Oggi è stata una brutta giornata. Ho preso l’ennesima insufficienza in storia, le ho prese da mio padre, come dimostra il mio labbro spaccato. Ciliegina sulla torta: ho anche litigato con il mio migliore amico.
Ed è stata tutta colpa mia, come al solito.
Io non mi chiamo William Bruce Bailey, io sono William Idiota Babbeo.
Sono uscito di casa, non voglio stare ancora un minuto di più con quel mostro.
Cammino per Lafayette, dio mio quanto odio questo posto. Se non fosse per Jeff sarei già scappato da un pezzo. Jeff… odio litigare con lui.
E’ l’unico a cui voglio bene davvero e io l’ho fatto arrabbiare parecchio. L’ho combinata grossa. Jeff  è così calmo e serafico… sono stato capace di farlo infuriare e non sono affatto contento di ciò che ho fatto.
Mi prenderei a schiaffi. Tutta colpa del mio orgoglio di merda.
Guardo il cielo e noto che ci sono dei grossi nuvoloni neri e prima che io abbia tempo di dire “sono scemo” una goccia d’acqua mi piomba sul viso.
Fantastico!
Non bastava questa giornata schifosa, no! Deve ANCHE piovere.
Qualcuno mi odia sul serio lassù.
Nel giro di un paio di minuti sono più bagnato di un pulcino.
Non voglio tornare a casa mia per ovvi motivi.
Ecco la soluzione! Andrò da Jeff!
Cazzo, ho la memoria corta e mi sono appena ricordato che lui è ancora arrabbiato con me.
Cammino sotto l’acqua battente senza che sono zuppo e del fatto che sembro appena uscito dalla lavatrice.
Devo fare pace con il mio migliore amico, assolutamente.
Sono davanti alla porta di casa Isbell.
Faccio un respiro profondo e suono il citofono.
Mi viene ad aprire Jeff. Il suo sguardo è dapprima sorpreso, dopo si indurisce “Cosa vuoi William?” mi domanda con voce incolore
“Io.. io sono un coglione. Scusami. Ho fatto una sciocchezza e non ti ho dato ascolto. Avevi ragione su tutto, come sempre. Ti prego… scusami. E’ tutta colpa del mio maledetto orgoglio. Sono un emerito idiota”
Parlo a macchinetta, senza riuscire a guardarlo in faccia. Ho paura della sua reazione.
C’è un silenzio imbarazzante. Si sente solamente il fastidioso gocciolio della mia maglietta sul terreno.
Isbell tace, timoroso alzo lo sguardo e lo guardo.
I suoi occhi scuri non sono freddi e glaciali come prima, ma sono pieni di quella dolcezza tipica del mio migliore amico. Le sue labbra fini sono arcuate in un timido sorriso e sono sicuro quando dico che non esiste al mondo sorriso più bello del suo.
So di essere stato perdonato e quando Jeff mi invita ad entrare in casa... lo abbraccio stretto, incapace di resistere.
Affondo il viso nel suo incavo del collo e aspiro il suo profumo.
Un misto tra l’odore del suo bagnoschiuma e l’odore di fumo.
Anche Jeff mi abbraccia, mi stringe forte a sé e mi accarezza i capelli bagnati “Sei un idiota Bill”
“Lo so Jeff.. lo so”
“Ma tu sei il mio idiota. Adesso vieni dentro. Ti do degli abiti asciutti.”
“Grazie Jeffrey, cosa farei senza di te?”





Angolo dell'autrice:
Salve bella gente!
Compaio per la prima volta in questo fandom.
Quindi... boh. 
Sinceramente non so da dove mi è uscita, vi spiego:
Stamattina a scuola, mentre ascoltavo una noiosissima lezione di biologia sono stata colta da un lampo di illuminazione e mi sono messa a scrivere.
E ora eccomi qua.
Sono curiosa di sapere se ho scritto una stronzata o qualcosa di leggibile.
Gna, arrivederci a tutti!
Alla prossima!
The Edge