Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: reid    10/02/2013    2 recensioni
Nella sua mente erano ancora impressi i gemiti di Harry, i suoi sospiri beati e le sue frasi smielate, un dolce ricordo che lo costrinse a baciare, voglioso di contatto, le mani del ragazzo dormiente di fianco a lui, solleticandogli i polpastrelli con la punta della lingua, chiudendo gli occhi al contatto con la sua pelle calda e tenue.
(larry, se non vi piace il genere, non entrate!)
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 Vista salata, profumo di blu.
 
Erano le due e trenta del mattino, Harry e Louis abbracciati nudi a letto, sopra il lenzuolo dal candido colore.
Erano solamente le due e quarantadue quando il maggiore stiracchiò i muscoli indolenziti per il viaggio e per la loro notte di passione, aprendo poi di scatto gli occhi.
Sospirò, constatando che non c’era il caotico e classico rumore della città, l’aria grigia e puzzo di benzina bruciata a infestargli le narici.
Il dolce rumore delle onde che si scontravano contro gli scogli intorpidiva le sue orecchie, spingendolo a chiudere nuovamente gli occhi, annebbiati dal sonno.
Il corpo del suo amato era stretto al suo braccio destro, la sua nuca nascosta nel suo collo, il suo respiro solleticava la sua pelle accaldata, provocandogli intensi brividi.
Nella sua mente erano ancora impressi i gemiti di Harry, i suoi sospiri beati e le sue frasi smielate, un dolce ricordo che lo costrinse a baciare, voglioso di contatto, le mani del ragazzo dormiente di fianco a lui, solleticandogli i polpastrelli con la punta della lingua, chiudendo gli occhi al contatto con la sua pelle calda e tenue.
Harry borbottò qualcosa nel sonno, le sue dita ancora premute nelle labbra dell’altro, occupato ad assaporare il suo sapore e a tracciare con l’indice le vene bluastre sporgenti.
Un’ondata fresca di vento accarezzò i loro corpi accaldati, umidi di sudore, diffondendo nell’aria i loro profumi prelibati.
Louis chiuse gli occhi, portando la mano di Harry sul suo cuore, stringendola fortemente con la propria.
Il minore mugugnò nuovamente, mentre il suo petto si abbassava e si alzava a ritmo accelerato.
Il suo viso era contratto in una smorfia di dolore, gli occhi serrati.
Louis sbarrò le palpebre immediatamente, sentendo i versi tormentati del suo amante farsi sempre più vivi, spaventati.
-Harry.-  Soffiò soave nel suo orecchio, stringendo la sua grande mano ancora premuta nel suo petto.
-Harry, è solo un incubo. Va tutto bene, sono qui con te, Principe- lo rassicurò non appena questo aprì gli occhi verdi, sbattendo le ciglia, un paio di volte, lasciandosi subito dopo andare alle sue moine.
Harry si asciugò con le dita gli occhi che lacrimavano appena, adesso dipinti di un dispiacere immenso.
-Micio, perché piangi? Ehi, ehi..- Con le braccia Louis Tomlinson circondò le sue spalle, cullandolo silenzioso proprio come avrebbe fatto con un bambino.
La sera Harry era più sensibile e fragile, troppo abituato a nascondere il suo dolore e a sfogarsi in silenzio, affondando la testa nel cuscino, stringendo le labbra tra i denti per non far sfuggire singhiozzi prepotenti.
Il maggiore prese a canticchiargli una canzoncina dal nome impronunciabile, calcando le parole gentili e amorevoli, trascurando quelle malinconiche che nel testo originale trionfavano, facendogli stringere il cuore.
La sua voce era la ninna nanna preferita di Harry.
-Louis.- Mormorò facendo combaciare le loro mani, baciando la pelle madida del suo collo, il gusto salato sulla punta della lingua.
-Vuoi raccontarmi cosa t’impietosisce?- Accarezzò il suo mento con il pollice, strofinando dolce le loro labbra.
Il riccio scosse la testa.
-Magari più tardi- rispose, portandosi a sedere sul letto, subito lui ad appoggiare il mento sulla sua spalla bianca e scoperta.
Harry inspirò l’aria, gli occhi chiusi e le labbra socchiuse.
La grande porta finestra aperta, il venticello che soffiava nel cielo rinfrescava la stanza dai tanti vetri trasparenti e lucidi.
-Lo senti?- sussurrò roca la sua voce, timbrata da quel pizzico di sorpresa.
Louis inarcò un sopracciglio, aprendo bene gli occhi, sperando in una visione che non arrivò.
Harry era rilassato fra le gambe aperte del maggiore, il petto appoggiato nel suo e il collo gettato nella sua spalla.
I deboli raggi lunari in quella notte di Giugno, illuminavano i loro visi, rendendoli più belli e delicati l’uno agli occhi dell’altro.
-Che cosa?- C’era curiosità nella sua voce sempre allegra, adesso pacata e rilassata.
-L’odore di blu. Lo senti?-.
I suoi occhi verdi scintillarono in quella stanza dalla poca luce, come una luminosa cometa.
Il suo sguardo viaggiava oltre la grande finestra, una nuova innocente scintilla dipinta nelle sue pupille.
Odore di blu.
Louis sorrise annuendo, ammirando il blu con gli occhi, toccandolo con le punte delle dita, ascoltandolo con le orecchie.
-Sì, lo sento.- La sua voce si perse con il suono delle onde, volando via col vento.
Harry ridacchiò.
-Vedi anche il sale?-
Louis tirò le labbra in un sorriso minuzioso.
-Sento odore di blu, vedo il sale e ascolto il mio ragazzo. – mormorò, mordendogli il lobo dell’orecchio sinistro, accarezzandogli un braccio.
Si voltò, contemplando l’azzurro dei suoi occhi che faceva concorrenza con il morbido del cielo e il malizioso dell’acqua marina, brillanti come un fiordaliso.
-Louis, che odore ha il blu?- chiese sorridendo, mordendogli una guancia per poi leccarla.
Con l’indice e il pollice prese il suo mento, portando il suo viso davanti al proprio, baciandolo con trasporto.
Labbra salate di mare, profumate di blu.
-Di te.- rispose, lasciando teneri bacetti a stampo sulle sue labbra socchiuse.
Harry gettò il collo all’indietro, spingendo il capo di Louis a baciarglielo.
Soffiò quando le sue labbra calde, la sua saliva, toccarono la sua pelle infuocata, bramandola, assaporandola come la prima volta.
Il maggiore fece un altro succhiotto sul suo collo, già pienamente ricoperto di segni rossi.
Louis alzò il capo, spingendolo a sdraiarsi, portandolo con la nuca ai piedi del letto.
-S-stavi morend..- iniziò il minore, giocando con le ciocche lisce e castane che scivolavano sul viso di Louis, appiccicate alla fronte.
Sgranò gli occhi, strofinando la punta del naso sulla pelle sensibile del collo per i troppi baci.
-Come?-.
-N-nel mio sogno, stavi morendo- farfugliò titubante la sua voce, gli occhi nuovamente umidi per le brutte immagini che s’impossessarono della sua mente già inquieta.
Louis si chinò, reggendosi sugli avambracci muscolosi, dalla pelle bruciata dal caldo e l’odore di sole.
-Io non morirò mai, devo prendermi cura di te- soffiò sulle sue labbra carnose e succose come fragole rosse perché troppo mature.
L’espressione sul viso del minore non cambiò, seria e dispiaciuta.
Il liscio gli morse la punta del naso, sorridendo.
-Micio, fammi un sorriso- lo incitò, tirando con la mano sinistra una sua guancia liscia e morbida, facendolo sorridere con uno sbuffo.
Il sorriso del maggiore si allargò, tracciando con il pollice il contorno delle sue labbra piene, trattenendo il respiro quando Harry iniziò a succhiare il polpastrello.
-Sono qui con te, Hazz- prese una sua mano, portandola all’altezza del suo cuore –senti come batte forte? E’ solamente tuo, sei tu che mi fai questo effetto- una frase rassicurante che scaldò il cuore di quel ragazzo troppo insicuro, dall’animo sensibile.
-Andiamo a scoprire che odore ha il verde assieme?- chiese ridacchiando sotto i baffi, facendo riferimento al colore dei suoi occhi.
Harry arrossì, cogliendo al volo la malizia nella sua voce, annuendo.
-A una condizione però!- alzò appena la voce il più piccolo, stringendo una natica del corpo tonico che si strofinava contro il suo.
Il ragazzo dagli occhi azzurri annuì.
-Voglio farlo in acqua- ammise senza timidezza alcuna, torturandosi il labbro inferiore con i denti perfettamente lucidi.
Louis rise, lasciando un bacio a stampo sulla bocca, prima di alzarsi e dirigersi nudo verso la porta in vetro.
Gli tese una mano.
-Sarà un buonissimo odore di verde- sorrise il minore, afferrando la sua mano dalle dita morbide e lunghe.
Insieme si avviarono verso la riva, i piedi nudi che affondavano nella sabbia fredda, le dita solleticate da quei minuscoli granelli color del grano.
L’acqua tiepida sembrò diventare bollente a contatto con i loro corpi eccitati d’amore.
-Ti amo, Louis- disse Harry mentre circondava il suo bacino con le gambe.
-Ti amo anch’io- rispose con un gemito entrando in lui, catturando le sue labbra in un lascivo bacio.
Un amore profumato di blu, dalla vista salata e dalla continua ricerca del verde perfetto.
 

Ehiii!
Sono ritornata con questa one shot, anche se devo ammettere che non mi convince per niente :c
E' da tanto che non pubblico, mi sento emoziona vfvgjg
Non ho idea di come sia venuta fuori, volendo solamente fare una Larry 'serena'. Per chi non lo sapesse, le mie os sono tutte tristi :c
Vabbuà, non che vi importi più di tanto lol
Mi dileguo!
Mi lasciate una recensione, anche piccola piccola? cc:
Un bacio,

P.S mi scuso per eventuali errori, davvero! #nohate
-reid
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: reid