Rachel era in estasi.

"Oh Quinn...".

La bionda sorrise entusiasta, amava quando riusciva a rendere così felice sua moglie.

"Oddio si, proprio lì..."

Quinn mosse le mani con più forza, facendo gemere di piacere la mora sotto di lei.

"Quanto mi sei mancata...in questi tre giorni Adam non mi ha lasciato nemmeno un attimo di respiro" aggiunse, fra un gemito e l'altro, Rachel.

"Ora sono tornata, non pensare e niente, rilassati e lascia fare a me tutto il lavoro...godi e basta".

"Oh si, sei bravissima...continua ti prego, non ti fermare" disse in tutta risposta Rachel chiudendo gli occhi, sopraffatta dal troppo piacere.

Le mani della bionda presero a muoversi con più velocità su ogni centimetro della parte di corpo a cui stavano prestando le loro amorevoli attenzioni.

Ad ogni tocco esperto della bionda corrispondeva un gemito di piacere della mora.

Piccoli passi scesero le scale.

Adam aveva sentito degli strani rumori provenire dalla camera delle sue mamme e, curioso come sempre, era sceso dal suo lettino ed era corso a vedere cos'era, incurante che fosse quasi mezzanotte e che se le sue mamme avessero scoperto che il loro figlio di cinque anni era ancora sveglio a quell'ora lo avrebbero sgridato severamente.

Arrivato davanti la porta della grande camera da letto sentì mamma Rachel che faceva dei versi molto forti, mentre mamma Quinn rideva divertita.

Ormai, al culmine della curiosità, aprì la porta cercando di fare meno rumore possibile: la scena che gli si parò davanti lo lasciò per un attimo senza parole.

Quinn era sopra l'altra sua mamma e si muoveva in modo inequivocabile sul corpo della mora.

Le due donne non si erano minimamente accorte della presenza del figlio, e continuavano imperterrite nella loro attività.

"Mmmh sei fantastica Quinn..." stava dicendo la mora.

"MAMMA!" urlò Adam, visibilmente sconvolto.

Quinn e Rachel sobbalzarono, colte di sorpresa. Quinn si tolse immediatamente da sopra il corpo della mora e si girò verso il piccolo, che le guardava con aria terribilmente offesa.

"Avevi promesso che appena saresti tornata il primo massaggio lo avresti fatto a me, non è giusto!" urlò il bambino, con già le prime lacrime che iniziavano a spuntargli agli angoli degli occhi.

Quinn, con aria colpevole, cercò di giustificarsi:
"Lo so amore ma mamma Rachel era stanchissima dopo aver passato tre giorni interi da sola con te e se lo meritava".

Adam non parve convinto di quelle parole e mise su un broncio identico a quello che aveva Rachel quando era arrabbiata per qualcosa.

La mora sorrise e, sapendo esattamente cosa fare, si rivolse al figlio:
"Vieni sul lettone, la mamma ha finito con me e ora è tutta tua. Ma dopo subito a letto, non pensare che non ci siamo accorte di che ora è signorino" disse con un tono che era un misto fra il divertito e il severo.

Sul volto candido di Adam si dipinse un enorme sorriso e saltò immediatamente sul lettone sdraiandosi a pancia in giù accanto a Quinn, che gli scompigliò divertita i capelli biondi, così simili ai suoi.

I massaggi alla schiena di Quinn Fabray erano imbattibili.

Angolo dell'autrice:

Rieccomi dopo un bel po' di tempo con un'altra shot...come avevo preannunciato non sapevo con quanta frequenza avrei aggiornato in quanto sto scrivendo questa raccolta per puro divertimento e continuerà ad essere così anche in futuro...l'importante è che sappiate che non ho assolutamente intenzione di abbandonarla :)

Parlando della shot...ammettetelo, avevate pensato male eh??? ahahahah mi era venuta questa idea pensando però ad un diverso pairing ma visto che era secoli che non aggiornavo questa raccolta l'ho riadattata per il Faberry, spero vi sia piaciuta :)

A presto e grazie a chi legge, segue, preferisce e soprattutto recensisce!