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Autore: Cangu300    11/02/2013    10 recensioni
Sam si risveglia sulla spiaggia di La Push e si ritrova senza capire come padre di quattro figli. I legami sentimentali non sono più i canonici e confuso affronta il mistero che avvolge questa sorprendente scoperta.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emily Young, Leah Clearweater, Sam Uley | Coppie: Emily/Sam, Leah/Sam
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nessun libro/film
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Sam

 

Strizzo gli occhi accecato dalla luce abbagliante del sole.

Sento il verso dei gabbiani e anche la sabbia sotto di me. Mi metto seduto, pensando che mi sto davvero rincoglionendo per addormentarmi sulla spiaggia e nemmeno ricordare come ci sono finito.

Lo sapevo che il gene del lupo mi avrebbe fatto impazzire, prima o poi.
Poco distante da me ci sono quattro marmocchi che giocano con secchiello e paletta; uno di loro si gira e zampetta nella mia direzione con un sorriso sdentato.

< < Papà! >>, mi chiama. << Papà! >>, continua.

<< Oh cazzo! >>, salto all'indietro e cerco di fuggire da quel nanetto malefico che cerca di acciuffarmi. Continua a chiamarmi papà ma io non ho figli, dannazione! Sono giovane e poi solo ieri ho smesso di prendere il biberon... ok, forse l'altro ieri.
Come se la situazione non fosse già tragica, anche gli altri marmocchi si girano e mi appellano tutti con lo stesso nome.

<< Papà! >>
Cristo Santo, ma quando mi sono riprodotto?

Sono due femmine e due maschi e maledizione, i due maschi hanno la mia faccia in miniatura.
Mi alzo e gli li punto un dito contro. << Statemi lontano! >>.

Ma loro non mi ascoltano, si sbrodolano, si mettono le dita nel naso e cercano di sconfiggermi arrampicandosi su di me!

<< Papà plendimi in blaccio! >>, mi chiede una delle bambine. Cazzo, la piccola ha qualcosa di familiare ma non riesco a capire.

Continua a guardarmi e tende le manine paffute verso di me per farsi prendere in braccio.

Mi guardo intorno, sicuramente è uno degli scherzi dei ragazzi, mi chiedo dove si sono nascosti o forse… sono in un mondo parallelo?

Ma non vedo nessuno, siamo solo noi cinque in spiaggia e ora che ci faccio con questi bambini?

La piccola che vuole venire in braccio mi guarda e sta quasi per mettersi a piangere o no, ti prego, tutto ma le lacrime no.

Ha un'aria buffa, non assomiglia per niente a Emily quindi è impossibile che sia mia figlia. Sì sì, o è uno scherzo oppure saranno dei trovatelli.

<< Bambini, dov'è la mamma? >>.
<< Lì >>.

Uno dei maschietti indica un punto imprecisato dietro di me, mi giro e vedo una casa grande quasi sulla spiaggia, è bellissima: sembra uno di quei bungalow che si trovano nei resort di lusso.

Rimango a bocca aperta... ma quella da dove cavolo è spuntata? Che cacchio succede? Le case mica spuntano fuori come funghi. A meno che, da queste parti, non sia passato Ty Pennington.
Meglio che mi sbrighi a riportare queste quattro patate bollenti al mittente.

Mi dirigo verso l’abitazione con le due bambine in braccio, mentre i due maschietti mi precedono correndo e si fiondano dentro casa urlando: << Mamma... mamma! >>.

Li seguo anche io e seduta al tavolo della cucina, c'è la mia dolcissima Emily che mi guarda e sorride... cavolo, e quando li abbiamo fatti quattro figli? Come cazzo ho fatto a dimenticarmene?

Le bambine vogliono scendere, mi piego e le aiuto. Una delle due si avvicina a Emily. << Mammina, ho fame >>, dice e poi sento un urlo. << Mamma, voglio mangiare anche io >>, le fa eco l'altra bambina… ma non verso Emily bensì verso una donna che è girata di spalle e sta levando qualcosa dal forno. 
<< Un attimo e arriva >>. Ma che... che... Leah?

Un attimo Sam, fai un respiro profondo. Com’è possibile che io mi sia dimenticato di essere diventato padre di ben quattro figli e che questi non siano tutti di Emily… ma a quanto pare, due siano della mia Lee-Lee? Ma cosa ancora più strana, perché diamine vivono tutti insieme?

Resto a bocca aperta, mi sento un baccalà. Non riesco a dire nulla, mi si è seccata la gola, continuo a girare la testa da una all'altra, poi abbasso lo sguardo verso la piccina: ecco che cos'era l'aria familiare, è una copia in miniatura di Leah solo che ha le mie labbra e il mio cipiglio.

<< Amore, sei riuscito a riposare lo stesso con queste pesti in spiaggia? >>, mi fa chiede Leah.

Amore? Non mi chiama più così da anni... ma non è possibile. Continuo ad aspettare qualcuno esca fuori e mi gridi: Sam sei su scherzi a parte!

<< Mmm. Sì, Leah. Sono riuscito a riposare >>, o almeno credo.

Mi guardo attorno con noncuranza, come se lo avessi sempre fatto, invece sto cercando di capire; la casa è veramente grande, ha questa cucina con un salone enorme e le altre stanze sono posizionate alle due ali della casa. A destra ci sono fotografie di me, di Emily e dei bambini e a sinistra di me Leah e i bambini. Sul caminetto invece, c'è una foto di gruppo, siamo tutti insieme.

<< Sam , ti spiacerebbe andare a cambiargli il pannolino? >>.
Mi giro e scoppio a ridere, quello non l'avrei fatto nemmeno nel peggiore degli incubi.
<< Che cosa ti fa sorridere, Sam? >>.
<< Io non cambio il pannolino ai mocciosi. Devo toccare la loro... >>.
Faccio una smorfia schifata. << Leah no, davvero >>.
<< Devi Sam, noi siamo occupate >>, sorride beffarda.

<< Forse hai fatto troppi bambini >>, mi schernisce Emily.

Mi sentivo tanto Alice nel paese delle meraviglie, però al posto di una regina cattiva, io ne dovevo sconfiggere due! E non erano regine di cuori, erano regine di spade, pronte a infilzarmi.

<< Ma che cosa avete voi due? Io sono un uomo! Volete mettermi anche il grembiule? >>.
Ecco fatto, manco il tempo di pensarlo che Leah mi sbatte in faccia un grembiule rosa.
<< Ecco amore, indossalo pure. Spero che sia della tua taglia >>.

Pensai ai miei amici, sarei diventato il loro zimbello. Una statua in onore di Sam il casalingo mi mancava!

Una marmocchia mi si avvinghia a una gamba, mi mostra una spazzola. Devo pettinarla? Sbarro gli occhi: questo è un incubo, non c è altra spiegazione.

Ed eccomi qui, sono un tonto gigante che spazzola i capelli a una nanerottola. << Dov’è il mio ciucciotto? >>.

Spero davvero che questa situazione abbia anche i suoi lati positivi. oltre alle cacche da pulire e ai vomiti da asciugare.

Oh, un nuovo linguaggio, fico: Cippicicipi cucciccuccippp guuggugu . Ma che cazzo era?

Presi i marmocchi e li feci sedere sul divano. Ora imparate tutti a ululare!

Per la miseria, lo sanno fare! Allora quando faranno i capricci, ho un modo per tenerli a bada. Essendo riuscito in qualcosa decido di darmi da fare sul serio, con delle azioni degne davvero di me.

<< Andiamo tutti a fare il bagnetto >>, dissi come un bravo papà patentato.

<< Sam, non lasciarli da soli con la vasca piena d’acqua >>.
<< Su via amore, non essere pignola. A limite si addormentano prima >>.

Emily mi abbraccia e sorridendo mi sussurra: << Per stasera è tutto pronto! >>.

<< Tutto pronto cosa? >>.

<< Ma come per cosa? Per la festa del tuo compleanno. Verranno tutti e poi, io e Leah abbiamo una sorpresa per te, per il dopo festa. Lo volevi tanto >>.

Ah, sì… e cosa è che volevo tanto? Che io sia dannato se lo so. Ok! Nuovo piano, annuire di continuo e fare finta di nulla, alla fine verrò a capo di questa cosa.

La sera arrivano tutti. La casa è piena di gente, ci sono tutti i ragazzi e, mi venisse un colpo, ognuno di loro si presenta con due signore e bambini al seguito.

Sono esterrefatto, sembrano tutti tranquilli: ma quando esce fuori quello che mi dice che stavamo solo scherzando?

Embry si alza in piedi per fare il brindisi.

<< Innalziamo i calici e brindiamo in onore del nostro grande capo tribù che, con le sue decisioni, ha fatto propri i valori di Big Love e ci ha cambiato la vita in meglio >>.

Che ho fatto io? Che caspita ha detto? Grande capo? Big Love? Porca vacca sì. È quel telefilm di quel mormone che vive in casa con quattro o cinque mogli. Ecco che cavolo sta succedendo.

Ok, a quanto pare ho risolto i miei problemi, niente più sensi di colpa... e posso stare ancora con la mia Leah e allo stesso tempo, con Emily. Se va bene a loro, io mi godo il momento!

Passo la serata a scherzare con tutti e poi non faccio altro che ripensare alle parole di Emily. Chissà quale sorpresa mi faranno? Che cosa volevo io?

Sono disteso sul letto, ci sono delle lenzuola di raso e la stanza trasuda sesso in ogni angolo. Si spegne una luce e parte una musica di sottofondo, le vedo entrare tutte e due e strabuzzo gli occhi: non ci posso credere, non è possibile.

Sono vestite... ma che dico vestite, sono ricoperte da una tutina di pizzo nero aderente, stile occhi di gatto, si vede tutto e in mezzo alle gambe hanno un'apertura che sembra chiamarmi.

Non so cosa ho fatto per meritarmi tutto questo ma, cielo! La sola idea mi sta mandando fuori di testa.

Si avvicinano e come gattine, salgono tutte e due sul letto e mi sorridono... A me... oh... ma cosa sta succedendo? Si piegano entrambe su di me e mi danno ognuna un bacio... e cominciano a massaggiarmi. Mi sento come uno sceicco da mille e una notte e loro sono nel mio harem.

Le loro mani su di me che mi sfiorano, mi palpano ed io mi sento ringalluzzito, non so dove guardare, come muovermi, ho quasi paura.

Spero tanto che in cielo nessuno veda queste piccole trasgressioni.

Si allungano e cominciano a toccarsi tra di loro e a baciarsi. Ohhhhh... la fantasia delle fantasie: due donne che si toccano tra di loro. E poi io infine mi fiondo in mezzo al loro... che però, continuano a giocare come se non esistessi. Ma cavolo, che succede? Non era il mio compleanno? Come mai siamo passati da: Sam è il nostro signore e padrone, a Emily e Leah troppo prese a godere senza di me?

Mi sposto per cercare di infilarmi in mezzo a loro e mi sento scivolare. E finisco con il sedere per terra, batto la testa e tutto si fa buio.

Riapro gli occhi e non mi ritrovo più a letto, in quella stanza, ma sto per terra steso con attorno il branco che mi guarda.

<< Finalmente hai riaperto gli occhi, ci stavamo preoccupando. Per prendere la palla al volo hai sbattuto la tua testa dura su quel masso e l'hai sbriciolato >>, mi fa ridendo Jared.

Ahahahahaahah scoppio a ridere anche io insieme a lui . Più in là vedo le ragazze che stanno chiacchierando del più e del meno. Mi trovo a sospirare e penso: che cazzo di sogno ho fatto? Per fortuna che è successo,quando tutti siamo umani, perché altrimenti sarebbe stato difficile da spiegare.

Anche se, se fosse stato vero….mi avrebbe risolto un bel po' di problemi. Cazzo!

Così imparo a fare zapping la notte e a guardare telefilm assurdi.

 

 

Un ringraziamento speciale va a Carmen e a Noemi per l'appoggio e i consigli preziosi.

Ragazze datemi il vostro parere.

   
 
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