Vorrei premettere che questa è la mia prima fanfic, quindi se considerate questa storia da buttare per favore non siate troppu rudi T.T E' una NaruHina in tutto e per tutto e, visto che il finale è rimasto un po' in sospeso, se sarà piaciuta almeno a qualcuno potrei anche scrivere un seguito :3 Prima di proseguire vorrei ringraziare di cuore la Giuly-chan che mi ha sostenuto e aiutato tantissimo, infatti che storia è dedicata a lei <3 Ora vi lascio alla lettura e spero che vi piaccia! Commentate in tanti e aiutatemi a migliorare ^-^

Killer

Il sole era alto nel cielo e le illuminava il viso mentre lei, da una collina poco lontana dal villaggio, ammirava il paesaggio. Konoha le ispirava un senso di tranquillità e di “amore”.
Con suo padre non era mai andata molto d’accordo e sua madre non l’aveva mai conosciuta; l’unica cosa rimastale era sua sorella, Hanabi. Era qualche anno più piccola di lei, ma sicuramente più dotata e quindi la preferita di suo padre.
Nonostante questo riusciva a vedere nel villaggio una famiglia, alla quale appartenevano tutti gli abitanti, lui compreso.
Lui che riusciva a cambiarla completamente, lui che la incoraggiava sempre, lui che credeva in lei nonostante lei non riuscisse a farlo, lui che era riuscito a rubarle il cuore.
Quanto aveva sofferto in tutti quegli anni vedendolo mentre cercava di conquistare Sakura, oppure quando lei cercava di confessargli il suo amore e lui la interrompeva, trovando sempre qualcosa di più interessante da fare o, ancora peggio, facendola svenire.

Se questo è amore
La storia è un thriller
Chi è la vittima?
Chi sarà il killer?

“Saranno così indispensabili gli uomini?” Si chiedeva, mentre a pochi passi da lei osservava i suoi compagni Kiba e Shino chiacchierare. “Saranno carini sì, e anche forti, ma provocano solamente dolore”.
Oltrepassato l’ingresso del villaggio, iniziò a vagare senza meta, tenendo lo sguardo abbassato, immersa nei suoi pensieri. Fu così che si scontrò con qualcuno, mentre svoltava un angolo. Prima di cadere riuscì solamente a vedere una maglia arancione, e subito dopo si maledì di non essere stata più attenta.
Massaggiandosi la schiena cercò di rialzarsi, ma subito una mano le si parò davanti invitandola ad appoggiarsi, seguita da una voce conosciuta, segno che prima non si era sbagliata. Alzò gli occhi e vide lui, dai capelli così radiosi da poter essere paragonati al sole e dagli occhi color dell’oceano.
Le venne uno scatto d’ira improvviso, tanto che nemmeno lei sarebbe riuscita a riconoscersi se ne fosse stata cosciente. Scaccio via la mano del biondo e disse in un tono secco e deciso “Non ho bisogno di aiuto”.
Il ragazzo rimase scioccato dalla reazione della corvina e cercò di replicare con un “Ma-”, che però venne bloccato dalle parole dell’altra “Perché non vai a dare una mano a Sakura? Non fai che starle intorno dopotutto”. Naruto non capiva più cosa stesse succedendo ma inconsciamente rispose “Anche se fosse c’è qualche problema?”.
La mora non ce la faceva più e, stizzita, girò i tacchi e riprese a camminare. Il biondo venne preso dal rimorso e cercò di chiamarla per scusarsi, ma le parole gli si fermarono in gola e lui rimase lì fermo a vederla scomparire fra la folla.

Senza noi non siete niente
Senza noi voi siete perse
Ogni donna da sola vale
Ma ogni uomo fa da sé
Bene o male uguale prima o poi
 
Killer
 
Killer

KILLER

 

P.S: Forse Hinata alla fine è un po' OOC, se così fosse avvisatemi ^^"