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Autore: parveth    13/02/2013    3 recensioni
Che succederebbe se gli abitanti di Storybrooke fossero insegnanti in un liceo italiano e per di piu' alle prese con quattro alunne all'apparenza un po' scapestrate ma con una gran voglia d'essere d'aiuto?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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let's make a deal dearie? Il caldo in quei giorni era opprimente anzi piu' che il caldo l'umidita' ma d'altronde era anche normale vivendo in citta': onestamente non ho mai capito perche' i giornalisti dicano ogni giorno  "caldo mai visto, umidita' alle stelle" e via delirando, e' luglio accidenti! Si sa che in questa zona il clima e' quello che e' solo che cosi facendo mandano la gente nel panico: stamane mentre uscivo di casa ho incontrato mia zia, la quale mi ha detto di mettere il cappello se non tornavo entro mezzogiorno.

Hai voglia spiegarle che prima delle 18 non ci sono e che soppratutto NON sto sotto il sole in piazza Duomo.

Miriam e Lavinia avevano il turno il giorno dopo quindi c'eravamo tutte e quattro, la mattina a controllare che tutto procedesse a dovere c'era la Boyd la quale stette anche ad aiutarci mentre eravamo occupate con quelli che venivano, al pomeriggio c'era Gold.

Di nuovo.


"Ma non ha proprio nient'altro da fare?? voglio dire ora ha un mucchio di tempo libero..."  comincio' Miriam io, capendo benissimo dove volesse andare a parare le feci cenno di tacere, hai visto mai che si aggira nei dintorni: quello e' capacissimo di arrivarci alle spalle senza che ce ne accorgiamo.

Come ho gia' detto il caldo soffocante il piu' delle volte scoraggia la gente ad uscire e di conseguenza non c'e' nessuno anche il traffico e' diminuito quindi oggi sono in macchina: personalmente ho sempre amato piu' l'estate che l'inverno, certo l'umidita' a volte da' fastidio ma preferisco girare in maglietta pantaloncini e ciabatte piuttosto che con due maglioni e il piumino.

Oggi in realta' non e' una bellissima giornata: il cielo e' nuvoloso e cio' m'induce ad indossare i leggins neri con la maglia di profondo rosso acquistata in gita e sandali neri purtroppo pero' la cappa d'umidita' rimane e contando che a scuola di certo non abbiamo l'aria condizionata non e' il massimo.

"Che caldo infernale! ma come fate voi a starvene cosi?"  dice Gold apparendo sulla soglia come dal nulla: nonostante sia anche stavolta in camicia a maniche corte sembra che la temperatura non gli dia tregua.

Io alzo le spalle: non e' che possiamo fare molto per rinfrescarci a parte bere litri d'acqua delle macchinette o bibite varie e di certo non possiamo andare a fare a gavettoni in cortile....

Oddio, a dire il vero l'idea mi solletica non poco ma temo che in tal caso qualcuno non tornera' a casa vivo stasera.

Il guaio e' che non so se sara' una di noi o il prof e non voglio neanche saperlo!

Vedo il prof che mi guarda la maglietta con una faccia mezzo sconvolta e mezzo disgustata.

"Beh, che c'e'? mai vista una bambola impiccata?" dico con sussiego.

"Certo, certo" fa lui sedendosi ad un tavolo.

"O forse pensa che gli horror non siano roba da donne?"  dice Rebecca registrando sul computer i libri che ci hanno riportato.

"Mai detto questo"  dice portandosi le mani dietro la nuca.


"Reby li hai portati i pattini?"  chiedo alla mia amica con noncuranza.

" Eh? ah si si"  mi risponde continuando a scrivere i titoli sulla tastiera.

"Bene: ho proprio voglia di farmi un paio di piroette in corridoio e giu' per il corrimano"  aggiungo io aprendo un libro,   sto scherzando naturalmente ma andrei avanti ore solamente per vedere le facce di Gold,  non so cosa mi trattiene dal filmarlo col cellulare.

Forse la paura di tornare a casa col telefonino polverizzato se tutto va bene.


"Prof ma stiamo scherzando! non si faccia venire un infarto per colpa nostra suvvia"  dico alzandomi.

"Ma senti queste..."  ribatte lui scuotendo la testa.

"Ci facciamo una partita a Uno?"  propone Lavinia  "anche lei se vuole prof"

"Quello che volete ma prima voglio trovare il modo di rinfrescarmi"  ribatte lui

"Se ci prendessimo un gelato?"  salta su Rebecca.

Ci diciamo tutti d'accordo e scendiamo al bar dove ci prendiamo una vaschetta da nove gusti dividendo la spesa, una volta tornati ci sediamo ad un tavolo e cominciamo la partita alla quale si unisce anche Ruby.

Evidentemente Gold aveva accettato perche' pensava che tutto sommato una partita a carte e' un'attivita' innocua che non ci avrebbe fornito pretesti per fare cose strane o potenzialmente pericolose.

Io non amo i giochi di carte a parte quello, non so se ci abbiate mai giocato ma vi assicuro che puo' finire male: non come nei film dove si vede quello che perde a poker buttare il tavolo gambe all'aria certo ma qualche parolaccia vola eccome.

E questo solo tra amici chiaramente: figuratevi cosa puo' succedere giocando tra alunne, bidella e professore.

Mettemmo la vaschetta al centro di un tavolo, andammo a prendere i cucchiaini alla macchinetta del caffe' e cominciammo a giocare anche se non era facile tenere in mano le carte e contemporaneamente staccare col cucchiaio di plastica pezzi di gelato: e' vero che faceva molto caldo ma mica si scioglie subito o si ammorbisce immediatamente giusto?

Per le prime cinque-sei partite ando' tutto bene, si vinceva e si perdeva senza grossi traumi poi cominciarono i dolori poiche' si susseguirono carte "+2"  e "+4" per un bel po'.

Quando mi ritrovai per la terza volta di fila a dover pescare sei carte sbottai con un: "ECCHECCAZZO!!! MA SEMPRE IO DEVO PESCARE QUI??" tale che mentre infilzavo il gelato al cioccolato per prendermene un po' mi si spezzo' il cucchiaio a meta' con la parte superiore incastrata nel gelato tra le risate di tutti e dovetti andarmene a prendere un altro.

Non ero seria sia chiaro: non sono certo io quella competitiva che vuol vincere ad ogni costo ma si sa: certi momenti ti fanno tirar fuori lati di te che nessuno conosce, te stessa inclusa naturalmente.

"Questo e' uno di quelli che mantiene il sangue freddo anche durante un terremoto al decimo grado della scala Richter"  pensai guardando Gold che nonostante la mia uscita non ha fatto un verso, tutto sommato l'invidio: al contrario di lui io sono sempre stata troppo emotiva.

"+ 4" mette giu' Lavinia.

Tocca a Rebecca ed e' un altro "+4"

"Pensavate di fregarmi e di farmi pescare 8 carte eh?? beh mi spiace rompervi le uova nel paniere"  dico trionfante aggiungendone un'altra.

Peccato che alla mia sinistra ci sia Gold al quale tocca pescare ben 12 carte: noialtre cerchiamo di trattenerci dal ridergli in faccia.

"Che vuole farci prof, il gioco e' cosi: vuole?" dico estraendo una scatoletta

"Cosa sono?" mi chiede

"Cristalli di crack!  caramelle alla frutta no?"  sbuffo, possibile che intelligente com'e' non capisce quando scherziamo e quando no?  Ok ne abbiamo combinate di ogni ma cio' non vuol dire che faccio tutto quello che penso.

Molte partite si susseguono  finche' Miriam domanda: "che ore sono ragazze?".

"le sei e mezza"  rispondo io.

LE SEI E MEZZA???!!


"Cazzo! ma e' tardissimo"  dico io saltando in piedi e buttando via la vaschetta ormai vuota mentre le altre radunano le loro cose,  dovevamo sbrigarci, mio padre poteva tornare da un momento all'altro:  e' vero che potevo dire che abbiamo avuto da fare, pero'...

All'improvviso squilla un cellulare, ma non essendo il mio non me ne preoccupo,  mi giro e vedo Gold parlare al suo, e lo vedo stranamente agitato:

"Si, tra poco sono a casa: certo che ho preso l'occorrente per la macedonia dearie, ok a dopo: qualcuna mi consiglia un buon supermercato qui vicino?"  ci chiede dopo aver riattaccato e stavolta non riesco a trattenere un risolino.

"Purtroppo qui vicino non credo ci siano Esselunga o simili: pero' qui dietro c'e' un bel negozio potrebbe provare li"  interviene Miriam.

"Lei cucina prof?"  chiedo io cercando di non ridere mentre mi si profila davanti la visione di lui in giacca e cravatta col grembiule con scritto "chef"

"E' capitato, ma qui non si tratta di me: dobbiamo andare da amici domenica e quindi portiamo la macedonia"  spiega lui mentre scendiamo le scale,  Graham non c'e', se n'e' andato da un pezzo insieme ai bidelli: noi, Ruby e Gold siamo gli unici rimasti, per fortuna il prof ha le chiavi.

"Che ne dice di una scommessa?  per l'ultimo giorno io e lei facciamo una torta, la portiamo qui la mangiamo tutti insieme e decidiamo qual'e' la migliore"  dico d'impulso.

Oddio, il caldo deve proprio avermi dato alla testa: che mi viene in mente??

"E quali sarebbero i termini della scommessa?"  mi chiede lui serio.

"Se vinco io...lei ci chiamera' per nome"  dico tendendogli la mano.

"Se invece vinco io...raccontero' ai vostri genitori tutto quello che avete fatto dalla lettera alla gita"  mi dice con un ghigno malvagio.

D'istinto ritraggo la mano  "non puo' farlo!" protesto vivacemente, non oso immaginare cosa ci accadrebbe se venissero a sapere tutto.

"Oh si che posso, ma e' facile impedirmelo: basta che fai una torta migliore della mia" ribatte fissandomi negli occhi, io pur avendo una fifa blu in quel momento gli stringo la mano.

Mentre usciamo le ragazze alzano un coro di commenti:  

"Oddio ci avveleneranno tutti!"

"Qual'e' il numero dei Nas? Giusto per ogni evenienza eh"

"Ti rendi conto che se non fai una torta piu' che decente quello va a dire tutto ai nostri? E' capacissimo di farlo, lo sai"

"Seh abbiamo la nipote di Cracco qui"

"Che se tutto va bene ha per rivale il fratello suonato di Gordon Ramsey: e' stato un piacere conoscervi ragazze"


"Grazie per la fiducia eh! parliamoci chiaro: voi avete mai mangiato qualcosa fatto da me?"  chiedo azzittendole.

Si guardano l'un l'altra:  "beh, no..."

"Appunto: quindi di che vi lamentate? e poi non dira' niente credete a me, se avesse voluto davvero farlo gliel'avrebbe detto da un pezzo: e' solo che non aveva niente su cui scommettere"   rispondo avviandomi verso la macchina.   "Vuoi un passaggio?"  chiedo a Miriam

"No grazie prendo la metro"  mi risponde concitata.

"Dai che ti faccio risparmiare i soldi del biglietto"  dico praticamente spingendola in macchina.

Mi metto alla guida e percorro lentamente la strada, quando devo svoltare al  primo incrocio al momento di svoltare vengo superata da una grossa macchina scura.

"Stronzo!"  urlo io, nonostante abbia la patente da pochi mesi mi rendo conto che molti san guidare peggio di me e guidano da molti anni piu' di me e' questo il bello, fossero miei coetanei pazienza....

Mentre sto per ripartire vedo il tizio al volante abbassare il finestrino, potete immaginare la mia espressione quando lo sento dire:  "Gentile di nome e di fatto eh?"

Era Gold e subito sento la pressione calarmi di botto mentre Miriam e' praticamente per terra dal ridere.

"Scusi prof, non dicevo a lei"  rispondo io non sapendo che altro dire.

"Ah no? e a chi allora?"  mi chiede.

"Ad uno stronzo che non sa guidare"  ribatto.

Lui per tutta risposta ci saluta con un cenno della mano e Miriam nel frattempo si e' un po' ripresa e mi guarda orripilata.

"Ma secondo te mi ero accorta che era lui?? e comunque non si puo' superare cosi"  ribatto.

Era davvero il caso che facessi bella figura con la torta altrimenti ci rimaneva solo la "soluzione divi del rock"  per dirla con Max Pezzali, ossia  "molliamo tutto e ce ne andiamo a New York".




  
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