non fino a questo punto (per i suoi standard, almeno).
L’improvvisato maestro d’inglese prese un bel
respiro. “A quanto pare non ho altra scelta” disse più a sé stesso che all’altro.
Andò verso il proprio armadio, aprì l’anta destra e si chinò per prendere
qualcosa.
L’inconfondibile suono di una busta di plastica ridiede
nuova vita ad un Atsushi che sembrava sul punto di
crollare per la stanchezza solo qualche secondo prima.
Himuro
prese dal sacchetto un paio di snack al cioccolato, di quelli che tanto
piacevano al suo compagno. Da quel po’ che Murasakibara
era riuscito ad intravedere, lì dentro c’era una vera e propria scorta di dolciumi:
un autentico tesoro.
“Facciamo un accordo: ti concedo una pausa ogni mezz’ora.
Se rimarrai concentrato per tutto questo tempo, ti darò uno snack ogni volta.”
Gli occhi di Atsushi
parvero illuminarsi di nuova vita. Himuro lo
conosceva proprio bene, e si compiacque di sé nel vedere l’altro approvare
mutamente questo metodo d’insegnamento.
Tuttavia, un’ombra di perplessità oscurò il volto di
Murasakibara subito dopo. “Questo metodo non è lo
stesso che si usa per addestrare i cani?” chiese, piuttosto offeso.
“Mi credi così maligno? Ti sto solo offrendo un
incentivo in più a studiare, visto che la prospettiva di prendere un bel voto
al prossimo compito di inglese non ti interessa.”
Murasakibara
non sembrò del tutto convinto da quella spiegazione. Comunque, il richiamo dei
dolci era molto allettante. In ogni caso, Tatsuya non
lo avrebbe fatto andare via fino a che non avesse completato tutti gli esercizi
di grammatica e lui già sentiva di stare andando in crisi ipoglicemica.
“Ah, quasi dimenticavo!” aggiunse Himuro col tono di voce di chi si appresti ad annunciare il
gran finale. “I miei genitori rientreranno alle nove. Se riusciamo a finire entro
un paio di ore, ce ne rimarrà una libera prima che arrivino.”
“Libera?”
L’ingenuità di Atsushi a
volte rasentava il comico per Tatsuya. Si sporse
verso di lui e gli sussurrò qualcosa all’orecchio. “Consideralo come il gran
premio finale.”
Murasakibara
sbarrò gli occhi. Abbassò le pupille verso il libro che ancora fungeva da
poggia-mento, guardandolo come se fosse un avversario da battere ad ogni costo.
Si raddrizzò sulla schiena di scatto. L’espressione era concentrata al massimo:
non aveva intenzione di perdere neanche un singolo minuto in più. “Allora, com’era
questa regola del past perfect?”
Note
dell’autrice
Alle volte ho il terrore di ripetere
le stesse cose ^^”” In questo caso, la capacità di Himuro
di saper convincere Atsushi a fare tutto ciò che
vuole, anche se nell’altra shot in cui è presente
questo tema (Capelli) è solo accennato.
Mi fa morire il fatto che Tatsuya riesca a manipolare Atsushi
usando dei dolci XD Ispirante per questo è stata la vignetta del chap 175!
E siamo a quota 5 capitoli! Il mio
obiettivo è scriverne 10, perché mi piacciono le cifre tonde e perché dubito di
sfornare più di una decina di idee diverse :S Considerato che, il prossimo
capitolo è già scritto (ma partecipa ad un contest e quindi devo aspettare i
risultati) e l’idea per l’ultimo già ce l’ho, devo solo idearne altri 3 D: Sì, dai, ce la posso fare!
Ringrazio chi segue questa storia e
in particolar maniera Rota, che si è prodigata a recensirmi tutti i capitoli!
:*