Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
Segui la storia  |       
Autore: Celiane_della_Luna    30/08/2007    2 recensioni
"Io non sono nessuno... Sono solo un Angelo decaduto..."
Un'Angelo che, per aver compiuto il grave crimine di provare sentimenti umani, è stata punita... Le sue Ali sono spezzate, non può tornare a casa... non ha niente... Nemmeno la certezza della morte...
Ma poi, dopo 15 secoli, incontra lui, e allora sarà l'inizio della sua Fine...
Genere: Romantico, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 1: “L’Inizio della Fine”

“Io non sono nessuno… Sono solo un Angelo Decaduto…”

Una ragazza che sembrava avere sui sedici anni camminava lentamente per le vie della città… Era cambiato tutto da quando era caduta... bè, è normale, erano passati 1500 anni da quel giorno, anno più, anno meno.
I lunghi capelli castani ondeggiavano piano al freddo venticello di quella mattina invernale come tante... o forse no? Non immaginava ciò che sarebbe successo di lì a poco... la sua vita sarebbe cambiata radicalmente...

Percorrendo le solite vie giunse sul ponte; solitamente era semi-deserto a quell’ora, era pur sempre mattina presto, ma quel giorno era diverso dagli altri. Vide un gruppo abbastanza numeroso di persone non molto lontano riunito attorno ad una figura solitaria che si trovava più in alto rispetto alle altre.
Non era nella sua natura la curiosità, ma andò comunque a vedere cosa stava succedendo.
In mezzo alla folla, una donna urlava disperata cercano di convincere il ragazzo sul parapetto a non gettarsi nel fiume. Anche il diciottenne urlava, continuando a fissare l’acqua sotto di sé.
- Non tornerò a casa, zia! Non ho più motivo per vivere! -
- Perché vuoi buttare la tua vita? - domandò calma la ragazza.
La donna rimase in silenzio. Senza voltarsi, il ragazzo le rispose: - La mia ragazza mi ha lasciato! La mia vita non ha più senso! E tu - si rivolse alla zia – piantala di fare finta di preoccuparti per me! -
La ragazza si fece lentamente largo tra la folla. Nessuno osò protestare e la lasciarono passare. Lei rimase sola davanti a tutte quelle persone, fissando la schiena del ragazzo.
- Non lo fare... - disse semplicemente.
Quel tono quasi di supplica colpì il ragazzo che si voltò. Ciò che vide lo lasciò senza parole. I suoi occhi si posarono su una figura a terra, in ginocchio, le mani al petto, circondata da una debole luce. - Sta… sta soffrendo! – pensò.
Ma non era una ragazza normale: due grandi ali si aprirono sulla sua schiena, ma erano spezzate, sporche, coperte di macchie di sangue.
Sbattè le palpebre incredulo e davanti a sé vide una semplice ragazza, vestita malamente. I lunghi capelli castani le circondavano il viso magro; fissò lo sguardo negli occhi color del cielo... erano malinconici... scese lentamente dal parapetto senza distogliere lo sguardo dal suo. prima che potesse avvicinarsi di più a lei, però, sua zia si gettò al suo collo in lacrime e la folla intorno gli impedì di raggiungerla.
- Aspetta! - le urlò, ma lei era già scomparsa. Si rivolse a sua zia, nero di rabbia - Lasciami andare! - si sciolse dall’abbraccio e la inseguì.

Quella ragazza... era forse un Angelo?

- Ma no... non è possibile... - pensò - Gli Angeli non esistono! però… quelle ali... -
Non aveva la minima idea di dove cercarla, seguì semplicemente il suo istinto.
Entrò nel parco e si bloccò. Seduta su una panchina, la ragazza fissava il vuoto, immersa nei suoi pensieri. Si incaminò nella sua direzione e la raggiunse. Sentendo il rumore dei passi, lei si voltò verso il ragazzo, che si fermò a pochi passi da lei.
- Tu… sei... non sei un essere umano... - le disse - Le tue ali... -
Lei capì subito cosa volesse dire. Continuò ad osservarlo senza esprimere alcuna emozione tranne la malinconia.
- Tu... sei un Angelo? -
La ragazza tornò a fissare il vuoto. Con tono malinconico rispose - Sì... o meglio, lo ero... -
Lui le sedette accanto. Non riusciva a capire.
- Perché le tue ali sono così...? - non riusciva a trovare le parole adatte.
- Perché sono spezzate e sporche di sangue? Perché io sono solo un Angelo Decaduto... Ciò che ho fatto è stato imperdonabile per loro. -
- Che... che cosa è successo? - le chiese.
Lei non capiva perché, ma sentiva di potergli rivelare ogni cosa. Quel ragazzo... stranamente le ispirava fiducia. Non le era mai capitato prima.
- Io... ho provato pietà. -
Lui rimase stupito. Non capiva perché l’aver provato pietà possa averla ridotta in quello stato pietoso. La ragazza notò la sua espressione e riprese - Non puoi capire... qui sulla Terra gli Angeli sono visti semplicemente come persone che svolazzano felici per il cielo, ma noi non possiamo provare felicità. A dirla tutta, non possiamo provare alcun sentimento. Per questo sono stata cacciata dal Paradiso e le mie ali sono gravemente ferite. -
Dopo qualche attimo di silenzio, il ragazzo intervenne.
- Quando ero sul parapetto e mi sono voltato, ho visto... che eri in ginocchio... e stavi soffrendo... -
Lei tornò a posare lo sguardo su di lui. I suoi occhi diventavano più tristi ogni secondo che passava.
- Sei il primo che riesce a vedere la mia vera natura. E sei anche il primo essere umano a cui ho raccontato la mia storia... - disse la ragazza.
L’unico che fosse riuscito a vederla veramente, a vedere la sua sofferenza, il suo dolore... per la perdita delle sue Ali.
- Da quanto sei sulla Terra? -
Non sapeva come, ma lo sguardo del ragazzo riusciva a lenire le sue pene. Sentiva uno strano calore crescerle dentro che la faceva stare meglio.
- Intorno ai 1500 anni - disse, volgendo lo sguardo al cielo.
Quel giorno era di un azzurro intenso, solcato da rarissime nuvole bianche... Bianche come le ali di un Angelo... Una lacrima solcò solitaria la sua guancia. La asciugò subito col dorso della mano, poi continuò - Hanno spezzato le mie ali per impedirmi di tornare a casa, ma mi hanno lasciato le facoltà di un Angelo. Non ho niente... Nemmeno la certezza della morte. Sono costretta a vivere in questo modo assurdo in eterno, senza un luogo dove stare, a vivere come una vagabonda... -
- Se vuoi, puoi rimanere a casa mia. E’ troppo grande per me soltanto... -
- Ma hai tua zia... -
- Non la voglio quella donna in casa mia! -
- Mi è sembrato che fosse preoccupata per te... anche se in realtà non pareva completamente sincera.-
- Quella è tutta scena. -
- E i tuoi genitori? -
Lui fissò lo sguardo sul terreno. - Sono scomparsi anni fa. - Disse piano.
Lei posò la sua mano su quella del ragazzo e sussurrò - Mi dispiace... -
Lui la guardò negli occhi e li trovò pieni di comprensione. Anche lei sapeva cosa voleva dire perdere tutto in un istante. Rimasero in silenzio per un po’, poi le disse - Non so ancora il tuo nome... -
- Non lo ricordo... Nessuno mi ha più chiamata per nome da quel giorno. -
- Posso chiamarti Erika? -
- Come mai? - - Non lo so, mi piace. -
- Fa’ pure. -
Lui la prese per mano e si alzò. Le sorrise - Vieni, Erika. Andiamo a casa. -
La ragazza lo seguì.
Dopo qualche passo disse - Neanche tu mi hai detto il tuo nome. -
- Christian. -
Lei gli rivolse un piccolo sorriso, il primo dopo decenni, forse secoli... Lo guardò intensamente nei suoi occhi azzurro ghiaccio. Il calore nel suo cuore continuò ad aumentare.

Per la prima volta nella sua esistenza, si sentiva felice... E non rimpiangeva ciò che era.

Ebbene, questa storia l'ho scritta ormai 3 anni fa... finora non l'aveva mai letta nessuno, se non la mia migliore amica che si è prestata a farmi da editor per i primi due capitoli! quindi, grazie mille Vero!
E' nata semplicemente dal fatto che volevo scrivere una storia che fosse completamente mia, non una fanfic, ma qualcosa di nuovo, o perlomeno, nuovo per me!!!
E' molto corta, sono solamente 4 capitoli, e non ha subito molte modifiche dalla prima stesura, perchè io ho voluto che rimanese come l'ho pensata inizialmente...
spero vi sia piaciuta e se vorrete lasciare un commentino, ve ne sarei grata!

Al prossimo capitolo, fra qualche giorno!!!!

Selene89

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni / Vai alla pagina dell'autore: Celiane_della_Luna