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Autore: FairyAndX1000X    10/02/2013    2 recensioni
Ciao a tutti! :) Questa è la prima long scritta da me, Miss_fairy, e XChristian1000X :D Di che cosa parla questa long? La storia narra della storia d'amore tra Pan, ormai sedicenne e in piena adolescenza, e Onion, un ragazzo dal passato che sorprenderà tutti, pure gli stessi protagonisti abituati a tutto questo.
Spero vi abbia interessato e che entriate a leggere! ;)
Estratto
(...)-Tu chi saresti? – chiese il secondo malvivente.
- Quello che vi toglierà di mezzo – disse e, dopo questo, i tre lo attaccarono tutti insieme. (...)
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Pan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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VERITA' E CONCERTI

 

Nella foga del discorso non si era accorti di essere stati sentiti, infatti i due avvertirono l’aura di Gohan e Pan che li guardavano sorpresi.

“Onion era un Saiyan?” pensò la ragazza stupita. Ma come aveva fatto a non accorgersene? Si sentiva una stupida! Non accorgersi della loro “uguaglianza” quando ce l’aveva sotto il naso. Abbassò lo sguardo come per formulare qualcosa da dire con un minimo di senso e notò che aveva la coda: aspetta… da dove era uscita? Non l’aveva prima di certo… o forse si? Alzò gli occhi che cercarono quelli neri di Onion, velati da un sottile strato di dispiacere e di qualcos’altro… forse di attenzione? Lei non sapeva definire cos’era.

Stranamente, il ragazzo si sentì in colpa per averle nascosto la verità ma cosa avrebbe fatto se l’avesse scoperto? Non sapeva come rispondere e si era preparatopsicologicamente al peggio ma si meravigliò nel scoprire che lei non era né sorpresa (a parte quella iniziale), né spaventata. Come mai? Che potesse essere anche lei una Saiyan? Impossibile! Le sue fonti lo avrebbero avvertito. Gli unici Saiyan di cui era sicura l’esistenza erano quella di Vegeta e dei suoi figli, imbastarditi però dalla razza umana ma sempre forti e valorosi, e quella di un altro, spedito in un pianeta lontano nel momento della distruzione del pianeta Vegeta, di nome Kakaroth e si suo figlio Gohan. Lui, a differenza dei figli dell’ultimo principe di quella razza, era un fiero e valoroso Saiyan puro che non si lasciava impietosire o inquietare da una situazione così paradossale, invece, nel suo animo qualcosa stava maturando, qualcosa che i suoi parenti avrebbero definito “un male” per la specie: si stava umanizzando.

Dopo quel primo contatto, notò che la ragazza era tra le braccia di un giovane. Fu preso da uno strano moto di gelosia, cosa che non sfuggì a Pan, la quale scese dalle braccia del padre per avvicinarsi al diciottenne.

“Come si permette?!” pensò per poi schiaffeggiarsi mentalmente. Lui non poteva, anzi, non doveva pensare quelle cose. Si concentrò sulle loro aure notando che erano molto forti, anomale per un comune essere umano, e in più sapevano volare. Non si poteva volare se non si sapeva controllare il ki, questo lo sapevano pure i bambini sul suo pianeta, di conseguenza dovevano essere molto forti. Qualcosa lo interruppe nel suo ragionamento: Pan gli si era avvicinata e gli aveva toccato un braccio.

<< Quindi sei un Saiyan… >> disse con fare ovvio, con il tono di chi sapeva di cosa stava parlando. Rimase incantato a sentire la parola “Saiyan” da quella voce che, in quel momento, sembrava essere come la voce di una sirena, bellissima ma anche tentatrice.

<< Gohan che ci fai qui? >> chiese Vegeta, ignaro della bravata di Pan, al primogenito di Goku, interrompendo in tal modo il principio di una conversazione che si sarebbe continuata in un altro momento.

A sentire quel nome Onion si meravigliò: quello era Gohan? Quel Gohan? Il Gohan figlio di Kakaroth, dell’eroe che aveva sconfitto Freezer su Namecc, salvando in tal modo l’universo intero e la comunità di cui faceva parte? Quindi, pensò riprendendo il suo ragionamento, se quello era il figlio di Kakaroth (o come lo conoscevano loro Goku), anche lui era un Saiyan, imbastardito però dalla razza terrestre; poi gli sorse un dubbio: se lui era un Saiyan, Pan cos’era? Poteva esserlo pure lei ma non ne era sicuro.

<< Papà possiamo parlare dopo di quello che è successo? Devo parlare con Onion di una cosa importante! >> chiese, rivolgendosi al padre che rispose negativamente senza se e senza ma, beccandosi anche un’occhiataccia dall’uomo. La ragazza provò a ribattere ma lui, dopo essersi scusato con i due, la prese e la portò a casa dove Videl l’aspettava molto irritata e delusa. Ne seguì una lunga (e normale) discussione tra i due e la ragazza che scappò in camera sua gridando che loro non la capivano. Videl sorrise tra sé e sé rivendendosi nella figlia. Non era certo una buona azione scappare dalla finestra invece di studiare le materie in cui lei non andava bene (che erano soprattutto quelle scientifiche) ma tutti gli adolescenti lo facevano; lo aveva fatto lei, una volta imparato a volare, lo aveva fatto pure Gohan, Goten lo stesso e lo continuava ancora a fare.

Allora decise di parlare con il marito che, convinto dalla moglie, decise di abbassare la pena a solo un mese “di reclusione” ma il concerto rimase nella condanna.

Nel frattempo Pan continuava a sfogarsi col sacco da box (aspetta… ha un sacco da box in camera sua?! O.o NdA) e dopo, avendo intuito tra un pugno e l’altro chi fosse il colpevole di quella sua ingiusta pena, prese il cellulare e inviò un messaggio al colpevole che non lo sentì, come al solito, quindi aprì la finestra e, preso un sassolino dal recipiente sul davanzale, lo lanciò verso la finestra, avvisando lo zio che, accortosi della forza della nipote che non era proprio delle più deboli, aprì la finestra, beccandosi un sassolino nell’occhio.

<< Si può sapere che vuoi?! >> chiese lo zio con i capelli umidi e senza maglietta, evidentemente si stava cambiando per andare a qualche appuntamento con qualche ragazza che l’avrebbe lasciato subito dopo (infatti la storia con Valese non era durata molto, come era iniziata era finita).

<< Perché l’hai detto ai miei? Sei un rompipalle! >> iniziò a gridargli contro Pan.

<< Perché? Non ti piace scappare di casa invece di studiare? >> ribatté Goten facendo una linguaccia.

<< Lo sai che papà mi aveva preso due biglietti per il concerto degli Oasis e stavo pensando di portarci te visto che papà non mi mandava da sola ed ora nessuno dei due ci andrà?! >> disse con un ghigno in viso, segno della beffa che gli stava facendo. Aveva veramente pensato di portarci lui perché Bra non poteva e alle sue compagne non piaceva quel tipo di musica quindi, visto che non voleva andare da sola, voleva chiedere a suo zio che, in quel momento, si stava maledendo in tutti i modi possibili e immaginabili per l’occasione mancata ma, visto che il concerto era qualche giorno dopo, forse avrebbe potuto convincere il fratello a lasciare che la figlia andasse o nel caso di una risposta negativa l’avrebbe convinto a dare a lui quei biglietti e andarci con Trunks. Intuendo il piano dello zio, Pan scese di sotto e si sedette triste sul divano della cucina, nella quale Videl stava aggiustando e, vedendo la figlia delusa, le si avvicinò e le chiese il motivo di quel broncio.

Lei non le rispose e, quando Goten suonò al campanello chiedendo di parlare con Gohan, capì il perché (conosceva Goten da quando era piccolo ed era come un fratellino per lei, quindi aveva subito intuito il piano) e lo portò in disparte.

<< Senti Goten, non è che se ti do quei biglietti tu, invece di portarci Trunks, ci porti Pan e la fai felice? È triste e ha capito il tuo intento quindi non mentire! >> chiese Videl al cognato che, volgendo lo sguardo verso la nipotina che guardava in tv sconsolata un video musicale (degli Oasis), si convinse e lasciò perdere il suo piano per portarci la ragazza che aveva ormai perso la speranza di andare a quel tanto agognato concerto.

Una volta convinto Gohan a consegnargli quei biglietti, il giovane andò verso il divano e si sedette vicino alla nipote che girò lo sguardo verso di lui e disse poco convinta: << Divertiti con Trunks, portatemi una maglietta e una sciarpa! >>.

<< Ma non so quale portarti e poi sarebbe meglio che le scegliesti tu perché non saprei quale portarti! >> disse facendo intuire il suo nuovo piano.

Da quell’affermazione Pan capì che lo zio non avrebbe portato il Brief ma lei quindi, trasformando quel broncio in un sorriso, iniziò a gridare e gli si buttò addosso, abbracciandolo e gridando grazie graze grazie grazie, facendo capire alla donna in cucina l’esito.

La mattina dopo a scuola Pan chiamò Onion fuori dalla classe e, facendogli segno di seguirla, lo portò sul tetto, quindi, una volta arrivati, si sedette su una forma di mattoni che dovevano servire per dei lavori all’interno della scuola e gli fece segno di andare a sedersi.

<< Quindi sei una Saiyan anche tu… >> iniziò Onion rivolgendosi alla ragazza che gli rivolse un ghigno.

<< Qual è la tua missione? >> chiese senza peli sulla lingua, carattere che aveva preso da sua nonna.

<< Va bene, ti racconterò tutto >> disse e incominciò a raccontare.

 

Ciao a tutti! Scusate se aggiorno oggi ma la scuola mi ha bloccata e sono stata molto impegnata... per di più il mio carissimo computer ha deciso di fare i capricci :( comuuuuuuuuuuunque il capitolo è diviso in due: questa è la prima e, sicenramente non mi convince molto... e questo è un buon segno ;) xD spero vi piaccia e che lo commentiate :D a prestooo 


  
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