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Autore: redseapearl    09/02/2013    4 recensioni
{Murasakibara Atsushi x Himuro Tatsuya}
Due personalità così diverse, quasi antitetiche, ma, proprio per questo, più vicine che mai.
Dal cap 1: “Volevo farla pagare a Kagami per averti fatto piangere” confessò Murasakibara.
Dal cap 2: “Ti ringrazio per il regalo, ma… io non ti voglio come fratello minore.”
Dal cap 3: “È la mia impressione o hai deciso di farteli crescere?”
Dal cap 4: “Murasakibara, dimmi che quella l’hai presa dal mucchio di lettere indirizzate a Himuro!”
Dal cap 5: “Consideralo come il gran premio finale.”
Dal cap 6: Decise, quindi, di passare ai fatti: se Tatsuya non voleva svelargli il suo segreto, allora lo avrebbe scoperto da solo.
Dal cap 7: “Atsushi, questo non è molto virile, sai?”
Dal cap 8: “Torta al limone. È la tua preferita, no?”
Dal cap 9: “Chiudi gli occhi e apri la bocca” sussurrò Tatsuya, nascondendo qualcosa dietro la schiena nuda. (ATTENZIONE: Ultimo Capitolo! Rating ARANCIONE!)
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Atsushi Murasakibara, Tatsuya Himuro
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Premio

 

 

Atsushi poggiò pesantemente il mento sul libro e disse con tono esausto: “Tatsu-chin, facciamo una pausa.”

Himuro guardò l’orologio appeso alla parete di fronte a lui. Sospirò affranto. “Ne abbiamo fatta una dieci minuti fa.”

“Lo so” ammise Murasakibara senza il minimo risentimento.

 “E un’altra ancora quindici minuti prima.”

“Sì, lo so.”

“Di questo passo non finirai mai i tuoi compiti: dovresti cercare di rimanere concentrato più a lungo.” Era la prima volta che Tatsuya lo rimproverava seriamente per qualcosa. Sapeva che il compagno era un tipo poco incline allo studio e con una soglia temporale di concentrazione molto bassa, ma non avrebbe immaginato fino a questo punto.

“Per te è facile: hai vissuto in America tanti anni. Inglese è difficile!” Di contro, Murasakibara sapeva che Himuro sarebbe stato un insegnante piuttosto severo e intransigente, ma non fino a questo punto (per i suoi standard, almeno).

L’improvvisato maestro d’inglese prese un bel respiro. “A quanto pare non ho altra scelta” disse più a sé stesso che all’altro. Andò verso il proprio armadio, aprì l’anta destra e si chinò per prendere qualcosa.

L’inconfondibile suono di una busta di plastica ridiede nuova vita ad un Atsushi che sembrava sul punto di crollare per la stanchezza solo qualche secondo prima.

Himuro prese dal sacchetto un paio di snack al cioccolato, di quelli che tanto piacevano al suo compagno. Da quel po’ che Murasakibara era riuscito ad intravedere, lì dentro c’era una vera e propria scorta di dolciumi: un autentico tesoro.

“Facciamo un accordo: ti concedo una pausa ogni mezz’ora. Se rimarrai concentrato per tutto questo tempo, ti darò uno snack ogni volta.”

Gli occhi di Atsushi parvero illuminarsi di nuova vita. Himuro lo conosceva proprio bene, e si compiacque di sé nel vedere l’altro approvare mutamente questo metodo d’insegnamento.

Tuttavia, un’ombra di perplessità oscurò il volto di Murasakibara subito dopo. “Questo metodo non è lo stesso che si usa per addestrare i cani?” chiese, piuttosto offeso.

“Mi credi così maligno? Ti sto solo offrendo un incentivo in più a studiare, visto che la prospettiva di prendere un bel voto al prossimo compito di inglese non ti interessa.”

Murasakibara non sembrò del tutto convinto da quella spiegazione. Comunque, il richiamo dei dolci era molto allettante. In ogni caso, Tatsuya non lo avrebbe fatto andare via fino a che non avesse completato tutti gli esercizi di grammatica e lui già sentiva di stare andando in crisi ipoglicemica.

“Ah, quasi dimenticavo!” aggiunse Himuro col tono di voce di chi si appresti ad annunciare il gran finale. “I miei genitori rientreranno alle nove. Se riusciamo a finire entro un paio di ore, ce ne rimarrà una libera prima che arrivino.”

“Libera?”

L’ingenuità di Atsushi a volte rasentava il comico per Tatsuya. Si sporse verso di lui e gli sussurrò qualcosa all’orecchio. “Consideralo come il gran premio finale.”

Murasakibara sbarrò gli occhi. Abbassò le pupille verso il libro che ancora fungeva da poggia-mento, guardandolo come se fosse un avversario da battere ad ogni costo. Si raddrizzò sulla schiena di scatto. L’espressione era concentrata al massimo: non aveva intenzione di perdere neanche un singolo minuto in più. “Allora, com’era questa regola del past perfect?”

 

 

Note dell’autrice

Alle volte ho il terrore di ripetere le stesse cose ^^”” In questo caso, la capacità di Himuro di saper convincere Atsushi a fare tutto ciò che vuole, anche se nell’altra shot in cui è presente questo tema (Capelli) è solo accennato.

Mi fa morire il fatto che Tatsuya riesca a manipolare Atsushi usando dei dolci XD Ispirante per questo è stata la vignetta del chap 175!

E siamo a quota 5 capitoli! Il mio obiettivo è scriverne 10, perché mi piacciono le cifre tonde e perché dubito di sfornare più di una decina di idee diverse :S Considerato che, il prossimo capitolo è già scritto (ma partecipa ad un contest e quindi devo aspettare i risultati) e l’idea per l’ultimo già ce l’ho, devo solo idearne altri 3 D:  Sì, dai, ce la posso fare!

Ringrazio chi segue questa storia e in particolar maniera Rota, che si è prodigata a recensirmi tutti i capitoli! :*

   
 
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