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Autore: Giulia_97    10/02/2013    4 recensioni
Una fanfic su Caroline e Klaus. Lei è è la dea della Purezza, lui Lucifero.
Possono due generi opposti unire le loro forze per sconfiggere una creatura che ne sa una più del Diavolo stesso? Scopritelo voi stessi!
Genere: Avventura, Azione, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: PWP, Triangolo
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Camminava per le strade di quella insulsa città ormai da ore e non riusciva a trovare quella mocciosa. Nonostante fosse una dea non aveva intenzione di caderle ai piedi, doveva solamente vegliare su di lei. Ma come si era ridotta la Protettrice degli Angeli, Elena, a fare da baby sitter a una bionda diciottenne.
L'aria che soffiava quella mattina le pizzicava la pelle perfetta e i suoi occhi nocciola cercavano nel giardino del liceo la ragazza che avrebbe dovuto sopportare per giorni. 
Un ragazzo dai capelli neri, Tyler, le aveva detto che l'ultima volta l'aveva vista con un uomo biondo, occhi verdi e un accento inglese inconfondibile. Quel maledetto Diavolo l'aveva preceduta, dannato! La sua missione aveva già preso una brutta piega, ma se non voleva fallire doveva assolutamente trovarla.
Le urla continue di quei stupidi umani le facevano saltare i nervi, ma la voce di un essere la fece rabbrividire.
-Ma guarda chi abbiamo qui.. Elena, Protettrice degli Angeli, quale onore.- un sorriso malizioso si fece spazio nel viso del moro che si trovava a pochi passi da lei e che la guardava con un espressione spaventosa.
-Damon Salvatore, Re dei Vampiri, forse questa domanda dovresti proporla a te stesso non credi?- disse la mora- non dovresti essere tra gli umani, sai che ti è proibito- ringhiò.
-I miei schiavi possono e io no?- disse lui ironico- non ti sembra un po ingiusto?-
Elena deglutì- vai via di qui, non la troverai. Il Diavolo ti ha preceduto-
-Klaus ha sempre amato farsi i fatti degli altri- un espressione di rabbia fece sobbalzare dalla sorpresa la Protettrice.- questo vuol dire che tu mi aiuterai.-
-Scordatelo- sputò lei- è contro le mie regole e non ci tengo a venire buttata fuori dal Paradiso!-
-E' solo il Paradiso, cosa vuoi che sia?- disse beffardo- è un posto come gli altri, se verrai con me ti mostrerò molto di più di quel insulso Mondo-
Le si gelò il sangue- Hai così tanta voglia di portarmi verso l'oscurità?- 
Lui la guardò serrando gli occhi e avvicinandosi sempre di più- mi pare di averlo già fatto-
E l'immagine di loro due che si rotolavano tra le lenzuola, che urlavano i loro nomi, che si prendevano come mai prima tornò nella mente della ragazza- Te l'ho già detto, scordatelo-

 
"Tuo padre, sweetheart. Dentro quella bara c'è tuo padre. Il vampiro per eccellenza"
No, non ci poteva ancora credere. Suo padre era un vampiro, un essere orribile che uccideva per sopravvivere. Non era un uomo, era un mostro, una creatura uscita da un incubo.
Il spostarsi di Klaus fece tornare bruscamente Caroline alla realtà, lui aveva un sorriso beffardo al contrario della bionda che era completamente paralizzata.
-Dovrai aiutarmi a farlo tornare in vita per ucciderlo- la ragazza lo guardò con gli occhi spalancati, non poteva credere a quello che aveva appena detto.
-Non ne ho intenzione- disse lei- per me può rimanere a marcire qui per sempre.-
Lucifero deglutì cercando di mantenere i nervi saldi che lei faceva saltare così facilmente- Tu non capisci- continuò- se non lo svegliamo e lo uccidiamo il prima possibile, altri al posto nostro lo sveglieranno e faranno si che conquisti non solo il Mondo dei Terresti, ma anche il Paradiso, l'Inferno e quello di Mezzo. E' una minaccia.-
Lei continuava a guardarlo con una mancata espressività negli occhi- Hai paura?-
Klaus rise beffardo- Io non ho paura, ti ho detto che è l'essere più potente dopo di me. Ma non voglio avere scocciature da un Traditore.-
-Non hai bisogno del mio aiuto per ucciderlo- disse lei turbata.
Lui alzò le mani, ma non in segno di resa- Solo tu puoi ucciderlo.- continuò- Un Angelo non può, un Diavolo nemmeno. Ma un metà Angelo e metà Vampiro, sì. Ed è quello che sei, ormai l'avrai capito.-
Dio mio.. Che cos'era lei? Era un mostro? Un vampiro? Perchè si trovava in Paradiso se non era Pura? Perchè era la Dea della Luce se in lei non vedeva altro che oscurità, sangue, disperazione, rosso?
-Smettila di ragionare e aiutami- i suoi pensieri furono interrotti da Klaus che la guardava con un espressione dura.
-Esci dalla mia testa- ringhiò- non è posto per te. E senza pensarci due volte scappò via, senza il coraggio di guardare indietro, correndo più che poteva fino a non sentire più niente di quello che provava dentro. Confusione.

 
Quella ragazza lo stava facendo diventare matto. E ora perchè era scappata?
Iniziò a dirigersi a velocità sovrumana verso il bosco in cui si era introdotta, seguendo il suo profumo l'avrebbe trovata senza problemi. Lavanda.La trovò ,infatti, dopo pochi minuti dietro a un albero che riprendeva fiato pensando che poteva scappare da lui, che ingenua. Il suo petto andava su e giù e per Klaus non era una brutta visione, al contrario.
-Bu- sussurrò lui- ti ho trovata-
Lei si spaventò di più e cercò di cominciare a correre, ma una mano la fermò stringendola forte e guardandola ormai stufo della sua fuga.
-Smettila adesso- disse lui- mi aiuterai con o senza il tuo volere- sputò.
Lei era senza parole e un momento di distrazione da parte del Diavolo, la fece scivolare via da lui e iniziò a correre di nuovo. Correva e correva, non sentiva più le sue gambe era come se andassero da sole e il fiato ormai le mancava.
Bum. Si ritrovò per terra, con la schiena sulle foglie ancora bagnate dall'acquazzone della sera prima, con un Lucifero parecchio incazzato con lei che la bloccava con il suo bacino per terra e teneva le sue mani sopra la testa cercando di non farla divincolare.
-Ho detto che mi aiuterai- sibilò- e lo farai. Punto.-
-Va bene.. -sussurò lei piano- ma lasciami andare-
-Chi mi dice che non scappi di nuovo?- la fronte corrucciata si rilassò.
-Ti do la mia parola- disse- ho pur sempre un lato buono, non mentirei mai.-
-E va bene- lui si alzò e le diede una mano, la bionda si pulì i vestiti e lo guardò per un eternità.
-Come lo ucciderò?- 
-Seguimi- fece un cenno con la mano e con lei si introdusse nel bosco sperduto per la seconda volta in quella lunga giornata.
 
Un enorme villa si edificava davanti ai suoi occhi. Rose rosse e bianche contornavano una fontana di marmo bianco che si trovava nel mezzo del piazzale, e dietro una reggia si apriva come un esile e bellissimo fiore. Era molto bella, ma gli oggetti d'oro e d'argento, le statue che spuntavano di qua e la, insomma i piccoli particolari, la rendeva assolutamente.. perfetta.
Lui fece di nuovo cenno di seguirla e fino a quando entrarono. Era talmente enorme che dentro poteva entrarci la Torre Eiffel senza problemi. Continuava a farla passare di camera in camera fino a quando non arrivarono a uno studio ben arredato.
Si girò verso di lei improvvisamente e la bionda sembrò un soldato in riga.
-Nel giardino sul retro ti allenerai giorno e notte e poi ti darò una speciale spada che ti permetterà di farlo fuori- lei annuì e le parole le riecheggiarono nella testa. Farlo fuori.
Lui la portò nel "giardino" che in realtà era un enorme distesa di prato verde lunga chilometri e le mostrò anche un specie di capannone con dentro attrezzi e armi di tutti i tipi.
-Inizia pure- disse lui e se andò.

 
Fissava quelle armi da ore, non aveva la minima idea di come dovevano essere usate. E ora cosa doveva fare?
Vide una sagoma da lontano che si avvicinava, e riconobbe le spalle larghe e il passo felino.
-Allora, ancora hai iniziato?- lo disse come se fosse una della cose più normali sapere usare un arma.
-Non so come si usano- ammise lei.
-E va bene ti insegnerò- prese una spada e gliela lanciò, se non fosse per i suoi rapidi sensi l'avrebbe probabilmente uccisa. Poi ne prese un altra e la diresse verso il petto della ragazza che cominciava a salire e a scendere. Il Diavolo si beava di quella visione.
-Prima regola: non ci sono regole- e iniziò a scagliarsi verso di lei. Il senso di sopravvivenza le fece protrarre la spada in avanti facendola tintinnare con quella del suo nemico che echeggiava nell'aria.
-Seconda regola:- continuò lui- per imparare a combattere- sferrò un altro colpo che la bionda riuscì a parare- devi entrare nella guerra- sferrò di nuovo e di nuovo senza lasciarle spazio. Poi a l'ultimo attacco la spada della Dea si trovava per terra a pochi passi da lei. Klaus non le diede il tempo di riprendere la sua arma che la sbatte per terra con il suo bacino che bloccava quello di lei e la spada alla gola.
-Diciamo che non sei pronta-disse il ragazzo mentre lei continuava a respirare irregolarmente e sentire quel corpo talmente vicino al suo la confondeva. Un nodo gelido si formò nello stomaco di Caroline, mischiato a un calore improvviso.
Lui si avvicinava pericolosamente al suo viso e la guardava con degli occhi indagatori. I loro corpi sudati si toccavano e si cercavano, ma la loro mente sapeva che tutto ciò era sbagliato.
Oh, cazzo.
Lei chiuse gli occhi. Cosa stava aspettando?
-Continua a fare i tuoi esercizi- lui si alzò e se ne andò lasciandola li a pensare che era un vera stupida.


Angolo Autrice: ecco un nuovo capitolo e mi scuso con voi per i due scarsi capitoli che se devo essere sincera non piacciono neanche a me. Ma non volevo farvi restare con l'amaro in bocca quindi gli ho scritto velocemente, quindi scusate ancora non si ripeterà più. Per questo nuovo capitolo ci ho messo un giorno e mezzo e spero proprio che ne sia valsa la pena, anche perchè personalmente mi piace molto. Le cose si stanno smuovendo e la storia sta prendendo forma. Abbiamo un nemico, un aiutante, uno che gioca a "cerca la Dea", un Diavolo che si avvicina pericolosamente e una stupida e ingenua Caroline. Abbiamo tutto ora possiamo mettere in forno ;) 
Spero che vi piaccia, fatemelo sapere.
A presto!
 
  
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