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Autore: cdm    02/09/2007    3 recensioni
Conosco il mio difetto più grande, come il mio peggior punto debole,proprio per questo fai che io e lui possiamo rimanere insieme, per sempre
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jiraya, Orochimaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi ricordo ancora quando commisi il mio più fatale errore, ma non mi dispiace di averlo fatto

Mi ricordo ancora quando commisi il mio più fatale errore, ma non mi dispiace di averlo fatto.

Sono un essere umano come lui.

 

Appoggiato con la schiena sul tronco osservo il paesaggio.

La foresta che circonda questo lago è ricca di storie, dalla più dolci e romantiche alle più drammatiche e perverse.

Sono partito al tuo inseguimento.

Ami così tanto il potere che di me non c’è nulla ormai.

Avrei voglia di piangere se non fosse per le mie mani che ancora mi rimproverano per la mia incapacità di non esserti riuscito a trattenere.

Tu mi parlavi sempre più spesso di come ti sarebbe piaciuto non invecchiare, di come avresti imparato sempre più nuove tecniche, di come saresti stato l’eterno migliore, ed io facevo finta di ignorare quel ce dicevi, di metterlo in scherzo di azzittirti con più di un bacio, ma forse io avrei dovuto controbattere dire che invece non bisogna fermare il tempo, che le nuove generazioni sono importanti proprio per evolversi e che noi eravamo una coppia.

Ora t’inseguo, come un lupo con la lepre. Chi di noi due è la lepre? Credo di sì, una lepre che ha bisogno ogni volta di essere mangiata dal lupo.

Scusami, ma non riesco a lasciarti libero nei miei pensieri.

Noto un’ombra che si delinea sempre di più.

Orochimaru, vieni con me,amore.

 

Davanti a te mi staglio sorpreso di trovarti qui.

Dopo averti insultato, umiliato e lasciato, cosa ci fai qui?

Le nostre sono da sempre state due strade incompatibili, solo che si sono incrociate.

È stata una fatalità, capitano incidenti del genere, come quello di ora.

Mi sei d’impiccio, non lo capisci, tu non puoi capire la mia ansia e le mie paure.

Vattene , per quanto sei mio vattene.

La mia strada è quella del potere e dell’immortalità.

La tua è quella dell’eros e di una vita normale, per quanto normale possa essere la vita di un pervertito.

Ti odio, mi è venuto da sorriderti solo al pensiero dei tuoi tentativi d’approccio.

Non alzarti ti prego, e non avvicinarti, perché mi tocca allontanarti con tutte le mie forze.

Come al solito non mi ascolti mai eh?

Discosto lo sguardo da te, perché non è possibile che ogni volta  che cerco di fare qualcosa, compari tu e mi stuzzichi la coscienza, che nemmeno tu segui tanto.

La luna catturata dal lago mi sembra che voglia illuminarti, come se ti amasse, ma nessuno ti ama come me, anche se rinuncio a te, non significhi che non provi nulla per te.

Vattene, Jiraiya.

 

Essere davanti a te mi scombussola la mente e mi stuzzica l’animo, come la prima volta insieme.

Posso averti ancora amore mio?

 

La mano più bianca si appoggia a quella più scura, un rituale che hanno sempre fatto insieme, in queste notti ardenti. Gli occhi si scrutano sciogliendosi al semplice accarezzare delle loro bocche.

 

Conosco il mio difetto più grande, come il mio peggior punto debole,proprio per questo fai che io e lui possiamo rimanere insieme, per sempre.

 

  
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