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Autore: HoranSolos    11/02/2013    1 recensioni
troppi fatti succedono nelle nostrevite. troppi non ci fanno riflettere mandando all'aria troppe cose.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Harry Styles
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Primo capitolo.

I like the way you smile.
 
Ero in una posizione abbastanza scomoda. Liam si trovava praticamente sopra di me e Zayn continuava a farmi il solletico “Zayn basta ti prego! Non ce la faccio più! Haha!” cosi poco dopo si alzarono e si misero sul divano affianco al mio. Loro vivevano con me, stavamo insieme da tre ormai. Mi chiamo Amber Mars, ho 19 anni e vivo a Londra con quei due squilibrati. La cosa che più mi caratterizza son gli occhi azzurri che risaltano con gli scuri capelli neri.
Era un pomeriggio tardi di metà giugno e l’arietta più calda iniziava a farsi sentire “cosa fate sta sera ragazzi?” chiesi curiosa, visto che loro la sera avevano sempre da fare. La maggior parte delle volte non mi facevano uscire con loro perché non ritenevano la loro compagnia adatta a me. “usciamo e tu?” mi chiese Zayn mentre andava verso la cucina per iniziare a preparare qualcosa da mangiare “non ne ho idea. Potrei venire con voi? Vi prego, solo per una sera, non vi darò fastidio, non parlerò e farò tutto ciò che volete” risposi con una piccola speranza “fammi parlare con Liam” cosi andai verso la sala e lo avvisai che Zayn voleva parlargli e dopo una paio di minuti mi chiamarono “ok vieni ma ad una condizione” disse secco Zayn, feci segno di andare avanti “no scollature e no cose troppo vistose” rimasi un po’ stranita a quell’ affermazione “ehm.. ok.. grazie!” riposi saltando in braccio a Liam e Zayn.

 
Dopo cena andai velocemente a lavarmi e vestirmi. Misi un vestito giallo che arrivava a metà coscia e senza spalline con una fascia che stringeva sotto il seno, forse era troppo e avevo paura per la reazione di Liam  e soprattutto quella si Zayn. Finì di truccarmi leggermente e scesi mentre i ragazzi mi chiamavano per andare. Appena finite le scale alzai la testa per guardarli,bellissimi come sempre. “no, per niente, non ci hai ascoltati, andiamo in camera tue e ti cambi. È troppo cosi.” Sbuffai mentre la mano di Zayn mi prendeva per un polso portandomi in camera mia. Arrivati da me aprì velocemente l’armadio, dopo pochi minuti tirò fuori un pantaloncino di jeans leggermente strappati e una maglia a pipistrello rossa, indossai velocemente i vestiti e uscì dal bagno “forse va bene, dai andiamo” disse ancora Zayn, scendemmo le scale e mi fermai davanti alla scarpiera per prendere un paio di scarpe “quelle rosse con il fiocco vanno bene Am, muoviti che ci stanno aspettando” disse Liam, presi le scarpe che mi consigliò e le infilai con fatica visto la loro altezza. Uscì di casa chiudendola a chiave e raggiunsi la macchina nera di Zayn. Dopo una quindicina di minuti arrivammo al locale dove si erano dati appuntamento e dove si vedevano quasi ogni sera. Appena vidi un tavolo molto agitato e pieno di ragazzi che scherzavano ‘è probabile che sia quello’ pensai mentre la man di Liam raggiunse la mia mano facendomi arrivare al loro passo “ciao ragazzi!-disse attirando l’attenzione su di se Zayn-lei è la famosa Amber” ai ragazzi presenti al tavolo si formò un sorriso e mi salutarono presentandosi, solo il nome di un ragazzo mi era rimasto nella mente, Harry. A quel tavolo avevo visto Perrie che mi venne calorosamente ad abbracciare per poi andare subito da Zayn lasciandogli un lungo bacio, Louis e Joe, un mio amico d’infanzia. Da quando mi ero presentata e seduta affianco a Louis, Harry non staccò nemmeno per un secondo gli occhi da me, mentre scherzavano e bevevano vidi Perrie avvicinarsi all’ orecchio di Harry e dirgli qualcosa mentre mi guardava divertita “vuoi da bere?” mi chiese Liam vedendo che non ero ben integrata ancora nella conversazione, io annui e mi alzai con lui per andare verso il bancone, il ragazzo ordinò qualcosa e mi avvisò che andava con gli altri a ballare, rimasi al bancone parlando con la ragazze che ci stava dietro “c’è un riccio che ti continua a fissare, sembra che ti stia facendo la radiografia!” mi rispose ridendo indicandolo con la testa, mi girai con un sorriso e notai che era vero e stava parlando con Louis, mi girai e la ragazza scoppiò a ridere “sinceramente so solo il suo nome, l’ ho conosciuto circa un’oretta fa” mi guardò torta “ti posso dare un consiglio?-io annui facendo segno di andare avanti-non stargli dietro. Lo vedo quasi ogni sera qui e si fa 2 o 3 ragazze per poi portarsele via, a casa sua credo” “si da’ da fare il ragazzo eh!” le risposi sorridendole “si e mi raccomando non farti abbindolare troppo dal suo bel faccino. Ora ho finito il turno e voglio tornare a casa, che ne dici se ci rivedessimo un giorno?” le sorrisi, così ci scambiammo i numeri di telefono, nel girarmi andai a sbattere contro un ragazzo “oddio scusami non ti avevo visto” disse velocemente “tranquillo non è successo nulla” risposi guardando la sua infinita bellezza “Emmet, tu?” disse allungando un mano, la strinsi “Amber” mi sorrise ancora “hai voglia di ballare?” chiesi subito dopo non rendendomene conto, lui annui e mettendo un braccio dietro la mia schiena ci dirigemmo verso la pista, una delicata mano strinse il mio polso cosi mi dovetti fermare e girarmi “Amber dove stai andando?” mi chiese la figura alta del ragazzo “Lou, a ballare” “no, devo parlarti” disse fissandomi “e non puoi farlo dopo?” chiese sbuffando Emmet “tu stanne fuori, andiamo” disse infine non facendomelo nemmeno salutare “sei impazzita?” “Louis non stavo facendo niente, volevo solo conoscerlo” “c’è qualcun altro che dovresti conoscere, è seduto dall’inizio dalla serata che ti fissa” guardai subito Harry che ci guardava “Harry dici?” “è ovvio! Dai vieni a sederti con noi” esitai un po’ prima che le forti mani di Louis finirono sulle mie spalle dirigendomi verso il tavolo e facendomi sedere affianco a lui, sentendo le nostre gambe sfiorarsi; Lou si mise affianco ad Harry e iniziò raccontarci delle stupide storie che aveva passato, cosi anche io ed Harry iniziassimo a scherzare e parlare tra di noi. Dopo una mezz’oretta ci raggiunse una ragazza, Wendy. “Harreh! Vieni con me?” chiese ubriaca con la voce acuta “ho meglio da fare We” rispose secco Harry “te ne pentirai” rispose poi andandosene, vidi Harry avvicinarsi all’ orecchio di Louis e dirgli qualcosa per poi vedere il moro alzarsi e con un sorriso andare verso la pista, facendo rimanere me e Harry soli “ti stai divertendo?” chiesi d’un tratto smontando il silenzio, non mi piaceva stare in silenzio, sarei riuscita anche a parlare per ore ed ore “potrebbe andare meglio, tu?” “ti do’ ragione” mi sorrise “quanti anni hai?” chiese poi “19, tu?” sorrise “pure io” rispose per poi girarsi completamente verso di me “sei molto carina, sai?” mi disse sorridendo facendo spuntare delle bellissime fossette ai lati della bocca “anche tu” risposi fissando ancora le fossette. La figura di Perrie mi sollevò facendomi uscire da quel piccolo disco “vado da te con Zayn, non è un problema vero?” “no tranquilla, Louis non dirà nulla” mi sorrise ringraziandomi per poi lasciarmi un bacio sulla guancia e dirigersi verso la porta d’uscita “dormirai da Louis?” “si, come sempre quando lei viene a casa nostra. Sto seriamente pensando di prendermene una per me” lui sorrise “in questi giorni sono a casa di Louis pure io perché la mia l’ ho venduta e ne sto cercando un’altra” gli sorrisi.

 
Arrivati a casa di Louis salutai tutti e due con un bacio sulla guancia e mi addormentai appena toccai le morbide e profumate lenzuola del letto di Lou. Mi svegliò uno strano rumore che veniva dalla sala, accorgendomi che Louis non era ancora a letto andai pian piano verso la cucina, facendo attenzione a non far rumore vidi Lou che giocava a calcio sull’xbox, scossi la testa e andai verso la cucina guardando ancora lo schermo della tele, andai a sbattere contro qualcosa o meglio qualcuno, visto che mi trovai le narici piene del suo dolce profumo e un petto duro davanti a me “scusami non ti avevo visto” dissi alzando lo sguardo verso di lui “tranquilla, tutto a posto” rispose abbassandosi leggermente verso di me, mi staccai velocemente andando verso il frigo e presi una bottiglia d’acqua bevendone un sorso, lui restò sullo stipite della porta continuando a guardarmi e arrivando verso di lui mi fermai non potendo passare, abbassai lo sguardo per sistemare la maglia e quando lo rialzai lo vidi a pochi centimetri da me, sobbalzai per quel suo movimento; mi persi nei suoi bellissimi e profondi occhi non accorgendomi che si era avvicinato ancora di più. Abbassai lo sguardo sulle sue labbra ammirandole di così tanta perfezione, mi buttai completamente sopra di esse lasciando Harry frastornato per un primo momento, misi le mani sul suo caldo collo alzandomi sulle punte e lui le mise sui miei fianchi attirandomi con forza a se, la mia bocca si schiuse immediatamente per richiesta di Harry che mi premette sulle labbra chiuse. Dei leggeri fremiti e brividi percorsero il mio corpo, facendomi realizzare che ormai era da ben tre anni che non avevo provato nulla di simile. Pensavo che per lui era scomoda come posizione visto la grande differenza di altezza tra di noi, cosi pensai a qualcosa per alzarmi di altezza ma ci pensò lui; mi prese dalle cosce facendomi sedere sul ripiano della cucina affianco a noi non staccandosi da me, ormai avevo esaurito l’ossigeno e fui costretta a staccarmi e iniziai a guardarlo “ho desiderato questo momento da quando avevi messo piede nel locale” mi disse sorridendomi e si avvicinò ancora per sfiorarmi le labbra e lasciarmi un dolce e calmo bacio, misi le mani sul suo petto allontanandolo con cautela “non lo volevi anche tu?” chiese facendomi scendere dal ripiano “ho sonno Harry, ne riparleremo ok? ‘Notte” dissi lasciandogli un veloce bacio a stampo lasciandolo in cucina da solo. Raggiunsi di nuovo la camera di Louis e mi immersi ancora tra le coperte addormentandomi con il pensiero e il profumo di Harry.

 

-Le decisioni sono un modo per definire se stessi. Sono il
modo per dar vita e significato ai sogni. Sono il modo
perfetto per farci diventare ciò che vogliamo.-  
Il delfino - Sergio Bambarén.

 
 
Ciao a tuttie! non so come sia questo primo capitolo, li scrivo tutti di getto uno dopo l’altro quindi mi piacerebbe sapere che ve ne pare, recensite per piacere?? Ve ne sarei molto grata!
 –Haxa.

  
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