Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: ophelia15362    10/02/2013    2 recensioni
E so che la neve e il freddo non mi fanno più paura quando una palla di neve mi colpisce in pieno e mi sento vivo, torno bambino e rido, rido per tutto il pomeriggio e mi sento io, solo Draco, solo il papà di Lisa e il compagno di Harry, non Harry Potter, solo Harry.
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Questa è la prima storia che pubblico, in realtà farebbe arte diun progetto molto più grande, ma so che non riuscirei a stare dietro ad una long, in più cambierei idea un milione di volte in corso d'opera , quindi ho preferito fare così; è isporata da "Per la vita che verrà" di Jovanotti, l'ho ascoltata una mattina in pullman e questo è ciò che ne è venut fuori, spero vi piaccia..
.La dedico a Toddy, diciamo...un anticipo sul suo regalo di Natale, grazie per esserci sempre, magai non te lo dico spesso, ma...ti voglio bene mia coraggiosisima amica.



SE RIMANIAMO INSIEME

 

 

Odio la neve, i disagi che comporta, il freddo…eccolo il problema: la neve rende tutto bianco e freddo e mi riporta alla mente solo ricordi gelati, quelli dei miei ultimi anni inglesi, i miei ultimi anni da mago, da assassino, e immancabilmente il mio polso sinistro prende fuoco e  miei occhi si riempiono di lacrime, le trattengo da troppo tempo, so che se le lasciassi scorrere mi perderei e io devo vivere, devo essere forte…e come sempre il mio nodo allo stomaco si stringe, ma oggi non glielo permetterò, per Lisa e per te, che mi sei letteralmente piombato addosso e sei riuscito a conquistare la persona più importante della mia vita: Lisa.                                                                                   Me ne sto qui su questa gelida panchina e vi guardo giocare, Lisa  completamente bagnata e tu non sei da meno e sorrido: siete bellissimi.

 

Se noi si resta insieme sarà una meraviglia                                            

Se rimaniamo insieme saremo una famiglia

 

Ti avvicini con quel tuo fottuto sorriso, incateni i tuoi occhi ai miei mentre mi prendi per mano e so che non ti dirò di no. E so che la neve e il freddo non mi fanno più paura quando una palla di neve mi colpisce in pieno e mi sento vivo, torno bambino e rido, rido per tutto il pomeriggio e mi sento io, solo Draco, solo il papà di Lisa e il compagno di Harry, non Harry Potter, solo Harry.

 

Se noi si resta insieme saremo la continuità

Se rimaniamo insieme sarà vera libertà

 

È quasi buio quando ce ne andiamo da Central Park, Lisa saltella davanti a noi e mi chiedo dove ne trovi la forza, io sono stanco morto e dalla tua faccia anche te.                                                                                                                                                                                                                      Mi chiedo cosa siamo…stiamo insieme? Non posso ancora dirlo, per ora usciamo insieme…ho paura di affrontare mia figlia, il mio giudice più severo, ho sempre tentato di proteggerla, lei non sa niente, non sa di essere una strega, non sa di Voldemort, non sa di me, io sono il suo eroe…e voglio continuare ad esserlo.                                                                                                                                                                                Questi mesi con te hanno dato un senso a Draco Malfoy, un senso che va oltre al buon avvocato e all’ottimo padre che sono diventato; tu mi hai dato la possibilità di essere felice solo per me stesso, il passato resta un’ombra nelle nostre vite, ma adesso non è importante, adesso ci siamo noi.

 

Noi rimarremo insieme se noi ci capiremo

Se ci perdoneremo gli sbagli che faremo

Noi rimarremo insieme se avremo volontà

Se riusciremo insieme a darci volontà

 

Chiederti di salire mi viene naturale, mi fai notare che avresti bisogno di aìuna doccia, di abiti puliti, ma lo fai mentre chiedi a Lisa cosa vorrebbe mangiare stasera...l’hai conquistata, è vero, ma sa che sei mio amico, come potrei mai dirglielo? Già le pesa non avere una madre, glielo fanno pesare…cosa penserebbe se oltre a non avere mai avuto una mamma suo padre le dicesse di essere gay e che quell’uomo tanto simpatico non è un amico, ma il suo fidanzato? È così piccola e fragile…è Teddy, come la renderebbe? Tu hai l’appoggio di Andromeda, io? Mia madre è in lutto da sette anni e mio padre è ad Azkaban…siamo soli, lo siamo sempre stati e ho paura che qualcosa cambi…la tua mano sfiora la mia mentre saliamo in ascensore e mi sorridi, so che hai capito cosa sto pensando, lo affronteremo presto questo discorso mi dicono i tuoi occhi, ma non stasera, stasera voglio stare con te e Lisa, assaporare questo assaggio della vita che sogno con te, con voi…                                                                                                                                                                                                                                           Chissà come ti appare questo immenso appartamento nel centro di Manhattan, l’appartamento del perfetto babbano che sono diventato, probabilmente vuoto, molto vuoto…

 

Se rimaniamo insieme nelle diversità

Insieme scopriremo la nostra unicità

 

La serata è trascorsa così velocemente che la percezione che ne ho è quella di un vecchio ricordo, sai cosa mi ha lasciato questa cena? Una profonda malinconia, ma mi ha dato la spinta: io questo lo voglio sempre e per sempre, ogni colazione ogni pranzo, ogni cena e allora, per la prima volta di oggi alzo gli occhi e li fisso veramente nei tuoi rivolgendoti uno sguardo nuovo, consapevole, mi sorridi e mi sfiori un piede da sotto il tavolo e so che anche io sto sorridendo, come un ebete, come un Malfoy non dovrebbe sorridere, ma io, quando sono con te, sono solo Draco.                                                                                                                                                                                                                                     Mi alzo e prendo in braccio una Lisa più addormentata che altro, tu le dai la buonanotte e lei ti sorride mormorando qualcosa di incomprensibile, e tutto questo mi sa di casa.                                                                                                                                                                 Mentre la metto nel lettino una sua manina mi afferra la camicia e mi chiede se sono felice…cosa devo risponderle? Sì…le dico di sì perché voglio essere sincero con lei, è la persona più importante della mia vita, è a lei che devo il mio cambiamento…e anche la mia felicità. So che tu le piaci e dentro di me so che lei sa…in questo momento mi sento molto te, io ho sempre le parole per tutto eppure adesso, nel silenzio della cameretta della mia bambina, mi sento talmente leggero da rendermi conto che le parole non servono più, è ora di riprendere in mano la mia vita…                                                                                                                                                                                                                                  Con una calma che non m appartiene entro in soggiorno, tu sei pazzo, completamente pazzo! Sei lì, affacciato sulla città e mi perdo ad osservarti, sei bello, te l’ho mai detto? Mi avvicino e ti abbraccio posandoti la testa sulla spalla e sento le lacrime arrivare violente, come un’onda anomala che non posso, e non voglio più, fermare…tu ti volti e ricambi il mio abbraccio, mi accarezzi i capelli e aspetti, aspetti che la mia vita mi passi impetuosa davanti agli occhi soffermandosi su tutti i miei immensi errori, ma tu sei qui, noi siamo qui e sento che non ti importa chi siamo stati o cosa abbiamo fatto, ti importa solo chi siamo insieme e cosa faremo…     

 

Tu non sarai mai solo* sotto questo cielo

Io non sarò mai solo sotto questo cielo

 

Devono essere trascorse un paio d’ore quando mi accompagni sul divano e mentre chiudo gli occhi so che il mattino ci sorprenderà ancora qui, ancora abbracciati, ancora con questo sorriso che ci è spuntato inconsapevolmente, ma quando li apriremo sarà qualcosa di nuovo, sarà l’inizio…
                                                                                                                                                                                                                                             
*nel testo è "sola" ma èper pvvi motivi l'ho cambiato in "solo"

 

                    -fine-
 

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ophelia15362