Resta con me
Bulma era proprio nei guai.
“Accidenti. Questi proprio qua dovevano passare.” Il signor Briefs era
incredulo. Sua figlia era sempre stata contro la
violenza!
La ragazza se ne stava
immobile non sapendo cosa fare.
Sicuramente i genitori non avrebbero fatto una scenata davanti a tutti. Però,
quando sarebbe tornata a casa sarebbero stati guai. Vedendo che tutti la stavano
guardando, la ragazza scappò via. Vegeta non la seguì. Le avrebbe parlato dopo.
Bulma stava ancora correndo.
Era tutta colpa di quei teppisti. Se non li avesse incontrati sicuramente adesso
stava ancora in compagnia di Vegeta. Già Vegeta. Chissà che stava facendo ora.
Lei era scappata via senza dire niente. Gli avrebbe parlato dopo. Ora aveva un
altro problema. Cosa avrebbe raccontato ai suoi? Non lo sapeva nemmeno lei.
Doveva dire come erano andate le cose.
Arrivata a casa trovo suo
padre e sua madre ad aspettarla. Sembravano molto arrabbiati. Anzi no. Suo padre
sembrava molto arrabbiato. La madre aveva sempre la sua espressione in faccia.
Bulma si sentiva in colpa. Non
dev’ essere stato molto bello per loro vedere la propria figlia fare a botte per
la strada come se fosse una teppista.
Il signor Briefs fu il primo a
parlare.
“Allora Bulma. Credo che ci
devi delle spiegazioni. Che cosa ci facevi con
quelli.”
“Ehm, ecco vedi, io ero uscita
con Vegeta,lui non è così, solo che dopo abbiamo incontrato quelli che hanno
cominciato a sfotterci e io, per non rovinare il mio appuntamento, ho dato un
calcio a uno dei ragazzi e così è cominciata la rissa. Ti giuro pà che io non
volevo. È stato più forte di me.”
“Io ti avevo detto di stare a
casa oggi, ma tu hai preferito uscire con quello
scapestrato.”
“Vegeta non è quello che
pensi. Lui ha avuto un sacco di problemi. Tu neanche lo conosci.” E detto questo
se ne andò in camera sua.
Poco dopo decise di andare il suo
ragazzo. Così, come aveva fatto
prima, si calò dalla finestra. Però non si accorse che Vegeta stava
proprio sotto la finestra. Appena lo vide, la ragazza sussultò.
“Vegeta! Mi hai fatto prendere
un colpo. Ascolta, per quello che è successo prima, io non volevo scappare
via…”
“Non importa. Io devo
parlarti”
“Dimmi”
“Da quando stiamo insieme ti
ho creato solo un sacco di problemi quindi è meglio se
rompiamo.”
A quelle parole, Bulma si
sarebbe suicidata volentieri.
“No, ti prego. Io non posso
vivere senza di te. Ti prego non lasciarmi” La ragazza aveva le lacrime agli
occhi.
“Mi dispiace Bulma. Credimi, è
meglio così” e corse via.
“NO, TI PREGO. IO TI
AMO”
Ma Vegeta era già lontano. La
ragazza scoppiò in lacrime. Quelle parole erano peggio di 10 pugni in pieno
viso. Scappò via. Non sapeva nemmeno lei dove stava andando. Doveva sfogarsi con
qualcuno. Si ritrovò davanti alla casa Chichi. Suonò. La ragazza venne subito ad
aprire e si ritrovò davanti una Bulma in lacrime.
“Bulma? Che è successo. Vieni
dentro”
“Oh Chichi. Io non voglio più
vivere. Voglio morire. La mia vita non ha più
senso.”
“Ma che dici. Su, calmati e
raccontami tutto.”
Ci volle più di un ora per
calmare Bulma, che era disperata. Chichi si chiedeva cosa poteva essere
successo.
“Dai calmati e dimmi cosa è
successo”
“Lui mi ha lasciata per
sempre.”
“Chi
Vegeta?.”
A sentire quel nome, la
ragazza scoppiò in lacrime un'altra volta.
“Calmati
dai.”
“Non c’ è più motivo di stare
su questo mondo. IO MI UCCIDO.” E prese un coltello. Stava per farlo ma Chichi
la bloccò in tempo.
“NO BULMA, CHE FAI”. L’ amica
non sapeva cosa fare. Bulma sembrava indemoniata. La bloccò da
dietro.
“No bulma, fermati.
FERMATI”
Dopo un po’, Si calmò. Chichi
era sollevata però fece in modo di non pronunciare più il nome
Vegeta.
“Raccontami cosa è successo.
Avanti”
Così Bulma raccontò tutto, per
filo e per segno.
“Oh, mi dispiace tanto però
non abbatterti. Non esiste solo lui in questo
mondo.”
“Invece si. Per me era
tutto,invece lui mi ha lasciato. Forse è destino che io devo rimanere zitella
per tutta la vita”
“Ma che cavolo
dici.”
Chichi consolò Bulma per tutto
il pomeriggio. La convinse che non doveva suicidarsi, che non ne valeva la pena.
Verso sera, la ragazza smise finalmente di piangere.
“Grazie. Senza di te adesso
sarei già nell’ aldilà.”
“Figurati. Adesso è meglio che
torni a casa.”
“Già”
“E mi raccomando, tirati
su.”
Bulma rincasò. I genitori
videro che era in lacrime ma lei non volle dare
spiegazioni.
La signora Briefs andò in
camera della figlia.
“Bulma cara, dimmi che è
successo. Io sono tua madre.”
“Mamma, lui mi ha
lasciata.”
“Oh cara, mi
dispiace.”
“Forse non era
destino.”
Ma da quel giorno Bulma non
era più la stessa. Smise di frequentare La palestra, non usciva più il
pomeriggio, ogni volta che un ragazzo le si avvicinava, lei scappava. Chichi era
preoccupata. Che fine aveva fatto la Bulma di prima? Era decisa ad aiutarla.
“hei Bulma, che ne dici se sto
pomeriggio andiamo a farci un giro in centro
commerciale?”
“No Chichi,ti ringrazio ma non
me la sento.”
“Ma dai, ci
divertiremo.”
“Ho detto di no. Ora scusa ma
devo andare.”
Chichi non sopportava più
quella situazione e la colpa era solo di una persona:
Vegeta.
“Devo parargli. Bulma finirà
per uccidersi veramente se non faccio qualcosa. Dunque, l’ indirizzo me l’ ha
dato una volta Goku. Era, se non sbaglio, Via dei principi n. 1. Ci andrò
subito.”
E Detto questo si avviò a casa
di Vegeta. Una volta arrivata suonò e aspettò.
“ Chi
è?”
“Sono Chichi, un’ amica di
Bulma. Posso entrare?”
“Sei la ragazza di
Kaharot?”
“Ehm Kaharot? E chi
è?”
“Lasciamo perdere. Che vuoi
piuttosto?”
“Devo
parlarti.”
“Uffa. Sbrigati. Primo
piano.”
La ragazza si affettò a salire
le scale. Il ragazzo la stava aspettando fuori la
porta.
“Allora, dimmi che vuoi e alla
svelta.”
“Si tratta di Bulma”
A quel nome il ragazzo
sobbalzò.
“Che centra
Bulma”
“Centra. Da quando l’ hai
lasciata non è più la stessa. Non esce più, è sempre
triste.”
“E allora? Se non esce che
posso farci io”
“Certo che sei un bel tipo.
Non ti importa proprio niente di Bulma. Ma lo sai che quando l’ hai lasciata è
venuta da me e ha pianto per tutto il pomeriggio. Si voleva suicidare, capisci.
Si voleva uccidere per colpa tua e se non veniva da me, probabilmente l’ avrebbe
fatto.”
Vegeta era pietrificato. Si
voleva togliere la vita solo perché lui l’ aveva
lasciata.
“Tu devi parlarci. Lei dice
che l’ hai lasciata perché non la vuoi più”
“Non è affatto vero. Io l’ ho
lasciata perché non sarebbe stata felice con me. Io frequento delle compagnie
non adatte a lei. Non mi merita. Non sarebbe stata felice con
me.”
“Invece non è vero. Vuoi
sapere una cosa. Lei ti amava già da tempo. Mi prendeva sempre la testa che
voleva stare con te così gli ho consigliato di iscriversi alla tua palestra per
conquistarti, e c’ era riuscita. Quando stavate insieme, lei era felicissima
come non l’ avevo mai vista prima. Credimi, lei non riesce a vivere senza di
te.”
“Io…”
“Dovete tornare
insieme.”
Vegeta comprese di aver fatto
soffrire la persona che amava con il suo egoismo. Decise che doveva tornare da
lei.
Si avviò subito. Chichi era
felice. Aveva raggiunto il suo scopo e forse la sua amica Bulma poteva tornare a
sorridere.
Vegeta aveva corso più veloce
del vento con il suo motorino. Doveva arrivare assolutamente da Bulma.
Una volta arrivato, suonò e
gli aprì una signora tutta allegra.
“Dev’ essere la madre” pensò
il ragazzo.
“Oh, ma che bel giovanotto
abbiamo qui.”
“Gia non la sopporto.” Pensò.
“Ehm, cerco
Bulma”
“te la chiamo subito. Bulma
cara, c’ è una visita per te”
“Arrivo mamma.”
Vegeta vide una Bulma depressa
che scendeva le scale. Appena vide Vegeta rimase sbalordita.
“Allora vi lasciò soli.”
Cinguettò la donna.
Appena la signora Briefs se ne
andò ci fu un silenzio imbarazzante.
Bulma si fece coraggio e parlò
per prima.
“Ch che cosa ci fai
qui?”
“Sono venuto per scusarmi. Mi
sono comportato come un egoista. Perdonami.”
“Ti ho già perdonato. Però
vorrei sapere perché mi hai lasciato. Ho sofferto molto per colpa
tua”
“Hai raggione. Me ne rendo
conto.”
“Ti prego non lasciarmi più.
Io non posso vivere senza di te.”
“Non lo
farò.”
Bulma scoppiò in lacrime e lui
la baciò. Lei ricambiò volentieri.
Il giorno dopo, Bulma e Vegeta
erano in giro per la città. Incontrarono un'altra volta gli amici di Vegeta.
Subito cominciarono a sfotterli ma Vegeta
intervenne.
“Se non lasciate in pace la
“mia” donna giuro che vi spezzo le ossa. Una ad
una”
A quella minaccia, i ragazzi
si dileguarono. Bulma era sbalordita. Non si aspettava che Vegeta l’ avrebbe
difesa. La ragazza gli saltò addosso. Non voleva più staccarsi. Vegeta era molto
imbarazzato.
“Bulma staccati.
Dai”
“Oh Vegeta.
Grazie.”
“Ok ma ora
staccati.”
“Si
scusa.”
Vegeta vide che Bulma si
rattristò così la prese per mano. A Bulma spuntò il sorriso sulle
labbra.
“Ti amo” disse la
ragazza.
“Anch’ io” e la baciò non
curante di essere in mezzo a tantissima gente. Non gli importava. Per una volta
aveva messo da parte l’ orgoglio per lei. Per la prima volta in vita sua era
felice.
FINE
Finito. Questo
era l’ ultimo chappy. Spero che il finale non vi abbia deluso. Ringrazio le
persone che hanno recensito lo scorso capitolo. Commentate anche questo. Grazie.
Alla prossima fiction.
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