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Autore: brjtish    11/02/2013    8 recensioni
«Cosa può essere una bufera di neve in confronto ad una bufera d’amore?»
Mi disse Becky la prima volta che si innamorò.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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maybe you’re my snowflake.

A mia madre,
perché mi fa sentire sempre speciale.


«Cosa può essere una bufera di neve in confronto ad una bufera d’amore?»
Mi disse Becky la prima volta che si innamorò.



Cara Becky,                                                                                                                                                                               18.01.2015, Wellington Street, n.9


Mi manchi tanto, lo sai?
Io non sono mai stata brava a scrivere lettere, ma volevo solo dirti che mi manchi più di qualsiasi altra persona al mondo, ed è per questo che sento il bisogno di scrivere, mettendo da parte la mia bravura o goffaggine che sia.
Sai, mi manca dividere la stanza ad Hogwarts con te, mi mancano i nostri pomeriggi passati insieme a scherzare, mi mancano anche le ore d’inverno passate a scuola, davanti al camino, sul comodo divano giallo ocra della sala di ritrovo dei Corvonero.
Mi mancano tutte queste cose, e dovevi sapere, in qualche modo che la vita, sia a scuola che a casa non è la stessa senza di te, perché tu sei stata la migliore amica che io abbia mai desiderato.
Ti scrivo questa lettera principalmente per raccontarti una cosa che mi è capitata oggi, fresca di giornata.
(Quest’anno ho deciso di passare le vacanze a casa, perché a scuola, da quel che ho capito, non rimaneva nessuno.)
Ti ricordi di quel ragazzo biondo, non molto alto, con l’apparecchio, gli occhi azzurri? Il Grifondoro? Quello di cui ti parlavo ogni giorno, di cui mi facevo mille paranoie? Ecco, oggi incontrai proprio lui.
Chiesi a mamma se, nonostante la bufera di neve, sarei potuta uscire per godermi un po’ la neve, e lei con un po’ di insicurezza mi diede il consenso. Allora presi il cappotto verde militare, presi la berretta rossa con dei disegni bianchi e verdi, (è nuova, l’ho comprata ai mercatini e mi piacerebbe tanto che tu riuscissi a vederla) e legai una sciarpa di lana al collo, mi infilai gli scarponi e uscii velocemente dalla porta di casa.
Con il vento che soffiava forte, andai a fare un giro per la strada: era deserta.
Pensa Beck, che non c’era neanche Duchessa, il gatto della signora Murs, e questa era una cosa molto strana, dato che negli scorsi giorni la vidi strofinarsi allegramente sulla morbida neve.
Camminai per un po’ cercando di godermi il paesaggio imbiancato, quando vidi avvicinarsi un ragazzo, che tutto incappucciato camminava lento in mezzo alla neve. Cercai di fare l’indifferente e decisi di continuare a camminare per la via a testa bassa, guardando i miei scarponi immergersi sulla soffice acqua ghiacciata, lasciando impronte di media lunghezza. «Amber?» disse il ragazzo in modo indeciso, nascosto dietro al cappuccio grigio, ormai diventato un grigio scuro a causa della neve sciolta.
Alzai lo sguardo e incrociai quegli occhi meravigliosi, quegli occhi del colore dell’oceano che mi fecero innamorare dalla prima volta in cui li vidi.
«N-Niall?» dissi balbettando in maniera piuttosto imbarazzante.
«Che ci fai qui? Sei matta ad andare in giro con tutta questa neve?» disse preoccupandosi.
A quel punto, Becky, ero rimasta proprio scioccata, tu avresti assolutamente dovuto vedermi, anche se penso che quando tu sarai arrivata a questo punto della lettera, avrai già immaginato la mia faccia.
«Avevo voglia di fare un giro… Piuttosto che ci fai tu, qui» dissi, inizialmente esaltando le parole per poi cercare di spegnere il tono.
«Ero andato da Jane…» mi disse malinconico.
(Se tu non riuscissi a ricordare, Jane è la ragazza di Niall, non ne ho mai parlato molto di lei perché è una delle reginette della scuola, ed io non ho mai amato quel genere di persone.)
«È successo qualcosa?»
«No…» rispose lui, con aria ancora più triste.
«Se ti va puoi dirmelo»
Mi prese per il braccio e mi portò sotto una minuscola tettoia, poi iniziò a raccontare.
«Sono andato da Jane prima e mi ha detto che… mi ha detto che è finita» ansimò con occhi lucidi più che mai.
Avrai già potuto immaginare il mio stato in quel momento, fuori facevo la dispiaciuta, ma dentro ero troppo felice perché Niall non si meritava una come Jane.
Lo so, mi stupisco di essermi sentita così, perché solitamente non è da me, e tu lo sai bene Beck.
«Mi dispiace…»
«Il punto è che anche io volevo lasciarla, non era il tipo per me, ma lei mi ha preceduto, senza darmi una spiegazione»
«Si vede che era destino che andasse a finire così… ma se non mi faccio troppo i fatti tuoi, perché volevi lasciarla?»
«Perché a me piace un’altra ragazza»
La stupidità dei ragazzi non avrà mai fine. Come si può cercare di dimenticare una ragazza facendo finta di innamorarsi di un’altra? Non lo capirò mai, tu che ne dici Beck?
Poi, per pochi minuti ci fu un silenzio tombale, si sentiva solo il sottile rumore della neve che si poggiava con violenza sull’asfalto, e anche il rumore del vento che soffiava forte, come se volesse indicarci qulcosa.
«Sai, ti volevo dire una cosa, ma sono piuttosto timido e penso che non riuscirò quindi a dirtela con la massima chiarezza…»
Becky, lo giuro, il cuore incominciò a battere come se volesse uscirmi dal petto.
«Dimmi tutto» dissi sorridendo con un occhio chiuso per via della neve che si scagliava a piccoli fiocchi contro il mio viso.
«Vedi, io ho preso la decisione di stare con Jane solo per ‘provare a dimenticarti’, perché quel che provo per te… è una cosa grandissima» disse affannando ogni respiro.
Il mio stomaco non reggeva più, forse a causa delle farfalle che sbattevano le loro ali colorate in continuazione.
Decisi di rispondergli, con la neve che mi si era raggrumata in faccia, sciolta per la timidezza.
«A-anche per me è lo stesso»
«Allora perché non me l’hai detto prima?!»
«Dovrei farti la stessa domanda…»
Altri minuti di imbarazzante silenzio, fino a quando Niall si decise e mi prese la mano, portandomi via dalla piccola tettoia di mattoni innevati.
Mise la sua calda mano destra sulla mia guancia sinistra, mi guadrò, ed io mi persi per l’ennesima volta nei suoi occhi, nonostante in quel momento fossero poco visibili per via della neve.
Si avvicinò e mi baciò, riuscendo con un solo bacio a portare il calore che mancava in tutto il mio corpo.
Staccò le sue labbra dalle mie e disse «L’abbiamo tenuto nascosto per troppo tempo, Amber»
Non risposi, ma lo guardai soltanto per poi abbracciarlo.
«Prometti che non mi lascerai mai, Niall»
«Non lo farò, Amber»

Lo salutai e tornai a casa di corsa, non presi subito il thè che mi aveva preparato mamma.
«Amber, dove vai?»
«Devo scrivere una cosa a Becky, mamma. Arrivo subito, poi la racconto anche a te»


Ed ecco che sono qui, mi sta aspettando il thè di mamma.
Spero di aver fatto la cosa giusta, di non aver sbagliato nulla.
Tu cosa ne pensi Beck? Riuscirai prima o poi a darmi una risposta concreta?
La tua morte è stata la cosa più dura da affrontare, ma nonostante ci sia quella di mezzo, io ci credo che tu mi possa ancora sentire in qualche modo, che la tua anima stia ancora vivendo. E scusami anche se ti ho annoiato, ma ti ho voluto raccontare questa storia in ogni minimo particolare perché se un giorno i miei ricordi svaniranno, tu ricorderai e sarai sempre pronta a ricordare.

Ricordati di scrivermi presto, aspetto ansiosamente una tua risposta.
(Speriamo che Edmund, il mio nuovo gufo, faccia presto a spedire la lettera e che riesca a trovarti per consegnarla.)

Lots of magic love,                                                                                               
                                                                                                                                                                                                                                        la tua Amber.


                                                                                                                                           --- --- ---

 Ross' corner.
Buonasera gente, sono tornata con un'altra os.
Spero che vi piaccia, mi sono impegnata veramente molto.
Ditemi che ve ne pare c:
un bacio,
brjtish.
  
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