Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Elizabeth_Tempest    10/02/2013    3 recensioni
31 ottobre. E' la notte di Halloween a Godric's Hollow. E la Morte arriva camminando lenta...
[...]Non uccidere il mio bambino, ti prego: era una sola richiesta, così semplice da esaudire. [...] Le gatte proteggevano i loro cuccioli con le unghie e coi denti, i topi li portavano in salvo uno dopo l’altro.
Anche se il prezzo per proteggere i propri piccoli era la morte…
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Lily Evans, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La notte di Halloween l’aveva sempre amata, poiché era quando anche i Babbani accoglievano la magia nel proprio cuore. E lei, che tra i Babbani ci era nata e cresciuta, amava vederli condividere con lei quella parte segreta della sua vita; le strade si animavano di risate e luci e la magia si sentiva, forte e prepotente.

Eppure quella notte le parve diversa, più oscura, più gelida, più spaventosa.

Spaventosa a lei, che mai, fin dalla culla, aveva avuto timore delle tenebre: le erano sempre parse amiche come la luce, rassicuranti e calme come l’abbraccio di una mamma.

Ma nulla poteva fare contro il freddo che sentiva fin dentro le ossa, in quella notte gelida, umida e spaventosa.

Guardò Harry, nel suo lettino intento ad osservare un pupazzo, forse alla ricerca del modo di decapitarlo, il pollice infilato in bocca e lo sguardo tanto assorto e pensoso da farlo sembrare adulto.

James era di sotto, in sala, intento a leggere. A volte le veniva da sorridere, se pensava che il suo amato James, che viveva di libri, era lo stesso ragazzino testardo ed infantile che non conosceva altro che dispetti e manici di scope.

Quanto era cresciuto… ma, alla fine, tutti loro lo avevano fatto: Sirus coi suoi ricci ribelli e il sorriso sbarazzino, Remus e il suo sguardo che s’era fatto sempre più triste di anno in anno, Peter che pareva aver imparato a tremare meno del solito, Marlene, la bambina strana che sputava più in là di tutti i maschi e che ora era cenere sotto la terra, Alice e le sue guance paffute e il sorriso gioioso e Frank, lo sguardo acuto e penetrante e la voce calma... i suoi ventuno anni le pesavano come una cappa di piombo e parevano molto di più, forse cento, forse mille… i suoi pensieri si interruppero, quando la voce di James risuonò su per le scale, fino nella cameretta del loro bambino.

Il sangue ghiacciò nelle vene, la pelle si accapponò, il cuore le parve fermarsi, mentre la voce di James si confrontava con una voce sibilante, come quella di un serpente malevolo.

Una lacrima si fece strada lungo la sua guancia. James, ragazzino allegro, marito amorevole, padre dolcissimo e ora uomo coraggioso.

E poi improvvisamente il cuore iniziò a battere furiosamente, mentre chiudeva la porta, fragile barriera di legno tra suo figlio e il mostro.

“Papà, il gatto mi ha graffiato!!” piagnucolava, mostrando a suo padre la mano percorsa da grossi graffi sanguinanti.

“E tu cosa le hai fatto, a quella poveretta?”

“Niente! Volevo solo giocare coi suoi cuccioli!!”

I baffi di suo padre tremavano per le risate. “Lily, bambina, ma è ovvio che Kitty ti abbia graffiato! Loro non fanno avvicinare nessuno ai loro cuccioli, li proteggono fino alla morte.”

“Fino alle morte?”

“Sì, con le unghie e coi denti.”

Il rumore di un corpo che cade su sé stesso, un rumore simile a quello di un sacco pieno di patate... aveva sempre pensato che il rumore della morte fosse qualcosa di più grandioso, di più dignitoso e glorioso…

James non sarebbe più stato con lei, non l’avrebbe più visto sorridere, o sbottare contro i capelli sempre davanti agli occhi o tirarsi su gli occhiali o tentare di cucinare e distruggere la cucina...

Con le unghie e coi denti, fino alla fine. Avrebbe protetto Harry fino alla morte, come aveva promesso quando le era stato messo tra le braccia per la prima volta.

I gradini delle scale scricchiolavano sotto i passi della loro fine. Strano come prima non avesse mai fatto attenzione a quello scricchiolio… le ricordò un corvo… un corvo che gracchia divertito in un cimitero. Nelle storie del terrore c’era sempre un corvo.

Harry aveva lasciato da parte il giocattolo, aveva gli occhi lucidi di lacrime. Anche suo figlio sentiva che qualcosa di terribile stava accadendo.

-Non ti farà niente, te lo giuro.- la voce le tremò.

Aveva paura per sé, per Harry… aveva paura di non riuscire a proteggerlo. E aveva paura di morire.

La porta si aprì cigolando. Ancora quel suono le parve completamente nuovo… eppure la porta di certo già cigolava! Strano, non riusciva a ricordarlo.

Buffo come la morte venisse a prenderla nella notte che amava di più. E strano come la sua voce supplicante e rotta dalle lacrime le paresse sconosciuta.

Non uccidere il mio bambino, ti prego: era una sola richiesta, così semplice da esaudire.

Un bambino innocente, che non sapeva nemmeno camminare, che sapeva dire mamma e papà e non molto di più, che male poteva fare a Voldemort?

Le disse di spostarsi e tacque per un istante.

Spostarsi? E lasciarlo uccidere Harry? Però… però lei voleva vivere… voleva vedere ancora la luce del sole e sentire il vento sulla pelle… e aveva così paura…

“Papà, papà! Petunia dice che non devo più portare topi a casa, che fanno schifo!” piagnucolava.

Suo padre aveva abbassato il giornale e poi se l’era messa sulle ginocchia. “Be’, i topi portano tante malattie, Lily e sono certa che tua madre sarebbe molto felice di non vederne più per casa.”

“Ma a me piacciono! Non è giusto!”

“Ti dico un segreto: piacciono pure a me. E sai perché? Perché quando le fogne si allagano, le mamme topo fanno avanti e indietro dalle loro tane fino ad un posto sicuro, portando in salvo un cucciolo dopo l’altro, mettendoseli sulla schiena e nuotando contro la corrente e l’acqua alta e non si fermano finchè anche l’ultimo dei loro piccoli non è al sicuro, anche a costo di morire.”

“Sono delle brave mamme.”

“Sì, lo sono.”

Anche a costo di morire.

Le ripeté di spostarsi, scocciato.

Il suo cuore non batteva più veloce come quello di un uccellino spaventato. Le gatte proteggevano i loro cuccioli con le unghie e coi denti, i topi li portavano in salvo uno dopo l’altro.

Anche se il prezzo per proteggere i propri piccoli era la morte…

Harry piangeva, spaventato. Non le piaceva sentire il suo bambino piangere, avrebbe voluto vederlo sorridere sempre.

–No.

Gli occhi di Voldemort divennero due fessure.

Harry non piangeva più e Lily pensò che sorridesse. Sì, amava vederlo sorridere, perché tutto l’universo sembrava illuminarsi.

Il mondo si tinse di un verde irreale e sfavillante.

 

 

 

 

 

 

Bene… dopo mesi senza scrivere nulla su Harry Potter, sono tornata con questa OS su Lily.

Ora, cosa dire, a parte che questo è proprio un bello sclero?

Be’, io adoro gli eroi senza macchia e senza paura –non è vero, li odio a morte-, ma… ma spesso ho pensato a cosa Lily debba aver provato prima di morire. Paura… forse rabbia e forse anche tanta confusione: Harry è solo un bambino e solo un codardo può temere un infante.

I pensieri di Lily mi sono venuti molto confusi, credo, ma è una donna spaventata davanti alla morte, anzi, è una ragazza, perché dopotutto ha poco più di vent’anni e nessuno a quell’età è pronto per morire –ma nemmeno a cent’anni lo si è.

Per quanto riguarda la gatta e il topo, ho pensato che abbiano molte somiglianze con Lily: tutti sappiamo come sono le gatte e le mamme topo per davvero rischiano la vita per i loro cuccioli, finchè non hanno salvato anche l’ultimo. E be’, credo che anche loro abbiano paura. A volte, guardando la gatta di mia nonna proteggere i suoi piccoli, si vedeva che era sul punto di scappare, spaventata, ma alla fine rimaneva. Perché sono i suoi figli. E penso che anche per Lily sia stato così..

Be’, spero di non essere andata troppo in OC con lei.

Alla prossima,

Beth

   
 
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Elizabeth_Tempest