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Autore: Alechannetta    31/08/2007    12 recensioni
fic tra bulma e vegeta e di come l'emarginata ragazza riesce a conquistare il tenebroso bullo della scuola
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Chichi, Vegeta
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quello che successe prima

Resta con me

Bulma era proprio nei guai. “Accidenti. Questi proprio qua dovevano passare.” Il signor Briefs era incredulo. Sua figlia era sempre stata contro la violenza!

La ragazza se ne stava immobile  non sapendo cosa fare. Sicuramente i genitori non avrebbero fatto una scenata davanti a tutti. Però, quando sarebbe tornata a casa sarebbero stati guai. Vedendo che tutti la stavano guardando, la ragazza scappò via. Vegeta non la seguì. Le avrebbe parlato dopo.

Bulma stava ancora correndo. Era tutta colpa di quei teppisti. Se non li avesse incontrati sicuramente adesso stava ancora in compagnia di Vegeta. Già Vegeta. Chissà che stava facendo ora. Lei era scappata via senza dire niente. Gli avrebbe parlato dopo. Ora aveva un altro problema. Cosa avrebbe raccontato ai suoi? Non lo sapeva nemmeno lei. Doveva dire come erano andate le cose.

 

Arrivata a casa trovo suo padre e sua madre ad aspettarla. Sembravano molto arrabbiati. Anzi no. Suo padre sembrava molto arrabbiato. La madre aveva sempre la sua espressione in faccia.

Bulma si sentiva in colpa. Non dev’ essere stato molto bello per loro vedere la propria figlia fare a botte per la strada come se fosse una teppista.

Il signor Briefs fu il primo a parlare.

“Allora Bulma. Credo che ci devi delle spiegazioni. Che cosa ci facevi con quelli.”

“Ehm, ecco vedi, io ero uscita con Vegeta,lui non è così, solo che dopo abbiamo incontrato quelli che hanno cominciato a sfotterci e io, per non rovinare il mio appuntamento, ho dato un calcio a uno dei ragazzi e così è cominciata la rissa. Ti giuro pà che io non volevo. È stato più forte di me.”

“Io ti avevo detto di stare a casa oggi, ma tu hai preferito uscire con quello scapestrato.”

“Vegeta non è quello che pensi. Lui ha avuto un sacco di problemi. Tu neanche lo conosci.” E detto questo se ne andò in camera sua.

 Poco dopo decise di andare il suo ragazzo. Così, come aveva fatto  prima, si calò dalla finestra. Però non si accorse che Vegeta stava proprio sotto la finestra. Appena lo vide, la ragazza sussultò.

“Vegeta! Mi hai fatto prendere un colpo. Ascolta, per quello che è successo prima, io non volevo scappare via…”

“Non importa. Io devo parlarti”

“Dimmi”

“Da quando stiamo insieme ti ho creato solo un sacco di problemi quindi è meglio se rompiamo.”

A quelle parole, Bulma si sarebbe suicidata volentieri.

“No, ti prego. Io non posso vivere senza di te. Ti prego non lasciarmi” La ragazza aveva le lacrime agli occhi.

“Mi dispiace Bulma. Credimi, è meglio così” e corse via.

“NO, TI PREGO. IO TI AMO”

Ma Vegeta era già lontano. La ragazza scoppiò in lacrime. Quelle parole erano peggio di 10 pugni in pieno viso. Scappò via. Non sapeva nemmeno lei dove stava andando. Doveva sfogarsi con qualcuno. Si ritrovò davanti alla casa Chichi. Suonò. La ragazza venne subito ad aprire e si ritrovò davanti una Bulma in lacrime.

“Bulma? Che è successo. Vieni dentro”

“Oh Chichi. Io non voglio più vivere. Voglio morire. La mia vita non ha più senso.”

“Ma che dici. Su, calmati e raccontami tutto.”

Ci volle più di un ora per calmare Bulma, che era disperata. Chichi si chiedeva cosa poteva essere successo.

“Dai calmati e dimmi cosa è successo”

“Lui mi ha lasciata per sempre.”

“Chi Vegeta?.”

A sentire quel nome, la ragazza scoppiò in lacrime un'altra volta.

“Calmati dai.”

“Non c’ è più motivo di stare su questo mondo. IO MI UCCIDO.” E prese un coltello. Stava per farlo ma Chichi la bloccò in tempo.

“NO BULMA, CHE FAI”. L’ amica non sapeva cosa fare. Bulma sembrava indemoniata. La bloccò da dietro.

“No bulma, fermati. FERMATI”

Dopo un po’, Si calmò. Chichi era sollevata però fece in modo di non pronunciare più il nome Vegeta.

“Raccontami cosa è successo. Avanti”

Così Bulma raccontò tutto, per filo e per segno.

“Oh, mi dispiace tanto però non abbatterti. Non esiste solo lui in questo mondo.”

“Invece si. Per me era tutto,invece lui mi ha lasciato. Forse è destino che io devo rimanere zitella per tutta la vita”

“Ma che cavolo dici.”

Chichi consolò Bulma per tutto il pomeriggio. La convinse che non doveva suicidarsi, che non ne valeva la pena. Verso sera, la ragazza smise finalmente di piangere.

“Grazie. Senza di te adesso sarei già nell’ aldilà.”

“Figurati. Adesso è meglio che torni a casa.”

“Già”

“E mi raccomando, tirati su.”

 

Bulma rincasò. I genitori videro che era in lacrime ma lei non volle dare spiegazioni.

La signora Briefs andò in camera della figlia.

“Bulma cara, dimmi che è successo. Io sono tua madre.”

“Mamma, lui mi ha lasciata.”

“Oh cara, mi dispiace.”

“Forse non era destino.”

 

Ma da quel giorno Bulma non era più la stessa. Smise di frequentare La palestra, non usciva più il pomeriggio, ogni volta che un ragazzo le si avvicinava, lei scappava. Chichi era preoccupata. Che fine aveva fatto la Bulma di prima? Era decisa ad aiutarla.

“hei Bulma, che ne dici se sto pomeriggio andiamo a farci un giro in centro commerciale?”

“No Chichi,ti ringrazio ma non me la sento.”

“Ma dai, ci divertiremo.”

“Ho detto di no. Ora scusa ma devo andare.”

Chichi non sopportava più quella situazione e la colpa era solo di una persona: Vegeta.

“Devo parargli. Bulma finirà per uccidersi veramente se non faccio qualcosa. Dunque, l’ indirizzo me l’ ha dato una volta Goku. Era, se non sbaglio, Via dei principi n. 1. Ci andrò subito.”

E Detto questo si avviò a casa di Vegeta. Una volta arrivata suonò e aspettò.

“ Chi è?”

“Sono Chichi, un’ amica di Bulma. Posso entrare?”

“Sei la ragazza di Kaharot?”

“Ehm Kaharot? E chi è?”

“Lasciamo perdere. Che vuoi piuttosto?”

“Devo parlarti.”

“Uffa. Sbrigati. Primo piano.”

La ragazza si affettò a salire le scale. Il ragazzo la stava aspettando fuori la porta.

“Allora, dimmi che vuoi e alla svelta.”

“Si tratta di Bulma”

A quel nome il ragazzo sobbalzò.

“Che centra Bulma”

“Centra. Da quando l’ hai lasciata non è più la stessa. Non esce più, è sempre triste.”

“E allora? Se non esce che posso farci io”

“Certo che sei un bel tipo. Non ti importa proprio niente di Bulma. Ma lo sai che quando l’ hai lasciata è venuta da me e ha pianto per tutto il pomeriggio. Si voleva suicidare, capisci. Si voleva uccidere per colpa tua e se non veniva da me, probabilmente l’ avrebbe fatto.”

Vegeta era pietrificato. Si voleva togliere la vita solo perché lui l’ aveva lasciata.

“Tu devi parlarci. Lei dice che l’ hai lasciata perché non la vuoi più”

“Non è affatto vero. Io l’ ho lasciata perché non sarebbe stata felice con me. Io frequento delle compagnie non adatte a lei. Non mi merita. Non sarebbe stata felice con me.”

“Invece non è vero. Vuoi sapere una cosa. Lei ti amava già da tempo. Mi prendeva sempre la testa che voleva stare con te così gli ho consigliato di iscriversi alla tua palestra per conquistarti, e c’ era riuscita. Quando stavate insieme, lei era felicissima come non l’ avevo mai vista prima. Credimi, lei non riesce a vivere senza di te.”

“Io…”

“Dovete tornare insieme.”

Vegeta comprese di aver fatto soffrire la persona che amava con il suo egoismo. Decise che doveva tornare da lei.

Si avviò subito. Chichi era felice. Aveva raggiunto il suo scopo e forse la sua amica Bulma poteva tornare a sorridere.

 

Vegeta aveva corso più veloce del vento con il suo motorino. Doveva arrivare assolutamente da Bulma.

Una volta arrivato, suonò e gli aprì una signora tutta allegra.

“Dev’ essere la madre” pensò il ragazzo.

“Oh, ma che bel giovanotto abbiamo qui.”

“Gia non la sopporto.”  Pensò.

“Ehm, cerco Bulma”

“te la chiamo subito. Bulma cara, c’ è una visita per te”

“Arrivo mamma.”

Vegeta vide una Bulma depressa che scendeva le scale. Appena vide Vegeta rimase sbalordita.

“Allora vi lasciò soli.” Cinguettò la donna.

Appena la signora Briefs se ne andò ci fu un silenzio imbarazzante.

Bulma si fece coraggio e parlò per prima.

“Ch che cosa ci fai qui?”

“Sono venuto per scusarmi. Mi sono comportato come un egoista. Perdonami.”

“Ti ho già perdonato. Però vorrei sapere perché mi hai lasciato. Ho sofferto molto per colpa tua”

“Hai raggione. Me ne rendo conto.”

“Ti prego non lasciarmi più. Io non posso vivere senza di te.”

“Non lo farò.”

Bulma scoppiò in lacrime e lui la baciò. Lei ricambiò volentieri.

 

Il giorno dopo, Bulma e Vegeta erano in giro per la città. Incontrarono un'altra volta gli amici di Vegeta. Subito cominciarono a sfotterli ma Vegeta intervenne.

“Se non lasciate in pace la “mia” donna giuro che vi spezzo le ossa. Una ad una”

A quella minaccia, i ragazzi si dileguarono. Bulma era sbalordita. Non si aspettava che Vegeta l’ avrebbe difesa. La ragazza gli saltò addosso. Non voleva più staccarsi. Vegeta era molto imbarazzato.

“Bulma staccati. Dai”

“Oh Vegeta. Grazie.”

“Ok ma ora staccati.”

“Si scusa.”

Vegeta vide che Bulma si rattristò così la prese per mano. A Bulma spuntò il sorriso sulle labbra.

“Ti amo” disse la ragazza.

“Anch’ io” e la baciò non curante di essere in mezzo a tantissima gente. Non gli importava. Per una volta aveva messo da parte l’ orgoglio per lei. Per la prima volta in vita sua era felice.

 

FINE

 

 

Finito. Questo era l’ ultimo chappy. Spero che il finale non vi abbia deluso. Ringrazio le persone che hanno recensito lo scorso capitolo. Commentate anche questo. Grazie. Alla prossima fiction.

Sweeting

 

 

 

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