Quel pomeriggio a scuola i professori avevano già cominciato a decidere le povere vittime dei famigerati corsi di recupero. Inutile dire che quasi tutti gli studenti erano nel panico più totale e che tutti erano passati ai ripari, cioè cominciare a studiare per le verifiche o le interrogazioni. Per gli studenti i corsi di recupero erano una vera tortura: perché rimanere a scuola per ulteriore tempo invece di uscire a giocare?
Come già detto, tutti si stavano preparando e solamente una persona non si stava per niente preoccupando, o per meglio dire non aveva la minima intenzione di aprire un libro, e quel qualcuno era io, Kariya Masaki.
Non avevo mai amato studiare, e nemmeno sotto tortura l’avrei fatto.
Sotto il consiglio, o se meglio preferite ordine, di Midorikawa, Kariya ero stato convinto a chiedere delle ripetizioni, possibilmente a qualcuno di bravo.
L’unica persona che mi venne in mente, sfortunatamente per la mia indole scherzosa e indomabile, era il mio senpai: Kirino Ranmaru. Non lo avrei mai ammesso, ma sotto sotto gli scherzi che gli facevo erano solamente per attirare la sua attenzione. In realtà gli volevo un gran bene, ma non lo avrei mai detto a nessuno, era un mio segreto.
Decisi comunque di chiedere l’aiuto di Kirino alla fine degli allenamenti, magari quando quel piagnucolone di Shindou fosse lontano dai due. Non sopportavo molto il capitano, ma dovevo per forza parlargli dato che ero in squadra assieme.
L’allenamento era appena finito e decisi di farmi forza e coraggio. Mi avvicinai al compagno e, dopo averlo preso alla sprovvista giusto per, cominciai a chiedere.
-Ehi, Kirino-senpai! -Volevo sembrare il più innocente possibile, Kirino aveva tutte le ragioni del mondo per rifiutare… in fondo lo avevo sempre schernito e qualche volta perfino umiliato…
-Oh, ciao Kariya! Ti avverto già da adesso che se sei qui per farmi uno scherzo o qualsiasi cosa a mio danno, ti beccherai una sonora punizione!-
-Ma senpai- dissi con fare offeso –come ti viene da pensare che io ti voglia fare uno scherzo? E poi sono qui per chiederti un favore!-
-Un favore? A me?- Kirino sembrava abbastanza spaesato.
-Sì, ma non sei obbligato ad accettare, non sono io che l’ho deciso, ma uno dei miei tutori…-
-Beh, se mi dici di che si tratta posso anche pensarci.- Si stava convincendo! Lo vedevo dai suoi occhi!
- Lo sai che i professori hanno cominciato a dire i nomi di chi dovrà fare i recuperi, vero? Il fatto è che sono una frana in letteratura e matematica…mi chiedevo se tu potessi essere così gentile da venire domani subito dopo scuola da me per aiutarmi…sempre se tu ne hai voglia…-
-Se è solamente per quello…ci sto!- Stavo per saltare dalla gioia, ma mi trattenni. Stavo per salutarlo ed andarmene quando mi afferrò per un braccio -A patto che tu non mi faccia più scherzi per almeno una settimana!-
-Uff, e va bene…niente scherzi per una settimana!- sbuffai. Dovevo immaginarmelo da lui un tipo di fregatura! E dire che avevo già in mente un bello scherzetto da fargli! - A domani Kirino-senpai!- Gli feci una linguaccia e corsi verso casa.Dovevo avvertire Midorikawa e Hiroto per domani!
Arrivato dopo dieci minuti mi cimentai in cucina. Sapevo che avrei trovato Midorikawa intento a cucinare la cena ed a prendere a padellate quel pervertito di Hiroto. Certe volte mi chiedo come riesca a sopportare quel maniaco anche a lavoro, doveva essere faticoso e snervante!
-Sono tornato!- urlai e lanciai la cartella e la borsa di calcio sul divano, che ormai per me era diventato un tavolo.
-Oh, Masaki-chan!- cominciò a cantilenare Sei tornato! - Allora, com’è andata con la fidanzatina?-
Arrossii subito e cominciai a balbettare -F-fidanzatina?!?! Guarda che Kirino è un maschio e poi gli ho solamente chiesto di farmi dei recuperi di letteratura e matematica!!! Non provare mai più a dire una cosa del genere!!!- Ero diventato più rosso dei suoi capelli e mi sentivo caldissimo!
-Comunque- cominciò Midorikawa – ha accettato? Dalla tua espressione direi proprio di sì!-
- Sì sì, domani viene dopo scuola. Non voglio vedere quel maniaco – indicai Hiroto, che in quel momento aveva una faccia da perfetto ebete – per la casa quando lui arriverà! Capito?!?!-
Per tutta risposta il rosso si avvicinò a Midorikawa e lo strine a sé.
-Ah, mi sembra di vederti mentre ti chiedevo un appuntamento! Eri tutto rosso dall’em-
Non finì nemmeno la frase che Midorikawa, che da adesso considero il mio salvatore in questa casa, diede al pervertito una padellata che fece sentire il vuoto nella testa il presidente della Kira Company.
-Tralasciamo questo inquietante individuo…comunque per domani questo qui- indicando Hiroto steso sul pavimento probabilmente svenuto o pronto per un agguato al povero Midorikawa - lo tengo a bada io. Non preoccuparti!- Uscì dalla cucina accarezzandomi la testa e se ne andò in sala a prendere la mia roba per portarla in camera mia. Ero più sicuro dato che mi aveva assicurato che Hiroto avrebbe fatto il bravo, ma in realtà avevo più paura delle mie emozioni…
Sarei riuscito a stare da solo con Kirino senza farlo infuriare o a prenderci a botte?


 
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Salve a tutti!*Schiva un...comodino?!?!?*
Kirino: Se non levi subito questa storia da questo sito ti giuro che il rosa sarà l'ultimo colore che vedrai!
Kariya: Per una volta lo seguo. U_U
Silenzio stolti! Ormai il dado è tratto! Millioni (see, certo) di persone la leggeranno!Muahahah!!!
Adesso vado, ho promesso a Sakuma di conquistare il mondo con i pinguini insieme a lui!!! 
Mi raccomando recensite, anche negativamente, in fondo si dice "Sbagliando si impara", no?
Midorikawa: Non rubarmi i proverbi!TT_TT
Ciao ciao!;)

Giadachan