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Autore: Pioggia    31/08/2007    15 recensioni
Perché il molliccio di Neville si trovò vestito da donna su suggerimento di Lupin?
Chi doveva spaventare la mezza lumaca?
Qual è la più grande paura di James? E di Lily?
Leggete e lo scoprirete!
Genere: Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Remus Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- “James Potter, è ovvio che non voglio uscire con te!”
Un’altera Lily Evans guardava con disgusto il moro che le stava davanti.
- “Ma perché? Che ti costa, Evans?” mugugnò James.
- “Perché primo non mi piaci e secondo sto per dare un figlio a Severus, l’uomo che amo” rispose la rossa rivolgendo uno sguardo dolcissimo al ventre.
James stava per essere vittima di un infarto.
Lui non le piaceva.
Lei era incinta.
Di Severus-Mocciosus-Non-Conosco-La-Parola-Shampoo-Piton.
Stramazzò a terra, le braccia spalancate e la bocca aperta in un urlo senza voce.


- “Che succede, Ramoso?” chiese la voce un po’ apprensiva di Remus.
- “Non dirmi che il celeberrimo Potter, l’asso della squadra di Quidditch, il capo dei malandrini, uno dei più brillanti studenti di tutta Hogwarts si fa stendere da un molliccio?” chiese Sirius, prima di seguire James sul pavimento, piegato in due dalle risate.


- “Non vedete che state interrompendo la lezione” disse acidamente una voce femminile alle loro spalle.
- “Scusali Lily. Credimi, alle volte non so come faccia a sopportarli” sospirò Remus, mentre Peter si univa alle risate di Sirius. James non sembrava essersi riscosso e guardava le due Lily che si trovava davanti.
Una aveva lo sguardo tenero mentre si accarezzava il ventre che lievitava leggermente, l’altra sembrava trattenersi dal saltargli al collo per strangolarlo.
O peggio.


- “Merlino”, pensò la ragazza. “Possibile che debba mettermi sempre in imbarazzo?”
Non bastava attirarsi le ire della popolazione femminile dell’intera scuola per i suoi continui rifiuti agli inviti del capitano Grifondoro. Ora un banale molliccio si trasformava in lei.
Che lei lo rifiutasse non c’erano difficoltà a immaginarselo.
Ma lei incinta.
Di Severus-Sono-Un-Repellente-Nemico-Di-Qualsiasi-Forma-Di-Igiene-Personale-Piton.
Con un enorme sforzo di volontà si trattenne dallo stramazzare anche lei a terra, vittima di un colpo al cuore.


- “Penso che tu passi più tempo a fare loro da balia che a respirare, non è così?” Chiese seraficamente a Lupin.
- “Non sai quanto hai ragione” rispose mentre cercava di mettere in posizione eretta James. Ma farlo aiutato da un Sirius ancora sconvolto dalle risate era abbastanza spiazzante. Non sorprese nessuno il tonfo che accompagnò la caduta di James sul pavimento dell’aula. Quest’ultimo sembrò riprendersi e cominciò a rivolgere una serie di coloriti insulti all’indirizzo dei due amici.


Era nel mezzo di una filippica terrificante nella quale minacciava chissà quali torture da infliggere con un paio di corna di cervo (strumento che incuriosì Lily per la sua stravaganza come arma per un delitto) quando il professor Rewembaurd, ennesimo membro del corpo insegnanti di Hogwarts a capo della cattedra di Difesa contro le Arti Oscure, interruppe James.
- “Potter, mi deludi. Sei uno abituato a prendere Eccezionale nella mia materia e ti lasci vincere da un molliccio? Posso però capire che una scena del genere possa sconvolgere alquanto…” finì mormorando e guardando il molliccio-Lily che ancora sorrideva beatamente al suo pancione. La vera Lily emise un leggero e inquietante ringhio.
- “Andiamo avanti” esalò tremando leggermente l’insegnate “Lupin: tocca a te”
Gli studenti che fino a quel momento si erano goduti lo spettacolo lasciarono campo libero.
- “Non posso” sibilò Remus all’orecchio di Sirius mentre si avvicinava al centro della stanza.
- “Perché non puoi? Non dirmi che nemmeno tu non sei capace di affrontare un molliccio” ghignò.
- “Felpato, smettila! Sai in cosa si trasformerebbe un molliccio! Non pensi che gli altri farebbero strane domande?” chiese con uno sguardo misto a rimprovero e timore.
- “Hai ragione… e ora cosa si fa?” chiese accigliandosi.
- “Insieme! Affrontiamolo insieme” si illuminò il licantropo.
- “D’accordo” mormorò debolmente.
Lupin si chiese perché l’amico tremasse impercettibilmente. Non ebbe però il tempo di chiederglielo poiché il molliccio-Lily nel frattempo si era piazzato davanti a loro, cercando la maniera per terrorizzarli al meglio contemporaneamente.


_

Un paio di anni più tardi, stessa aula.

- “Una volta ho visto un molliccio commettere l’errore di cercare di spaventare due persone contemporaneamente…”

Remus rise a quel lontano ricordo…


_


- “Argh! Remus, fallo sparire!” urlò Sirius terrorizzato.
Il licantropo rimase interdetto.
Lui temeva più di ogni cosa la luna piena, su questo non c’erano dubbi. E questo spiegava anche la forma tondeggiante dello strano oggetto che si era materializzato sul pavimento.
Ma di cosa aveva paura Sirius?
Si avvicinò all’oggetto strisciante e vide un paio di minuscole corna spuntare da un guscio simile alla sfera lunare.
Una lumaca carnivora. Anzi, mezza lumaca carnivora!
Remus non ce la fece, si buttò a terra e iniziò a ululare dalle risate.


James pensò che forse il molliccio aveva avuto qualche effetto sulla licantropia dell’amico. Null’altro avrebbe potuto giustificare il bizzarro comportamento dell’inappuntabile e impassibile prefetto.
Poi osservò la faccia terrorizzata e disgustata allo stesso tempo di Sirius, si aggiustò meglio gli occhiali sul naso e mise a fuoco la creaturina strisciante.
Un secondo dopo anche lui si ritrovò sul pavimento polveroso ridendo come un matto. I Grifondoro capirono al volo che quella lezione non l’avrebbero mai dimenticata.
Prima James Potter che si faceva rifiutare da una Evans incinta di Piton.
Poi Sirius Black sconvolto da mezza lumaca.
Infine il perfettissimo Remus Lupin che si rotolava letteralmente dalle risate.


- “Oh, andiamo. Remus mi deludi!” esclamò battendo un piede a terra Lily.
- “Perdonami Lily, ma lui ha p-paura di…” ma Lupin non riuscì a finire la frase e si mise carponi, tenendosi la pancia per il gran ridere.
Sirius mostrò i denti con una smorfia canina e incrociò le braccia.
- “Amici, tzé” grugnì mentre Peter gli batteva una mano sulla spalla comprensivo, cercando però di nascondere il sorriso a 64 denti che minacciava di strangolarlo.
- “Non siete in grado di tenere a bada un molliccio. Altro che Malandrini… dovreste chiamarvi i fifoni!” sibilò con disprezzo Lily.
- “Avanti Lily-Sono-Perfetta-In-Tutto-Evans, provaci tu!” ringhiò Black.
Lily non rispose, con un piede scostò James che ancora osservava con le lacrime agli occhi la mezza creatura che si inerpicava tra le assi del pavimento e si piazzò davanti al molliccio.
Dopo un secondo ci fu una nuvola di fumo.


_

Un paio di anni più tardi, stessa aula.

- “Neville, tu vivi con la nonna, vero?” (…) Riesci a immaginarti bene questi vestiti, Neville? Riesci a vederli con l’occhio della mente?”

Remus dovette ricorrere a tutto il suo self control per non sghignazzare come un idiota.


_


James era avvinghiato a una figura femminile. Quando si scostò da quel bacio omicida fissò una figura dai capelli rossi.
- “Evans, sei molto carina… passabile, ma vedi sei una delle tante! Non hai nulla di speciale”
Il molliccio si era trasformato in James Potter che finalmente aveva conquistato Lily Evans e ora la scaricava. I Grifoni sgranarono gli occhi dallo stupore.
- “Te lo faccio vedere io chi non è speciale!” urlò furibonda Lily.
- “Riddikulus!”


Un urlo selvaggio, una nuvola di fumo, un crac e il James Potter vestito con la sua migliore divisa da quidditch si trovò avvolto da una veste verde acido da strega tarlata, un collo di volpe tutto sfilacciato e un gran cappello da cowboy arancione.
Stavolta fu Lily a trovarsi piegata in due dalle risate, seguita a ruota dai tre Malandrini.
- “Ehi, ma cosa diavolo mi hai fatto mettere?” chiese confuso e accigliato il vero James guardando il suo molliccio omonimo con aria critica.
- “Evans, sei un genio!” riuscì ad articolare tra le risate Sirius.
- “Grazie Black” sghignazzò Lily.
- “Felpato… Lunastorta… anche tu, Codaliscia!” James elencò i suoi amici, mentre questi si avvicinavano alla rossa per complimentarsi, sinceramente colpiti.
Questa rivolse un sorriso ai due James e ripose la bacchetta sotto il mantello. Poi si allontanò, diretta in aula per la lezione successiva mentre il professor Rewembaurd si complimentava con lei per l’ottimo incantesimo.


- “Ora ci attenderanno tempi duri” commentò Remus ancora scosso dalle risate.
- “Perché?” squittì Peter.
- “Dopo un colpo del genere Ramoso non ci darà tregua! Già è vanesio di suo, immagina dopo una catastrofe del genere… il suo ego non ci darà pace” sospirò.
- “Oh, la pace ci sarà, eccome… La prossima volta che partirà come un bolide con la sua fissazione per la Evans basterà far comparire questo” ghignò Sirius.


James rabbrividì.


L’amico aveva evocato dal nulla un cappello arancione da cowboy.









~


Come promesso ecco la one-shot su James e Lily. Non preoccupatevi, però. Da questa mi sono venute in mente un paio di ideuzze e quindi mi servirà come pretesto per trasformarla e aggiungerle un paio di capitoli.
Un bacio, a domani!
  
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