Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: FreeAir    10/02/2013    0 recensioni
“Vorrei toccarti” Mi disse con voce gentile.
“Be…Non puoi” Gli risposi, fissandolo dritto negli occhi. “Io…non sono normale, sono rotta, non funziono più bene. Credevo di essere viva, e ci ho creduto per parecchio tempo, finché non sei arrivato te. E mi hai visto, in quel momento ho pensato solo che fossi un ladro, o un assassino venuto per uccidermi, ma non l'hai fatto. Ti sei fermato, sei rimasto fermo li come una statua a... fissarmi “ Dissi. “Lo so, lo so che fissare la gente e normale, ma tu...sei stato il primo da quando mi sono risvegliata, e vorrei tanto che non fossi l'unico a vedermi.” Dissi con amarezza.
“Lo so” Disse “Ma tu...non pensare di essere rotta, sei...diversa ecco. Io...sono stato sempre uno stronzo, uno che litigava con tutti, trattavo di merda mia madre perché la incolpavo per la morte di mio padre e poi...sei arrivata” Disse con con gli occhi lucidi, “Sei entrata nella mia vita, e mia cambiato in meglio, sono diverso ora e questo lo devo solamente a te Amanda”
“Ma non…” Mi fermò.
“Lasciati toccare, solo una volta ti prego”
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

A Hristana e Giula due amiche speciali, e grazie a voi se questa storia e incominciata. 

1.

 

 

Il Risveglio

 

 

 

  Il mio nome era Amanda. Amanda Shepherd, vivevo...

 

 


 L’inizio sarebbe partito dalla fine lo sapevo, la mia fine. Mi avevano avvertita, ma non avrei mai immaginato in un modo tanto strano. Lentamente aprii gli occhi; sbattei le palpebre una, due, tre, quattro volte, ma quando per l’ennesima volta mi ritrovai a fissare il vuoto sotto forma di nero, piombai nel panico. Tentando di rimanere lucida cercai di dominarlo. Soffocai l’urlo che minacciava di esplodere; tentai-invano- di fermare le lacrime che sentivo scivolarmi sulle guance. Disperata richiusi gli occhi, la pace inondò il mio sistema nervoso messo a dura prova; braccia, gambe e viso si rilassarono. Il buio invase la mia mente come una macchia di inchiostro su un foglio bianco. E sprofondai…

<< Mamma! Guarda le lucciole! Brillano! >> 
La mamma sorride, sembra felice quanto me; forse non è più triste. << Guarda tesoro. >> mi dice sorridendo mentre indica il lago.
<< Oh! È bellissimo! >> Guardo le piccole lucciole che corrono sul pelo dell’acqua. << Ne posso prendere una? >> 
<< Tesoro è meglio di no…non mi piace che ti avvicini al lago di notte. >> mi dice.
Sono arrabbiata! Perché la mamma non vuole che le prenda? Stringo le braccia al petto e le faccio una smorfia, così forse capirà che sono arrabbiata con lei. Smette di sorridere, la mamma ha cambiato espressione. Non è più felice per le lucciole. Forse l’ho fatta arrabbiare. Le tiro il braccio, e le faccio avvicinare il suo viso al mio, poi le dico: << Mamma…scusa, non voglio più prendere le lucciole. Mi perdoni? >> Si passa una mano sugli occhi asciugandosi le lacrime poi mi sorride, con gentilezza, la mamma ora mi vuole di nuovo bene.

 

Il sogno fu seguito dal silenzio, opprimente, pesante, insopportabile per una che vive con sette persone. Insospettita incominciai a scandagliare ogni singolo suono, andai alla ricerca della risata di Elliot, poi passai alle urla di mia madre, al boccheggiare rumoroso di mio padre ma…non sentii niente. Nessun rumore familiare, nessun tintinnare delle forchette sui piatti, nessuna frase, nessuno faceva rumore, era come se avessero paura di svegliare qualcuno, cosa che non era mai successa in casa mia. Tastando con le mani andai alla ricerca del comodino posto vicino al letto, ma non lo trovai. I dubbi mi assalirono: era entrato qualcuno in camera mia durante la notte? Magari Elliot o Maggie, ma sapevano bene che non volevo..magari mamma o papà per vedere se stavo bene? Anche questo mi sembrava strano, sapevano bene che ero abbastanza indipendente. Ma allora chi era entrato? Esclusi anche Rose, non era a casa in quei giorni e neppure Gail c’era. Con un profondo respiro, cercai di riaprire gli occhi, stavolta non sarei piombata nel panico. Sapevo che quello che avrei visto sarebbe stato solamente il buio. Ma non successe. Luce. Ecco quello che vidi quando li riaprì per la seconda volta. Osservai intorno, era sera, il sole stava tramontando infuocando il cielo di un colore rosso. Mi girai e trovai il comodino spostato di mezzo metro, ecco perché non riuscivo a trovarlo, la vecchia lampada gialla che mi aveva regalato la nonna era sporca, decisi che l’avrei ripulita l’indomani perché sapevo che da lì a qualche minuto la mamma mi avrebbe chiamato per la cena. La camera era completamente sottosopra, il letto disfatto, i vestiti sparsi sul pavimento e sulla sedia a dondolo, mia madre si sarebbe infuriata se fosse entrata e avesse trovato la mia camera in uno stato così pietoso. <> Avrebbe detto. <> e sarebbe uscita sbattendo la porta. Ma ora non avevo tempo per pensare alla camera, avevo cose più importanti per la testa, come il ritorno della vista. Cosa mi era successo? Era normale? E cosa più importante mamma e papà mi avrebbero creduto?
Mi avvicinai alla porta con le mani che mi tremavano, trassi un respiro profondo e girai la maniglia della porta. Non si aprì. Riprovai ancora, niente. La girai più volte sempre con lo stesso risultato. Andai nel panico. Strattonai la maniglia, la tirai, picchiai forte sulla porta, urlai ma nessuno venne ad aprirmi. Nessuno rispose alle mia grida impazzite.
<< Amanda… >> Bisbigliò qualcuno.

 

Salve! 

Inizio con il dirvi: "GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE  SPENDERANNO IL LORO TEMPO PER LEGGERE QUESTA STORIA.ANCORA UN GRAZIE!

Non vi annoierò molto fidatevi! ci tenevo soltanto a dire che io tengo molto a questa storia, ai personaggi stanno diventando la mia seconda famiglia, e quindi ci terrei tanto anzi no tantissimo che mi lasciaste una recensione su quello che pensate. Accetto tutto! ci tengo a migliorarmi e far si che questa storia raggiunga il massimo! 

UN GRAZIE ENORME E TUTTI!

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: FreeAir