11/02/2013
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-Yagami, fermo, vengo con te (achoo)!- esclamò Kurohana uscendo dalle coperte.
-No, Kuro, non sei guarita! E poi, Ryuzaki non deve vederti.- lei non lo ascoltò.
-Kare no kurai sekai ni kuroi hana no bakku no tamashī.- i capelli della shinigami si allungarono, dalla schiena si aprirono due ali nere e sulla guancia destra della ragazza apparvero due kanji.
-L’anima del fiore nero torna al suo oscuro mondo… ma che diamine è successo?- chiese Light stupefatto.
-Io sono per metà shinigami e per metà umana, te l’ho detto, no? In forma umana mantengo come tratto di shinigami gli occhi, e questa è la mia forma demoniaca.- il ragazzo si avvicinò alla shinigami e le sfiorò la guancia.
-Non li ho mai visto prima. Che vuol dire?- disse riferendosi al kanji.
-C’è scritto “domina il tempo” nella lingua shinigami.- rispose.
-Forte…
-Ti stai ancora annoiando, Yagami?- sorrise e lui scosse violentemente la testa.
-Non più.
Grazie a te.
-Bene (achoo), andiamo!- passò attraverso la porta chiusa e attese che Light, ancora scosso, la seguisse.
-Hey, Yagami, di solito L è in ritardo?- chiese Kurohana sbuffando.
-Siamo qui solo da cinque minuti, Kuro. Stà buona.
-Smettila di parlarmi così. Non sono un cane e nemmeno Misa Amane.- sbuffò nuovamente.
-Già, Misa… chissà che fine ha fatto.
-Tu e lei siete stati insieme parecchio, eh?- domandò Kurohana in tono strano.
-Non è che ne sei gelosa?- la prese in giro Light. Sarebbe stato bellissimo se la risposta fosse stata affermativa…
-Ma quando mai! Poverina, a stare con un insensibile come te!- Light alzò gli occhi al cielo e rivolse la sua attenzione alle ali della shinigami.
-Hey, Kuro… posso toccare le tue ali?- la ragazza alzò un sopracciglio. Poi annuì.
-Ma ti avverto: non so quello che succederà quando le toccherai. Molti uomini sono impazziti anche solo sfiorando le ali di uno shinigami.- lo mise in guardia. Lui non si lasciò intimidire e allungò la mano verso Kurohana. La posò sulle piume nere e improvvisamente qualcosa simile a una corrente elettrica gli attraversò il corpo intero, portandolo in un luogo bianco e nero. Vedeva quel luogo dagli occhi di un altro, ne era sicuro, come se guardasse attraverso una telecamera.
Chino su un tavolo, che lavorava armeggiando con piccoli ingranaggi, vi era un uomo con un’ombra di barba sul viso e un paio di piccoli occhiali cerchiati di nero.
“Ti sei venuta a informare? Non riesco a capire perché, ma quest’orologio va indietro. Non avanti. Mentre sembra tutto a posto, forse la colpa è di questa molla…” si immerse nuovamente nel lavoro, e Light si tuffò nella sua realtà e nella sua epoca.
-Che è successo?- si portò una mano sulla testa, che girava lentamente.
-Hai visto l’orologio che va indietro?- lui annuì strizzando contemporaneamente gli occhi.
-Perché l’orologio andava indietro?
-Non lo so. Andava indietro e basta. Mio padre passò parecchio tempo cercando di farlo andare avanti, ma alla fine rinunciò all’impresa perché toglieva parecchio tempo agli altri lavori.- spiegò la ragazza.
-Capisco.
Stettero in silenzio ancora qualche minuto, un silenzio imbarazzato e carico di tensione, fino a quando, in soccorso a Light venne avanti una macchina nera con i finestrini scuri. Il portello posteriore si aprì, e Light entrò mentre Kurohana saliva sul tetto.
All’interno dell’auto vi era un uomo che lui conosceva troppo bene, quelle occhiaie e quei capelli scuri e scompigliati gli erano dolorosamente familiari, gli ricordavano terribilmente che lui aveva ucciso il ragazzo che si era dichiarato il suo migliore amico.
-Mi chiamo Ryuga Hideki. Sono L.- Light fece finta di essere stupito.
-Vai a Hollywood, Yagami.- gli consigliò Kurohana facendo capolino dal tetto e frapponendosi fra il ragazzo e il detective.
Và al diavolo o togliti di lì, Kuro! O finisce che ti guardo e Ryuzaki si accorge che ho qualcosa di strano! A pensarci bene è più di qualcosa.
Per fortuna la shinigami si ritirò sul tetto, come se sentisse i pensieri di Light.
-Io sono Light Yagami.
-Pum!- disse simulando la pistola con le dita e lasciando il ragazzo realmente di stucco.
-Se io fossi Kira ora tu saresti morto, no?
-Sensato. Ma se Kira non volesse uccidermi ora?- L sospirò.
-Io non posso provare a te di non essere Kira e tu non puoi provarlo a me. Partiamo con questo presupposto.- Light sorrise.
È proprio lui.
-Yagami, quando arriviamo?- Kurohana non si stancava di tormentare Light.
E io che ne so?
-Allora, Yagami, cosa ne pensi del caso Kira?
-Penso che Kira possa uccidere in diversi modi. Se si nota, infatti, sono stati registrati aumenti nelle morti per incidente e per malattie.
-Non ci avevo pensato. Hai notato anche che può manipolare le azioni precedenti la morte?
Non sai quante cose so di Kira, Ryuzaki.
-In tal caso non può spingere a uccidere altre persone.- Light sorrise di nuovo.
-Yagami, stai andando benissimo.- gli disse Kurohana.
Il ragazzo chiese a L di fermarsi nel più vicino bar per andare in bagno e lui acconsentì.
-Davvero sto andando bene?- chiese alla ragazza.
-Certo. Non mi aspettavo che dessi a Ryuzaki tutta questa confidenza.
-Allora voglio un premio.- sentenziò l’ex-kira.
-Eh?- ribatté la shinigami.
-Chiamami Light.