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Autore: heslove    11/02/2013    6 recensioni
Due mondi cosi diversi, due persone così diverse, due mete, ambizioni, e responsabilità cosi maledettamente lontane tra loro. Harry, uomo rispettabile e stimato. Louis, irrilevante e sconsiderato. Sembrava una vita perfetta per il diciannovenne già di successo, quando, un bacio, sconvolge la vita del ragazzo.
Quali conseguenze avrà quest’azione affrettata ed inaspettata? A quali metodi si dovrà ricorrere per sopprimere, o almeno tentare, tale scandalo? E, cosa più importante: le decisioni che Harry dovrà prendere, che impronta lasceranno nell’ingenuità del ragazzo?
Il disprezzo si trasformerà in invidia. Invidia verso un giovane uomo, cosi semplice, genuino, puro. Di una purezza che Harry non ha mai avuto, mai avrà. O forse si?
[Larry Stylinson]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1 capitolo.


Styles. Styles. Styles. Il suo cognome era ormai da tutte le parti. Londra, Parigi, Roma, Berlino. Non c'era città che non conoscesse lui e suo padre, del resto erano tra le famiglie imprenditoriali più importanti d'Europa. Ma ad Harry Styles, diciannovenne spensierato, non importava molto degli affari familiari. Gli veniva ricordato sempre più spesso quali fossero i suoi futuri compiti e le sue responsabilità, aveva il destino segnato. Sarebbe di lì a poco entrato a far parte della Styles Enterprises e tutto ciò non sembrava allettare molto il giovane. D’altronde come biasimarlo, aveva solo diciannove anni e voleva godersi a pieno la sua gioventù. Non si faceva mancare nulla. Discoteche, pub, alcool, ragazze e di tanto in tanto tornava a casa sotto l’effetto di qualche droga. L’unico che sembrava non accorgersene, o almeno poco curarsene, era suo padre. Harry era cresciuto da solo, sotto la custodia di Trisha, la governante, che si occupava di lui da quando era ancora in fasce. Suo padre era sempre in giro per lavoro, aveva diversi matrimoni alle spalle e aveva dato ad Harry qualche fratellastro. Ovviamente a lui non importava granché, aveva Zayn, come amico, come fratello e, anche se non lo aveva mai ammesso, era tutto ciò che Harry considerava famiglia. Figlio di Trisha, Zayn, aveva sempre vissuto a casa Styles. Harry aveva anche una ragazza, Lucy. Non era proprio il fidanzato perfetto, era bello e lo sapeva perciò non si faceva problemi a filtrare con le altre ragazze. Insomma, chi non resisterebbe ad un paio di occhi verdi, un sorriso enorme e dei ricci curati alla perfezione? Aveva molto successo tra i suoi coetanei e riusciva sempre a portare a termine le sue conquiste. D’altronde, con uno charme come il suo non si poteva di certo restare impassibili. Lucy era l’ultima delle sue preoccupazioni, non era mai stata troppo possessiva e gli lasciava fare e provare tutto ciò che Harry ritenesse opportuno fare e provare. Passava i pomeriggi interi con Zayn, vedeva in lui un buon amico, e magari, un giorno, sarebbe potuto diventare qualcosa di più. Harry sapeva che Lucy stava con lui solo per i suoi soldi, certo, non per volontà della giovane. Era spinta dalla propria famiglia che stava attraversando un momento difficile, l’unione delle due famiglie era l’unico compito che Lucy avrebbe dovuto portare a termine. Ad Harry questo non dispiaceva. Era un bel pezzo di ragazza e di soldi ne aveva abbastanza per mantenerne altre cento, di ragazze. Quella mattina ne aveva due nel suo letto, le mandò via prima che sorgesse il sole.

“Signor Styles, l'aereo di suo padre è appena atterrato. Se vuole andare l'autista è pronto”.

Trisha entrò con cautela nella stanza di Harry. Quest'ultimo si stava abbottonando la camicia dopo aver fatto una doccia rilassante. Con il suo solito tono da menefreghista rispose:

”Finisco di vestirmi e scendo”.

Quando Harry entrò nella limousine pronta a partire, da lontano spuntò Lucy che correndo urlò

"Vengo anche io, Harry, aspetta!”.

Il ragazzo aprì violentemente lo sportello e iniziò ad urlarle contro.

“Cosa? Vuoi venire anche tu? Non credo proprio. Resta a casa, leggi un libro, cucina, vedi un film. Insomma trovati un occupazione basta che non riguardi lo starmi in mezzo ai piedi”.

Finì la sua sfuriata e tornò in macchina, che partì in tutta fretta.
Lucy e Zayn rimasero sotto il portico della villa seguendo la limousine con lo sguardo man mano che si allontanava. La ragazza era così visibilmente scossa dal comportamento del riccio che rimase immobile a fissare il cancello, ormai chiuso, per altri due minuti. Zayn le mise un braccio intorno alle spalle e la condusse dentro.

“Vieni, fa freddo fuori, ti prenderai un raffreddore”.

Des Styles scese dall'aereo con estrema eleganza, seguito solo da uno dei suoi due assistenti. Harry ovviamente non si preoccupò minimamente di chiedere dove fosse finito l'altro. Mentre l'addetto sistemava le valigie nel bagagliaio, Des salì in macchina e salutò il figlio.

“Allora Harry, tutto bene?”.

Harry rispose svogliatamente. Si percepiva una vena di delusione nella sua voce dovuta al fatto che al padre, in realtà, poco importava della salute del figlio.

“Sì papà, come al solito”.

Des balbettò qualcosa e la limousine ripartì.
Il viaggio di ritorno fu più lungo di quello di andata per via del traffico sulla strada principale di Londra. Harry cominciò a stancarsi ma cercò di non darlo a vedere. Nel frattempo il padre era stato impegnato a parlare al telefono con almeno tre persone diverse. Aveva bisogno di un nuovo assistente che aiutasse David, infatti disse proprio a quest'ultimo di cercare qualcuno con professionalità e che fosse affidabile.

“Cos'è successo a Scott, papà?”

“Ha mollato il lavoro due giorni fa, eravamo pieni di cose da fare e lui se n'è andato di punto in bianco. Non so quanto gli sia convenuto, sono sempre stato piuttosto generoso con lui, non credo troverà un lavoro come quello che gli ho dato io”.

Fece un sospiro e aggiunse:

“Mi serve assolutamente un nuovo assistente, conosci qualcuno disposto a prendersi l'incarico, Harry?”.

Il riccio lo guardò con aria interrogativa e fece spallucce, poi tornò al suo cellulare. Il viaggio proseguì in silenzio.

Quando arrivò a casa, Harry non si aspettava affatto di trovare Lucy. Invece era proprio lì, seduta sul divano con una tazza di tè in mano mentre guardava un film. Non si degnò di chiederle scusa, ovviamente. Andò dritto in camera sua, seguito da Zayn.

“Dovresti almeno dirle qualcosa, dopo il modo in cui l'hai trattata stamattina, Styles”.

“Pensaci tu, visto che ti preoccupi tanto”, replicò Harry mentre snodava la cravatta.

“Non dovresti trattarla così, Harry, né lei né nessun altro”.

Il riccio si girò furioso.

“Ma che ne sai tu di come devo trattare la gente? Io faccio quello che cazzo mi pare, Malik. Sparisci”.

Qualcuno bussò alla porta e i ragazzi si girarono contemporaneamente. Trisha entrò di nuovo.

“Signore, suo padre la vuole nel suo ufficio”.

Harry annuì e scese di corsa. Bussò alla porta dell'ufficio del padre ed entrò. Attese qualche secondo che suo padre terminasse la chiamata, poi domandò:

“Che c'è?”.

“Oh, Harry, eccoti. Dovresti restare a casa tutto il pomeriggio perché arriverà un ragazzo per quel posto di assistente. Io ho alcune commissioni da sbrigare".

“No, papà, scordatelo. Oggi vado a giocare a calcio con George".

Harry fece per andarsene, ma il padre lo bloccò per un braccio.

“George saprà aspettare qualche altro giorno, oggi mi servi Harry. Quando io non ci sarò più tutto questo passerà a te”.

Il tono di Des non ammetteva repliche. Harry sarebbe rimasto ad occuparsi degli affari del padre.
Il campanello della villa suonò e Trisha corse ad aprire la porta.

“Salve signore, dia pure a me il giacchetto, i signori Styles la aspettano di là”.

Il ragazzo entrò piano in ufficio.

“Buongiorno, sono Louis Tomlinson, sono venuto per quel posto di assistente”.

“Oh ciao, ragazzo. Io purtroppo devo scappare. Ti lascio con mio figlio Harry. Ti spiegherà tutto lui”.

Des scappò via di corsa.
Louis tese la mano a Harry.

“Piacere”, sorrise.

Harry accennò un sorriso che somigliò di più ad una smorfia e gli prese la mano.

“Harry Styles”.


Ciao bellezze, intanto per cominciare volevamo ringraziare tutti per aver letto questo primo capitolo, lo sappiamo, è un po noioso.. ma vi giuriamo che ora la storia prenderà forma e diventerà piu interessante, questo capitolo ha fatto un po da prologo per spiegare tutto ciò che succederà in seguito e presentare i personaggi.
Siamo in due a scrivere questa ff, giorgia e michelle. Su twitter se volete seguirci siamo @_turnuptheradio e @ianseyess
Recensite recensite recensite e diteci cosa ne pensateee
xoxo c:
  
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