E' il periodo della guerra. Tutti sanno cosa accade. Tutti sentono le notizie alla radio, ma la vita nella piccola cittadina di Tursi appare ancora lenta e tranquilla. Tutti pensano alla guerra ma la pensano come ad una cosa lontana che non li colpirà mai.
Questo è anche il caso della piccola Francesca. Lei è una bambina di 10 anni, è una piccola balilla come era stato deciso dal governo fascista.
Francesca era spensierata e giocava con le sue amiche tutto il giorno fino a quando questa pace apparente non si ruppe in mille pezzi come un vetro rotto.

Un giorno, andando a scuola, Francesca sentì un allarme lontano, un suono che non aveva mai sentito. Prima di rendersene conto tutti erano scappati e si erano nascosti in qualche rifugio. Era rimasta da sola, in mezzo alla strada che appariva deserta. Quando finalmente capì cosa stava accadendo era troppo tardi. 
Si trovò in mezzo ad una fila di carrarmati che passavano. Era terrorizzata e sconvolta. Non li aveva mai visti e non sapeva cosa fare, così rimase ferma, pallida come un fantasma, sperando che non le accadesse nulla.

Il peggio però doveva ancora accadere.
Quando i carrarmati erano quasi passati si sentirono dei colpi. Francesca, presa dallo spavento, si buttò a terra e si coprì la testa con le mani. Rimase così accasciata per un tempo che le parve interminabile. Quando si rialzò era rimasto un solo carrarmato che però era a lato della strada e delle fiamme uscivano dall'abitacolo. Il paesaggio che le si prospettò davanti le apparve quello dell'Inferno. Vi erano corpi ovunque. Erano sul ciglio della strada, nelle case, intorno al carrarmato. Il sangue sgorgava e sporcava la strada sterrata.

In quel momento Francesca capì cosa era la guerra. Lo capirono tutti.
Da quel momento la vita di tutti cambiò per sempre.