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Autore: frabelieber96    10/02/2013    7 recensioni
 
Non ho mai pensato all'amore e al suo significato ma nonostante ciò vorrei accarezzarla e dirle che la amo perché forse, probabilmente, la amo davvero.
Vorrei dirle che si sbaglia, che possiamo cambiare le cose, ma è tutto inutile. Lei mi disprezza, disprezza ciò che sono, ciò che le ho fatto credere di essere. Disprezza la mia scommessa, il fatto che non creda nell'amore - pensa lei- , il fatto di non sapermi accontentare delle piccole cose. E mi disprezzo anche io, per aver avuto paura di amarla, per aver avuto paura di ammetterlo davanti a lei.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buona sera belle fanciulle!
Finalmente ho aggiornato. Come vi avevo detto avevo già pronto il settimo capitolo quando ho pubblicato il sesto, avevo intenzione di aggiornare mercoledi ma una sera, prima di addormentarmi, non so per quale strano motivo ma sono stata ispirata per una continuazione diversa della storia quindi ho cancellato tutto il capitolo che avevo precedentemente scritto e appena ho avuto un attimo di tempo ho scritto quello nuovo, ossia quello che state per leggere se non mi dilungo troppo :3
E' un capitolo di passaggio ed è stato difficile scriverlo proprio per questo; pur essendo un capitolo di transizione non volevo che fosse banale e noioso! 
Ho tantissime idee per il seguito, non so nemmeno quale portare avanti.... conoscendomi avrò una nuova idea geniale e sceglierò quella.
Spero tanto che il capitolo vi piaccia, che non vi deluda, e di trovare una vostra recensione! 
Un bacione, vi amo tutte :3 

7.





Allungo le gambe finchè i miei piedi non si appoggiano al tavolino posto difronte il divano su cui sono seduto. Faccio roteare la lattina di coca-cola che ho appena finito tra le mani mentre aspetto che arrivi Chaz. Do un'occhiata al nuovo orologio che porto al polso, dovrebbe essere atterrato da venti minuti. 

 

Chaz è l'ultima spiaggia. Sono passate tre settimane dall'ultima volta che ho parlato con Bex e non smetto di pensare a lei. Ho provato di tutto, una vacanza di sette giorni alle Hawaii, una nuova Ferrari, una Lamborghini e un concerto privato di Beyonce ma non c'è niente da fare, non riesco a tagliermela dalla testa. Chaz, il mio migliore amico, è l'unico che può aiutarmi e cosi gli ho preso un biglietto dal Canada a Los Angeles e se prima aveva rifiutato, essendo periodo di esami scolastici a Stratford, non appena ho confessato di avere il cuore spezzato ha accettato.

 

Non so quanto si fermerà, magari fino a che io e Bex non avremo fatto pace, magari fino a che non la dimenticherò, oppure, nel peggiore dei casi, fin'quando non avrò imparato a convivere con la sua mancanza e con il senso di vuoto che non mi abbandona da ormai tre settimane. 

Potrebbe restare anche per sempre, la casa è grande e a mia mamma fa solo che piacere vedermi passare del tempo con il mio amico di sempre anzicchè con i nuovi amici che mi son fatto a Los Angeles. Diciamocelo pure, Lil Twist non è il ragazzo che le madri sognano di avere come testimone del proprio figlio o come marito della propria figlia. 

 

Vedo la donna delle pulizie entrare in soggiorno. Non è sola, dietro di lei c'è Chaz.

Indossa un piumino e i pantaloni della tuta da sci, non riesce neanche a camminare bene per quanto è imbottito.

<< Mi ero dimenticato che qui a LA fa caldo anche d'inverno, in Canada è tutta un'altra storia >>

 

lo vedo aprire le braccia il più possibile per abbracciarmi e inizia a correre verso di me.

Il mio amico è finalmente tornato.

 

 

 

Chaz è sconvolto dopo che gli ho confessato cosa c'è che non va nella mia vita. Ha sempre saputo che sono particolare ma non penso si aspettasse di sentire che ho usato una ragazza per del sesso, che abbia scommesso con lei, che me ne sia innamorato, che l'abbia delusa e infine che io sia in cerca del suo principe azzurro.

<< Non sono uno psichiatra, Justin. >> annuncia Chaz dopo svariati minuti di silenzio.

<< Questo lo so. Non ho bisogno di uno psichiatra infatti… >>

<< Probabilmente si, invece >>

Sbuffo sonoramente dissentendo dall'ultima affermazione del mio amico. Non l'ho chiamato dal Canada per dire stronzate.

<< Ho un piano >> in realtà non è vero. Non ho nessun piano, mi è appena balenata un'idea in testa però.

<< Non posso starle vicino, giusto? >> continuo io

<< Bhe, per quel che ho ascoltato è giusto! >> mi risponde poco convinto Chaz

<< Però non è detto che non possa starle vicino qualcun'altra… >>

Chaz non capisce, i suoi occhi vagano per la stanza, poi, quando il suo sguardo color cioccolato si ferma sulla televisione spenta, capisco che ha capito.

<< Non puoi propormi una cosa del genere >>

<< Si che posso, sei il mio migliore amico! >>

<< Justin non pensarci nemmeno >>

Mi avvicino a Chaz velocemente e afferro la sua mano destra e la stringo con la mia in una stretta di mano, una promessa, e senza che le nostre mani si lascino dico << Chaz Somers, sei il secondo ragazzo che uscirà con Rebecca, ritieniti fortunato! >>

 

 

 

 

Rebecca's POV

 

Sono passate quasi quattro settimane dall'ultima volta che ho visto Justin e tre giorni dall'ultima volta che l'ho sentito. Sinceramente, non perché abbia una grande autostima di me stessa, assolutamente, mi aspettavo che tornasse sull'argomento della sera del ballo. Pensavo avesse provato a farmi cambiare idea o comunque a giustificarsi invece non è successo nulla del genere. Il suo messaggio annunciava che aveva trovato il secondo candidato, il mio secondo appuntamento. Consigliata, quasi minacciata, da Sam, la quale era felice per l'interruzione della mia "amicizia" con Justin, ho confermato la mia disponibilità per l'appuntamento e ho fatto sapere l'ora, il giorno e il luogo.

La porta del museo più importante di Los Angeles si apre ed entra un ragazzo dai capelli scuri. Appena alza lo sguardo lo riconosco, è lui, è l'amico di Justin.

Adesso ci divertiamo.

 

Gli vado incontro con un sorriso che mette in mostra la mia fila di denti binchissimi. Quando siamo a pochi metri di distanza mi riconosce e anche le sue labbra si aprono un quello che assomiglia ad un sorriso.

Tendo la mano e mentre aspetto che ricambi pronuncio il mio nome ad ala voce.

<< Chaz >> risponde lui, sia a parole che con i gesti allungando la mano e afferrando la mia.

<< Piacere di conoscerti >> pronuncia con tono lieve

<< Non so se lo sarà, sono una ragazza particolare; anche difficile. >>

<< Questo lo avevo capito. Nessuna ragazza mi ha mai invitato al museo, tu sei la prima! >>

 

Inizia il divertimento

 

<< Non ti piace l'arte? >> chiedo esasperando un'espressione sorpresa e delusa

<< C-C-certo  che mi piace>> conferma dubbioso e per niente convinto

<< Allora dimmi, periodo artistico preferito? >>

<< Rinascimento>> dice lui, probabilmente è il primo che gli è venuto in mente

<< Artista preferito? >> continuo io

<< Van Gogh >> 

<< Strano. Rinascimento e Van Gogh sono due cose completamente diverse! >>

<< Bhe…..-fa una pausa- da vero amante dell'arte che sono-dice più per convincere se stesso che me- ho imparato a distinguere il periodo in cui vengono trasmesse più emozioni a livello artistico con l'artista che è riuscito a trasmettere più emozioni. Spero di essermi spiegato… >>

Mi fermo difronte ad un quadro esposto, largo cinque metri per due.

<< Come saprai sicuramente, da buon appassionato d'arte, questo quadro rappresenta una rivisitazione di un famosissimo quadro… in questo momento non mi ricordo il titolo dell'artista, me lo diresti tu perfavore? >>

Vedo la sua fronte iniziare a sudar freddo e le sue mani muoversi lungo i fianchi in movimenti nervosi.

<< Come si può non ricordare l'artista del quadro originale? E' il più famoso, il migliore in assoluto in questo campo. Centinaia e centinaia di articoli su di lui in ogni giornale che si rispetti, servizi televisivi, documentari … >>

vorrei lasciarlo parlare ma istintivamente scoppio a ridere. Rido di gusto, con piacere, tant'è che mi scendono le lacrime dagli occhi e mi tango le mani sullo stomaco per quando mi fa male la pancia.

Mentre aspetto chela risata si attenui ci sediamo su una panchina all'interno del museo e quando finalmente sono tornata in me parlo

<< Quel quadro è di un'artista sconosciuto e per quel che ne so non molto apprezzato in giro. Tu non sai un bel niente dell'arte >>

<< Mi hai scoperto. Tutto quello che so sulla materia è che Giotto sapeva fare i cerchi a mano libera! Non è mia abitudine mentire ma non volevo deluderti dicendo che non avevo apprezzato la scelta dell'appuntamento >>

<< nessun problema. Io odio l'arte con tutta me stessa, sono qui per poter prendere la sufficienza alla fine dell'anno. la proprietaria della galleria è la mia insegnante e ha promesso che se l'avessi aiutata mi avrebbe alzato il voto. Volevo solo divertirmi un po', ho capito che non eri un'intenditore d'arte quando hai scambiato l'attaccapanni per un'opera moderna. >>

<>

<< No. Mi hai soltanto rallegrato la serata. Andiamo, il vero appuntamento ci aspetta >>

<< Dove andiamo di bello? >>

<< Spiaggia! >>

 

 

 

Siamo davanti la porta di casa mia e sto per dare la buona notte a Chaz.

<< Allora, posso dire a Justin che la serata è andata bene? ci vedremo per un secondo appuntamento? >> chiede speranzoso.

Mi appoggio all'entrata di casa e dico

<< Ci vedremo sicuramente ma non per un secondo appuntamento! >>

Chaz da un calcio e colpisce un sassolino che rotola lungo tutto il vialetto di casa fino a che non raggiunge l'erba.

<< Pensavo ti fossi divertita stasera. Cos'ho sbagliato? >>

<< Non hai sbagliato niente Chaz, dico davvero. Usciremo ancora perché ti trovo davvero un ragazzo speciale però non può funzionare tra noi, sei già innamorato di un'altra ragazza. Me ne sono accorta >>

<< Non è vero, non sono innamorato di nessuna ragazza. >>

<< Non lo ammetti neanche a te stesso? >>

<< E' così evidente come cosa? >>

<< Non so, io l'ho capito quasi subito. Abita a Los Angeles? La conosco per caso? >>
Chaz arrossisce e mentre risponde alla mia domanda è talmente imbarazzato che non riesce a guardarmi negli occhi << No, assolutamente. E' di Stratford. E' una ragazza normale, niente a che vedere con la strana vita di LA. Sai, un po' ti assomiglia; sono sicuro che andreste d'accordo se vi conosceste! >>
Rifletto un attimo sul da farsi. Con Chaz mi sono davvero trovata bene, è stato impeccabile con me stasera e merita di avere la ragazza di cui è innamorato tutta per sè. Ho il dovere di aiutarlo.
<> chiedo convinta della risposta positiva del moro che mi sta davanti

<< Volentieri, devo solo mandare un messaggio e ti raggiungo dentro >> esclama Chaz.

Apro la porta di casa e arrivata in cucina inizio a preparare le due cioccolate mentre aspetto che il canadese, no, canadese non va bene, chiamavo così Justin, Chaz sbrighi le sue cose.

 

 

 

 

Justin's POV

 

Il cellulare nella tasca dei Jeans vibra e mi riporta alle realtà. Alzo lo sguardo dal piatto di carne davanti a me e guardo Amberly. Sta cercando di arrotolare alla forchetta una parte di spaghetti che ha nel piatto. Lei ha quasi finito la sua portata, io non ho ancora toccato cibo. Sarà per l'ora, è mezzanotte, o perché ho altro per la testa ma non ho fame. 

Amberly è una ragazza davvero bella, intelligente, carismatica e più grande di me di due anni. Nessun difetto, bacia anche piuttosto bene, ma non mi suscita nessun tipo d'interesse. Ci frequentiamo da dieci giorni e se non fosse che mi invia una ventina di messaggi al giorno mi sarei già dimenticato di lei. 

<< Vado un attimo fuori a prendere una boccata d'aria fresca, torno subito. >>

Mi alzo dal tavolo e con passi veloci raggiungo il retro del ristorante. Un cameriere sta portando fuori la spazzatura e prima che rientri gli domando se ha una sigaretta. Tira fuori dalla tasca un pacchetto di Marlboro e me ne passa una insieme all'accendino. Non fumo, non abitualmente almeno. Capita solo qualche volta.Porto la sigaretta alla bocca e faccio un tiro poi estraggo il cellulare dalla tasca e leggo il mittente del' sms: è Chaz.

Non leggo neanche il messaggio, compongo direttamente il suo numero

 

<< Ehi amico >> risponde subito lui

<< Sei già a casa ? com'è andata la serata? >>

<< Sono a casa di Rebecca, mi ha nvitato a prendere una cioccolata! >>

<< Deduco sia andata bene >>

<< Si nel senso che ho una nuova amica, non nel senso che non sono il ragazzo giusto per lei >>

<< Chaz, cazzo. Non sei venuto qua per farti nuovo amici, hai già me. >>

<< Justin… >>

non ho più voglia di stare ad ascoltarlo così lo interrompo bruscamente

<< Ci vediamo a casa. Ciao >>

 

Infilo di il mio Iphone in tasca e butto a terra la sigaretta spegnendola poi con la scarpa. 

Rientro nel ristorante ed educatamente aspetto che Amberly finisca di magiare, pago il conto e la riaccompagno a casa in macchina. Quando parcheggio la macchina momentaneamente davanti a casa sua, prima che scenda, Amberly mi da un leggero bacio a stampo e mi dice

<< Ci sentiamo domani? >>

<< Certo >> rispondo io piatto consapevole del fatto che non l'avrei mai più vista ne sentita.

  
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