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Autore: bieberslove    12/02/2013    3 recensioni
Kate Williams, nata a San Francisco il 14 luglio 1995.
Justin Bieber, nato in Canada il 1 marzo 1993.
Entrambi studenti del college di Phoenix, migliori amici dai tempi dell'asilo.
Justin ha sempre provato qualcosa che andava oltre l'amicizia per lei, per Kate invece lui era solo un fratello.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La voce squillante di Sam dal salotto mi fece svegliare, e svogliatamente decisi di alzarmi.
"Ti ho sentita, ora mi preparo." le urlai per farmi sentire.
Non avevo nessuna voglia di affrontare una nuova giornata, ultimamente non sta andando tutto rose e fiori, anzi. Litigo più spesso con Justin e gli altri, inoltre le mie bravate peggiorano e il mio migliore amico non c'è più come prima. Non so se lo fa di proposito o meno, di solito passavamo interi pomeriggi insieme, adesso al massimo mi accompagna in stanza. Tutti in quell'istituto invidiano il nostro rapporto, ci prendono addirittura per fidanzati. Non solo perché stiamo sempre insieme, ma perché è iperprotettivo nei miei confronti, dolce e comprensivo nei miei confronti. Con gli altri moltra un altro  completamente differente, diciamo che ha una doppia personalità e quella vera la mostra solo a me e ai suoi amici. Ma è da un po che Justin con noi sembra assente, quasi come se non gli importasse nulla di noi. Avrei aspettato che gli passasse, non volevo costringerlo a parlare di nuovo. 
"Kate, ti sei addormentata nella vasca?" mi rimproverò urlando dal salotto. 
Cazzo, mi ero immersa nei miei pensieri e avevo completamente dimenticato di prepararmi. Corsi a prendere l'intimo e mi gettai subito in doccia. 
Uscii dopo dieci minuti e mi diressi davanti all'armadio. Decisi di mettere un jeans chiaro e una maglietta bianca e le mie inseparabili blazer nere.Mi aggiustai i capelli, misi il trucco e andai in salotto.
"Ah, ce l'hai fatta. Dai muoviti, i ragazzi sono qui fuori." disse Sam prendo lo zaino e dirigendosi fuori.
C'erano tutti, tranne Justin. Mi aveva promesso che sarebbe venuto.
"Dov'è Justin?" domandai ai ragazzi. 
"Oggi non viene, credo che salta le lezioni." mi disse guardando lo schermo del cellulare.
"Oh, okay." risposi. 
C'ero rimasta male, volevo stare un po con lui, ma non importa, sarà per la prossima volta allora.
"Andiamo?" disse la voce squillante di Sam.
"Certo." rispose Dave.
Dave era nel nostro gruppo ma non parlava spesso, era entrato da poco. Non credo si sentisse del tutto a suo agio con Justin che lo minacciava di non avvicinarsi a me e a Sam. 
Però dopotutto era gentile con noi, e io gli volevo bene. Sapeva sempre farmi ridere e non c'era giorno in cui non ti chiedeva come stavi, era adorabile.
Entrammo nella sala pranzo, o meglio colazione, visto che li si faceva solo quello. 
Prendemmo il solito, una tazza di cereali e del latte, e in dieci minuti finimmo tutto. Mancava ancora mezz'ora alla fine delle lezioni, e così rimanemmo lì ancora un po, a parlare del più del meno.
Ma io non parlavo, pensavo a Justin, almeno a ciò che stava succedendo a Justin. Non sopportavo il fatto che mi stesse trascurando, avevo bisogno di lui. Mi aveva sempre riservato tutte le sue attenzioni, perché adesso non lo faceva più? Aveva trovato un altra migliore amica? Non facevo abbastanza per lui? Decisi di non pensarci e unirmi al discorso.
"E' con Amy, quella del terzo anno." disse Chaz, e mi chiesi subito a chi si riferisse.
"Ma chi, la mora con gli occhi verdi?" disse Ryan sorpeso, continuai a non capire.
"Si esatto, quella. Dice che però ci sta solo parlando e stanno diventando buoni amici, non vuole scoparsela." rispose il moro. 
"Mi sembra ovvio, di viso non fa impazzire nessuno, e neanche di fisico." disse Sam.
"Di chi parlate?" chiesi ai ragazzi.
"Justin." disse ovvio Ryan. 
Di Justin? Come di Justin? Si stava sentendo con un altra ragazza e io non lo sapevo? 
"Cosa?" dissi sconcertata.
"Si, non te ne ha parlato? Sembra che ti stia sostituendo, Kate." disse Chaz. 
"Chaz, smettila." disse fulminandolo Sam. 
"No, non importa, tanto non mi interessa." dissi. Mentivo.
Mi interessava eccome. Non volevo che Justin si dimenticasse di me, non olevo che mi sostituisse. Per me lui era insostituibile. Era quella persona che si incontra ogni cent'anni, quella persona che se stai male corre da te con film, gelato e coperte per consolarti. Il nostro rapporto è così, e non deve cambiare per una ragazza che neanche lo conosce. 
"Si invece, si vede." disse Dave.
"No, e ora andiamo, fra cinque minuti suona e devo ancora prendere i libri dall'armadietto." dissi alzandomi e lasciando la sala e trovandomi nel corridoio.
Iniziai a cercare il mio armadietto e quando lo trovai, presi quello che mi serviva. Oggi non avevo voglia di andare a lezione, senza Justin non ci sarebbe stato gusto e mi sarei annoiata, ma devo andarci. Devo fargli vedere che io non dipendo da lui, visto che neanche lui dipende da me. 
Misi tutti nella borsa e mi diressi in classe, alla prima ora avevo Biologia.
"Buongiorno." dissi alla classe e alla professoressa..
"Buongiorn.. Oh, è lei Williams. Si sieda." rispose alzando gli occhi dal registro.
"Le sto così sul cazzo che nemmeno mi saluta?" dissi sfidandola.
"Ma come si permette? Io non ho nessuna preferenza e adesso si sieda invece di fare scenate di prima mattina!" mi sgridò la vecchia alterandosi.
"No." dissi incrociando le braccia.
"Come vuole, allora vada dal preside, li sarà la benvenuta." disse.
"Con piacere." dissi uscendo dall'aula.
Non sarei andata dal preside, avrei fatto un giro o saltato tutte le ore.Non era di certo la prima volta, succedeva sempre. Ma non ne facevo un dramma.
Per queste mie bravate, il preside chiamò i miei genitori una settimana fa, sarebbero arrivati domani ed ero pronta a subirmi le loro ramanzine, infondo gli voglio bene e loro sanno perché sono scappata qui a Phoenix senza avvisare nessuno. Per Justin. Avrei dato qualunque cosa per salvarlo da quella situazione, anche se a me sarebbe costato parecchio. Ma non mi interessava, a me importava solo che lui stesse bene, ci sono riuscita e sono felice per lui.
A distogliermi dai miei pensieri, fu un messaggio.

From: Justin.
Text: Sono solo, fuga d'amore?

Sorrisi, aveva già pianificato tutto, lo sentivo. 

To: Justin.
Text: Dove sei, mio Romeo?

In meno di un minuto, rispose.

From: Justin.
Text: Ti darò io le indicazioni, sorpresa. Esci dal college e inizia a camminare verso l'albero vicino la casa della famiglia Montgomery.

Non aveva mai fatto niente del genere, ma non mi preoccupai. Io mi fidavo di lui. 
Iniziai a dirigermi verso quell'albero, e quando arrivai mi arrivò un altro messaggio.

From: Justin.
Text: Se la sorpresa vuoi trovare, al nostro posto devi andare.

Ci pensai su a lungo, dove potrebbe essere? 
Poi mi ricordai che due anni fa, alla nostra prima fuga, ci dirigemmo in un chiosco abbandonato poco lontano dal mare, e ci eravamo promessi che quello sarebbe stato il nostro posto.
In dieci minuti arrivai, e mi arrivò un altro messaggio. 

From: Justin.
Text: Se la sorpresa vuoi trovare, pochi kilometri dovrai fare. 

E adesso dove voleva che andassi? Iniziai a camminare e mi arrivò un messaggio.

From: Justin.
Text: Poco più avanti, un negozio troverai. E da li, i fiori seguirai. 

Con passo svelto mi diressi verso quel negozio, dove Justin mi fece il mio primo regalo. Mi regalò una maglia bianca a pois rossi con un fiocco blu, la mia maglia preferita. 
Trovai i fiori e decisi di seguirli, guardando sempre per terra. Ad un certo punto, i fiori finirono, e mi ritrovai in un posto meraviglioso. 
Era una distesa verde ricoperta di fiori di tanti colori vicino ad un lago. Rimasi a bocca aperta, era fin troppo bello per essere vero. Mi avvicinai al lago e rimasi a guardare godendomi la pace.
Mi sentì cingere i fianchi e mi girai sorpresa, ritrovandomi un Justin sorridente. 
"Allora, ti piace?" mi disse. 
"Scherzi? E' meraviglioso. Grazie, davvero." dissi abbracciandolo.
"Di che cosa?Ah, mangiamo qui oggi, ho preparato un picnik, vedrai, ti piacerà." mi disse prendendomi per mano e stendendoci nel prato.
"Ho saputo che ti stai sentendo con Amy del quarto anno. Com'è, migliore di me?" dissi malinconicamente e guardandolo negli occhi.
"Cosa? Assolutamente no! Non voglio sostituirti, è solo una mia amica." disse alzandosi.
"Ne sei sicuro? Negli ultimi giorni non fai che ignorarmi, e come se non bastasse non me ne hai neanche parlato di questa Amy." dissi alterandomi.
"So che avrei dovuto parlartene, e ti chiedo scusa. E' che tu non sei come gli altri miei amici, tu sei qualcosa di più speciale e avrei dovuto cercare le parole giuste per dirtelo, e sapevo la tua reazione. Non volevo farti arrabbiare, ma adesso non mi sembra il caso di litigare, non ti sembra?" disse calmo.
"Si, hai ragione. Scusami tu. E' che non sopporto l'idea che qualcuno prendi il mio posto." dissi.
"Nessuno riuscirà a prendere il tuo posto, Kate." rispose guardandomi.
"Ti voglio bene." dissi, e lo abbracciai. 
"Anch'io Kate." disse.
Rimanemmo a parlare finché non arrivò l'ora di pranzo. 
"Allora, che mi hai portato di buono?" dissi sedendomi. 
"I tuoi preferiti, dai, mangia." disse prendendo la roba dal cesto. 
Iniziai a mangiare, era tutto buonissimo.
"Mmh, buono." dissi.
"Lo so." disse con aria superficiale.
Dopo dieci minuti finimmo tutto, e iniziammo a parlare del più e del meno, di tutto ciò che ci era capitato in questi giorni, di tutto ciò che passammo in questi dodici anni insieme e iniziammo a ridere ricordandoci di tutte le cazzate, scherzi e giochi che facevamo sempre insieme. Mi era mancato parlare con lui.
"Facciamo il bagno?" mi disse speranzoso. Esitai per un attimo.
"Okay." mi spogliai, tanto mi aveva già visto in intimo, e ci dirigemmo in acqua.
Iniziammo a giocare come due bambini al loro primo bagnetto, passò un ora e decidemmo di uscire dall'acqua. Si erano fatte le sette tra fare il bagno e asciugarci. 
Decidemmo di andare, si era fatto tardi. Entrammo in macchina e accese la radio. Iniziammo a cantare a voce altissima, fin quando non arrivammo al college.
"Allora, ti sei divertita? mi disse una volta arrivati davanti alla mia stanza.
"Si, è stata la giornata più bella della mia vita. Complimenti, ti sei superato." risposi ridendo.
"Allora dovrei farlo più spesso." disse anche lui ridendo.
"Si, lo credo anch'io." ridemmo. 
"Buonanotte piccola, ti voglio bene." mi baciò la fronte e se ne andò.
Entrai, mi spogliai e misi il pigiama. 
"Ma che fine hai fatto oggi? Ci siamo preoccupati." disse Sam comparendo dal salotto. 
"Scusa, Justin mi ha portato in un posto." dissi. 
"C'è qualcosa che dovrei sapere?" mi disse. 
"No, siamo solo amici, Sam." 
"Come vuoi, secondo me poi succede qualcosa tra di voi." disse andando nella sua camera. Non mi diede il tempo di aprire bocca, che continuò a parlare.
"Buonanotte Kate." chiudendo la porta. Decisi di non pensarci e andare a letto. Ero fin troppo stanca. 



OCCHI A ME!

LEGGETE TUTTO, PER FAVORE. E' IMPORTANTISSIMO, NON SALTATE NESSUNA PARTE, GRAZIE. 

Salve bellezze, allora, vi piace? c: 
vi ringrazio per tutte le visualizzazioni e per le 10 recensioni in tutto, siete dolcissime, grazie mille. 
Stavo però pensando una cosa, che dite se elimino questa ff e ne faccio un altra? 
vi spiego la trama, che però sarà sui One Direction probabilmente, come volete.
praticamente lei è la sorella di Justin, e girando in tuor con lui incontra i ragazzi e tutto il resto lo sapete, allora, che dite?
per favore ditemi quale devo fare se recensite, è importante. vorrei sapere quale trama vi piace di più, a vostro favore. 
Grazie mille dolcezze. c: 

  
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