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Autore: Glael    02/09/2007    3 recensioni
In una New York frenetica e semi deserta vive una ragazza anomala e apparentemente isolata. Nel profondo il suo carattere è diverso e solo un ragazzo altrettanto strano e incompreso potrà coglierlo. Ma il destino ha in serbo altri progetti per loro. Una storia alternativa che descrive..un amore diverso. Leggete, leggete, leggete
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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I wish i could...

A different love

My story...a terrible choise...

Entarono che ancora si stavano baciando. Maya li osservava divertita, seduta sul divano.

La luce era spenta.

Si accese una sigaretta e il rumore dell'accendino attirò l'attenzione di Dust che l vide.

Emise un urletto di sorpresa.

"Salve" - disse Maya per ulla turbata

Elìse la vide e irritata replico:

"Devi sempre rovinare tutto, non è vero Maya?"

"Solo quando mi annoio.... Ciao.....UOMO-GALLO....io sono la sua coinquilina e quella che paga le bollette."

Strinse la mano di Dust con disgusto, poi si volse verso Elìse.

"Ma perchè li porti a casa tutti così strani?? O Signore...."

Dust era rimasto completamente scosso. Maya era alta e magra. I capelli biondi, lisci le cadevano sulle spalle. Gli occhi verdi osservavano ogni cosa colmi di malizia.

Come potevano due persone così diverse vivere insieme?

"Lui è Dust comunque. Maya è una fotomodella e non andiamo assolutamente d'accordo come hai potuto constatare tu stess. Lei mi considera una disadattata solo perchè penso con la mia testa ed io un'arrivista che non si f scrupoli a scopare con ottantenni pur di avere la copertina di uno stupido giornale di moda"

Maya sorrise sarcastica poi andò in cucina e prese da bere.

"L'unico motivo per cui viviamo insieme - puntualizzò Elìse - è il lato economico. Nonostante il suo lavoro, Maya riesce a pagare solo le bollette mentre io solo l'affitto. L'accordo è che la prima indipendente economicamente se ne andrà."

Dust continuava a non capire. Anche la casa era inusuale. Appariva divisa com in due emisferi completamente diversi fra loro.

A sinistra c'era la camera di Maya: rosa con milioni di sue foto appese alle pareti neanche fosse un cesso del pub più squallido di New York. Aveva una libreria dove si intravedeva la collezione completa di "Vogue".

A destra si apriva la camera di Elìse: stracolma di libri e disordinatissima, era di color rosso. Calda, etnica, piena di oggetti che sembravano venire dai posti più strani. Sul lato sinistro della stanza si intravedeva un impianto tecnologico di avanguardia. Sopra il letto si estendevano due scaffali stracolmi di cassette e CD...i suoi documentari.

"Senti Elìse...stasera vengno le ragazze per il nostro party...vedi i non fare rumore, ok?" - disse Maya

"Party?" - chiese a disagio Dust

"Si..party...vengono dele mie amiche..ci prepariamo, ci vestiamo, ci trucchiamo, vediamo qualche video un po'...hard...hihihi...per imparare qualcosa e poi andiamo al "Planet Hollywood" dove se abbiamo fortuna incontriamo i produttori più importanti e magari..rimdiamo quache lavoretto anche a costo di un...sacrificio fisico...uhuhuhuh..."

"Perchè sei così superficiale Maya?" - chiese scocciata Elìse

"Cerco di somigliare al mio idolo!"

"E chi sarebbe il tuo idolo? Barbie???" - domandò divertito Dust

Maya si offese e replicò in tono alterato:

"Ma certo che no sciocchino! E' Paris.....la grande Paris Hilton!"

Elìse e Dust si guardarono. Scioccati.

"A proposito di modelli. Ieri in metro era seduto accanto a me un uomo alto....nero.....che comincia a parlare delle persone da stimare ed imitare. E chi tira fuori?? Uno che si chiama Martin Lutero...no. Non era Lutero...era tipo...Martin Luther King...o roba del genere. Alchè mi sono girata e gli ho detto: Scusa ma se devi imitare qualcuno, trovati un personaggio famoso, no? Chi lo conosce questo Luther King.! La gente...non siete d'accordo???"

Dust avea la bocca aperta. Elìse non riusciva a parlare. la guardarono come inebetiti, increduli.

"Come siete noiosi voi......sporcaccioni! Bhe, io i ritiro nella mia stanza! Baci...Smack smack"

Dust guardò Elìse e la baciò.

"Sono contento che esista gente come te la mondo" - disse

"Sai...nessuno mi dice una coa del genere da un paio d'anni...preparo il caffè...ok?"

Dust annuì ed entrò in camera di Elìse.
Le cassette erano tantissime.

Lesse i titoli: "New York by night", "Pollution", "A day with animals" e molti altri.

Un titolo attirò la sua attenzione: "My story...a terrible truth...a terrible choise".

La prese. Elìse era restia a parlare di sé e lui voleva sapere.

L'aveva presa...oddio...ma che diritto aveva. Era tardi ormai.

La ragazza entrò con in mano un vassoio sul quale erano poggiati i due caffè.

Dust la guardò. Era bella. I suoi rasta le piacevano in modo incontenibile. I suoi occhi. Il suo portamento. Tutto.

Sorseggiò il suo caffè.

"C'è una stanza che ancora non hai visto" - disse la ragazza

Si alzarono. In fondo al corridoio c'era una porta. Elìse la aprì e quello che si presentò davanti agli occhi di Dust fu un luogo ultra creativo. Le pareti erano dipinte con dei disegni. A destra si trovavano delle maglie...sicuramente create da lei. Dovunque...foto, articoli di giornale, volantini, manifesti.

"Di che si tratta?" - chiese curioso

"E' il mio mondo. My story. A terrible choise."

Quella frase lo riscosse. Pensò alla cassetta che aveva in tasca. Si voltò e vide che la ragazza stava soridendo.

"Io devo andare scusa" - disse di fretta

"Ma perchè?? Insomma dovevi dormire qui e perchè?? Che ho detto???"

"Nulla è che...mi sono ricordato che devo sbrigare delle cose con Jake...scusa..."

"Vorrei rivederti Dust..."

"Mi trovi domani sera all'Apocalypse. Dalle 10. Ti saluto. E grazie del caffè."

La baciò ed uscì frettolosamente.

Elìse guardò la stanza...il suo mondo....del quale aveva reso partecipe anche Dust.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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