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Autore: lulubellula    13/02/2013    6 recensioni
Callie/ Arizona
Gocce di quotidianità, disastri, piccole manie, contrattempi e momenti tragicomici da vivere insieme ad una delle coppie più amate della serie tv.
Buona lettura!
"Dall'ultimo capitolo (Una mongolfiera ripiena di gelato):
“Grazie, Arizona”.
“Di cosa?”.
“Di amare così tanto la tua mongolfiera ripiena di gelato che ti renderà madre”.
“Sempre”.
Genere: Commedia, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Callie Torres
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni, Contesto generale/vago
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Un nemico da sconfiggere

 Arizona è in salotto in piedi sul tavolino, con una mazza da baseball in mano e un’espressione terrorizzata negli occhi, quando Callie apre la porta ed entra nell’appartamento, allarmata dal precedente messaggio inviatole dalla moglie.

“Aiutami, sono in pericolo, corri a casa immediatamente. Arizona”.

Ovviamente, la donna in preda al panico, aveva lasciato il cestino della spesa sul pavimento del supermercato e si era fiondata in soccorso di sua moglie, preparata al peggio, ad un incendio, un alluvione, un pazzo armato che l’avesse perlomeno presa in ostaggio con il resto degli inquilini dello stabile.

“Un topo, Arizona? Tu mi hai fatto correre per quattro isolati come una pazza per un semplice e indifeso topolino? Ti rendi conto del fatto che ho lasciato la spesa a metà e ho percorso tre piani di scale di corsa per non dover aspettare l’ascensore. Mi vuoi forse morta, Arizona? Perché se è questo che vuoi, ci sei quasi riuscita stavolta!”.

Arizona, totalmente in balia della sua agitazione, le ribatte: “Solo un topo, Callie? Tu chiameresti tutta l’intera situazione ‘solo un topo’? Ho rischiato la vita, sai, sarei potuta morire. Hai la più vaga idea di quante e quali malattie possano trasmettere all’uomo? Per non parlare del fatto che la mia non è una paura irrazionale, ma una fobia ben documentata, si chiama “musofobia”, insomma, se questa condizione ha un nome, di certo non può essere una sciocchezza, non credi?”.

Callie guarda la donna con aria poco convinta e si avvicina a lei, togliendole la mazza da baseball dalle mani, senza alcun successo.

“Cosa stai cercando ci fare, Calliope? Non puoi togliermi l’unica arma di difesa che mi resta contro quella dannata creatura. Già è stato difficile trovare un oggetto con cui potessi difendermi. Siamo molto carenti su questo fronte, dovremmo pensare di più alla nostra difesa e sicurezza personale. Ad esempio, dovremmo avere una spranga o qualcosa di simile, potrebbe sempre tornarci utile!” le dice Arizona, palesemente non nel pieno delle sue facoltà mentali.

Callie sospira e ribatte: “Già, perché no? Già che ci siamo potremmo comprare un arco e delle frecce, qualche ascia, un paio di carabine e una pistola ad acqua, giusto per sembrare ancora di più delle squilibrate! Non vedo perché tu debba preoccuparti più del necessario, probabilmente è solo un topolino solo ed indifeso, è sicuramente più spaventato lui di te. Poi non trovi che i topolini siano così carini? Pensa a tutti i cartoni animati che guarda Sofia, a Topolino, Stuart Little, Bianca e Bernie, Ratatouille, ad esempio, non credi che siano simpatici e socievoli?”.

Arizona inorridisce al pensiero e le dice: “Spero sinceramente che tu stia prendendomi in giro, i topi sono sporchi, antipatici e portatori di malattie, non dimenticare che molte delle peggiori epidemie della storia sono state causate da loro. La peste ad esempio”.

Callie scuote la testa e le dice: “Nel caso della peste, i topi hanno fatto da tramite tra la malattia e l’uomo, non sono stati loro a causarla! E poi, stavo pensando che Sofia ha l’età giusta per avere un animaletto domestico e pensavo proprio di regalarle un topolino di quelli domestici o un criceto, giusto per iniziare a responsabilizzarla un po’ verso un altro essere vivente. Non credi che sia una buona idea, Arizona?”.

“No, io non trovo che sia una buona idea, Calliope Iphegenia Torres! Con tutti gli animali che esistono al mondo, dimmi tu perché dovremmo comprare a nostra figlia un ratto! Perché non comprarle un leone o una giraffa, allora, avrebbe più possibilità di sopravvivenza!”.

“Andiamo, Arizona, non ti ho proposto di comprarle un boa constrictor, ma un criceto, un piccolo, dolce e socievole mammifero di piccola taglia che passa la sua giornata a correre su una ruota colorata e ad ingozzarsi di semi di girasole. Non puoi aver paura di animaletto del genere, non tu che mi hai proposto di fare un viaggio in motocicletta, noi due sole, lungo la West Coast!” le fa notare Calliope.

Arizona inarca le sopracciglia e risponde a tono: “Vada per il boa constrictor, perlomeno lui mangia i topi! E per quanto riguarda il nostro viaggio, io farei i primi dieci chilometri bendata, a testa in giù, piuttosto che trovarmi a dividere la mia casa e la mia famiglia con Hamtaro!”.

Callie apre la bocca come per rispondere a sua moglie, poi volta le spalle e va verso la porta.

“Dove stai andando? Hai forse intenzione di lasciarmi qui da sola?”.

Calliope apre la porta, senza voltarsi.

“Sei una vigliacca, Callie. Stai abbandonando la nave che affonda con tutto l’equipaggio! Come faccio a scendere da qui? Non voglio restarmene da sola”.

Callie si volta e le dice: “Non sei sola, ti lascio in compagnia di Mickey Mouse. Divertitevi, io vado a prendere Sofia all’asilo”.

Ed esce dall’appartamento, lasciando la povera Arizona, in piedi sul tavolino del soggiorno, con una mazza da baseball in mano, incerta sul da farsi e lievemente sconvolta.


NdA:
Ecco dove mi hanno portato le parole-chiave di questo capitolo, spero che la shot vi sia piaciuta e spero di ricevere qualche recensione (in più).
Alla prossima
lulubellula
 
   
 
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