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Autore: SoleStelle    13/02/2013    0 recensioni
Raccolta di missing moment delle tre long "Fine dell'incubo.. inizio della favola." , "La mia realtà.." e "Felice.. a tutti i costi!".
Ogni capitolo è leggibile separatamente dagli altri..volendo è leggibile separatamente anche dalle long (ma in questo caso ve lo sconsiglio)..
A differenza di quello che faccio solitamente non posso citare testualmente il testo poiché citerei solamente un capitolo ma posso dirvi che qui troverete tutto quello che accade a Sara e Riccardo.
Cercherò di incentrarmi solo su di loro, tagliando fuori tutto il resto..
Ci saranno missing felici e altri meno, così come il rating di ognuno cambierà, ma essendo presente un capitolo tendente al "red" ho dovuto impostarle un colore che fosse una media.
La trama che posso descrivervi è quella di due persone innamorate che, con alti e bassi, cercano di vivere la loro storia d'amore..ma il modo e il risultato cambierà di capitolo in capitolo..
Buona lettura.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Incubo..favola..realtà.'
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Missing Moment della long "La mia realtà..".
Nell’arco di tempo descritto nei capitoli 18, 19, 20 e 21.
Su richiesta di una lettrice, descriverò quello che pensano e provano gli amici di Riccardo quando scoprono che Sara è tornata a Verona proprio per lui. Spero di essere riuscita ad esaudire le tue richieste.

 
 

 

*Luca*

Risi, insieme a Riccardo, alla battuta di Mattia. per lui la serietà proprio non esisteva!
Poi mi fermai di botto, con la salivazione azzarata.
E quella chi è?
Fischiai, in contemporanea a Matteo, alla vista di quella visione.
Non sapevo chi era, né da dove fosse uscita, ma sapevo, però, che era come il miele per le api: un richiamo difficile da ignorare.
“Porca miseria, quella me la farei volentieri.” dissi.
“Non sei il solo.” rispose Mattia, appoggiandomi il braccio sulla spalla mentre Riccardo si voltò a guardare nella nostra stessa direzione.
La seguimmo, tutti e tre, con lo sguardo, mentre ci passò davanti e si andò a sedere.
“Siamo ad architettura giusto?” chiese Riccardo.
“Oh, neanche l’hai guardata che già ti sei rincoglionito.” dissi, prendendolo in giro.
Dovevo ammettere, però, che non aveva certamente tutti i torti.
La fissai per tutto il tempo delle lezioni, senza riuscire a seguire nulla.
Notai, anche di non essere il solo. Anche Mattia e Riccardo, infatti, la fissarono per tutto il tempo.
Che disasto.. dovrò farmi avanti prima del previsto.
Non mi sarei fatto fregare, per nulla al mondo. Lei sarebbe stata mia!
Mi alzai, pronto per andare a mangiare, ma ancora prima che riuscissi ad allontanarmi dal banco Mattia l’aveva già invitata a uscire con noi.
Questa gliel'avrei fatta pagare cara, poteva giurarci.
F
ui rinquorato dalla sua reazione. Sulle prime tentennò, segno che Mattia non gli interessava, poi, fortunatamente, accettò.

 

*Mattia*

Quella sarebbe stata la mia prossima conquista, ne ero certo.
La guardai tagliare uno spicchio della sua pizza e portarla vicino alla bocca e deglutii.
Quanto avrei voluto essere quella pizza margherita..
“Non frequentavi architettura prima, ma passi direttamente al secondo anno, come mai?” chiese Riccardo, leggermente scontroso.
“Magari studiava a casa.” dissi, difendendola. Riccardo, in risposta, mi fulminò con lo sguardo mentre lei sorrise.
Dovevo eliminare Riccardo..
“No, ha ragione, non frequentavo architettura. Ero iscritta a giurisprudenza ma ho fatto il passaggio.” disse, guardando tutti e tre. “Diciamo che ho fatto una cazzata, qualche tempo fa, e trasferirmi ad architettura era l’unico modo per rimediare. Ma, visto che ci sono sedi diverse di anno in anno, sono dovuta partire dal secondo, altrimenti non sarei riuscita a risolvere nulla.”. Questa volta fissò solo Riccardo.
È stato lui a farle la domanda, è ovvio che abbia guardato lui..
"Ho fatto la richiesta per il passaggio ma nessun esame era, chiaramente, riconosciuto, così ho dato quattro esami nei tre mesi estivi. Nonostante non avessi maturato la frequenza mi hanno permesso di provarci e questo mi ha permesso di non perdere l’anno.” concluse, tornando a guardare tutti e tre.
“Scusa, ma non è contro le regole?” chiesi, leggermente dubbioso.
“Non per tutti..” rispose Riccardo, acido, senza smettere di fissarla male.
Ma che gli prendeva a quel ragazzo?


*Luca*

“Spiegatemi, ancora, perché non possiamo aspettarla dentro.” disse Riccardo.
“Perché così la vedono entrare con noi.” rispose Mattia.
“Marchiamo il territorio.” risposi.
Ci fulminò entrambi con lo sguardo.

Aspettammo ancora qualche minuto al freddo poi, finalmente, arrivò.
Scese dalla sua auto e ci rimasi male.. malissimo.
“Preferivo i vestiti che aveva ieri.” esordii, sicuro.
“Oggi sembra una suora..” confermò Mattia.
“Dove cavolo ha nascosto tutto il ben di Dio che aveva ieri?” aggiunsi, guardandola andare verso l’entrata, ignorandoci e schivando ogni contatto con noi.
Io e Mattia l
a seguimmo.
“Aspettaci.” disse Mattia.
Si bloccò quando ci trovò vicini a lei. Io davanti e Luca dietro.
“Chi?” chiese Riccardo, rimanendo fermo dov’era ma fissandola. Non rispose. “Ho detto: chi?”. La fissò male dopo averle quasi urlato contro.
Ma come si permette?

“Matteo..” sussurrò.
Riccardo scattò verso i parcheggi e lei lo inseguì, chiamandolo.
“Ma che cavolo sta succedendo?” chiesi.
“Non ne ho la più pallida idea.” disse Luca, affiancandomi.
Non si presentarono in facoltà per tutto il giorno, né Riccardo rispose al cellulare.
Lo avevamo chiamato e gli avevamo mandato messaggi, ma in nessun caso si era degnato di risponderci.


*Mattia*
 

Il mattino seguente li vedemmo arrivare con un’unica macchina.
Il Q7 di Sara era stato surclassato dal TT Riccardo.
Avvampai di rabbia.
Non l’avrebbe conquistata tanto facilmente, non senza che io glielo impedissi!
Appena scesero dalla macchina lui si avvicinò a Martina mentre lei lo fissò per poi entrare in aula a passo svelto.
La seguii, affiancata da Luca, e la vidi sedersi in un banco già occupato affianco.
“Testona.” borbottò Riccardo, raggiungendoci. Lo guardai, curioso.
“C’è qualcosa che non sappiamo?” chiesi, senza ottenere risposta.
“Cos’è successo ieri?” chiese Luca, anche lui senza ottenere risposta.
Riccardo lo fulminò, semplicemente, con lo sguardo poi si voltò verso la docente e iniziò a prendere appunti.
 
A pausa pranzo sparino ancora.
“Io li seguo.” dissi, intravvedendo Riccardo uscire dalla porta.
“Vengo con te.” rispose Luca.
Li seguimmo, stando attenti a non farci notare, e notammo che Sara entrò in una biblioteca ignorando, completamente, Riccardo.
“La cosa comincia a puzzarmi..” sussurrai.
“Anche a me, e voglio vederci chiaro.” rispose Luca.
Entrammo, senza farci notare e ci appostammo poco distanti da loro.
Loro non potevano vederci ma noi potevamo vedere e sentire loro.
“Perché sei scappata?” chiese Riccardo, dopo un po’ che Sara aveva iniziato a scrivere.
Lei lo ignorò, continuando a scrivere, ma lui le si sedette di fronte e le chiuse il quaderno.
“Starei ricopiando, se non ti dispiace.” disse Sara, acida.
“A dire il vero s:. mi dispiace.” rispose.
Ci accostammo maggiormente dietro alla parete, per sentire e vedere meglio.
“Vorrei finire di trascrivere gli appunti.” rispose Sara, cattiva ma lui le tirò via anche l’altro quaderno da sotto e lo chiuse appoggiandolo sull’altro.
“Li copierai a casa.” disse. “Ora però mi ascolti.”.
“Dimmi..” rispose lei, allargando le braccia. “Non credo di avere molta scelta.”.
“Voglio sapere perché sei scappata prima.” disse Riccardo, mentre lei voltò il viso dall’altro lato. “Aveva i miei appunti. Non ha passato l’ultimo esame del primo anno e me li ha chiesti, io glieli ho prestati e ha passato l’esame. Fine della storia, voleva solo restituirmeli.. e ringraziarmi.” aggiunse.
"Perché pensa che a lei interessi quello che fa?” chiesi, in un sussurro.
"Non mi interessa.” rispose Sara.
“Appunto, non le interessa” rispose, sempre in un sussurro, Luca.
“Strano, perché dalla tua faccia non si direbbe.” disse Riccardo.
“Ma chi si crede di essere, perché non la lascia stare?!” borbottai.
Ultimamente mi ritrovavo un pò troppo spesso a dargli, mentalmente, del presuntuoso!
“Perché dovrebbe interessarmi?” chiese Sara.
Uh, questa parte interessa anche a me.
“Non lo so, ma se non ti interessa posso anche andarci a letto. Era molto ben disposta..” disse Riccardo, alzandosi.
Ecco, bravissimo! Allora torna da Martina e non rompere..
Ricardo si allontanò, facendo qualche passo, e noi esultammo.
Peccato che poi tornò indietro ridendo. Le si avvicinò ancora e le prese la mano baciandogliela.
“Mi piace vederti gelosa: significa che a me ci tieni veramente.” disse.
No guarda.. sono tornata a Verona, ho cambiato facoltà, mi sono studiata in tre mesi tutto quello che tu hai studiato in un anno così per divertimento.. non avevo niente di meglio da fare per impiegare il tempo!” rispose Sara, velenosa e lui la baciò a stampo.
"Sei tornata a Verona per tornare con me, perché ora ti allontani?”.
Rimasi interdetto, e non fui l’unico..
Guardai Luca e lo vidi a bocca spalancata..
È tornata per lui..” sussurrò Luca. Non risposi, intento a guardarli metter via la roba di lei. Non sentii quello che si dissero e non volli sentirlo ma una cosa mi colpì:
“Ti amo.” disse lei, sorridendo, dopo averlo girato tirandogli il braccio.
“Idem.” rispose lui, dopo averle dato un leggero bacio.
“Invece che migliorare qui si regredisce, andiamo bene!” disse Sara, ridendo.
Mi allontanai, ammutolito.
Mi ritrovai a camminare verso la facoltà, seguito da Luca.
“Cos’è? Non sai fare due passi da solo?” chiesi, velenoso.
“Hey, calmati.” mi attaccò.
Aveva ragione, non era con lui che ero arrabbiato.
“La conosceva e non ha detto nulla..” sussurrai, cattivo. Mi sentivo offeso, molto. Aveva messo su un teatrino perfetto per farci credere che non la conoscesse ed invece la conosceva.. anche molto bene. “Mi sento preso per il culo!” sbottai.
“Non sei l’unico.” disse. “Ha finto di non conoscerla.
È uno stronzo. Magari non è nemmeno vero che faceva giurisprudenza.”.
“Così come potrebbe non essere vero il fatto che frequenti architettura. Magari è tutta una presa pe il culo”.
Rientrammo, dopo poco, in facoltà senza nemmeno aver pranzato. Recuperammo la nostra roba e ci spostammo facendo in modo da non avere un terzo posto libero per Riccardo.. né un quarto per Sara.
Ma il problema non si pose. Appena entrarono andarono a sedersi vicini, ignorandoci.
Li guardammo male.. malissimo.
Come si poteva essere più falsi di così?
E per quale motivo poi?
Voleva farsi grande davanti ai nostri occhi?
Come se tutte le serate in discoteca, che finivano con lui che scopava una ragazza diversa ogni volta, non fossero sufficienti.
Perché orchestrare tutto questo?
“Stanno ancora insieme.” constatò, delusa, Martina.
“Ancora?” chiesi, cattivo.
Faceva parte anche lei del piano?
“Stanno insieme dall’ultimo anno delle superiori. Dicono che sia successo tutto nella gita di aprile a Mykonos, si pensava che lei avesse tradito Matteo con Riccardo e per mesi a scuola le voci sono volate libere. Poi si è scoperto che in realtà Matteo è il cugino e non il ragazzo..”.
“Ultimo anno di superiori?” chiesi, basito.
“Si, frequentavamo tutti e tre lo stesso istituto. Ma per quanto ne sapevo io, lei si era iscritta alla Bocconi. Ogni insegnante la elogiava per la sua ammissione anticipata, non capisco cosa ci faccia qui.”
“Stai scherzando?” chiesi.
“Assolutamente no.” rispose Martina.
Guardai Luca dubbioso.
“Mi sembrano troppe coincidenze.” disse, infatti, lui.
Martina estrasse il suo cellulare ed entrò su una bacheca istituzionale.
La vidi digitare ‘Avesani Riccardo’ e vidi una valanga di foto comparire sullo schermo.
“Questo è il sito della nostra vecchia scuola.” disse.
Guardai meglio le foto e lessi le didascalie.
In ogni foto in cui era presente Riccardo compariva anche Sara.
Erano in classe insieme dalla prima media.
Erano sempre stati entrambi capoclasse.. ogni anno.
Ogni anno avevano sempre avuto la media più alta di tutti gli altri studenti di pari classe.
Ed erano stati nel consiglio scolastico come rappresentati degli studenti.
Martina mise via il cellulare e si allontanò amareggiata.
Lei era certamente una fan di Riccardo, come molte altre ragazze.
E noi eravamo capitolati in pochi secondi quando avevamo visto Sara.
“Dobbiamo scusarci.” disse Luca.
Annuii, non sapendo co'altro rispondere.
Avevamo fatto un errore a saltare a conclusioni affrettate.
“Come abbiamo potuto dubitare che non stessero fingendo? Per quale motivo poi?” chiesi.
Eppure lo avevamo fatto, e ci eravamo ricreduti solo quando avevamo visto le foto sul sito ufficiale della scuola.
“Non è alla nostra portata.” disse Luca.
“Non lo è minimamente” risposi.
Non potevamo competere con Riccardo fisicamente, lo sapevamo bene. Ma ora sapevamo, anche, di non poter competere con lui nemmeno sotto altri punti di vista.
Anche in fatto di istruzione.
La nostra media non era bassa ma non eravamo certo paragonabili a Riccardo.
E vedere il nome dell’istituto che avevano frequentato ci aveva dato conferma che anche sul piano economico non eravamo al suo pari.
“I miei genitori non si sarebbero mai potuti permettere nemmeno mezza retta in quella scuola.” disse Luca.
“Nemmeno i miei.” dissi. “Eppure lui non se ne è mai vantato, non ha mai detto da che scuola proveniva.”.
“Dovevamo intuirlo. Guarda solo che macchina ha..” disse.
“Non è come tutti gli altri di quella scuol,. non è meschino o schizzinoso, non mi aspettavo che avesse frequentato quel liceo.” ammisi.
“E lo ha frequentato anche lei.” sospirò.
Già.
Avevamo preso un granchio questa volta, e anche bello grosso.
Ci saremmo dovuti scusare.. subito.
 

 
 
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Note dell’Autrice:

Questo è l’ultimo missing che posterò.
Gli altri sono stati cancellati per dar spazio ad una nuova storia.
Mi sembrava molto più adatto così.
Vi chiedo scusa se non soddisferò le vostre richieste, ma la storia di Sara e Riccardo finisce ufficialmente qui.
Grazie a tutti i lettori per avermi seguito in “
Fine dell'incubo.. inizio della favola.” “La mia realtà..” e “Felice.. a tutti i costi!” vi aspetto nella prossi storia con nuovi protagonisti e nuovi ‘eventi’..
Grazie..
Sahra
14/04/2016
In realtà, a distanza di due anni, ho postato un nuovo capitolo che torna a parlare di loro..
   
 
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