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Autore: Error 404    12/02/2013    3 recensioni
Hai pianto per un film e hai chiuso da poco con chi non ti ha capito e forse non ti capirà mai, occhi bassi, dritto in faccia non mi guardi mai.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Non-con, Triangolo, Violenza
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Buongiorno, sono Silvia e dopo anni di pausa ritorno a scrivere. Spero vi piaccia, se avete consigli/critiche/non capite qualcosa ditemi pure!
Buona lettura.



Avevo buttato 17 anni della mia vita nella droga. Un padre troppo assente, una madre troppo presente, mai avuto un equilibrio.
Mi chiamo Silvye, ho 17 anni, vivo a Milano ma sono di origine Londinese. I miei genitori si sono sposati molto presto e hanno divorziato altrettanto presto, quando io avevo solo tre mesi, ho sempre vissuto fra il caos e la quiete. Mio padre era un chirurgo, mia mamma una casalinga. Lui non c'era mai e lei era sempre lì.
Era un altro Sabato sera e stavo prendendo il treno a Milano centrale per andare ad un altra festa, un altro rave, quello per Halloween.
Avevo i capelli rossi e le lentiggini, un dread che usciva dal nulla, un sacco di bracciali e gli occhioni verdi che sembravano sempre stupiti. Andavo bene a scuola, mi impegnavo nel sociale, mi vestivo bene e andavo a messa, costretta, ogni Domenica. L'unico problema? Mi bucavo, mi facevo le pere, sniffavo coca e assumevo acidi, per il resto potevo anche essere scambiata per Santa Maria Goretti.
Mio padre era conosciuto, avevo due belle case, una al mare ed una in montagna, tutti i soldi ed i vestiti che volevo, ero l'ultima sospetta a poter far parte del mondo della droga; ma più hai e più vuoi.
Arriva il treno, erano le 21.47, spengo la sigaretta e mi metto a sedere, stavo ascoltando gli Oasis- Wonderwall. ''Because maybe, you're gonna be the one that saves me'' cantavano mentre pensavo a tutto il casino che ho in testa. Mai avuto una relazione seria, mai riuscita a dimostrare i miei sentimenti, mai stata troppo brava, troppo bella o troppo simpatica. Anzi. Sono sempre stata fredda. Ho paura delle mie emozioni.
Dopo un pisolino ed un ora e mezza di treno arrivo al paesino dove si sarebbe svolto il rave, scesa dal treno notai subito un bel ragazzo dagli occhi azzurri, i capelli biondo cenere e lo sguardo indifeso.
Mi girai e lui non c'era già più, ''speriamo di rivederlo'' pensai, ma non ci feci molto caso.
Andai verso la tangenziale, feci l'autostop perchè ovviamente il luogo era ancora più fuori rispetto al paesino e verso l'una arrivai. Ero da sola, nessuna mia amica sapeva della mia doppia vita, poi lì incontravo qualcuno, ma portarmele già da casa, come si suol dire, era impossibile. Nessuna sapeva che mi bucavo, nessuna sapeva della vera me. Dei tagli, delle pillole ingerite per farla finita, loro mi vedevono come qualcuno da invidiare, ma io avrei voluto solo avere un equilibrio nella mia vita.
  
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