La luce accesa che
filtrava da sotto la porta,lo scroscio
dell’acqua e il vapore che si innalzava,suscitarono curiosità nel
piccolo bambino che si aggirava per la casa di sera alla ricerca del suo fratellone.
A piccoli passi
senza far alcun rumore si avvicinò.
Si poggiò
alla porta semi aperta del bagno,spiò con i
suoi due occhietti curiosi al suo interno.
Lo scrutò
nella doccia. Sospirò pesantemente per la visione che stava avendo.
Era tutto bagnato,i capelli sciolti sul viso rilassato sul quale si faceva scivolare
mille goccioline luccicanti. Gli occhi chiusi a godersi quell’istante
di relax e silenzio
Ad un certo punto
fu scoperto:
-Mi stavi spiando otouto?- Aprì la porta e sistemandosi
l’asciugamano intorno alla vita,
tuonò vedendolo nascosto dietro ad essa.
-Io..n-noooo- Sgranò gli occhi
e mentì spudoratamente,indietreggiò di qualche passo al tono del
fratello.
L’imbarazzo
era troppo.
Le sue gote
solitamente pallide si fecero di un rosso scarlatto per la vergogna che lo
assaliva.
Il fratello lo
scrutò di rimprovero.
-Io avevo paura del
buio e ti stavo cercando- Cercò di dare una motivazione valida.
-E così mi
spii nel bagno…..-
-No nii-san!- Il cuore gli aveva preso a batter forte,non voleva che il fratello pensasse di lui come un
guardone.
-Di la
verità…-
-No no!- Scosse la
testa più volte,non sopportava esser smentito.
-Va bene,ma no farlo mai più. È una questione di
rispetto…..-
-Ma ecco io…-
Si fece piccolo piccolo
sotto i rimproveri del fratello e il suo
sguardo severo.
-Nii-san….perchè
tu sei peloso?- Chiese guardandolo meglio cercando di cambiar discorso.
-C-COSA?!-
Si fece come una
lampada rossa,abbassò gli occhi ed
iniziò a giocherellare con le dita.
-Otouto ma che domande fai?!-
-Io…..- Incredibile le semplici e a volte ingenue domande dei bambini
quanto possano metter in imbarazzo una persona proprio il prodigio del clan Uchiha.
-No…va
beh….lascia stare. Io sono più grande perciò,quando diventerai grande anche tu capirai- Diede una
risposta un po’ confusa.
-Ah va bene nii-san…- Si accontentò lo stesso in
realtà non voleva neanche saperlo.
Fece per andarsene
strisciando sotto gli occhi del fratello pieni di stupore per quella domanda
inaspettata.
-Otouto?- Lo chiamò. Forse aveva intuito
cosa in realtà voleva il suo piccolo fratellino.
-S-si
nii-san?- Si girò lentamente troppo preso
dall’imbarazzante situazione.
-Se vuoi puoi farti
il bagno con me qualche volta….- Questo voleva,farsi
il bagno con lui.
Gli occhi gli si
illuminarono,il sorriso gli si allargò per
tutto il viso. Lo aveva capito allora,lui desiderava
farsi un bagnetto con il suo fratellone e giocare
nell’acqua insieme con i soldatini e le paperelle.
-Si nii-san!- Esclamò contento andandolo ad abbracciare.
Da quel giorno
fecero sempre il bagno insieme senza alcun pudore e malizia.
Ma quando Itachi dovette levarsi le macchie di
sangue da dosso non c’era Sasuke a lavargli la schiena e a toglierle via.
Non c’era il suo sorriso e le sue paroline a rallegrarlo. Quelle macchie le
dovette levare da solo e a causa di quelle macchie non senti e non vide più
le paroline e i sorrisi del suo otouto. Erano quelli a
purificarlo dal suo peccato.
Lui glieli aveva portati via quei sorrisi di
un fanciullo,lui gli aveva strappato da bocca quelle paroline
d’affetto.
Ora che non c’è più,nessuno ti leverà via quelle macchie di sangue che ti
porti dentro sull’anima.
E lui non ti perdonerà e non ti estirperà
il tuo peccato.
Ti odierà e si macchierà anche
lui del suo stesso sangue come feci tu sterminando il clan.
Lui si sporcherà del tuo sangue.
Scritta nel periodo
delle vacanze quando sono stata da sola con mia sorella più grande e quindi
ho avuto modo di riflettere sul legame tra fratelli ed è uscito questo.
Alcune cose le prenderò
spunto da piccole vicende accadute realmente.
Dedico questa shot a mia sorella Simona,da piccole
facevamo spesso il bagno insieme.
Ti voglio bene nee-san!