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Autore: MORFEa    30/08/2007    8 recensioni
La Rowling non ha sprecato una parola su un fatto accaduto per me importante. Perciò, in sua mancanza, subentra la mia fantasia. ^_- SPOILER SETTIMO LIBRO!!!!!!!!!! ps: scusate se la fic è stata aggiornata a oggi ma ho aggiunto per sbaglio un secondo capitolo di un'altra mia storia a questa!!! sorry!!!!!!!
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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SAJKLOIUYT

 

Spoiler settimo libro.

ATTENZIONE

 

 

Mi ha scioccato scoprire alla fine che Tonks e Lupin erano morti.

Ma come sono morti, mi chiedo?

La Rowling non ha sprecato una parola su questo fatto, stranamente.

Perciò, in sua mancanza, subentra la mia fantasia. ^_-

 

Pain

 

 

[…]

Tonks sembrava angosciata.

«Hai visto Remus?»

«Stava organizzando un gruppo di combattenti nei sotterranei…» E senza

nessun’altra parola, Tonks scappò via.

 

[…]

«Hai visto Remus?» gli chiese Tonks.

«Stava duellando con Dolohov, » urlò Aberforth. «Non lo vedo da allora»

 

Doveva sbrigarsi.

Mancava poco ai sotterranei.

 

«Stupeficium»

 

Urlò verso un Mangiamorte che la stava ricorrendo.

La battaglia imperversava nei corridoi e mieteva le sue vittime.

 

«Protego» gridò, indirizzando l’incantesimo di protezione verso una ragazzina che stava per essere colpita da una Maledizione.

 

Non le importava di essere in pericolo a girare così a capo scoperto, l’unica cosa a cui pensava era a Remus.

Ecco l’entrata dei sotterranei.

 

«Scappa Colin»

 

La voce di Lupin giunse alle sue orecchie.

Aumentò il passo con il cuore in gola.

 

«Ritardi solo la sua morte, non capisci? » Gridò in risposta qualcun altro e una luce rossa illuminò la buia scalinata che stava percorrendo.

 

Mancavano pochi scalini.

Tre.

Due.

Uno.

Si bloccò.

Di fronte a lei, Lupin stava combattendo contro Dolohv.

 

« Sei finito ibrido » esclamò il Mangiamorte con un ghigno, disarmandolo.

 

«Remus»

 

Fu un sussurro ma venne udito perfettamente dall’uomo che si voltò verso Thonks.

Le sorrise.

Un sorriso storto, triste, prima che una luce verde lo colpisse.

Il cuore della donna perse un battito.

Vide cadere a terra il corpo privo di vita di suo marito senza far nulla.

E rimase lì, in piedi, le braccia inermi lungo i fianchi, lo sguardo vitreo rivolto davanti a sé e i capelli neri, spenti.

 

«Professor Lupin»

 

«Remus»  

 

 Voci di giovani studenti e di qualche professore urlavano il suo nome, ma Thonks non li sentiva.

Per lei non esisteva più nulla, né la battaglia, né mangiamorti, né studenti.

C’erano solo lei e quel corpo steso a terra.

Mosse un passo, poi un altro, lentamente, uno dopo l’altro, fino a raggiungere l’uomo.

Quell’uomo che neanche un anno fa aveva sposato, con cui aveva un figlio di pochi mesi, l’uomo di cui era perdutamente innamorata, ora giaceva a terra, proprio sotto di lei, in una posa innaturale, con lo sguardo perso nel vuoto e un rivolo di sangue che scendeva dalla bocca.

 

«Remus»  sussurrò con dolcezza Thonks, inginocchiandosi al suo fianco e poggiando la sua testa sul proprio grembo «Remus svegliati. »     gli accarezzò lentamente i capelli  « Ti prego, tesoro » la voce era diventata un lamento strozzato.

 

Piccole gocce salate caddero una dopo l’altra sul viso dell’uomo.

 

«REMUS» 

 

Fu un urlo pieno di dolore, rassegnazione, di rabbia.

E una risata fredda l’accompagnò.

 

« Non vedi, Auror, che il tuo amato è morto? »

 

Thonks sembrò non udire quelle parole.

Con estrema dolcezza posò nuovamente il capo del marito sul pavimento e gli scostò dagli occhi un ciuffo dei capelli ingrigiti.

Poi si avvicinò al suo viso e, posandogli un bacio sulle labbra, gli sussurrò

 

«A presto»

 

Con calcolata lentezza si alzò in piedi e si voltò verso Dolohv che l’osservava divertito.

 

«A noi due, adesso»

 

Era tornata di nuovo alla realtà, alla battaglia, a Hogwarts.

Con lo sguardo deciso e i capelli ancora neri, richiamò alla mente il viso di Ted, del suo piccolo Ted che probabilmente non avrebbe più rivisto.

Strinse in una morsa la sua banchetta.

 

«Sei così ansiosa di raggiungere il tuo uomo, auror? » la derise il Mangiamorte.

 

«Stupeficium»

 

La sua bacchetta era mossa dalla forza della disperazione.

 

«Protego » «Avada Kedavra»  urlò nuovamente Dolohv.

 

Thonks si scansò appena in tempo prima di essere colpita dalla maledizione, ma non riuscì a schivare la seguente.

 

«Crucio»

 

Gli occhi del Mangiamorte brillavano di una luce di pazzia e di sadico divertimento.

Pur essendo costretta al dolore, la donna, guidata dalla rabbia e voglia di vedetta, aprì con sforzo gli occhi e alzò la bacchetta.

 

«Costi quel c-che costi, D-Dolohv, ma ti porterò nella t-tomba con me! Sectusempra»

 

E, prima che l’uomo potesse scostarsi, una serie di profondi tagli apparvero sul suo corpo e cadde a terra in preda a dolori lacinanti.

Thonks, liberatasi dalla maledizione, abbozzò un sorriso e si voltò verso il marito, pochi passi lontano da lei.

Il suo viso fu l’ultima cosa che vide, colpita alle spalle dalla più potente Maledizione Senza Perdono.

 

«Ted»   sussurrò prima di crollare a terra senza vita.

 

::::::::::::::::::: Fine ::::::::::::::::::::::::

 

Allora come vi è sembrata??

Vi prego, commentate!!!

Bacioni

MORFEa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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