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Autore: larrysbattle    10/02/2013    0 recensioni
I ricci erano spettinati,il viso pallido, gli occhi che Louis tanto amava erano chiusi. c'erano segni di ferite. le labbra di Harry, che Louis aveva voglia di baciare erano tutte screpolate.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La stanza era silenziosa. Dalla finestra filtrava una luce fioca, che illuminava i lineamenti del viso di Louis. un volto perfetto, roseo. Una lacrima scappò dagli occhi del moro e andò a cadere sul pezzo di carta,ormai stropicciato, che teneva in mano. 

 

[…] 'è meglio se non ci vediamo più' Louis.. è la cosa migliore per entrambi.' 

 

È meglio se non ci vediamo più. Quelle parole continuavano a rimbombargli nella testa. Harry non avrebbe mai potuto scrivere una cosa del genere. Louis non riusciva a capacitarsi del fatto che Harry se ne fosse andato. Del fatto che l'avesse lasciato solo.

 

 

'Inizieremo una nuova vita tutti e due, non preoccuparti. Io ti amo. Ma non possiamo continuare a stare assieme. La società non ce lo permette'  non possiamo continuare a stare assieme.Quelle parole lo stavano letteralmente uccidendo. Sentiva lo stomaco stringersi, la gola pizzicare, e gli occhi azzurri,ormai gonfi e rossi a causa del pianto. 

 

Continuò a leggere, man mano che arrivava alla fine la scrittura precisa ed elegante di Harry, si faceva sempre più confusa e disordinata. 

 

'Ti amerò per sempre Louis, non mi dimenticherò mai di te.

Harry'

 

Ora, la stanza non era più silenziosa, era riempita dai singhiozzi continui di Louis. Era seduto per terra contro una parete della camera, le mani tremavano, aveva ancora la lettera tra le mani, incapace di compiere qualsiasi movimento. Era bloccato.

Con tutta la forza che aveva si alzò da terra, si passò una mano sul viso, nel fallimentare tentativo di asciugare le lacrime. Prese la prima maglietta che trovò nell'armadio. Si fermò ad osservarla. Gli occhi diventarono ancora più lucidi, era la maglietta preferita di Harry. 

ogni cosa, gli ricordava il riccio. Prese di fretta un'altra maglietta e se la mise, infilò la lettera di Harry nella tasca posteriore dei pantaloni e uscì dalla camera andando in salone.

 

'Mamma, io esco a prendere una boccata d'aria.' disse con voce rotta il moro.cercando di sembrare il più normale possibile, cosa che funzionò dato che Jay, la madre non si accorse di nulla.

' Certo tesoro, torna presto a casa che abbiamo gente a cena stasera.' disse la madre dolcemente.

'Certo.' disse Louis flebilmente chiudendosi la porta alle spalle. 

 

Uscito di casa, subito il freddo di gennaio lo travolse. si strinse nel suo cappotto e infilò le mani in tasca e cominciò a camminare. 

guardava fisso il marciapiede, continuando a camminare. Un'ondata di ricordi invasero la sua mente. 

 

*flashback* 

 

Due anni prima.

 

'Piacere sono Louis, Louis Tomlinson. sei nuovo giusto?' chiese il moro al al ragazzo riccio seduto da solo sulla panchina a leggere. 

Il riccio alzò lo sguardo, facendo incontrare i suoi occhi verde smeraldo con quelli di Louis, azzurri come il mare. 

A Louis scappò un sospirò, quegli occhi potrebbero illuminare una città intera. pensò.

'S..si, mi chiamo Harry' disse con un tono incerto il più piccolo, non si aspettava di certo che stesse provando a fare amicizia. 'nessuno fa amicizia con me, io..io sono solo il ragazzo nuovo' si ritrovò a pensar Harry. 'M-mi sono appena trasferito, si. come fai a saperlo?' continuò.

'Vedi Harry, non è una città molto grande, tutti sapevano del tuo arrivo' il più grande sorrise, il suo tono tra il divertito e il sicuro fece sorridere anche Harry. 

Louis squadrò per bene Harry, era di certo più alto, capelli ricci, occhi verde smeraldo, fossette sulle guance, denti bianchi perfetti, spalle non esageratemente grosse. Louis cercò di eliminare quei pensieri. 'che leggi?' disse la prima cosa che gli venne in mente.

'bel ami, storia di un seduttore.'  disse con tono neutro Harry, non staccando di dosso gli occhi dal volto di Louis, che intanto scrutava il libro appoggiato sulle gambe del riccio. 

 

*fine flashback* 

 

Il freddo continuava ad abbattersi su Louis, che era fermo a fissare la panchina dove lui e Harry si erano incontrati. Dove tutto ebbe inizio.

Altri ricordi si fecero spazio nella mente di Louis. 

Louis, aveva sofferto di bullismo, veniva picchiato e deriso perché era gay. Era una persona timida, insicura, e troppo sensibile. Ma non lo dava mai a vedere, si proteggeva da una forte 'corazza' che aveva creato lui stesso negli anni. 

Harry invece era un libro aperto. Non riusciva a nascondere i propri sentimenti. ogni cosa che gli passava per la testa la diceva e Louis ascoltava, ascoltava ogni singola parola che Harry diceva, come se la sua foce lo salvasse.

Il moro lo guardava ogni volta come se fosse stata l'ultima volta che avrebbe potuto osservarlo.

Louis era immerso nei suoi pensieri, il rumore della macchine che passavano per strada lo risvegliarono dal suo stato di 'trance'. Alzò gli occhi guardando la strada. scorse un ragazzo, a una ventina di metri di distanza. un impermeabile lungo con un cappuccio in testa copriva il volto del ragazzo. avrà avuto diciotto anni si ritrovò a pensare Lou, non dandosi un filo logico sul fatto che stesse osservando un ragazzo a cui non fregava nulla. 

Ad un certo punto una macchina arrivò velocemente dall'altro lato della strada, e cosa di pochi secondi, il ragazzo cadde a terra. il cappuccio si scostò  dalla testa, mostrando il viso dolce e innocente di Harry.

Louis guardò il ragazzo, lo riconobbe, e per un momento sprofondò. 

Quello non poteva essere Harry. 

Non doveva essere Harry. pensò Louis. 

Il signore in macchina si guardò intorno, e non notando Louis, riaccese il motore e partì velocemente.

Louis guardò la macchina sparire e poi il suo sguardo tornò su Harry, steso per terra,in mezzo alla strada.

Le gambe di Louis non riuscivano a muoversi. era paralizzato, la paura gli stava impedendo di agire razionalmente.

Prese tutta la sua forza di volontà a raggiunse Harry, s'inginocchiò di fianco a lui, e gli prese la testa fra le mani.

'A-amore mio..' disse Louis con un filo di voce, che subito venne sostituita dal pianto. la lacrime del più grande cadevano sulle guance del riccio.

Aveva gli occhi chiusi, perdeva sangue molto.

'A-andrà t-tutto bene..o-ora ti salvo..' cercava di autoconvincere più se stesso, che Harry.

Chiamò un ambulanza che in pochi minuti fu lì.

Caricarono su Harry, dissero a Louis di stare calmo, cosa che non fece e continuò a agitarsi. arrivarono in ospedale. Harry era un caso urgente, corsero nella sala e chiusero le porte.

'Voglio entrare' disse louis, cercando di assumere un tono sicuro.

'Mi dispiace, non possiamo farla entrare.' rispose il dottore con una calma che fece innervosire ancora di più Louis.

'Sentite, c'è la persona che amo l'ha dentro!' disse Louis alzando i toni.

'Ripeto, mi dispiace ma non posso farlo, ne vale il mio lavoro.' rispose il dottore.

'A me ne vale la  mia vita, veda un po' lei!' disse Louis ancora più nervoso.

Il più' grande non riuscì ad entrare, rimase rimase in sala d'attesa torturandosi le mani, alzandosi, sedendosi, girando in torno. Passò un'ora, due, tre. Nessuno usciva da quella porta e la cosa fece preoccupare ancora di più Louis. 

 

Erano le 21.00. La madre di Louis continuava a chiamare al cellulare, il moro lo spense. Non voleva far preoccupare sua madre, ma non voleva far sapere nulla.

Poco dopo si aprì la porta della saletta. Uscì un dottore. Louis si alzò di scatto e raggiunse il dottore.

'Sta bene vero?Posso vederlo? É di là?Mi fate entrare?!' lo tempestò Lou di domande.

Il dottore non rispose a nessuna di esse. 'Mi dispiace, non ce l'ha fatta' disse solo.

A Louis crollò il mondo addosso. non poteva sopportare un dolore così forte.

'Voglio vederlo' disse solo.

'Non si p-' iniziò.

Louis lo bloccò. 'Non mi frega un cazzo di quello che si può o no. voglio.vederlo.ora.' 

Lo condussero fino alla stanza dove c'era Harry. I Dottore aprì la porta e fece lo fece entrare. poi la richiuse. 

Louis si avvicinò delicatamente al lettino. l'esile corpo del riccio era disteso sul letto, i ricci erano spettinati,il viso pallido, gli occhi che Louis tanto amava erano chiusi. c'erano segni di ferite. le labbra di Harry, che Louis aveva voglia di baciare erano tutte screpolate. 

Non riusciva ad emettere parola, la sua bocca si apriva per dire qualcosa, ma poi si richiudeva subito.

Prese la mano del più piccolo e la strinse con la sua. le loro mani erano state create per combaciare.

'H-Harry..' disse Lou con la poca forza rimasta. 'Non posso vivere senza di te. non posso vivere senza la mia vita, capisci?!' continuava a parlargli, con la consapevolezza che Harry non gli avrebbe mai potuto rispondere.

 

Passò una buona mezz'ora ad osservarlo, in silenzio. Quegli occhi che non avrebbe mai più potuto veder aperti. la sua bocca, che non avrebbe più potuto baciare. il rossore sulle sue guance, quando gli si faceva un complimento. il suo cuore, che non avrebbe più potuto amare.

'Se te ne sei andato, ti raggiungerò. Saremo entrambi in un posto migliore, insieme.' sussurrò il più grande. Lasciando un tenero e innocente bacio sulla guancia di Harry.

si staccò da Harry. 'Ti amo.' 

La mano di Harry strinse quella di Louis.

Lo sguardo di Louis si abbassò alle loro mani. 'H-Har..?' disse non capacitandosi della cosa.

niente.

'Me lo sono immaginato..' disse tristemente Louis, lasciò la mano di Harry e si allontanò dal letto.

'L-Lou..' la voce flebile di Harry risuonò nella stanza.

Louis si girò, osservando il ragazzo, come prima, solo con gli occhi aperti. 'H-Harry.' disse lui,sorpreso.

Il riccio sorrise. il moro si riavvicinò e lo abbracciò forte. 'É..un miracolo.' 

'Perché noi..siamo destinati  stare assieme, Louis.' disse Harry, con voce tremante.

'Ti amo' disse Louis, con gli occhi lucidi.

'Ti amo anch'io, Louis' disse Harry, congiungendo le loro labbra.

 

Louis e Harry sono la vera e propria definizione di amare.

Loro sono l'amore, ma non quello di oggi, loro sono quello vero. Quello fatto di incertezze, di piccole cose. Loro sono l'amore puro.

Come l'occhio e mano, se la mano si fa male l'occhio piange. Se l'occhio piange la mano asciuga.

E come ha detto Harry, loro sono destinati a stare assieme. Per sempre.








Spazio a me(?) 
Salve a tutti, è la mia prima One shot, siate clementi lol.
un bacio, Ale.
 

  
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