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Autore: smile more cry less    13/02/2013    5 recensioni
Louis,travolto da mille paure,commette uno degli sbagli più grandi della sua vita ma gli bastano poche settimane per capire che dall'amore non può fuggire. Che tanto prima o poi ritornerà da lui.
Dal testo: quando Louis gli aveva accarezzato le dita con le sue, Harry non ha avuto più paura.
- Ho visto il mio mondo cadere a pezzi senza di te. Perdonami –
One shot Larry.
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(E' ispirata a "L'essenziale" di M.Mengoni per cui se vi va fate partire il video)








Ed erano passati giorni, probabilmente settimane da quando Louis aveva deciso di lasciare Harry.
Era stato travolto dalla paura , Louis. Come un uragano le insicurezze l’avevano preso in pieno e lui si era lasciato trasportare stravolto e debole com’era.  E l’aveva lasciato, con poche e banali parole “non possiamo sostenere qualcosa più grande di noi. E’ meglio lasciarci, Harry…
Non sarebbe stato capace di sopportare tutto quello.
Per quasi due anni aveva preferito mentire piuttosto che vedere Harry tra le braccia di qualcun'altra. Ma tutto quello non era servito.
E l’aveva lasciato sul serio, nel buio della loro stanza, nel silenzio dei suoi singhiozzi perché restare con Harry e accoglierlo tra le sue braccia fino ad asciugare l’ultima lacrima significava amarlo più di prima.
E Louis quando si trattava di Harry era più debole del solito, per questo preferiva accasciarsi alla porta e piangere da solo.
Si mise a sedere sul pavimento freddo con le ginocchia piegate al petto e la testa tra le mani e fece la stessa cosa che non aveva mai smesso di fare quella notte: lasciare che il dolore cullasse la sua anima,del resto cos'altro poteva restargli se non quello?
Louis odiava quando,confidandosi con sua madre,quest’ultima gli riservava una risposta contenente un proverbio e “quando il gioco si fa duro…i duri iniziano a giocare Lou” gli aveva detto l’ultima volta, quando lui si era abbandonato tra le sue braccia mettendosi a nudo e mostrandogli tutte le sue paure e tutto il suo amore nei confronti di Harry.
Louis non era duro per niente, la sua era solo una delle maschere che la vita gli aveva insegnato ad indossare.
Si era preso un tempo per pensare.
Harry da un lato, lui dall’altro.
L’amore da un lato, la tristezza dall’altro. E lui aveva scelto, ma forse aveva scelto male.
Erano passate settimane e Louis si rendeva conto ogni giorno di più di quanto stupida e insensata fosse stata la sua decisione. Mentre sente il mondo quasi crollargli addosso lui cerca di ricostruirsi una vita ma quando è lì per farlo si accorge di quanto sia inutile farlo. Ad ogni tentativo di vita diversa manca qualcosa.
Ormai non sa neppure più cosa significhi dormire. Ha il viso stanco e gli occhi cerchiati da due occhiaie profonde perché se prova a chiudere gli occhi, Louis si trova invaso da due enormi mari verdi che gli scavano dentro facendo si che la sua anima si carichi di pentimento.
Sono passate settimane in cui Louis ha fatto fatica ad accettare il fatto che rifarsi una vita senza Harry era la scelta più giusta. Ma ha perso di nuovo Louis ed è per questo che  ora si trova lì  davanti a quel portone blindato di quella casa che i manager gli avevano costretto a comprare per far terminare le insistenti voci sulla loro relazione. Perché non potrebbe mai perdonarsi il fatto d’aver lasciato da solo l’amore della sua vita.
Ed è quando Harry gli apre la porta che Louis si rende realmente conto dell’enorme errore che aveva fatto nel pronunciare parole che non sentiva e che di vero avevano poco e niente.
Harry, con le occhiaie grandi quasi quanto le sue e i capelli scompigliati che Louis aveva visto in quelle condizioni solo dopo aver fatto l’amore con lui, è fermo sulla porta con la bocca spalancata e il cuore che ha appena perso una decina di battiti.
- Louis.. trattiene ancora un po’ il respiro Harry perché l’ultima cosa che si aspettava in quella fredda notte di gennaio era trovarsi Louis alla porta.
Louis abbassa la testa colpito nuovamente dai sensi di colpa. E non ha paura di piangere stavolta, per questo si porta le mani al viso con l’intento di raccogliere le sue stesse lacrime ma non ce la fa.
Scendono copiose e sono troppe per essere raccolte dalle sue piccole mani.
- Louis, Louis vieni qui… - lo tira delicatamente per un polso fino a farlo abbandonare tra le sue braccia.
Avrebbe voluto sputargli addosso almeno metà del dolore che ha provato in quelle settimane ma l’amore non segue le logiche* e per questo non ce l’ha fatta Harry, perché sa che Louis non piange mai e ora ha la certezza che Louis ha provato il suo stesso dolore.
Ha già chiuso la porta, si è già rifugiato in casa quando ancora tra le sue braccia Louis ora singhiozza e
- Scusami. Sono stato uno stupido, scusami. – fa perfino fatica a parlare Louis ancora scosso dai singhiozzi e si allontana dal petto di Harry soltanto per guardarlo negli occhi.
Gli occhi di Harry erano le stelle più luminose che Louis avesse mai visto e li vede brillare d’amore.
Harry ha le mani molto più grandi di quelle di Louis per questo porta una di esse sul viso pallido del suo ragazzo e tenta di asciugargli le lacrime e smette soltanto quando sono sparite tutte.
Il più grande allora allunga la mano verso quella di Harry incastrando il suo sguardo in quello del più piccoloe tutto ciò che era andato in pezzi con le parole di Louis in quel momento stava riprendendo vita, aveva sentito la terra frantumarsi sotto ai piedi quando Louis quella sera di qualche settimana fa l’aveva lasciato, e per giorni interi aveva camminato su quel suolo irregolare e aveva vissuto quella vita che senza di Louis non riusciva più a definire tale con la paura di cadere ogni secondo, ma quando Louis gli accarezza le dita con le sue, Harry non ha più paura.
- Ho visto il mio mondo cadere a pezzi senza di te. Perdonami – si scusa per l’ennesima volta con lo sguardo ancora incatenato nel suo. Col blu che annega ancora in quel verde che per Louis è vita.
- Basta scusarti, sbagliamo tutti quello che conta è che tu sei qui da me, come la prima volta. – e Harry sorride sincero anche se ha il viso stanco e gli occhi contornati dalle occhiaie, poi si butta tra le sue braccia ancora una volta – Mi sei mancato da morire – lo bacia a fior di labbra concedendo ad una lacrima solitaria di attraversargli il volto e posarsi tra le loro labbra.
- Sei l’unica certezza che ho. – e Louis è sincero stavolta. Ed Harry lo sa,per questo lo afferra per i lembi della maglietta e lo tira verso di se.
- Sei …l’essenziale. – poi un sorriso sincero sui volti dei due ragazzi.
Poi un abbraccio altrettanto sincero.
E poi un bacio.

Mentre il mondo cade a pezzi io compongo nuovi spazi e desideri che appartengono anche a te…tornerò all’origine. Torno a te che sei per me l’essenziale.



Chiedo venia, sul serio.
Molto probabilmente non è il massimo questa storia e magari
non rappresenta al meglio la canzone però mi andava di scriverla.
Ho subito adorato alla follia quella canzone, sul serio.
Grazie a Scrì che l'ha letta (metà) in anteprima perché volevo un parere da lei ma
comunque non mi ha fatto cambiare una virgola del testo. XD
Grazie a chi leggerà.
Kiss .xx

p.s. le parti in corsivo e quella con l' * sono parti del testo della canzone o che comunque si rifanno ad essa :) 

   
 
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