Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: EmmaStarr    11/02/2013    6 recensioni
Gideon Prewett era un ragazzo forte, ribelle, impulsivo.
Era quel tipo di ragazzo che non si faceva abbattere dalle difficoltà, che prendeva la vita con un ghigno e una scrollata di spalle.
Era quel tipo di ragazzo che non si preoccupava poi tanto dei guai in cui si poteva cacciare. Viveva alla giornata, felice, senza preoccupazioni.
Non era il tipo di ragazzo che si faceva abbattere dalla prima difficoltà, né che abbassava la testa davanti alle ingiustizie.
Ma soprattutto, non era il tipo di ragazzo che se ne stava buono e zitto mentre qualcun altro lo sgridava, specie se quel qualcun altro era il suo fratellino minore, Fabian.
* * *
PRIMA CLASSIFICATA AL CONTEST "IL LINGUAGGIO SEGRETO DELLE PIUME DI ZUCCHERO"
Genere: Fluff, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fabian Prewett, Gideon Prewett
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

BROTHER LOVE

 

 

                                                  


Gideon Prewett era un ragazzo forte, ribelle, impulsivo.

Era quel tipo di ragazzo che non si faceva abbattere dalle difficoltà, che prendeva la vita con un ghigno e una scrollata di spalle.

Era quel tipo di ragazzo che non si preoccupava poi tanto dei guai in cui si poteva cacciare. Viveva alla giornata, felice, senza preoccupazioni.

Non era il tipo di ragazzo che si faceva abbattere dalla prima difficoltà, né che abbassava la testa davanti alle ingiustizie.

Ma soprattutto, non era il tipo di ragazzo che se ne stava buono e zitto mentre qualcun altro lo sgridava, specie se quel qualcun altro era il suo fratellino minore, Fabian.

E in quel momento il fratellino in questione stava gridando con tutto il fiato che aveva in gola delle scemenze che Gideon non stava minimamente a sentire.

“... È una cosa, seria, Gideon! Mi stai a sentire, una volta tanto?” gridò Fabian, il volto arrossato.

Quel colore stonava con i suoi capelli castani e spettinati, e con gli occhi verde scuro.

Fabian, al contrario del fratello, era calmo e riflessivo.

Preferiva pensarci bene prima di agire, in classe era il migliore e studiava sempre con impegno.

Non gli piaceva mettersi nei guai, ed era molto più timido del fratello.

In compenso era più responsabile, più tranquillo. Era il tipo di ragazzo su cui si poteva contare, sempre.

Ma in quel momento tutta la sua tranquillità sembrava essersi volatilizzata, mentre fissava Gideon con sguardo arrabbiato, accusatorio.

“Eh? Scusa, mi sono perso dopo il quindicesimo È una cosa seria, Gideon... Quanti ce ne sono stati, poi?” chiese innocentemente il maggiore, passandosi una mano sui capelli dello stesso colore di quelli del fratello.

“Molto spiritoso! Ma guarda che non ci posso essere sempre io a tirarti fuori dai guai quando ingaggi una rissa con i primi Serpeverde che passano...” replicò Fabian, incrociando le braccia.

“Mi avevano provocato, anche tu avresti...” tentò di ribellarsi, ma Fabian lo interruppe.

“Io di sicuro non ne avrei attaccati venti, da solo!” obiettò Fabian, calcando bene la voce su quel da solo.

“Adesso, venti... Erano una quindicina al massimo... E comunque ammettilo che ti sei divertito!” lo accusò Gideon, trattenendo un sorrisetto.

Erano entrambi molto portati per gli incantesimi, e grazie al tempestivo intervento di Fabian se l'erano cavata contro tutti quei Serpeverde (quindici o venti che fossero). Però...

“Hai fatto un casino, ti potevano fare male sul serio!” replicò Fabian con veemenza.

“Ma non me l'hanno fatto. Non succede mai, no? E comunque non hai risposto, ti sei divertito a dargli una lezione o no?” lo stuzzicò Gideon.

“Sì, ok, un po'. Ma ciò non toglie che non puoi perdere il controllo così, perché se io non fossi venuto a divertirmi saresti in infermeria, o peggio! Come l'avrebbe presa Molly? È solo al primo anno!”

“Sì, sì, hai ragione tu. Colpa mia. Adesso posso andare?” sbuffò il fratello, facendo per alzarsi.

Era stufo, non ne poteva più di stare lì fermo a farsi sgridare da suo fratello minore.

“Io vado ad Hogsmeade, ok? E tu goditi un po' la vita, invece di fare la predica a chi non ti sta a sentire.” ridacchiò, facendo per uscire. “Io vado di fretta!”

“Frena, frena. Non puoi andare di fretta, non vai mai di fretta. Che cosa c'è sotto?” si insospettì Fabian.

Suo fratello era noto per essere un ritardatario cronico.

A sentire lui, prendeva la vita con filosofia. Per tutti gli altri, era semplicemente pigro.

Gideon arrossì un po', e fu quello che insospettì Fabian. “Hai altro da fare? Tipo... Un appuntamento?”

Il maggiore abbassò ancora di più lo sguardo. “E se fosse? Ne avrò ben il diritto...”

“Ma non mi hai detto niente!” replicò Fabian, confuso. Loro si dicevano sempre tutto. A meno che...

“Non sarà...” insinuò, assottigliando gli occhi.

“Come ti viene in mente...” tentò di ribattere l'altro, ma mantenne lo sguardo fisso al pavimento.

“È lei! Tu esci con lei!” gridò Fabian, additandolo con fare accusatorio.

“Se voglio, non vedo perché tu me lo debba impedire!” si ribellò Gideon. “E fossi in te mostrerei un po' più di rispetto! Ho due anni più di te: una volta tanto potresti comportarti da fratello minore, e lasciarmi uscire con chi voglio, invece di attaccarmi così senza motivo!”

Fabian non ci vide più. “Senza motivo? Esci con la mia ex! Dopo tutto il tempo che abbiamo passato a ripeterci quanto fosse stupida e inutile...”

Gideon sbuffò sonoramente. “L'abbiamo fatto solo perché ti aveva mollato, no? Era per farti sentire meglio, ma in verità Lucy è una ragazza splendida. E se tu non ti fossi messo in testa di farmi una predica di mezz'ora adesso lei non si starebbe chiedendo dove diavolo io sia finito!”

Probabilmente Gideon non lo pensava davvero, ma a Fabian non importava cosa stava pensando.

Gli importava cosa stava dicendo, e quello che stava dicendo era terribile.

“Allora va' da lei.” sibilò, velenoso. “Va' da lei e divertitevi e fate tutte le cose che le coppiette fanno di solito. Solo, poi non venire da me a raccontarmi com'è andata.”

Detto questo, si alzò ed uscì rumorosamente dalla Sala Comune, diretto verso Hogsmeade, lasciando Gideon ancora immobile seduto su una poltrona.

 

* * *

 

No, Fabian proprio non poteva crederci.

Ricordava come se fosse stato il giorno prima la sua storia con Lucy Carson, Corvonero.

Gideon ha ragione, pensò con amarezza: è davvero una ragazza splendida.

Con quei suoi capelli neri come la notte, lunghi e lisci... A Fabian piaceva accarezzarli. Ma probabilmente ora sarebbe stato Gideon a farlo. Gideon le avrebbe spostato delicatamente una ciocca di capelli dietro l'orecchio, Gideon le avrebbe baciato dolcemente il collo, Gideon...

Sempre Gideon, solo Gideon.

Il fratello maggiore, il migliore.

Senza nemmeno accorgersene, era arrivato ad Hogsmeade.

Cercò un po' i suoi amici girando per i vari negozi, ma con scarso interesse: tutto quello che voleva era stare da solo.

Di certo, senza Gideon.

Ma che problema c'era? Tanto Gideon avrebbe passato tutta la giornata con Lucy, la piccola Lucy...

Quella ragazza gli aveva spezzato il cuore, era stata davvero crudele.

L'aveva mollato così, in modo frivolo e superficiale, così come si cambiano le scarpe o i vestiti, e lui non aveva saputo fare altro che correre da Gideon a farsi consolare.

Era stato un riflesso incondizionato, ma sentiva che solo Gideon l'avrebbe capito.

Ed infatti era stato così. Gideon l'aveva capito subito, ed in qualche modo era riuscito anche a farlo sentire meglio.

Aveva una connessione con lui, una sorta di legame che gli aveva subito permesso di afferrare il problema e di arginarlo.

Avevano sempre fatto così, fin da quando erano piccoli.

 

Fabian, giochiamo ai veggenti!” gridò un eccitatissimo Gideon, irrompendo nella stanza del fratellino.

Facevano sempre così, si divertivano da matti: uno dei fratelli si sedeva su una sedia, l'altro gli stava alle spalle, e gli appoggiava le mani sulle tempie, concentrandosi. Poi doveva indovinare a cosa stesse pensando il primo.

Stai pensando... Alla merenda della mamma!”

Indovinato, come hai fatto?” sbuffò Gideon, contrariato.

Sono troppo bravo, fratellone. E con questo siamo tre a uno per me! Sono un veggente davvero eccellente!” si vantò Fabian. Poi scoppiò a ridere, fiero della propria rima improvvisata.

Ragazzi, è ora di merenda!” gridò la madre, entrando nella loro stanza.

Mamma, indovina! Ho vinto al gioco dei veggenti!” gridò subito Fabian.

Ah, bene! Allora si vede che non hai bisogno delle piume di zucchero. Le darò tutte a Gideon.” scherzò la donna.

Cosa? No! E perché?” si lamentò Fabian.

Queste sono al mirtillo. Si dice che migliorino l'empatia.” spiegò la mamma, abbassando la voce con tono mistico.

Empatia? E che cos'è l'empatia?” chiese Fabian, confuso.

È una specie... Di legame. Due persone empatiche si capiscono subito, senza bisogno di parole.” tentò di spiegare la mamma.

Ah, perfetto! A me tutte le piume al mirtillo!” esclamò Gideon. “Ho bisogno di capire Fabian al più presto possibile!”

Quel giorno Fabian non gli disse che, per lui, Gideon lo capiva già alla perfezione.

 

Oh, certo, allora era tutto semplicissimo.

Allora non c'erano ragazze tra di loro.

Allora Gideon non si era messo con la sua ex.

Perché Gideon non aveva la minima idea di come Fabian si fosse sentito abbandonato quando il fratello se n'era andato ad Hogwarts, lasciandolo da solo.

Non sapeva quanto gli fossero mancati i loro giochi, non sapeva quante piume di zucchero al mirtillo aveva mangiato nella speranza di sentire i pensieri lontani del fratello...

Sospirando, entrasse un pacchetto profumato dalla borsa, afferrò una piuma al mirtillo e se la ficcò in bocca: se solo Gideon avesse capito quello che stava pensando...

 

* * *

 

Gideon era inquieto.

Era una novità per lui, ma non riusciva a godersi la giornata. Si sentiva sbagliato, incompleto.

Si odiò per tutta quella serietà che non era da lui, però...

Non gli piaceva litigare con suo fratello, specie quando era lui ad essere in torto.

Ma se non gli aveva detto niente, un motivo c'era, o no? Non voleva che Fabian soffrisse solo perché Lucy gli aveva chiesto di uscire e lui non aveva saputo – o voluto – dire di no.

Lui e suo fratello erano così legati, da sempre...

 

Gideon, non andare, per favore!” si lamentò un bambino di appena nove anni, stretto alla maglietta di un altro bambino poco più grande di lui.

Devo andare, Fabian. Il treno parte fra due minuti. Su, non essere triste, ti scriverò.” promise il più grande, staccandosi delicatamente dal fratellino.

Ma non è la stessa cosa...” mugugnò Fabian, nascondendo furtivamente una lacrima che non sfuggì allo sguardo di Gideon.

Dai! C'è la piccola Molly con te: tra un po' potrà uscire con te, e allora la porterai dappertutto! Ti divertirai lo stesso, dammi retta.”

Fabian tirò su col naso.

Però devi farmi una promessa.” contrattò, serio.

Tutto, fratellino.” promise Gideon, sorridendo.

Io e te saremo sempre uniti, sempre, sempre, sempre, qualsiasi cosa accada e per quanto lontani possiamo essere. Non ci tradiremo mai. Non dobbiamo litigare, dobbiamo volerci bene. E non mi lascerai da solo, e io non lascerò da solo te. Me lo prometti?” chiese Fabian, tentando eroicamente di frenare il tremore che ormai si era impossessato del suo corpo.

Anche Gideon ora stava per piangere. “Ma certo. Te lo prometto, non sarai mai da solo. Perché io e te saremo sempre uniti, qualsiasi cosa accada.” promise, prima di sentire forte e chiaro il fischio del treno.

Ehi, Gid! Sali, dai!” gridò un ragazzino dal treno.

Devo andare.” sussurrò Gideon dolcemente, allontanandosi dal binario e salendo sul treno.

Ricordati la promessa!” gli gridò dietro Fabian.

Sempre!” assicurò Gideon, sventolando la mano in segno di saluto.

 

 

 

In qualche modo, quel giorno Gideon aveva infranto la promessa, se lo sentiva.

Non ci tradiremo mai. Non dobbiamo litigare.

Possibile che fosse sembrato tutto così semplice, all'epoca?

Sempre, sempre, sempre.

Quanto diavolo può durare un sempre? Solo finché non ci si mette di mezzo una ragazza?

Possibile che bastasse una singola ragazza per rovinare tutto?

No, certo che no. Poteva ancora fare in tempo, se si fosse mosso avrebbe potuto raggiungere Fabian, dirgli che gli dispiaceva, che aveva sbagliato lui, che...

“Gid! Eccoti, era ora!” squittì una voce da qualche parte alla sua sinistra.

Si voltò piano: eccola lì. Lucy Carson sventolava un sacchetto di Mielandia a mo' di saluto.

Sospirando, le si avvicinò: ormai era in ballo. Avrebbe chiesto scusa a Fabian più tardi...

“Ciao!” la salutò, sfoderando un sorriso stanco.

“Sei in ritardo.” sbuffò Lucy, fingendosi offesa e mettendo su un broncio che a Gideon sembrò parecchio infantile.

“Scusa.” sbuffò, guardando lontano.

“Ehi, dai, non importa. Mentre aspettavo, ti ho comprato queste. Piume di zucchero. Ce n'è al lampone, al miele, al mirtillo...” cominciò ad elencare con quella sua voce tanto fastidiosamente simile ad uno squittio.

Com'era possibile che avesse litigato con Fabian per lei?

“Oh, al mirtillo vanno bene, grazie.” si affrettò a dire, più per farla tacere che per altro.

Ma non appena la ebbe tra le mani, ricordò tutto alla perfezione: empatia.

I pomeriggi passati con Fabian, le sedute di veggenti, la loro sintonia, ma soprattutto la loro empatia.

L'empatia è un legame. Gli empatici si capiscono subito, senza bisogno di parole.

Davvero voleva perdere tutto questo?

No, no, non per quella Lucy Carson che stava blaterando su quanto fossero demodé tre ragazze del terzo anno che Gideon non aveva mai visto prima, e via a parlare, e parlare, e parlare...

Più noiosa di cento prediche di Fabian...

“... E poi sai, tu sei molto meglio di Fabian.” disse inaspettatamente la ragazza.

E com'era che avevano iniziato a parlare di Fabian? Ma quanti passaggi si era perso?

“Sì, lui era così possessivo... Non la smetteva più di parlare, di stringermi, di baciarmi... Anch'io ho bisogno di spazio, era così appiccicoso...” blaterò Lucy.

Gideon sentì di detestarla.

“Sinceramente, non sembrate nemmeno fratelli. Tu sei molto più trasgressivo, affascinante, maschio... Lui è troppo serio e noioso.” continuò lei, incurante dell'odio che Gideon sembrava emanare.

Ma prima che potesse continuare a dire altre assurdità, Gideon la interruppe, glaciale.

“Fabian non è affatto appiccicoso. E nemmeno possessivo, serio, o noioso. È il suo modo di essere, spontaneo e semplice. Lui è quello che mi tira sempre fuori dai guai, e anche se a volte mi fa la predica posso accettarlo, perché è mio fratello ed è quello senza il quale sarei completamente fregato. Non ti devi permettere di insultarlo o di sparlare di lui, e se pensi che lui non vada bene per te, bé, allora non vado bene neanch'io.” affermò, deciso. “Lui è decisamente migliore di me, figurati che al gioco del veggente mi batteva sempre.” concluse innocentemente.

“Ma... Tu... Io... Noi...” la pettegola pareva a corto di parole. Miracolo!

Ma, io, tu, noi cosa? Scusa, ma non c'è nessun noi. È finita prima ancora di cominciare, quando si dice destino. Ci si vede! Oppure no...” fece, girandosi di scatto.

“Non ti permettere!” sibilò lei, una punta di isteria nella voce.

“Con permettere intendi “non lasciarmi, ti prego” oppure “non parlarmi così”? Perché non si capisce bene cosa dici... E sì che parli davvero tanto...” domandò Gideon, divertito.

“Non... Non osare parlarmi così!” strillò lei, scoppiando poi a piangere. “S-sei un m-mostro, Gideon!” gridò melodrammatica, prima di correre via.

Gideon rimase un attimo spiazzato, poi notò che Lucy, correndo, aveva perso il sacchetto delle piume di zucchero.

Che ce ne fosse un'altra al mirtillo?

Si chinò per raccoglierlo, ma quando si alzò...

“Ma allora te lo ricordi, che ti battevo sempre al gioco del veggente!”

 

* * *

 

Fabian non sapeva bene come fosse successo.

Semplicemente, subito dopo aver mangiato la piuma di zucchero aveva avuto un presentimento.

Ascoltando quel presentimento era arrivato davanti a Mielandia, e aveva visto Gideon con Lucy.

Avrebbe fatto subito dietro-front, se però non avesse sentito Lucy fare il suo nome.

Ascoltare quelle cose dette da lei gli avevano fatto davvero male.

Ma poi, Gideon... Oh, Le cose che aveva detto Gideon! A parole era impossibile descrivere quanto bene gli avesse fatto sentirlo prendere le sue difese, sentirgli dire quelle cose.

Semplicemente, ora erano , e sembrava di essere tornati indietro nel tempo, quando erano ancora bambini...

“Certo, da piccoli. Vedrai se adesso non ti straccio!” ghignò Gideon.

“Ah, sì? Provamelo!” lo sfidò Fabian, divertito.

“Aspetta.” lo bloccò il fratello, la mano ancora infilata nel sacchetto. “Tieni. Giusto per non farti partire troppo svantaggiato.”

Fabian sgranò gli occhi: suo fratello gli stava offrendo l'ultima piuma di zucchero al mirtillo del pacchetto.

Sentì di essere molto vicino allo scoppiare a piangere, ma sfoggiò un sorriso smagliante e disse: “Mi spiace, ma al momento ne hai più bisogno tu, fratellone.”

Gideon sorrise ancora di più, e si avviarono entrambi verso il castello, sgranocchiando mezza piuma di zucchero a testa.

Entrambi non avevano mai amato tanto un dolce in vita loro.



Angolo dell'autrice:

Salve!
Per prima cosa vorrei ringraziare la bravissima HybrisHir per ilo splendido giudizio e il banner (non è una meraviglia quel banner azzurrino? *.*)
L'idea del contest era associare ad una piuma di zucchero (acquolina, acquolina...) una sensazione, e a me era capitata l'empatia.
Come probaiblmente avevate capito, già.
Comunque! So bene che i fratelli prewett no nsiano molto conosciuti, anzi, probabilmente la metà di voi si sta ancora chiedendo chi diavolo siano. Si tratta di due fratelli che facevano parte del vecchio Ordine Della Fenice. Erano sulla foto che Malocchio mostra ad Harry nel 5, per intenderci.
Sono morti insieme, ci sono voluti un sacco di Mangiamorte a farli fuori, se no nricordo male. E io... Io li ho immaginati così.
Ah, parlano di Molly perché anche Molly Weasley si chiamava Prewett da giovane, quindi ho immaginato che fosse la loro sorellina minore.
Ora vi passo il giudizio di HybrisHir (vi ho già detto quanto la adoro?), e grazie infinite per essere arrivati fin qui!
Ovviamente, se voleste lasciare un commentino mi fareste solo felice, eh...
Grazie a tutti, e a presto!
Vostra
Emma ^^


 

 
08/02/2013 23:56
 
Quota

BROTHER LOVE- EMMASTARR

1° CLASSIFICATA

 

 

 
-giudizio personale:     15/15
 
Buon Dio, sono qui come un’idiota a tamponarmi gli occhi per tenermi stretta quella briciola di dignità che ancora mi rimane. Tu non puoi ridurmi ad un mucchietto di lacrime commosse davanti al computer, ho una reputazione da difendere!
Questa storia è fantastica, ne ho adorato ogni parola. Sono particolarmente sensibile al rapporto tra fratelli, e quello che hai scritto è… wow. Gideon e Fabian sono tra i personaggi di cui preferisco leggere e scrivere, e anche se io li ho sempre immaginati gemelli in questa storia ho amato il loro rapporto dalla prima all’ultima frase. Complimenti!
 
-stile:    9,5/10
 
La storia si legge molto facilmente, è fresca e scorrevole. Lo stile che hai utilizzato è piuttosto evocativo, sottolinei i diversi lati del carattere dei due fratelli contrapponendo frasi ben strutturate e non troppo descrittive. Hai approfondito i momenti giusti senza esasperare nulla, in modo da non annoiare il lettore ma, anzi, mantenere viva la curiosità.
 
-originalità:   15/15
 
Serve davvero un commento a questa parte? Trama molto originale, personaggi di cui si sa giusto il nome trattati in modo accurato, nessun cliché. Ovviamente il punteggio massimo è più che meritato.
 
-grammatica, ortografia e quelle cose lì:    9,60/10
 
Ecco, io qui ti ho un po’ odiato, e probabilmente tu odierai me. Storia bellissima, trama originale, scritta con una grammatica molto buona e che errori mi vai a fare? Distrazione.
Sospirando, entrasse un pacchetto profumato dalla borsa, afferrò una piuma al mirtillo e se la ficcò in bocca: se solo Gideon avesse capito quello che stava pensando...”
Credo tu volessi dire estrasse.
Ascoltare quelle cose dette da lei gli avevano fatto davvero male”
La forma giusta del verbo sarebbe aveva.
Ho tolto 0,20 per errore, per un totale di 0,40.
 
-utilizzo del prompt gusto:    5/5
 
Hai usato il prompt in modo fantastico, rendendo non solo la piuma una protagonista, ma facendo anche risaltare il gusto nel modo giusto. Il mirtillo non resta semplicemente un gusto, diventa il gusto.
 
-utilizzo della sensazione:   10/10
 
Mi sembra di essere un po’ ripetitiva, ormai, ma anche qui punteggio pieno. Ho adorato l’empatia come sensazione quando ho deciso di metterla nel pacchetto, e ho ovviamente adorato il modo in cui l’hai usata. Si sente molto, tra le altre cose, il rapporto tra Gideon e Fabian, l’attaccamento che hanno l’uno all’altro. Mi piace, davvero brava!
 
-totale:    64,10/65

 
  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: EmmaStarr