La protagonista di questa storia si chiama Giada ed è una vera appassionata di Dragonball.
Giada non aveva proprio la vita che sperava nel suo mondo e tutto quello che poteva fare per allontanarsi da lì anche solo qualche minuto era chiudere gli occhi e pensare:se io vivessi nel mondo di Dragonball,il mondo che amo,il mio mondo,forse tutto questo non succederebbe...
quante volte le era capitato di litigare con i genitori,con il fretello o con le sue cosiddette 'amiche'..
e il solo modo che Giada aveva per evadere da quel mondo che non la accettava era Dragonball...le bastava pensare al suo idolo Goku e a tutti gli altri per sentirsi felice.
Ma doveva anche pensare alla realtà e questo proprio non le piaceva.
Ogni sera si addormentava pensando come sarebbe stato bello vivere un'avventura con loro...vivere una magnifica avventura in Dragonball...ma ogni mattina si risvegliava sempre lì,nel suo letto,nella sua stanza.
Una mattina si alzò dal letto e si vestì in tutta fretta:era in ritardo per la scuola!
Scese le scale uscì dalla porta sul retro e s'incamminò per andare a scuola...dove,aimè,non trovò affatto belle sorprese!
Il compito in classe di storia era andato veramente da schifo...Giada aveva avuto appena la sufficienza scarsa;per non parlare di quello che successe dopo.
Giada litigò con tutto il gruppo delle sue cosiddette 'amiche',ma ormai non le importava più...l'avevano trattata così ogno giorno della sua vita e ormai non ci facava più caso.
Quando finalmente suonò la campanella Giada tornò a casa dove trovò la madre già di cattivo umore ma quando le diede la notizia della sufficienza in storia un sonoro ceffone le colpì la guancia destra.
Fu così che Giada si ritrovò in camera sua a massaggiarsi la guancia ormai tutta rossa.
Ancora un avolta Giada strinse tra la mani una piccola croce che portava sempre con lei..una sorta di portafortuna, che però per il compito di storia non aveva funzionato molto!
Stringendola sempre più forte Giada si addormentò pregando con tutta se stessa di vivere un'avventura nel mondo che tanto amava anche se sapeva benissimo che il suo desiderio era inrealizzabile...almeno così credeva...