Titolo: Di segreti, ricordi e lacrime
Nickname: _Trixie_
Personaggi: Albus / Minerva
Genere: Fluff, romantico
Rating: Verde
NdA: La storia era nata per un contest a pacchetti indetto sul forum di EFP di cui non ricordo il titolo, purtroppo, e non ho neppure il link. Il pacchetto scelto ad ogni modo era “Milano”, ma non chiedetemi cosa contenesse, perché vi parlo di un contest indetto molto tempo fa!
 
 

Di segreti, ricordi e lacrime
 

 
 
Minerva uscì dal Pensatoio, scossa e confusa.
Aveva il capo chino e le braccia strette al petto mentre rifletteva su ciò che aveva appena visto.
Albus Silente, il suo compagno di viaggio, la osservava con un’espressione tesa sul volto, in attesa della sua sentenza.
«Questo è il tuo segreto, dunque» soffiò Minerva, cercando di riordinare le proprie idee.
Non era abituata a quella confusione mentale, a quel turbinio di pensieri, sensazioni e pareri contrastanti che albergano nella mente di ognuno dopo aver appreso un segreto scomodo, ripugnate, in grado di annientare la reputazione di un santo.
Quel genere di segreto che dovrebbe sopravvivere solo come concetto astratto e, anche in quel caso, celato nei meandri più oscuri e segreti della mente, sepolto da quotidianità e frivolezze, per esser certi che non venga svelato.
«Sì, Minerva, è il mio segreto».
Lei alzò lo sguardo, cercando quei familiari occhi azzurri che erano la sua guida e il suo sostegno.
«Chi altri ne è a conoscenza?»
«Gellert, ovviamente, ma nessun’altro al di fuori di questa stanza» rispose Albus con voce bassa.
Minerva annuì e inspirò profondamente, raddrizzando le spalle, mentre la sua naturale determinazione e la  prontezza mentale affluivano nuovamente nel suo corpo.
«Non mi importa» disse poi, avvicinandosi ad Albus e appoggiandogli una mano sulla guancia, dove una lacrima solitaria era appena scesa, per poi perdersi nella lunga barba argentea.
«Non mi importa cosa è successo quella notte, Albus. In te convivono il bene e il male, come in ognuno di noi. Hai avuto il coraggio di accettarne le conseguenze, hai sopportato il dolore che ne è derivato e ora sei un uomo splendido, che non ha voluto ingannarmi e mi ha mostrato anche la più infima parte di se stesso».
I muscoli di Albus si rilassarono, la sue mani cercarono quelle di Minerva per portarle alle labbra e baciarle entrambe.
Avrebbe voluto parlarle, ringraziarla, esprimerle la gratitudine e l’affetto che lo avevano invaso, ma la sua voce sembrava scomparsa con la tensione, la sua gola era secca come se non bevesse da giorni, ogni parte del suo corpo si rifiutava di rispondere ai comandi di Albus, e bramava il contatto con Minerva, volendo abbandonarsi a lei e dimenticare tutto il resto. 
Il mago la strinse forte a sé, prima che lei vedesse le sue lacrime.
Minerva le percepì sulla guancia, ma lasciò che lui piangesse sulla sua spalla, senza commentare, senza tentare di consolarlo, limitandosi a condividere con lui il segreto del suo passato e ad amarlo ogni istante di più.
 
 
Note: “In te convivono il bene e il male, come in ognuno di noi” è una manipolazione di una frase di Rafael Abalos, tratta da Grimpow: in essa convivono il bene e il male, come in tutte le cose della vita.
E se siete amanti della coppia Albus/Minerva, vi consiglio di farvi un giretto qui ;D