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Autore: Lory4    12/02/2013    0 recensioni
Lei non vi aveva mai creduto...Lui ne era rimasto troppo ferito...Ma spesso non siamo noi a decidere, a farlo è il DESTINO!!!
DamonxNuovo Personaggio
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Pov.Damon

Improvvisamente nel cuore della notte mi svegliai... Non per i tuoi o per le parole d'amore che Elena stava rivolgendo a Stefan, ma perchè sentii Giulia fremere e agitarsi al mio fiaco mormorando qualcosa, per un attimo ebbi il dubbio che si fosse svegliata poi la guardai meglio e notai le sue lunghe dita chiuse tremanti intorno alla mia maglietta, le sue belle gambe intrappolare le mie in una morsa che avrebbe fatto male ad un umano e la sua fronte, delicatamente pogiata sul mio petto, imperlata di sudore. D'istinto l'abbracciai avvolgendo il suo corpo ancora scosso tra le mie braccia facendola completamente stendere sul mio petto, la sentii appena sussurare "Damon non mi lasciare..." per poi vederla finalmente rilassarsi e allentare la presa spasmodica della sua mano. Quelle parole mi scossero e non poco, mi ritrovai a fissarla constatando che fosse la creatura più bella che avessi mai visto in tutta la mia secolare vita, più bella di Elena, più bella anche di Katherine, con i morbidi capelli ricci a sfiorarle il volto le curve armoniose mal coperte dalla mia maglietta, le lunghe gambe strette intorno alle mie, le esili braccia a cingermi i fianchi e la bocca leggermente socchiusa che mi tentò come non mi era capitato in tutta una vita. La strinsi ancora di più godendo della sensazione del suo caldo e morbido corpo a contatto con il mio. Mi resi conto di provare sensazioni sconosciute non era soltanto attrazione per il suo splendito corpo ma dietro c'era altro che non seppi o non volli identificare!!! Passai parte della nottata ad ammirarla scoprendo ogni dettaglio che mi era sfuggito come il piccolo neo sotto l'occhioo il segno quasi invisibile della varicella. Mi addormentai quando all'alba mancava poco dopo averla sentito dire un flebile "Grazie Damon", che mi fece capire che con lei non potevo recitare la parte  dello stronzo, narcisista ed insensibile che ormai avevo imparato a memoria e che forse qualcuno aveva deciso di darmi un'altra possibilità con quella ragazza, per cui inconsciamente avevo iniziato a provare un sentimento fino ad ora sconosciuto.
 


 


Pov. Giulia

 

Mi ero apena svegliata, non sapevo esattamente che ora fosse ma siuramente mattino inoltrato visto che un caldo sole attraversava le persiane ancora chiuse.Non ricoradi immediatamente cosa fosse successo, ma quando percepii il corpo di Damon accanto a me rammentai i tuoni e la notte passata. Era stata una notte meravigliosa a parte uno strano incubo che mia aveva terrorizzata lasciandomi una sensazione spaventosa per qualche minuto che però scomparve con la stessa velocità con la quale era apparsa quando sentii una sorta di abbraccio protettivo avvolgermi. Mi girai a guardare la sveglia sul comodino e solo in quel momento mi accorsi di essere completamente splamata sul petto di Damon con le sue braccia muscolose chiuse in una morsa intorno ai miei fianchi e il suo viso , il suo meraviglioso viso a pochissimi centimetri dal mio. Mi ritrovai con la bava alla bocca mentre studiavo ogni centimetro del suo corpo, dalle gambe muscolose imprigionate tra le mie, dal petto leggermente scoperto da cui potevo intravedere un acceno di addominali perfettamente scolpiti, dalla mascella squadrata, dal taglio delle sopraciglia che gli donavano un' aria misteriosa, dai capelli neri come petrolio e dalle labbra carnose che mi scoprii a voler baciare, assagiare. Quando mi resi conto del filo dei miei pensire mi ridestai dandomi da sola della pazza, io che non avevo mai neanche baciato un ragazzo, mi ritovavo a fantasticare su quella specie di Dio sceso in terra che dormiva ignaro vicino a me. Ma la cosa che mi preoccupò di più era che da un pò di tempo non facevo che pensare al suddetto Dio, non solo per il suo corpo, ma anche per i suoi abbracci, per il suo profumo, per le sue batture, insomma non facevo altro che pensare a Damon. Forse avevo ragione, forse mi stavo veramente innamorando di lui e la cosa mi spaventava, che speranza potevo avere io, povera verginella italiana che non sapeva neanche da dove cominciare per apparire desiderabile agli occhi di un uomo, e non uno qualsiasi bensì di Damon.      

  
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