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Autore: harinezumi    11/02/2013    3 recensioni
Il fatto era che, per quanto lo odiasse con tutto sé stesso, ciò non implicava che non fosse perdutamente, stupidamente innamorato di lui.
{Raccolta di XS. Questa coppia merita amore (L) - a Giulia}
Genere: Angst, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Superbi Squalo, Xanxus
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Sono tornata per l'ultimo capitolo! Julia, Kyoite e Rebychan, ormai ringraziarvi e basta è futile perché non dà affatto un'idea di quanto preziosi siano stati per me i vostri continui commenti alle one-shot, tutte le recensioni bellissime che ho ricevuto hanno davvero fatto la mia soddisfazione più totale :)
Amo questa coppia, amo questi personaggi e spero si continui a capire in ogni fic che ho scritto. Grazie mille per aver seguito questa raccolta!!

harinezumi

 

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It's a bitch

(Bitch)

 

 

La storia si ripeteva, e, dopo appena due parole dell'intervento di Cavallone, Xanxus era già in un altro mondo.
Nonostante non fosse una persona con un livello di concentrazione molto alto, di solito era in grado di prestare attenzione agli altri almeno alle riunioni tra Varia e tra Vongola, giusto per dare la sua opinione -quasi mai serena o accomodante- prima di tornare ad estraniarsi o a dormire. Tuttavia, era da parecchio tempo che non riusciva nemmeno in quello.

Non appena aveva avvertito Squalo muoversi quasi impercettibilmente, in piedi accanto a sé alla riunione dei principali Boss italiani, si era distratto e non ora era più in grado di tornare a prestare attenzione ad altri. Che diavolo aveva da dimenarsi?
Da quel punto in poi, ogni minimo cambiamento in Squalo si era riflesso nella mente di Xanxus con una sensazione di fastidio e disagio ogni volta diversa; perché la spazzatura stava così zitta? Non era d'accordo? Quello era uno sbadiglio nascosto o un principio di polmonite? Avrebbe dovuto andarci più piano prima di sbatterlo fuori dalla propria finestra completamente nudo con il diluvio universale in corso? Perché Squalo adesso sembrava impaziente? Come riusciva a leccarsi le labbra per riflesso e a risultare sexy ogni dannata volta? Perché quella risatina al suo biascicare, quasi di riflesso, “ho fame”? Ma soprattutto, cosa gli saltava in testa di sorridergli così nel notare le sue occhiate?

Xanxus, oltre ad avere la capacità di concentrazione di un bambino di tre anni, non era nemmeno molto intuitivo quando si trattava di Squalo -e in una valanga di altre cose-, perciò non gli era chiaro il perché quei pensieri lo assillassero così tanto. Non riusciva davvero a comprendere come si potessero provare quelle sensazioni nel relazionarsi con qualcuno di inferiore a lui su tutti i fronti; e quando la riunione finì ed ebbero il permesso di lasciare la sala di Villa Vongola dove si era tenuta, la cosa peggiorò.

«Cavallo Pazzo ha chiesto di vedermi. Spero che non sia per “un caffè e quattro chiacchiere tra amici”, perché questa volta lo spello vivo... non ci metterò molto, due minuti e arrivo» sbuffò Squalo, grattandosi la testa spazientito e facendo per lasciare il fianco di Xanxus, mentre camminavano vicini diretti al parcheggio al di fuori della tenuta.

Questi, quando vide poco più in là Dino Cavallone e i suoi uomini che ridevano di qualcosa appoggiati alle loro auto, non riuscì a connettere il cervello alle proprie azioni; afferrò il braccio di Squalo, tirandoselo eccessivamente contro e rallentando il passo, giusto per essere sicuro di averlo vicino e che non riuscisse a divincolarsi.
Squalo strillò sorpreso sentendosi strattonare, ma si zittì subito quando ripresero a camminare, forse troppo confuso dalla cosa.

«Boss... dobbiamo rimanere così?» domandò alla fine, con tono di voce titubante, quando ormai erano a pochi passi dalla macchina.
«Sì. Ho fame, voglio qualcosa da mangiare. Carne» rispose Xanxus, piuttosto telegrafico, fissando dritto verso di essa senza accennare a mollare la presa.
«Avete mangiato... un'ora fa, prima della riunione» mormorò Squalo, sempre più incerto -e anche un po' esasperato-.
«Ho fame».

Poi, il cervello di Xanxus ebbe la cattiva idea di andare a cercare conferma alle proprie parole, provocando un disastro; il capo dei Varia si fermò di botto, rendendosi conto che quella non era la verità. Non aveva affatto fame, e non capiva perché l'aveva appena detto.
Squalo rimase accanto a lui, ma ne approfittò del suo momento di stordimento per liberare il proprio braccio, sollevato, e lo guardò un attimo dopo, con aria lievemente turbata.
«Boss?»

«... dì il mio nome».
Uno strano riflesso di fastidio alla parola “Boss”, Xanxus non poté controllare nemmeno questo.

L'espressione interdetta di Squalo lasciò mano a mano il posto ad una imbarazzata, tanto che lo spadaccino chinò lo sguardo, determinato a non guardare l'altro troppo negli occhi; era ormai chiaro quanto si sentisse a disagio.
«Che... significa? Per quale diavolo di motivo dovrei farlo?»

«Amore».

Squalo alzò velocemente gli occhi, guardando Xanxus con le palpebre sgranate e la bocca praticamente semiaperta; scoprì ben presto che l'altro aveva più o meno la stessa faccia, ma più che sorpreso sembrava incazzato.
Si voltarono quindi simultaneamente verso Lussuria, nascosto dietro la loro auto con le mani messe a coppa davanti alla bocca. Per quanto l'imitazione fosse stata efficacie, soltanto uno come lui avrebbe potuto credere che fosse normale se Xanxus avesse detto una cosa simile. Squalo si chiese come aveva fatto anche solo per un istante a pensarlo.

«VOOOIII!! Stupido rifiuto, che accidenti stai facendo?! Vuoi morire?» strillò, dopo due minuti buoni passati a riprendersi; sguainò la spada all'istante, e con un ringhio degno di Bester si avvicinò minaccioso a Lussuria, che era chiaramente incerto tra il voler ridere e il preoccuparsi per la propria vita.
Un momento dopo, stavano dando spettacolo al parcheggio, Squalo che gli urlava dietro che l'avrebbe castrato a breve.

Una sola cosa fece, prima di sparire di nuovo dentro a Villa Vongola; si voltò verso il proprio Boss, e con un sorriso inaspettato, gridò un comprensibile a tutti gli spettatori: «Aspettami, Xanxus!»

Dopo quell'attimo e dopo che il cuore di Xanxus ebbe saltato un battito, lui passò qualche tempo a cercare di convincersi di avere un principio d'infarto.
Ma aveva tutta l'impressione che Lussuria l'avesse proprio centrata, la fregatura.











 

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