MAMORU X NATSUMI
 
-Accidenti! Anche stavolta è stato un disastro!- annunciò tristemente, ripulendosi il viso dall’ennesima fuoriuscita di fumo.
Ci aveva provato in ogni modo, ma ai fornelli non gliene andava bene una.
Preparare dei cioccolatini per San Valentino, non le era sembrata una pessima idea, ma, a giudicare dai risultati, in quel momento avrebbe preferito ritrovarsi metri e metri di terra sulla testa perché la coprissero dalla vergogna.
Osservò il frutto del suo lavoro: “cioccolatini” erano quelli?! Sembravano pezzi di carbone per il fuoco.
Con che coraggio si sarebbe presentata davanti a lui?
Ci aveva sinceramente sperato, quell’anno, di riuscire a portarglieli e trascorrere la festa in sua compagnia, ma sembrava che il destino se li fosse accanito contro.
 
Toc Toc
 
Oh, la porta! Chi poteva essere?
Pensò di ritrovarsi in un sogno, quando si ritrovò davanti colui che le faceva battere il cuore, “armato” di cioccolatini e del classico sorrisone da bambino.
-Buon San Valentino, Natsumi!-
 
 
 
 
AKIO X FUYUKA
 
-D-di chi sono quei dolcetti?- chiese, titubante e spaventata dalla possibile risposta del ragazzo.
Le mani stringevano convulsamente il pacchetto celato dalla sua schiena, poco mancava perché lo accartocciassero.
-Hm, questi dici? Li ho preparati io!- si vantò senza vergogna, sorridendo arrogantemente.
Non erano il regalo di un’altra ragazza, come aveva temuto, allora perché continuava ad essere nervosa? Ah, giusto, perché se li aveva fatti lui, allora stava pensando di regalarli.
-P-posso sapere p-perché?- le guance si erano tinte di un leggero rosso, si sentiva invadente e maleducata a porre certe domande.
Il sorriso di lui lasciò presto spazio ad un ghignò frustrato -Tsk, ovvio no? Volevo regalarli ad una certa persona. Sai che ti dico, prenditeli tu, mi sono stufato di cercarla!-
Allungò una mano titubante per accettare quel non-regalo, gli occhi le pizzicavano.
Lui se ne andò, ma potè giurare di aver visto l’ombra di un sorriso sul suo volto.
Le lacrime, che avrebbero dovuto essere di tristezza, divennero di gioia quando lesse il biglietto contenuto nel pacco che le aveva dato.
“Buon San Valentino, Fuyuka!”
 
 
 
 
SEIYA X NONOMI
 
-Allora, che si dice a chi ti aiuta a fare una cosa?- allungò l’orecchio per sentire la risposta di lui, anche se era tutta una mossa per provocarlo.
Di certo non si aspettava che venisse da lei e le chiedesse -Mi spiegheresti come si preparano dei cioccolatini per San Valentino?-
In un certo senso le sembrò anche assurdo: era già da un po’ che aveva iniziato a cucinare e ancora non aveva imparato a preparare dei semplici cioccolatini?
L’occasione la colse al volo, per la prima volta ebbe l’occasione di sentirgli dire quella parola.
-Grazie.- biascicò imbronciato, quasi come se doverlo dire fosse per lui motivo di vergogna.
Lei, per tutta risposta, poggiò la mano sull’orecchio avvicinandosi -Come scusa, non ti ho sentito bene, puoi ripetere?-
Un’occhiata minacciosa da parte sua la fece desistere dal continuare.
Il *clic* del forno annunciò che erano pronti.
Il ragazzo estrasse la teglia, poggiando successivamente i dolcetti su un vassoio.
-Allora, chi è la fortunata a cui vorresti regalarli?-
Nei successivi istanti si dovette capire chi dei due era diventato più rosso: lei, quando lui le porse il vassoio coi cioccolatini, o lui quando le disse quelle parole.
-Buon San Valentino, Nonomi!-