Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: sixtynine_    11/02/2013    2 recensioni
C'era lei, la sua voce, la mia chitarra, e il mare grigio.
Ero sicuro che le onde la stessero ascoltando.
***
Ti raccontava la sua storia, con una semplice canzone.
Genere: Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Guardavo fuori dalla finestra. Il mare era mosso, c'era vento. Le nuvole nere, però, si stavano allontanando.
Avevo decisamente bisogni di uscire, in quei casi. Con la mia chitarra, andavo a suonare sulla spiaggia sassosa, dove nessuno mi avrebbe disturbato.
E così feci. Presi la chitarra e uscii, sentendomi improvvisamente libero quando la brezza, che sapeva di mare, mi arruffò i capelli.
Amavo il mio mare. Amavo l'acqua, i pesci, i gabbiani che lanciavano i loro richiami striduli in cielo.
Il mare mi ascoltava, quando suonavo. Suonavo quello che mi passava per la mente, raccontavo storie. O anche semplicemente la mia giornata. E sapevo che le onde mi stavano ascoltando.
C'era foschia, sulla spiaggia. Si vedeva poco, ma l'atmosfera era perfetta. Mi sedetti, ascoltai per qualche secondo il rumore delle onde che si infrangevano contro gli scogli, poi presi a suonare. E a cantare.


I used to rule the world
Seas would rise when I gave the word
Now in the morning I sleep alone
Sweep the streets that I used to own

I used to roll the dice
Feel the fear in my enemy's eyes
Listen as the crowd would sing:
"Now the old king is dead!
Long live the king!" 


Presi fiato per un istante, e l'eco delle corde pizzicate sembrò espandersi per tutta la spiaggia. Quando il suono rimbombante terminò, quasi all'improvviso, sentii qualcosa, o meglio, qualcuno.
Questo qualcuno stava cantando. Cantava in modo così angelico che per un solo, sciocco istante credetti di stare ascoltando una sirena. 
Perché era una ragazza che cantava.
Ora ne sentivo il timbro leggero, soffice, sentivo da dove proveniva. Quasi in trance, mi alzai e camminai dritto in quella direzione. 
La foschia, in quel punto, si era diradata, come se quella voce avesse creato intorno alla proprio padrona uno scudo che la proteggeva da tutto.
Poi la vidi.
Non era una sirena, ovviamente. Ma era una ragazza. 
Era voltata verso l'orizzonte, seduta su uno di quei grandi massi, e cantava. 
Aveva i capelli lunghi, lunghissimi, e lisci. Erano di un colore a metà fra il castano e il biondo, e le coprivano la schiena scendendo leggeri.
Mi avvicinai a lei che, sentendo i sassi scricchiolare sotto le mie scarpe, si voltò di scatto, ma l'espressione spaventata fu subito sostituita da uno sguardo curioso. La raggiunsi e mi sedetti accanto a lei, sorridendole.
Ci fissammo per qualche istante, poi successe una cosa che non mi sarei mai aspettato:
-Conosci Hey there Delilah?
Sorrisi quasi subito, guardandole le guance su cui delle piccole lentiggini sembravano essere cadute dal cielo ed essersi posate sul suo viso con delicatezza.
-Si.
Quando iniziò a cantare, ebbi un brivido impercettibile, nel guardarla e nell'ascoltarla.
Teneva gli occhi chiusi, la testa leggermente piegata all'indietro, i capelli le svolazzavano intorno morbidi, per poi ricadere con dolcezza sulle sue spalle.
La sua espressione era talmente serena, rilassata, e ogni tanto intravedevo delle piccole smorfiette quando dava fondo alle sue capacità. Ispirava calma solo a guardarla.
Ascoltarla, quello fu incredibile. Sentirla così vicina era tutta un'altra cosa. Dava i brividi.
Ogni volta che iniziava una nuova frase, sembrava che la sua voce cambiasse sfumatura in base alle parole del testo. Interpretava le canzone in un modo tutto suo, un modo nuovo, che non avevo mai provato. Ti catapultava in un'altro universo, neanche mondo. 
Non sentivo più il vento, non sentivo più le onde, non sentivo più nulla, a parte la sua voce e la mia chitarra, che la seguiva obbediente, volando sulle note.
Pensai che, insieme, eravamo perfetti. Non era certo la musica a dare quel tocco speciale, ma era lei, con la sua voce. Era lei, i suoi capelli, le lentiggini, la bocca, gli occhi, che creavano quell'atmosfera insieme alla sua voce. Era un'esperienza meravigliosa, e non pensavo nemmeno a quando la canzone fosse finita. Per me, non sarebbe mai dovuto finire niente, lì con lei a suonare. Non la conoscevo, mai vista in vita mia. Tuttavia, mi pareva di sapere già cos'aveva dentro, quasi fossi io stesso. Ecco come: mi sembrava di conoscerla come me stesso. 
Era il suo canto che svelava e liberava tutto ciò che era in lei. Ne ero sicuro.


Oh it's what you do to me
Oh it's what you do to me
Oh it's what you do to me
Oh it's what you do to me
What you do to me.



Era l'ultima strofa della canzone, ma non ci pensai. 
Pensavo solo a muovere le dita sulle corde, a suonare in modo perfetto, perché stavo suonando per lei.
Si, era quello che mi stava facendo. Mi sentivo vuoto, leggero, libero. Come stare su una nuvola bianca nel cielo nero, come essere colorati quando tutt'intorno era grigio.
Era finita la canzone. Nel momento in cui suonai l'ultima nota, mi sembrò di cadere dal cielo e di atterrare di nuovo su quel masso. Lei aprì gli occhi e tirò un lungo sospiro, poi ci guardammo e sorridemmo. 
Mi sentivo come se fossero trascorsi anni, come se lei, con quella semplice canzone, mi avesse raccontato la storia della sua vita. Forse lei aveva raccolto qualche mio ricordo, ascoltando la mia chitarra.
Allungò la mano, timida, e io l'afferrai delicatamente, ancora stordito.
-Mi chiamo April.
Quel nome non me lo sarei mai dimenticato. Suonava leggero, morbido, profondo, acuto: come la sua voce.
Le sorrisi, guardandola in quegli occhi grigi come il mare in burrasca.
-Io sono Niall.



Olaaaa.
Oggi sono in vena di one shot, lalala.
Come vi sembra? Mah, boh. Io no so.
La prima canzone è Viva la Vida, ma mi sembrava bello mettere tutto il testo, sennò dopo diventava lunghissimissimissimo. 
La seconda canzone la stessa roba, quindi ho messo solo la fine.
Io amo quella canzone, sul serio. Se non la conoscete andatela a sentire. Fate conto che a me non piacciono le canzoni lente, però questa è la mia preferita. lol.
Dai su, lasciatemi una recensione, anche se per dirmi che fa schifo, OuO
Vado, sciao c:
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: sixtynine_